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Venerdì, 16 giugno - Cozumel
Venerdì, 16 giugno - Cozumel
Molti di voi si staranno chiedendo perché io abbia aperto questo giorno della crociera con la citazione di una delle canzoni che compongono la colonna sonora di un cartone animato, "La Strada per El Dorado" appunto. C'è un motivo. Quando ero piccola, mio padre mi riportava spesso dei giocattoli, dei videogiochi o dei DVD. Questo è stato uno dei primi film che ho ricevuto, un cartone che ho guardato e riguardato fino allo sfinimento, imparando a memoria le canzoncine e le battute dei personaggi. Lo adoravo, perché conteneva tutto quello che non può che affascinare una bambina di 4-5 anni: avventura, umorismo, scoperta di posti misteriosi nell'epoca di Cortes...Sono partite innumerevoli spedizioni, ai tempi dei conquistadores, per cercare la mitica città d'oro. L'El Dorado non è stato ancora trovato con esattezza, e la leggenda rimane ancora tale. Ma, vedendo questo cartone di cui vi ho fatto menzione, in cui i protagonisti riescono a trovare questo posto leggendario, io ho sempre fantasticato che l'El Dorado si trovasse in Messico. Perciò immaginate quale eccitazione provassi all'idea di andare a vedere uno di quei posti che - pur non essendo il vero El Dorado - avesse delle somiglianze e delle affinità con i luoghi rappresentati nel cartone della mia infanzia. Senza dilungarmi oltre, penso abbiate capito dove abbiamo trascorso la giornata in Messico...Esatto, a Tulum.
L'arrivo in Messico, e precisamente a Cozumel - che è una piccola isola - è previsto per le 10.00. C'è infatti tempo per godersi un po' la navigazione e l'arrivo, e per fare colazione con calma. Noi avevamo l'escursione a Tulum, quindi siamo sbarcati dalla nave poco dopo l'attracco, e siamo saliti subito sul traghetto che ci avrebbe portati a Playa del Carmen, nel "vero" Messico.
Il tempo è bellissimo, c'è un sole che spacca le pietre e...il caldo è asfissiante.
Dopo poco arriviamo a Playa del Carmen...
Playa del Carmen è una città molto giovane, ci spiega la guida. E' piena di negozietti, ma purtroppo non c'è tempo per dare una guardata perché abbiamo subito il pullman da prendere per raggiungere il sito archeologico di Tulum. In questa zona del Messico le persone vi stupiranno: oltre a essere molto simpatiche e sorridenti, ricordano tremendamente i loro antenati Maya. Sembra di fare un salto nella storia, perché sono identici alle rappresentazioni che si vedono sui libri di scuola: scuri di pelle, robusti, con un naso prominente, i volti rotondi. E' una particolarità della gente di questa zona, Yucatan e Quintana Roo, ci spiega la guida, e ironizza dicendo che sembrano tutti Maurizio Costanzo perché hanno il collo corto.
Si muore dal caldo, e salire sull'autobus è un sollievo. Qui ci viene consegnata la busta con il pranzo e poi partiamo alla volta di Tulum. Andiamo a incontrare i Maya...
Durante il tragitto si può ammirare una verdissima vegetazione, e io e mio padre - da buoni ciociari quali siamo - facciamo subito fuori una parte del pranzo. Scelta che poi si rivelerà azzeccata. Un'ora dopo circa siamo arrivati e inizia la nostra visita.
All'ingresso del sito ci sono negozi di souvenir e messicani vestiti da Maya con cui fare la foto. La guida ci dice di non fotografarli perché potrebbero arrabbiarsi, ma io ci provo comunque...
Prima di arrivare alle rovine vere e proprie c'è un tragitto da fare a piedi. Non è molto lungo, ma con quelle temperature sembrava di aver camminato per chilometri...
Il sito archeologico mi è piaciuto tantissimo, la cultura Maya mi ha sempre affascinata e trovarmi tra i resti di una loro città mi ha fatto un certo effetto, dopo aver passato anni a immaginare il giorno in cui avrei potuto vedere questo posto... La nostra guida ci ha dato una buona spiegazione, illustrandoci anche aneddoti e curiosità.
Ah, dimenticavo... Qui ci sono le iguane. Tante
Tulum non è una delle sette meraviglie del mondo - a differenza di Chichén Itzá - ma era l'unica citta Maya affacciata sulle acque cristalline del Mar dei Caraibi. E che mare...
