Prima di parlare “d’ammmmore” dalla Fukuoka Tower (e non solo), materia in cui sono francamente molto esperto, è bene sottolineare un aspetto: in Giappone sono tutti molto discreti, le guide parlano praticamente sottovoce, le persone ti ringraziano con un inchino (a dire il vero anche in Thailandia) e quello che percepisci è ordine e “quiete”.
Avendo letto in passato un autore italiano come Tiziano Terzani che per anni ha vissuto da giornalista sia in Cina che in Giappone, pur non ritrovandomi in generale con molte sue idee, ammetto che in questo viaggio, con tutte le superficialità del caso, mi è venuto in mente cosa scrisse in merito: il Giappone è un paese che ha azzerato la propria cultura per inseguire un’occidentalizzazione spinta..la Cina no…
Ho riflettuto , ed in parte concordo. Passeggiando per le strade del Sol Levante, mi sono chiesto che fine abbia fatto la tradizione dei Samurai. Mi sono chiesto quale fosse l’origine di tutta quella perfezione. Una perfezione non solo in termini di “decoro urbano”, ma una perfezione anche nella persona, nel vestirsi, nel modo di truccarsi delle donne giapponesi, nei gesti, nei sorrisi e nella cortesia. Quanto è cambiato questo paese dall’immediato dopoguerra ad oggi? Non ho risposte…ma il Giappone merita un approfondimento…in qualche mio viaggio futuro.
Un paese affascinante, che va capito ed esplorato fino in fondo.
Tornando alle parole di Terzani, e tornando alle considerazioni sulla Cina….è mia opinione che questo paese non abbia invece intrapreso la via dell’azzeramento della propria cultura. Nonostante il regime. E per fortuna. Piuttosto, ci sono dei tentativi per “coprirla”, ma la storia millenaria cinese spunta sempre fuori…nelle strade …nei templi abbandonati….nell’arte coltivata dalle secolari dinastie imperiali….nelle movenze del suo popolo….
Ci sarà tempo per parlare della Cina. Siamo in Giappone. Una guida turistica molto carina, inappuntabile nella sua divisa, truccata perfettamente quasi fosse appena uscita da un cartone animato, ci parla con voce flebile, con estrema educazione e cortesia, e ci porta in cima alla torre.
Ammiriamo il panorama della città, con il fiume che l’attraversa.
Non è un caso, che Venezia sia chiamata la "Fukuoka d’Occidente"
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Le barriere che vedete davanti alle spiagge sono per gli Tsunami. Il Giappone è la terra sismica per eccellenza.
Ma perché “ammmore”….
Perché uno dei piani intermedi della torre, è dedicato alle coppie ed è un luogo molto amato dai neo - sposini…..
Eccovi i dettagli:
Si possono lasciare anche dei teneri messaggini….comprare delle cartoline…insomma, siamo nel santuario degli innamorati....che felicità!!!
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Vengo coinvolto dalla mia nuova coppia di amici Neo-zelandesi, che cominciano a chiedermi foto a ripetizione con loro abbracciati, loro che si baciano etc. utilizzando come cornice tutti i cuori presenti nel santuario….
Fingo un attacco di vertigini e dopo la decima foto comunico loro che li avrei aspettati al piano terra. Scendo, ma non prima di essermi fatto un selfie…e senza cuori di torno…
Dalla torre avevo osservato un’isoletta poco distante, con una chiesetta e dei negozietti. Interessante. Decido di andarci.
Ecco due ragazze Giapponesi, ombrellino…spesso hanno le braccia coperte…e vi assicuro che quei giorni di Agosto erano veramente torridi…
Raggiungo l’isoletta….sulla destra l’immancabile ristorante italiano….si chiama “Mamma mia”…..
Scopro però che la chiesetta mi è interdetta.
E’ infatti una location esclusivamente dedicata ai matrimoni (per fortuna c’erano anche le scritte in inglese…non solo in Giapponese).
Dimenticavo: il nome dell’isola è Wedding Island Marizon….(dedicata a Matteo e Stefania ...
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Vado via con una fastidiosissima sensazione che potrei paragonare ad un principio di attacco di diabete
confused: ) …. Recupero la coppia di amici con gli occhi a forma di cuore …e decidiamo di andare per altri lidi…