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[Live] -Msc Virtuosa 23/30 marzo 2024 - pre e post crociera a Dubai

Stato
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Il nostro pomeriggio scorre in relax a bordo piscina, ping pong e calcetto, così che i bambini possano svagarsi dopo questi primi due giorni e i prossimi due che ci attendono. Recensirò la nave nel giorno di navigazione, per noi è comunque ben conosciuta perché si tratta della gemella di Euribia su cui siamo stati ad agosto ai fiordi.
Prime impressioni: passeggeri pressoché italiani e russi, con prevalenza direi di questi ultimi visto il programma canoro in lingua nella hall (speriamo in qualche variazione nei prossimi giorni), nave a pieno carico ma vivibile, educazione (e ineducazione) nella consueta norma. Livello del buffet superiore a quello dell’ultima crociera, ristorante come sapete non usufruito da noi crocieristi casual. Vedremo meglio nei prossimi giorni. Salutiamo lo skyline illuminato di Dubai passando davanti a Opera. Si balla un po’ (non pensavo in questa zona) e dopo una passeggiata ci ritiriamo: lancette indietro di un’ora, riposeremo di più!



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Doha ci sveglia con una leggera pioggia e un gran vento caldo (ma non erano posti in cui non piove mai?).
Per questa tappa mi sono affidata ad una guida italiana che vive a Doha che ci verrà a prendere al terminal per un city tour. Buona giornata!


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Saliamo sul fuoristrada con la nostra guida: il tour e’ solo per noi quattro.
Iniziamo con un giro sul lungomare (Corniche) da cui si inizia ad ammirare lo skyline di Doha.
Anche qui tutto è nato dal nulla o meglio dal deserto: l’intera architettura cittadina, sia quella già costruita che quella in divenire (i cantieri sono ovunque), risente dell’impostazione già vista a Dubai, ossia creare ciò che in natura non sarebbe possibile. Qui si aggiunge, se così si può dire, una ricchezza ancora più smisurata, per cui si crea senza necessità, per il solo gusto di creare. Spazi immensi in verticale e in orizzontale, sono state create colline artificiali e i prati verdi sono ovunque. Vengono annaffiati almeno 3 volte al giorno e sono stati modificati per seccare all’ombra e verdeggiare al sole! Tutto verde anche quando d’estate ci sono 50 gradi!

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Passata la West Bay (centro finanziario), arriviamo a Al Katara, il villaggio culturale voluto dall’emiro dove vistiamo il museo dei dhow e apprendiamo il duro lavoro dei cercatori di perle (mesi lontani da casa con temperature infernali, si calavano con pesi ai piedi in apnea per 20 metri in cerca di quell’unica perla ogni 10 mila ostriche raccolte, solo la metà sopravviveva). Visitiamo la moschea (autentica) e le immancabili ricostruzioni usate per il divertimento dei locali: l’anfiteatro, le gallerie La Fayette, la Scala. La strada ha un impianto di condizionamento esterno (!) così che si possa passeggiare anche in estate. Ovunque macchine lussuose, ma il lusso non si misura ad auto perché tutti le hanno, ma a numero di targa: meno numeri ci sono (le auto dell’emiro ne hanno uno solo), più sono lussuose!

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Proseguiamo verso The Pearl, l’isola a forma di perla, rigorosamente artificiale, così come artificiali sono tutte le isole e isolette intorno in costruzione (ai locali piace avere villa con spiaggia privata anche se non la usano, solo per la vista). Ogni lato della conchiglia e’ a tema, ad esempio Spagna e Venezia con ovviamente il Ponte di Rialto. Hotel extralusso ovunque, of course

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Ultima tappa il Suq: i negozi e ristoranti apriranno dopo il tramonto essendo in Ramadan, qualcosa a beneficio dei crocieristi è comunque disponibile, ma la passeggiata e’ piacevole: visitiamo la fattoria dei cammelli, le falconerie e vediamo l’unico ospedale dei falchi al mondo (qui il falco è considerato un animale domestico).

