Le fermate precise non te le so dire, ma ti assicuro che passa dal Duomo, dal Sacrario di Cristo Re, dal Teatro Vittorio Emanuele, insomma tutti i punti di interesse del centro città sono visibili dal bus.
Mille grazie!!!!!!
Vi lascio il riassunto dei miei appunti presi qua e là e riadattati sulla città di Messina: ho copiato dal forum, da altri forum, dalle vostre parole, da wikipedia e da roba varia.. C'è quello che andrò a vedere io, e faccio il copia-incolla perchè penso che possa essere utile.. ovviamente non è oro colato
ma sicuramente facilita la vita visto che c'ho messo due giorni a mettere insieme tutta sta roba
Sono un tantino maniaca e quando parto devo sapere cosa vado a vedere..
MESSINA
Fondata dai greci con il nome di Zancle, ossia “falce”, nome dovuto alla particolare forma del porto naturale, subì nel tempo la dominazione di romani, goti, bizantini, arabi e normanni.
La città si è sviluppata in prossimità della zona portuale, per il suo primario legame con il mare e la navigazione.
Ricostruita per intero dopo il terribile sisma e maremoto del 1908, e successivamente dopo i bombardamenti prima inglese (a partire dal 1941-1942) e poi anglo-americani dal 1943, Messina presenta oggi un aspetto moderno; molte delle opere d'arte e degli edifici realizzati nei secoli sono andati perduti, ma la città conserva ancora esempi monumentali di assoluta rilevanza.
N.B. All’interno del Terminal crociere viene distribuita la mappa della città
Per andare al mare:
a piedi è difficile raggiungere le spiagge di Messina, ma basta prendere il tram che ferma proprio davanti al terminal crociere ed arrivare fino al capolinea Annunziata, ci mette circa 15 minuti, e da qui a pochi passi trovi spiagge a non finire! Il biglietto da 1 corsa costa €1,20, mentre quello da 2 (andata e ritorno) costa €1,70 e li vendono in qualsiasi tabacchino. ATTENZIONE non è possibile acquistare il biglietto a bordo del tram, quindi non fatevi trovare sprovvisti.
Da vedere al porto:
La Madonnina del porto, che accoglie chi arriva in città dal mare. La scritta significa "Benedico voi e la vostra città". Pensate che quando fu inaugurata negli anni 30, le sue luci vennero accese dal Papa Pio IX che da Roma utilizzò un congegno realizzato da Guglielmo Marconi proprio per l'evento.
La fontana del Nettuno (opera di Giovanni Montorsoli - allievo di Michelangelo), posta di fronte alla Madonnina del porto. I mostri posti alla base, imprigionati ai piedi di Nettuno, sono Scilla e Cariddi, che secondo la mitologia affondavano le navi che tentavano di passare nello Stretto. Scilla stava nella costa calabra, mentre Cariddi in Sicilia. Il dio Nettuno, come appena sorto dalle acque, calmo e invincibile, brandisce il suo temibile tridente e tiene incatenate ai suoi piedi le mostruose Scilla e Cariddi; è un'allegoria della forza fisica e morale della Città che doma le avversità. Le statue originali di Nettuno e di Scilla sono custodite nel museo regionale.
Cosa vedere a Messina:
N.B. Per girare comodamente la città si può usufruire del pulman “City Sightseeing” il cui capolinea è in Piazza Duomo, e che tocca i punti di interesse della città. La fermata più vicina al porto è in Via Garibaldi, strada parallela alla via che costeggia il porto, nei pressi del Municipio.
Una volta fatto il biglietto si può salire e scendere a proprio piacimento.
