Quarto giorno: Palma di Maiorca
Arriveremo a Palma a verso le 13:00.
Decidiamo di trascorre la mattinata in piscina, perché il tempo è bellissimo e fa caldo.
Alle 8:30 una persona di buona volontà a caso (mia moglie
) va a "prenotare" i lettini.
Questa pratica non piace nemmeno a me, ma se non si fa così si rimane senza.
A Palma la nave starà ferma un bel po' e le cose da vedere sono tante, c'è l'imbarazzo della scelta.
Noi abbiamo deciso per un'escursione organizzata da msc.
Una gentile forumista che ha fatto la stessa crociera la settimana prima, mi aveva informato che esistono dei tuor per la famiglia a prezzo ragionevole.
Per 2 adulti ed un bambino il tour costa 79,90€ (come al supermarket) e lo abbiamo prenotato.
La Lirica arriva in perfetto orario al porto di Palma.
Noi no, siamo in ritardo per l'escursione è alle 13:30; arriviamo just in time al punto di incontro, ritiriamo i teli da mare blu ed una scatola di pastelli a cera che omaggiano a nostra figlia.
Il nostro bus è il n. 7 e ci attende a terra la nostra guida una signora che si chiama Francisca, conosce molto bene l'italiano e fa bene il proprio lavoro trasferendoci tantissime notizie ed informazioni sull'isola.
Ad esempio, una volta sul bus prendiamo una strada a scorrimento veloce e una uscita si chiama Genova.
Francisca ci spiega che non ha nessuna relazione con la nostra Genova, ma è un quartiere nuovo abitato da Gente Nova e da qui il termine.
Dopo poco arriviamo alla spiaggia di Palmanova dove ci sosteremo in libertà un'oretta e mezza o poco più.
La spiaggia è lunga, larga, e molto frequentata, soprattutto da ragazzi; la parte a ridosso della strada è ombreggiata da pini che ci riparano dalla giornata decisamente calda.
Non vorremmo fare il bagno ma non resistiamo, anche se l'acqua non è un granchè.
Verso le 15:30 il bus ci passa a prendere per portarci nella parte alta dell'isola al Castello di Belver.
In realtà il castello è chiuso, ma vale la pena di visitarlo per la sua vista.
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Fa molto caldo e fortuna che i giardini alberati del castello ci riparano un po'.
Scendiamo dai giardini e torniamo a Palma; Francisca è veramente in gamba e non si fa sfuggire l'occasione di darci info su info.
La prossima tappa è un laboratorio di perle lavorate.
Io lo evito, perché di fronte c'è la Plaza de Toros di Palma, il Coliseo Balear.
Francisca ci aveva detto che era chiusa, perché un paio di giorni prima c'è stato il concerto della cantante pop spagnola Malù e ora stavano pulendo tutto.
Ma io ci provo lo stesso!
La struttura estera è molto bella, tutta in tufo (pietra caratteristica delle costruzioni dell'isola) e legno.
I cancelli esterni sono aperti ed entro nello spazio antistante l'arena e incuriosito proseguo.
Anche la porta principale per entrare proprio nell'arena di combattimento è aperta...
e così entro, immaginando lo spettacolo e l'emozione di una corrida.
Anche dalle gradinate ho una bella sensazione e mi ricordo Totò nel film Fifa e Arena, anche se era ambientato a Siviglia.
Il tour all'opificio delle perle è finito e devo lasciare la Plaza de Toros.
Ripartiamo per il centro di Palma e per la Cattedrale.
Altra curiosità da Francisca; prima del rifacimento del lungomare, la cattedrale si affacciava sul mare ed in esso si rifletteva.
Con il rifacimento il lungomare avrebbe tolto questa particolarità alla chiesa e per questo motivo le hanno costruito accanto un laghetto di acqua salmastra, affinché i maiorchini potessero sempre vederla riflessa nel loro mare.
Dopo un tour del centro siamo tornati a bordo stanchi, soprattutto mia figlia ed abbiamo visto dalla nave il panorama di Palma by night.
Dopo cena la serata è proseguita sul ponte piscine con la festa bianca da dove abbiamo saluto Palma alla partenza della nave.