@capricorno
A fine diario ho in mente di fare un riassunto di questa esperienza suddividendola in varie parti tra cui la “Cura del Cliente” dove qualcosina, cronologicamente, dovrei ancora aggiungere ed è proprio su questo punto che, a mio avviso, hanno “toppato clamorosamente” i "veri rappresentanti della compagnia”; premetto solo che, da un certo livello in giù, non posso che tessere le lodi di tutte le ragazze e i ragazzi che ho avuto il piacere di incontrare.
Tutte le persone con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere (e sottolineo tutte) si sono dimostrate favorevoli ai vari controlli della temperature, agli ingressi separati dalle uscite, ai percorsi obbligati, alle escursioni "organizzate", al conteggio delle persone… ma poi, non è quello che, facciamo tutti i giorni "a casa"?
L’altro ieri in un supermercato: distanza col carrello, misura delle temperature, conteggio delle persone presenti, ingressi contingentati... ma lo si fa per noi stessi, per chi abbiamo a casa, per gli amici, per gli altri… non necessariamente in questo ordine… però so per certo che noi due (in questo momento parlo con Te, quindi Ti conteggio...) la pensiamo allo stesso modo… ma tanti altri???
Ma anche no… i servizi dei vari TG ci raccontano un'altra storia.. poi, "volevamo partire" e tutto quanto descritto fino al mio #82 compreso, ovvero quelle che, ora definisco genericamente "limitazioni", “le abbiamo capito, le abbiamo accettate e ci stavano (anche) bene..."
Il Post #83, volutamente l’ho scritto a sé stante… dove umanità, educazione, riconoscenza, garbo, “attenzione al Cliente”, umiltà e chi più ne ha più ne metta… uguali a zero… forse anche meno... come ho scritto e come hai indicato Tu: "... nessuno chiedeva un discorso da 185 pagine... solo un minimo di calore umano..."
Non sto a rimarcare che condivido pienamente i contenuti del Tuo post ma oggi dobbiamo fare di necessità virtù..
Grazie per il Tuo intervento,
Marco