La linea A fa cinque fermate:
-Capolinea Piazza Duomo (Cattedrale, Palazzo di Giustizia, Università degli Studi, Chiesa Annunziata del Carmine, Chiesa dei Catalani, Monumento Don Giovanni D'Austria);
- Viale S. Martino (Centro Shopping, Chiesa S. Caterina, Chiesa S. Elia, Chiesa S. Maria Alemanna)
- Via Garibaldi (Municipio, Piazza Unione Europea, Statua Allegoria, Monte di Pietà, Galleria Vittorio Emanuele III, Palazzo della Provincia)
- Cristo Re (Sacrario Cristo Re, Chiesa di Montalto, Panorama Città di Messina)
- Via Garibaldi (Teatro dell'Opera, Acquario Comunale, Villa Mazzini, Chiesa S. Francesco d'Assisi, Palazzo del Governo, Fontana del Nettuno, Chiesa di S. Giuliano)
CAPOLINEA PIAZZA DUOMO:
Il Duomo e l’orologio astronomico: Le molte e particolari architetture religiose di Messina sono uno dei tratti distintivi di questa città: tra chiese cattoliche e sinagoghe si contano in questo centro almeno una ventina di costruzioni che vale la pena visitare. La più importante è il Duomo, che si trova nell'omonima piazza. Esso è dedicato a Santa Maria Assunta ed è di matrice bizantina. Al suo interno conserva il secondo organo più grande d'Italia (il primo è quello del Duomo di Milano).
Si tratta di una chiesa che risale al periodo normanno, più volte ricostruita e distrutta, per colpa di eventi disastrosi e terremoti. E' una basilica a tre navate, separate l'una dall'altra da tredici colonne.
N.B. A MEZZOGIORNO LE STATUE DEL CAMPANILE SI MUOVONO!!!!! Il giro normale dura 12 minuti esatti, mentre la domenica 16 minuti
Il campanile all'esterno, aggiunto alla chiesa in epoca normanna, ha il più grande e complesso orologio meccanico ed astronomico del mondo, realizzato da una ditta di Strasburgo: inaugurato nel 1933 tutti i giorni a mezzogiorno le varie statue si muovono in modo spettacolare al suono dell'Ave Maria di Schubert. Le statue, in ordine dall’alto verso il basso:
Il leone: il leone porta il simbolo della città di Messina. Parte a Mezzogiorno: per 13 secondi si muovono il corpo, la coda e alla fine volta la sua faccia verso la piazza per tre volte e ruggisce.
Il gallo: simbolo del risveglio. A mezzogiorno il gallo, come il leone, per 13 secondi fa movimenti vari e fa il suo "chicchirichì" per tre volte.
Dina e Clarenza: Dee della protezione, hanno sotto sorveglianza le campane, che suonano ogni quarto d’ora.
La Madonna della Lettera: Secondo la tradizione il Cristianesimo fu portato a Messina dall'Apostolo Paolo. Entusiasmati dalla sua ardente parola i primi Messinesi inviarono a Gerusalemme un'ambasceria per rendere omaggio alla Madre di Gesù, ancora vivente. La Vergine ne rimase commossa e consegnò agli ambasciatori una lettera, destinata a tutti i Messinesi, nella quale prometteva la sua perenne protezione e benediceva la città.
Nella scena gli ambasciatori sono sei. Per primo compare un Angelo, il quale consegna alla Madonna la pergamena con il testo della Sacra Lettera. Segue S. Paolo che presenta alla Madonna gli ambasciatori. Questi avanzano l'uno dietro l'altro e ciascuno giunto innanzi alla Vergine si volge verso Lei, facendo un profondo inchino e ricevendo la Benedizione. Il primo prende anche in consegna la lettera, che porta con se. La scena si chiude con la Benedizione della Madonna a tutti gli spettatori nella piazza.
Scene bibliche:
1- Da Natale all'Epifania: l'adorazione dei pastori. Dinnanzi alla capanna, dove sono Maria, Giuseppe e il Bambinello, sfilano i pastori inchinandosi.
2- Dall'Epifania alla Pasqua: l'adorazione dei Magi. Preceduti dalla stella passano i Re Magi, ciascuno seguito dal suo valletto, e adorano il Bambinello, che è sulle braccia della Madonna.
3- Dalla Pasqua alla Pentecoste: La Resurrezione di Gesù. Due soldati custodiscono il sepolcro, dal quale, mentre essi lo guardano sgomenti, si leva Gesù.
4- Dalla Pentecoste a Natale: La discesa dello Spirito Santo. I dodici sono nel cenacolo attorno alla Madonna. Lo Spirito Santo, in forma di Colomba, vola in alto e tante fiammelle appaiono sul loro capo, mentre essi levano in alto le braccia.
