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MSC Orchestra Emirati e Oman, 31/01/15 - 07/02/15

Stato
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Ultima modifica da un moderatore:
Grazie. È un onore x me. Anche io ho seguito la tua diretta molto bella e coinvolgente.


Bentrovata,......
e sì che c'eri. Grazie della tua compagnia ed estendo al saggio Mario, Albacom.

Grazie Giorgio.. contraccambio a te e famiglia e stato un vero piacere conoscervi e di aver condiviso questa magnifica vacanza. Bel diario vai avanti cosi:):)
 
01/02/2015
2° giorno Abu Dhabi

Oggi sbarchiamo ad Abu Dabhi, facciamo colazione al ristorante di bordo Villa Borghese, apertura alle 7:30, dove ordinate e venite letteralmente serviti al tavolo, molto piacevole ma purtroppo, i tempi sono piuttosto lunghi e quindi da domani decidiamo di fare colazione alla piazzetta caffetteria, self service al ponte 13 aperto dalle 06:00 e molto più sbrigativo.
Pronti per la discesa, aspettiamo qualche compagno in ritardo, il fuso orario e la prova d’emergenza effettuata ieri sera alle ore 23:15 si fanno sentire.
Oggi abbiamo curato in modo particolare l’abbigliamento, visto che abbiamo in programma la visita alla Sheikh Zayed Grand Mosque e a seguire una colazione all’Emirates Palace, ma nello zainetto ci siamo portati anche il costume, perché la nostra meta finale sarà la spiaggia di Saadiyat Beach.
All’uscita dal porto dicono che ci sia una navetta gratis che porta fuori, ma noi non ne troviamo traccia, ci sono invece i Big Bus e più in là circa 27 Autobus per i tour organizzati da MSC, limousine private che propongono tour da 4 ore a 25/30 euro a testa e poi i taxi pubblici, ed è lì che noi ci rechiamo. Anche qui c’è una tariffa di partenza che ormai abbiamo assimilato, ma il tragitto fino alla Moschea costerà solo circa 13 euro, che diviso 4 occupanti è veramente poco, premetto che comunque pagavamo in dirham, conviene.
Dopo circa 20 minuti di viaggio, quella che sarà una delle immagini che più ci rimarra impressa nella mente, si staglia maestosa ed imponente nel suo candore tra il suolo arabo e l’azzurro del cielo. E’ lei la Grande Moschea Bianca. Potete trovare su internet e ovunque informazioni su questa meraviglia io lascerò il commento a qualche foto che suo malgrado non vi stupirà mai quanto vederla di presenza, vi dico solo due cosine. E’ stata costruita tra il 1996 e il 2007 ed il suo costo complessivo è stato apri a 545 milioni di dollari, vanta il tappetto più grande al mondo con una superfice superiore a 5.000 metri quadri, 96 colonne di marmo bianco di Carrara con meravigliosi intarsi in madreperla e ornamenti floreali e d’oro in ogni angolo, mentre il lampadario più grande, situato nella navata centrale misura 10 metri di larghezza e 15 d’altezza e farete fatica a farcelo stare in qualsiasi grandangolo, oltre che rimanere stupefatti dalla miriade di colori delle pregiate pietre swaroskj di cui si compone, mentre sulla parete alle sue spalle potete vedere e se siete capaci, anche leggere, le incisioni dei 99 nomi (qualità) di Allah.
E’ senz’altro la più grande opera di espressione delle diverse culture islamiche del mondo, tra il passato e futuro.

