Valentina78
Well-known member
La nostra giornata prosegue intensa (e già ci sembra di aver visto tanto!)
Di seguito le tappe successive, posterò le foto separatamente perché questa sera la connessione è molto lenta.
Tumulo funerario di Dilmun | Qalat Al Bahrain.
Sulla strada per il sud del Bahrein e il deserto del Bahrein, abbiamo ammirato il tumulo funerario di Dilmun del 2800 a.C., legato all'antica città di Dilmun che circonda la fortezza del Bahrain (Qalat Al Bahrain), entrambi siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Gli scavi, iniziati nel corso degli anni '50, hanno evidenziato strati distinti appartenenti a diverse epoche storiche risalenti al 2300 a.C. circa.
Allevamento di dromedari : tappa ovviamente graditissima ai bambini!
500 dromedari tra cui decine di cuccioli.
Circuito Internazionale di F1, per gli amanti del genere.
Albero della Vita e pozzi di petrolio e gas:
Percorriamo quasi tutta l’isola, nel deserto roccioso in cui i locali vengono a fare campeggio (!),tra i pozzi di petrolio e gas, dall’odore molto forte. Stop al primo pozzo petrolifero nel Golfo scoperto nel 1932, oggi esaurito: stanno costruendo un museo dedicato.
Poco più avanti una piccola collina su cui c’è l'albero della vita: è l'albero solitario più antico del Bahrein, ha circa 500 anni (alimentato da una falda acquifera sotterranea). Lo tocchiamo come da tradizione, così da essere certi di ritornare.
Bab Al Bahrein e Suq di Manama: mercato a metà strada il tradizionale e il moderno, ci allontaniamo dai negozi per turisti e giriamo liberi dalla nostra guida. Negozi di tappeti e moltissimi di oro, con lavorazioni molto complesse.
Barhein significa regno dei due mari: il mare salato e l’acqua dolce. Non ci sono laghi o fiumi, solo falde acquifere sotterranee. Ci ha lasciato stupiti la vista di queste sorgenti che affiorano con la bassa marea: l’acqua dolce sgorga dal fondale quando il mare si ritira. Non so se ci siano altri posti al mondo così’!
Nel complesso la giornata è stata davvero intensa, di questa tappa non si parla mai gran bene, ma le cose interessanti sono davvero tante.
Di certo e nonostante il petrolio non è un paese in cui la popolazione vive nell’agio e questo si coglie allontanandosi anche solo di poco dai luoghi dedicati ai turisti.
Di seguito le tappe successive, posterò le foto separatamente perché questa sera la connessione è molto lenta.
Tumulo funerario di Dilmun | Qalat Al Bahrain.
Sulla strada per il sud del Bahrein e il deserto del Bahrein, abbiamo ammirato il tumulo funerario di Dilmun del 2800 a.C., legato all'antica città di Dilmun che circonda la fortezza del Bahrain (Qalat Al Bahrain), entrambi siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Gli scavi, iniziati nel corso degli anni '50, hanno evidenziato strati distinti appartenenti a diverse epoche storiche risalenti al 2300 a.C. circa.
Allevamento di dromedari : tappa ovviamente graditissima ai bambini!
500 dromedari tra cui decine di cuccioli.
Circuito Internazionale di F1, per gli amanti del genere.
Albero della Vita e pozzi di petrolio e gas:
Percorriamo quasi tutta l’isola, nel deserto roccioso in cui i locali vengono a fare campeggio (!),tra i pozzi di petrolio e gas, dall’odore molto forte. Stop al primo pozzo petrolifero nel Golfo scoperto nel 1932, oggi esaurito: stanno costruendo un museo dedicato.
Poco più avanti una piccola collina su cui c’è l'albero della vita: è l'albero solitario più antico del Bahrein, ha circa 500 anni (alimentato da una falda acquifera sotterranea). Lo tocchiamo come da tradizione, così da essere certi di ritornare.
Bab Al Bahrein e Suq di Manama: mercato a metà strada il tradizionale e il moderno, ci allontaniamo dai negozi per turisti e giriamo liberi dalla nostra guida. Negozi di tappeti e moltissimi di oro, con lavorazioni molto complesse.
Barhein significa regno dei due mari: il mare salato e l’acqua dolce. Non ci sono laghi o fiumi, solo falde acquifere sotterranee. Ci ha lasciato stupiti la vista di queste sorgenti che affiorano con la bassa marea: l’acqua dolce sgorga dal fondale quando il mare si ritira. Non so se ci siano altri posti al mondo così’!
Nel complesso la giornata è stata davvero intensa, di questa tappa non si parla mai gran bene, ma le cose interessanti sono davvero tante.
Di certo e nonostante il petrolio non è un paese in cui la popolazione vive nell’agio e questo si coglie allontanandosi anche solo di poco dai luoghi dedicati ai turisti.