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Lasciamo Doha con la stessa pioggerellina e vento caldo di questa mattina: c’è sicuramente un po’ da meditare su quel che abbiamo visto e sui racconti della nostra guida (la vita anche degli expat è sicuramente agiata, ma pare che alla fine nessuno sia così felice di vivere qui, i mesi estivi soprattutto in cui si toccano i 50 gradi e in una cultura in cui l’integrazione non è di fatto possibile).
In serata assistiamo allo spettacolo a pagamento del Carousel a tema scacchi (Ajedrez): artisti eccellenti, merita il prezzo comunque contenuto. Non posto foto perché non consentite.
Al rientro in cabina dal balcone la visione di una piattaforma petrolifera che rilascia il gas in eccesso.A6E2E39A-97C1-4638-A772-0A37B8DC1C5E.webp81338BCC-A12B-4153-9217-EBBB24BCCC99.webp
 
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Salgo a bordo rifaccio il giro che ho fatto con world Europa. Un po' modificato. Io imbarcavo a Doha e non a Dubai e qualche tappa differente dalla vostra
Bellissimo il miracle garden a Dubai

Interessante davvero a Doha l'ospedale dei falchi talmente speciali che la guida ci raccontava che viaggiano in aereo con la compagnia di bandiera del Qatar come fossero passeggeri
 
Si è incredibile per noi, ma per i quatarini la normalità: i falchi in aereo sono liberi e l’ospedale cura falchi da ogni parte del mondo. Un tempo erano usati per la caccia, ora non è più necessario quindi sono rimasti come animali di affezione.
 
Buongiorno dal Barhein! Tempo caldo e ventilato ma coperto. Stiamo attraccando e siamo già pronti a scendere. Oggi ci aspetta un tour intenso dell’intera giornata con un operatore locale, buona giornata!



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La nostra guida, che parla in ottimo italiano, ci aspetta puntuale con un minivan per noi quattro. Il tempo si apre e spunta il sole e un gran caldo: oggi il tempo cambierà un’infinità di volte, dal caldo al fresco al vero e proprio acquazzone, pare sia normale alla fine dell’inverno! Attraversiamo la città che è un cantiere ininterrotto, ovunque si costruiscono grattacieli e anche isole artificiali perché c’è bisogno di spazio. Il Barhein è una piccola isola di 700 km quadrati per circa un milione e mezzo di abitanti. Anche qui dove non c’è la terra l’uomo la crea. Lo skyline non è paragonabile a Dubai o Doha, ma qualche edificio degno di nota c’è come la Tower con le pale eoliche.
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Prima tappa la Moschea Al Fateh, immensa, può contenere 7000 fedeli. Si entra solo accompagnati da una delle guide ufficiali che ci illustra la costruzione ( progetto francese, materiali da tutto il mondo, lavorazione locale) e le nozioni base della pratica islamica.69908A78-F24F-47D1-8EDC-38FE99D01C47.webp7EE5E985-DB7A-451C-9518-DEB62F379511.webp3DC35F10-4248-48FB-8904-B3EF5A96CCFB.webpBBBDE03A-48BC-450D-84C8-F53899B04A8D.webp
 
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Visitiamo il museo nazionale, edificio modernissimo e anch’esso immenso: la nostra guida si concentra nella spiegazione dei tumuli (tombe molto simili a quelle etrusche) e alla vita quotidiana mei villaggi, alle tradizioni (bellissimi gli abiti da sposa ricamati d’oro), alla dura vita dei pescatori di perle come a DohaD5F3F87B-8FBD-4925-9CC9-BE782A8AEE64.jpeg8B583238-2581-461E-A067-C594357FCCC9.jpeg4292BEE6-939A-4FD4-B478-8681327B7F24.jpeg128B30E8-515E-4C1B-A4AE-D7812FA3DFD5.webp
 
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