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Dopo un paio di ore d’ammirazione e la svestizione di alcune componenti del gruppo che all’ingresso erano state bloccate in quanto non adeguatamente coperte, riprendiamo il taxi direzione Ethiad Towers. Logisticamente situate di fronte all’Emirates Palace, queste moderni torri offrono la possibilità di una salita sullo sky view che domina Abu Dhabi ma, che noi abbiamo declinato, dal costo di circa 75 aed comprensivi di una consumazione del valore di 50 aed, all’interno vi si trova anche un mall.
Abbiamo scattato un po’ di foto e scambiato qualche chiacchiera con i locali, poi a piedi ci siamo recati di fronte al cospetto del magnifico Emirates Palace.
Qui dopo aver superato un rigoglioso e curatissimo giardino, ci portiamo davanti alla imponente scalinata che conduce all’ingresso tra giochi di fontane d’acqua. E’ un via vai di taxi e macchine di lusso e noi siamo pronti ad essere bloccati da qualche guardia all’ingresso, e invece no. Malgrado avessimo preventivamente prenotato da casa, nessuno ci ha fermato, e ci siamo recati all’interno, dove ogni cosa sprizza lusso, dai bagni ai negozi, alle sale per la colazione o ai ristoranti, incrociamo anche il comandante Maresca che ci riconosce e ci saluta con calore partenopeo.
Noi avevamo prenotato a Le Cafè, al piano terra, prenotazione minima 100 aed a testa, per le 12:30. In realtà scopriremo che questa tariffa si applica a partire dalle 14:00, ben per noi.
Ci accomodiamo al tavolo riservato e sentendoci già un po’ sceicchi, selezioniamo un assaggio di pietanze locali servite con un ghiacciato e indimenticabile spumante al melograno.
Questa pausa è stata veramente piacevole e ci ha calato nell’aria di lusso che si respira in questo paese, il più ricco tra gli Emirati, ma allo stesso tempo con una ostentazione discreta.
Passiamo qualche ora rilassati e concludiamo con qualche foto della meravigliosa spiaggia di fronte, riservata ai soli clienti della struttura.

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All’uscita prendiamo di nuovo un taxi, al volante una donna, ci facciamo portare alla spiaggia di Saadiyat in particolare in quella a pagamento che si trova subito dopo il Saadiyat Beach Golf Club. Il taxi percorre tutta la corniche tra palazzi moderni e strade apparentemente tutte con lo stesso nome, ovvero quello dello Sheik Khalifa Bin Sayed, qui tutti sono grati allo sceicco e alla sua magnificenza.
La spiaggia si trova del lato opposto rispetto all’Emirates Palace, ci vuole un po’ e c’è anche tanto traffico, tutti si spostano in macchina ma pochi hanno una vera meta.

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Arrivati alla spiaggia, paghiamo 360 aed per 5 ingressi con sdraio e ombrellone, non poco forse, ma ci sono spogliatoi, docce calde e bar, un ambiente veramente rilassante e infine la spiaggia, bianca il mare cristallino, facciamo subito il bagno e ci godiamo qualche ora di un piacevole sole estivo, qualcuno riesce anche a dormire.

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Riprendiamo il taxi davanti al Golf club e rientriamo in nave per le 18, veramente una bella giornata.
Abu Dabhi si è rivelata una bellissima tappa, più vera rispetto all’impressione che abbiamo ricevuto di Dubai, più vivibile forse, sicuramente più ricca non solo culturalmente.

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Stasera in nave abbigliamento anni 50/60/70 e spettacolo Gold a teatro ore 19;30 per il secondo turno, ore 21;30 per il primo turno.
La sera continua tra cena, giri sui vari ponti e negozi di bordo e infine Flower Glory Party ore 23:00 in piscina.
 
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02/01/2015
3° giorno navigazione

Oggi ci svegliamo con calma, la giornata prevede navigazione lungo il Golfo Persico direzione nord est alla volta dello stretto di Hormuz dal nome dell’omonima isola, per poi proseguire lungo il Golfo dell’Oman, direzione Khor al Fakkan
Per la mia famiglia è la prima volta che passiamo una giornata intera di navigazione. Oggi dopo un po’ di palestra a prua con vista sul mare, ci sdraieremo al sole e alterneremo un po’ di buffet a qualche gioco di gruppo e una passeggiata da prua a poppa e viceversa. Nonostante fossimo tutti a bordo c’è stato sufficiente spazio per tutti. Io per sicurezza ho preso il comando della nave, scherzando ovviamente.

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Questa sera è prevista la serata di gala, con saluto del comandante e del suo entourage, volendo si possono fare le solite foto, a pagamento. Ci vestiamo all'uopo e ci rechiamo al teatro dove al saluto seguirà lo spettacolo Ghost. Gli spettacolli sono sempre stati di ottimo livello, migliori rispetto a quelli di magica dell'anno scorso ai Caraibi.


