In fase di prenotazione, ho optato per la cena al secondo turno.
Ma immediatamente mi rendo conto di avere sbagliato alla grandissima: si cena infatti solo verso le 21. E non ci si alza da tavola prima delle 23. In buona sostanza, non proprio il massimo per noi che, in città, siamo più che altro abituati ad un pasto unico effettuato nel tardo pomeriggio: una via di mezzo tra un pranzo ed una merenda, insomma. Per cui cenare a quest’ora così tarda non è proprio salutare per me e mia moglie, ma tant’è. Chiedo lumi al maitre di sala per vedere se posso cambiare orario, ma mi dice che è impossibile, stante il fatto che a bordo della nave sono stipati quasi 3300 passeggeri!! Insomma, siamo a ben più che a pieno carico!!
Vabbé... mea culpa mea culpa... ci rinuncio, per cui andiamo a tavola e non ci pensiamo più.
Ma ecco che arriva l'altra "sorpresa" non proprio graditissima che non avevo messo in conto.
Stante l'occasione speciale (il nostro 20° anniversario di matrimonio) avevo chiesto la possibilità di un tavolo da due. E non certo per essere il classico asociale di turno, quanto piuttosto solo per aggiungere un ulteriore tocco romantico a questa nostra seconda "luna di miele", ecco.
E invece ci ritroviamo piazzati in un'area all'ingresso del ristorante, lontano dagli oblò laterali, accomodati ad un tavolo da 8, sito a ridosso di una colonna che sarà la croce del nostro cameriere per tutta la durata del viaggio, essendo impossibilitato a raggiungere i commensali seduti oltre di essa!!…
Storco un po’ il naso, ma visto che siamo in largo anticipo sull'orario e siamo i primi a sederci, faccio buon viso a cattivo gioco, nella speranza che almeno i nostri compagni di tavolata siano giovani e/o quantomeno simpatici.
Ma mi va piuttosto male anche in questo caso...
Quando i nostri commensali arrivano al tavolo, mi rendo conto che una è una coppia molto carina e simpatica di Brindisi, con la quale leghiamo immediatamente (e coi quali, peraltro, siamo rimasti in contatto); un’altra coppia, per quanto cordiale ed affabile, quantomeno a tavola, risulterà invece piuttosto fredda e scostante al di fuori dei pasti e nella vita di bordo (incrociandoli sui ponti, è capitato che quasi neanche ci salutassero... bòh!!); mentre l’ultima coppia è quanto di peggio si possa desiderare in crociera: due persone attempate, di cui una, moglie remissiva e depressa, mentre l'altro, è il classico marito opprimente e tuttologo che, parlando ad alta voce per sovrastare gli altri, inizia ogni singolo discorso con la frase “Io sono…”, “Io ho fatto…” o “Io ti consiglio…”.
Il tizio risulta anche piuttosto cafone nei modi, tant’è che, sin da subito, approccia in malo modo il cameriere addetto alla nostra tavola (un honduregno simpaticissimo col quale a fine crociera abbiamo poi familiarizzato) rivolgendosi a lui in una maniera oltremodo sgarbata (tipo “Ma che stai a ffa’?? Ahò… lascia perde… vattene via, va’!”). Sicché decido di stopparlo sin da subito cercando di fargli capire che quell’uomo non è il suo schiavo, ma una persona che sta cercando di guadagnarsi da vivere in maniera onesta. E che per questo, ma non solo per questo, va rispettato. Ne nasce un breve alterco, ma alla fine il tizio capisce. E, anche se si raffredderà parecchio nei miei confronti, se non altro modererà i termini con il cameriere per tutta la durata della crociera... rifacendosi però, di converso, con la moglie, offendendola pubblicamente (sì, anche a tavola davanti a noi) in tutte le salse possibili ed immaginabili per ogni nonnulla.
La gente è strana!! Bàh...
Alla fine ci viene portato il menu.
E qui succede l’ennesimo fatto se non increscioso, quantomeno un po’ imbarazzante che segna qualche punto a sfavore di MSC.
Tra i primi piatti che è possibile ordinare leggo testualmente “Tortellini in brodo”.
"Ma sì", mi dico, "dopo aver guidato per oltre 4 ore e dopo lo stress del primo imbarco, voglio tenermi leggero. E un piatto di tortellini in brodo è proprio ciò che ci vuole per iniziare in maniera un po’ più leggera una crociera, specie in considerazione del fatto che, notoriamente, chi vuole, durante la navigazione può letteralmente strafogarsi di cibo, mangiando di tutto e di più e a tutte le ore".
Anche la signora al mio fianco ordina la stessa cosa.
Tuttavia mai mi sarei aspettato di vedere ciò che, di lì a qualche minuto, mi si sarebbe parato davanti agli occhi...