Il Santuario di Montalto: Il santuario si vede dalla piazza, e incantò Ungerer di Strasburgo quando mille colombe ci volarono sopra al suo arrivo: a mezzogiorno la colomba gira intorno al santuario che spunta da sotto l'edicola con sottofondo l'AVE MARIA di Schubert.
La morte e le quattro stagioni della vita umana: Il cupo mietitore col: bambino, soldato, l'adulto e il vecchio sta a significare il passaggio della vita. Ogni quarto d'ora. Il primo quarto, la morte agita la falce e il bimbo fa un giro; nel secondo l'adulto, nel terzo il soldato e nell'ultimo il vecchio.
La biga coi cavalli: Il passaggio dei giorni (più propriamente le settimane). Ogni domenica a mezzogiorno la biga corre per ben 4 minuti
La fontana di Orione: Nel pieno centro della piazza del Duomo, proprio di fronte alla basilica si trova questa monumentale fontana frutto del genio creativo di Giovanni Angelo Montorsoli, discepolo della scuola di Michelangelo. Fu voluta dal Senato messinese nel 1547 per celebrare la costruzione del primo acquedotto cittadino che sfruttava le acque del torrente Camaro. Armoniosa, armonica, elegante è ricca di raffinati intagli.
Il famoso storico dell'arte statunitense Bernard Berenson, definì questa fontana la più bella mai realizzata del Cinquecento europeo. La fontana rappresenta il fondatore della città di Messina, Orione, accompagnato da quattro puttini sul dorso di quattro delfini. Le statue che circondano la fontana rappresentano simbolicamente quattro fiumi: il Nilo, il Tevere, l'Ebro e il Camaro (che alimenta la fontana)
La Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani: Eretta tra XII e XIII secolo sotto Guglielmo il Buono forse sui resti di un preesistente tempio pagano, era inserita dentro le mura del Castallammare; fu così denominata perché sede della confraternita dei mercanti catalani. In essa, magnifica espressione dell'arte bizantina siciliana con influenze arabo-normanne, si fondono magnificamente gli stili bizantino, romanico, arabo e normanno, come appare dalla parte absidale, con transetto sormontato da una cupoletta cilindrica al arcate cieche su colonnine e strette finestre, in un gioco cromatico di geometrie armoniche e vivaci. La chiesa si presenta parzialmente interrata a causa delle rovine causate dai vari terremoti che hanno sopraelevato il piano stradale.
CAPOLINEA PIAZZA DUOMO:
Il Santuario di Cristo Re, con il suo
panorama mozzafiato sullo stretto: A 60 metri circa sul livello del mare, in viale Principe Umberto, si trova il Sacrario di Cristo Re, un luogo di culto realizzato laddove un tempo sorgeva una fortificazione nota come castello di Matagrifone o Rocca Guelfonia. Affascinante per la sua posizione di privilegio, è uno dei luoghi di culto più importante della città e possiede la terza campana più grande d’Italia (2,80 metri di peso di 130 quintali ricavata dalla fusione del bronzo dei cannoni nemici sottratti durante la guerra del 1915-18).
Il Sacrario custodisce i resti di migliaia di caduti del I conflitto mondiale (la campana suona ogni sera al tramonto in loro ricordo) .
L'edificio in stile barocco si presenta a forma ottagonale irregolare con una grande cupola segnata da otto costoloni alla base dei quali vi sono otto statue di bronzo modellate raffiguranti le tre virtù teologali: Fede, Speranza e Carità; le quattro virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza e per ultima la virtù della Religione che le comprende tutte
Il Belvedere è punto panoramico sullo stretto per eccellenza: lo stretto si può ammirare dalla balconata davanti al Santuario di Cristo Re.
Il Santuario della Madonna di Montalto: Sito in posizione preminente sul colle della Caperrina, fu il primo edificio di culto ricostruito nel dopo terremoto; il santuario è legato alla tradizione dell'apparizione della Madonna in difesa dei messinesi assediati dai Francesi nel corso della guerra del Vespro.
Il prospetto, rivolto verso il mare, fu rifatto nel 1930 con due campanili a cuspide che affiancano la facciata. Anche dalla piazza antistante a questa chiesa si gode del panorama sullo stretto di Messina, lodato dal papa Giovanni Paolo II nel corso della sua visita alla città del 1988.