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03/01/2015
4° giorno Khor Al Fakkan

Di buon ora siamo già a fare colazione, mentre l’Orchestra dolcemente manovra per l’ormeggio al porto di Khor Al Fakkan, lo sbarco è previsto per le 8:00.
Su questa tappa ho letto molto commenti, spesso negativi, ma in ogni caso, avevamo deciso di passare la giornata all’Oceanic Resort e devo dire che questa scelta si è rivelata veramente ottima.
La giornata si prospetta calda e noi attrezzatissimi da mare siamo tra i primi a scendere; la discesa è al ponte 4 per chi si trova a prua e al ponte 5 per chi si trova a poppa.
Da questo porto si esce con piccoli autobus messi a disposizione dei passeggeri gratuitamente, l’aerea d’attracco della nave è delimitata con containers e si intravedono delle gigantesche gru che servono proprio alla movimentazione degli stessi, infatti questo porto è un crocevia per le merci tra oriente e occidente e ci sono migliaia di containers stivati nell’area portuale.
In prossimità della nave sostano anche parecchi fuoristrada, direi più di 40 e sono chiaramente destinati a coloro che hanno scelto l’escursione MSC nel deserto, che onestamente ho scartato in quanto mi sembra di aver letto che ci vogliano parecchie ore di trasferimento.
Gli autobus lasciano nel piazzale antistante il mercato del pesce e degli ortaggi e nell’attesa della navetta gratuita per l’Oceanic, ci concediamo un giretto in questo mercato molto pittoresco.
La prima navetta si ferma alle 09, mentre già altri crocieristi sono arrivati, alcuni prendono degli autobus turistici altri contrattano tour con tassisti locali, noi saliamo destinazione resort

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Il resort è praticamente alla fine della corniche, ma comunque saranno buoni 5/6 km; il lungomare è bello e curato con un’ampia passeggiata e zone fitness all’aperto, non vediamo gente sulla spiaggia anche se sappiamo che i locali usano la spiaggia per passare le giornate di festa anche facendo pic-nic in ogni caso ci hanno informato che non sono ben visti i costumi e le usanze occidentali.
Arrivati al resort, siamo ben accolti anche se troviamo una certa discrepanza rispetto a ciò che aveva riportato chi c’era già stato, sul costo del biglietto, che adesso è di 20 euro con sdraio e ombrellone e di 30 con il pranzo a buffet, poco male. Questa meta sarà anche la scelta del caro Albacom e di Asiastellina, di crocieristi.it, con cui condivideremo l’escursione a Khasab.
Superata la hall, ecco che si apre una magnifica veduta sulla piscina riscaldata e per niente piccola, con bar a pelo d’acqua e alle sue spalle la spiaggia a forma di mezzaluna, molto curata e con la zona sdraio e ombrelloni. Oggi ci godiamo questa magnifica giornata di sole e mare, mio figlio si concede anche una prova di idrogetto volante, una bella esperienza.
Questa sosta si è rivelata una magnifica e rilassante sorpresa, condivisa da tanti e tutti con la stessa opinione, noi non abbiamo usufruito del buffet, ma mi hanno detto che era molto buono e variegato

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La navette per il rientro sono ogni mezz’ora, l’ultima alle 16:30, noi prendiamo quella prima e rientriamo al piazzale del mercato, dove acquistiamo qualche dattero crudo da mangiare subito.
Superato il controllo doganale ci facciamo lasciare al duty free, che si trova poco prima della nave, tra una serie di containers, dopodiché rientriamo a piedi verso la nave e facciamo qualche foto con l’imponente poppa dell’Orchestra a farci da sfondo.

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Tutti a bordo per le 17:30, stasera abbigliamento tricolore e spettacolo Italian Dream, nel frattempo ci concediamo un idromassaggio mentre la nave salpa sulle note di boccelli, Con te Partirò

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Aggiungo qualcosa sul buffet dell'Oceanic Resort, di cui noi abbiamo usufruito.
Nel prezzo era compreso il pranzo, più acqua e una bibita (quest'ultima da chiedere espressamente, perché loro la citavano solo al momento del pagamento e una volta a tavola non ne facevano più cenno...tanto che abbiamo visto molti compagni crocieristi bere solo acqua). Il buffet era molto variegato: un'ampia isola verdure di ogni tipo, una zona dedicata alle pietanze più tipiche della zona, una postazione pasta (che veniva saltata al momento) e infine zona frutta e dolci, davvero super ricca e di ottima qualità.
A noi é piaciuto molto e ci sentiamo di consigliare sia il resort in sé, sia l'opzione comprensiva del pranzo :)

Ah, dimenticavo, nel resort c'é il Wi-Fi gratis!
 