Dopo la visita guidata c'è tempo per un breve bagno nella spiaggetta sotto il sito archeologico. E' bellissima, perciò se andate a Tulum mettetevi il costume. E' stato un bagno memorabile, le onde erano veramente alte e l'acqua di cristallo. In quel momento non avrei voluto altro che rimanere lì per sempre. E' stato uno di quei momenti in cui non si può non pensare che abbiamo un pianeta bellissimo...
Purtroppo intorno alle 16.00 ci tocca ripartire. Faccio in tempo ad acquistare un ciondolo raffigurante un sacerdote maya e poi via. Durante il tragitto per andare a riprendere il traghetto io e mio padre - compagni di avventura - facciamo un salto a comprare un sombrero in un negozio, ma nel mentre perdiamo di vista il resto del gruppo. Segue corsa a rotta di collo per recuperare tutti gli altri, in perfetto stile Pechino Express. Non si può certo dire che non sia stato divertente. Sono proprio questi contrattempi, se così li vogliamo chiamare, che rendono memorabile il viaggio. Non nego che, riprendendo il traghetto a Playa del Carmen, ho sentito un forte senso di nostalgia. Non volevo ripartire, non ne avevo abbastanza del Messico. E' un altro posto che, esattamente come Cuba, mi ha incantata. I colori, la gente, il caldo, la bellezza dei paesaggi, del mare, il fascino della storia. Una mezza giornata è troppo poco per dire di aver visto il Messico, ma di sicuro basta per farti dire: "Tornerò, questo è solo un arrivederci."
Alle 18.00 c'è il tutti a bordo e una mezz'ora dopo partiamo. Lasciamo Cozumel, lasciamo il Messico, e io ci lascio un altro pezzetto di cuore. Finirò per non averlo più del tutto un giorno, se continua così
Nonostante la felicità, inizia a fare capolino la classica amarezza che precede il giorno dello sbarco. Questa è l'ultima sera a bordo, per questa crociera. Il giorno dopo avrei rivisto la mia amata Cuba, ma all'altissimo prezzo di doverla lasciare poco dopo....
Continua... (ancora per poco)
Venerdì, 16 giugno - Cozumel
"La leggenda diverrà una storia fantastica, come un sogno che poi si avvererà!
Ed il gran mistero di un'antica civiltà si rivelerà sulla nostra via..."
(Dal cartone animato "La Strada per El Dorado")
Ed il gran mistero di un'antica civiltà si rivelerà sulla nostra via..."
(Dal cartone animato "La Strada per El Dorado")
Molti di voi si staranno chiedendo perché io abbia aperto questo giorno della crociera con la citazione di una delle canzoni che compongono la colonna sonora di un cartone animato, "La Strada per El Dorado" appunto. C'è un motivo. Quando ero piccola, mio padre mi riportava spesso dei giocattoli, dei videogiochi o dei DVD. Questo è stato uno dei primi film che ho ricevuto, un cartone che ho guardato e riguardato fino allo sfinimento, imparando a memoria le canzoncine e le battute dei personaggi. Lo adoravo, perché conteneva tutto quello che non può che affascinare una bambina di 4-5 anni: avventura, umorismo, scoperta di posti misteriosi nell'epoca di Cortes...Sono partite innumerevoli spedizioni, ai tempi dei conquistadores, per cercare la mitica città d'oro. L'El Dorado non è stato ancora trovato con esattezza, e la leggenda rimane ancora tale. Ma, vedendo questo cartone di cui vi ho fatto menzione, in cui i protagonisti riescono a trovare questo posto leggendario, io ho sempre fantasticato che l'El Dorado si trovasse in Messico. Perciò immaginate quale eccitazione provassi all'idea di andare a vedere uno di quei posti che - pur non essendo il vero El Dorado - avesse delle somiglianze e delle affinità con i luoghi rappresentati nel cartone della mia infanzia. Senza dilungarmi oltre, penso abbiate capito dove abbiamo trascorso la giornata in Messico...Esatto, a Tulum.
L'arrivo in Messico, e precisamente a Cozumel - che è una piccola isola - è previsto per le 10.00. C'è infatti tempo per godersi un po' la navigazione e l'arrivo, e per fare colazione con calma. Noi avevamo l'escursione a Tulum, quindi siamo sbarcati dalla nave poco dopo l'attracco, e siamo saliti subito sul traghetto che ci avrebbe portati a Playa del Carmen, nel "vero" Messico.
Il tempo è bellissimo, c'è un sole che spacca le pietre e...il caldo è asfissiante.