04/01/2015
5° giorno Muscat (Mascate)

Nella notte l’Orchestra naviga verso sud est e dopo 245 miglia nautiche si trova di fronte al porto di Muscat.
Anche qui siamo tra i primi a scendere, proprio sotto alla passerella ci sono i big bus e proviamo a vedere cosa propongono, ma il costo di 45 euro a testa ci fa subito demordere, comunque abbiamo già il nostro programma e con il solito pulmino gratuito usciamo dal porto.
Superato a piedi il check point, dove ci controllano ancora il visto turistico ritirato scendendo dalla nave, ci troviamo di fronte ad una frotta di tassisiti e noleggi che ai prezzi più disparati propongono ogni specie di tour. Noi vorremo recarci al mercato del pesce, seguendo le indicazioni di chi ci ha preceduti, ma cediamo per un pulmino che con soli 20 euro a testa ci farà fare il giro che abbiamo in programma per la durata di circa 4 ore, ci stà bene a tutti e quindi partiamo.

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La prima meta è la Grande Moschea del Sultano Quabos, anche perché è aperta solo fino alle 11:00 per i visitatori.
Il percorso dura circa 20 minuti e attraverso un tipico paesaggio arabo, con case basse e senza tetti spioventi, tra montagne brulle divise da grandi strade di comunicazione costeggiate da lussureggianti giardini. La Moschea è subito individuabile, anche se molto sobria nell’apparire.
Anche qui si assicurano che risultassimo adeguatamente abbigliati, e dopo aver percorso un viale tra piante e fiori maniacalmente curati, ci troviamo nella zona dove lasciare le scarpe, prima di poter entrare.
La Moschea, è stata completata nel 2001 e nasconde un fascino che conduce alle varie epoche e tradizione islamiche, molto più realistica rispetto a quella di Abu Dhabi. Si suddivide in due zone quella, quella dove pregano le donne, ricca di sacralità ma povera negli addobbi e quella dove pregano gli uomini, ricca in tutti i sensi. Solo in questa prende posto l’Imam , mentre le donne possono vederlo tramite alcuni maxi schermi. Le due zone sono collegate da un ampio piazzale, il cui tetto in estate si chiude e viene condizionato, per permettere la preghiera anche col clima torrido. Nella zona riservata agli uomini, trova collocazione un tappeto di 4200 metri quadri, secondo solo a quello di Abu Dhabi, e anche l’illuminazione è assicurata da un magnifico lampadario di Swarovski con 1122 lampadine, situato nella cupola centrale alta 34 metrio e che al suo interno può contenere fino a 4 persone che ne garantiscono la manutenzione. Tutta la struttura è esaltata dai 92 metri d’altezza del minareto centrale.
Anche qua, umilmente, mi affido alle foto, ma anche per questo posto vi dico che è assolutamente imperdibile per chi vuole aggiungere ricchezza al proprio patrimonio culturale.

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Finita la visita il nostro fidato Mamoud ci stà aspettando per portarci alla Royal Opera House, questa sarà più che altro una fermata strategica per cambiarci di indumento e stare un po’ più freschi, ma anche qui inevitabilmente ci facciamo affascinare dal lusso. Volevamo prendere anche un espresso, ma al cambio di 5 euro e col rischio che non fosse proprio di nostro gradimento abbiamo lasciato perdere.

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avrete capito i gusti di mia moglie no?!?!?



Riprendiamo il cammino in direzione souk, per paura che chiudesse, ma il buon Mamoud ci rassicura sull’orario e ci propone un percorso alternativo che ci porterà attraversando il territorio di Shangri-La’s fino Al Jissah per visitare uno dei più prestigiosi Resort il “Al Bandar”. Il territorio attraversato è spettacolare, Mamoud ci spiega che il sultano ha fatto costruire tutte le strade e reso possibile lo sviluppo turistico di queste zone brulle e impervie, e gli scorci di panorama lasciano a bocca aperta.