Dopo poco arriviamo a Playa del Carmen...
Playa del Carmen è una città molto giovane, ci spiega la guida. E' piena di negozietti, ma purtroppo non c'è tempo per dare una guardata perché abbiamo subito il pullman da prendere per raggiungere il sito archeologico di Tulum. In questa zona del Messico le persone vi stupiranno: oltre a essere molto simpatiche e sorridenti, ricordano tremendamente i loro antenati Maya. Sembra di fare un salto nella storia, perché sono identici alle rappresentazioni che si vedono sui libri di scuola: scuri di pelle, robusti, con un naso prominente, i volti rotondi. E' una particolarità della gente di questa zona, Yucatan e Quintana Roo, ci spiega la guida, e ironizza dicendo che sembrano tutti Maurizio Costanzo perché hanno il collo corto.
Si muore dal caldo, e salire sull'autobus è un sollievo. Qui ci viene consegnata la busta con il pranzo e poi partiamo alla volta di Tulum. Andiamo a incontrare i Maya...
Durante il tragitto si può ammirare una verdissima vegetazione, e io e mio padre - da buoni ciociari quali siamo - facciamo subito fuori una parte del pranzo. Scelta che poi si rivelerà azzeccata. Un'ora dopo circa siamo arrivati e inizia la nostra visita.
All'ingresso del sito ci sono negozi di souvenir e messicani vestiti da Maya con cui fare la foto. La guida ci dice di non fotografarli perché potrebbero arrabbiarsi, ma io ci provo comunque...
Prima di arrivare alle rovine vere e proprie c'è un tragitto da fare a piedi. Non è molto lungo, ma con quelle temperature sembrava di aver camminato per chilometri...
Il sito archeologico mi è piaciuto tantissimo, la cultura Maya mi ha sempre affascinata e trovarmi tra i resti di una loro città mi ha fatto un certo effetto, dopo aver passato anni a immaginare il giorno in cui avrei potuto vedere questo posto... La nostra guida ci ha dato una buona spiegazione, illustrandoci anche aneddoti e curiosità.
Ah, dimenticavo... Qui ci sono le iguane. Tante
Tulum non è una delle sette meraviglie del mondo - a differenza di Chichén Itzá - ma era l'unica citta Maya affacciata sulle acque cristalline del Mar dei Caraibi. E che mare...
Dopo la visita guidata c'è tempo per un breve bagno nella spiaggetta sotto il sito archeologico. E' bellissima, perciò se andate a Tulum mettetevi il costume. E' stato un bagno memorabile, le onde erano veramente alte e l'acqua di cristallo. In quel momento non avrei voluto altro che rimanere lì per sempre. E' stato uno di quei momenti in cui non si può non pensare che abbiamo un pianeta bellissimo...
Purtroppo intorno alle 16.00 ci tocca ripartire. Faccio in tempo ad acquistare un ciondolo raffigurante un sacerdote maya e poi via. Durante il tragitto per andare a riprendere il traghetto io e mio padre - compagni di avventura - facciamo un salto a comprare un sombrero in un negozio, ma nel mentre perdiamo di vista il resto del gruppo. Segue corsa a rotta di collo per recuperare tutti gli altri, in perfetto stile Pechino Express. Non si può certo dire che non sia stato divertente. Sono proprio questi contrattempi, se così li vogliamo chiamare, che rendono memorabile il viaggio. Non nego che, riprendendo il traghetto a Playa del Carmen, ho sentito un forte senso di nostalgia. Non volevo ripartire, non ne avevo abbastanza del Messico. E' un altro posto che, esattamente come Cuba, mi ha incantata. I colori, la gente, il caldo, la bellezza dei paesaggi, del mare, il fascino della storia. Una mezza giornata è troppo poco per dire di aver visto il Messico, ma di sicuro basta per farti dire: "Tornerò, questo è solo un arrivederci."
Alle 18.00 c'è il tutti a bordo e una mezz'ora dopo partiamo. Lasciamo Cozumel, lasciamo il Messico, e io ci lascio un altro pezzetto di cuore. Finirò per non averlo più del tutto un giorno, se continua così
Nonostante la felicità, inizia a fare capolino la classica amarezza che precede il giorno dello sbarco. Questa è l'ultima sera a bordo, per questa crociera. Il giorno dopo avrei rivisto la mia amata Cuba, ma all'altissimo prezzo di doverla lasciare poco dopo....
Continua... (ancora per poco)