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Il resort è una perla incastonata tra queste rocce lontano dal brulichio di Mutrah, gli ospiti anche di passaggio, vengono accolti con un infuso di caffè e thè e datteri essiccati, una vera prelibatezza, il nostro cicerone si stà svelando un gran personaggio.
Ci dice che questo è il resort più caro che c'è, e che qui la sera ci sono puntate milionarie al bingo, ma altri sono in costruzione.

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Dopo aver fatto un giro all'interno del resort e gustato il caffè, ripartiamo alla volta della residenza del Sultano Quabos, Al Alam Palace. durante il targitto ripassiamo davanti al parlamemto, imponente e diamo uno sguardo veloce dall'alto alla marina, Mamoud ci racconta tanti aneddoti, ci dice anche che ha una moglie e 19 figli. A me pare di averla già letta su qualche altro diario questa storia, non vorrei che fosse creata ad arte per addolcire i turisti, comunque ci fà ridere e anche piacere , noi siamo a nostro agio e anch'egli, il viaggetto prosegue ed eccoci arrivati.
Il palazzo del sultano ha circa 200 anni di storia ed molto caratteristico, con la facciata dai coloro blu e oro. Non si può visitare all'interno, nonostante il sultano viva spesso fuori dalla residenza e la stessa viene viene utilizzata per ricevere i grandi capi o regnanti degli stati esteri. Mamoud ci racconta che il grande viale che porta all'ingresso, durante le cerimonie ufficiali viene solcato da un aramata di 400 cavalli e noi immaginiamo la pomposità dell'evento, inoltre ci dice che sotto il lastricato vi si trovano le stanze stesse del sultano. A sinistra e a destra si intravedono i forti di Al Jalali e Al MIrani una volta utilizzate come prigioni, davanti al piazzale ci sono i big bus che caricano e scaricano turisti.

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Ripartiamo alla volta della corniche di Muscat. una bella passeggiata da dove ammirare il lussuoso "Al Said" lo yacht del sultano che sosta in rada, allestito a Genova dai cantieri Mariotti a conferma della stima che hanno i cantieri navali italiani nel mondo.
E' arrivata l'ora di lasciare il nostro ormai amato Mamoud, che ci porta direttamente al souk nella zona di Mutrah, lasciamo una mancia meritata.
Da adesso abbiamo tempo fino alle 15:00 circa , prima che chiuda, per visitare questo mercato dalle mille mercanzie e pieno di turisti e indigeni che contrattano di tutto, Incrociamo tanta gente della nave. Questo è un bello scorcio di vita locale anche se prettamente commerciale, pensate che però ci sono luoghi angusti adibiti solo al culto tra centinaia di bazar, compriamo vari souvenirs.

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Quando quasi tutti avevano chiuso, ci riportiamo sulla corniche e a piedi ci avviamo verso il check point, per riprendere lo shuttle che ci riporterà sulla nave, ci vorrano circa 10 minuti, concludiamo che è stata proprio una bella giornata e non solo metereologicamente parlando.
Stasera in nave ci sarà il white party in piscina, tutti in bianco, e lo spettacolo Mon amour in stile francese, noi ci rechiamo come sempre all'idro massaggio e aspettiamo che la nave salpi dopo i tre fischi di saluto a Muscat.
Chiedo venia se trovate delle imperfezioni e irregolarità, anche io leggendo le rivedo, ma ormai non posso modificarle, a tal proposito preciso che le miglia tra khor Al Fakkan e Muscat sono 163 metre sono 245 quelle tra Muscat e Khasab, prossimo porto dell'Orchestra.

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05/02/2015
6° giorno - Khasab

Oggi sbarchiamo a Khasab,, per questa tappa insieme agli amici di crocieristi.it, Albacom e Asiastellina, abbiamo già prenotato da casa l’escursione ai fiordi,
al costo 40 euro a testa per 6 ore di durata, con pranzo tipico a bordo. Uscendo a piedi dal porto comunque troverete tanti operatori che vi propongono quest’escursione per 3/4 ore anche a 20 euro senza pranzo, quindi a voi la scelta, in alternativa ci sono varie escursioni anche nell’entroterra, sempre tutte da contrattare.
MSC mette a disposizione delle navette che con 4 euro A/R vi portano avanti e indietro per il centro della città, ma sembrerebbe che non ci sia molto da vedere.
Noi troviamo la nostra agenzia con tanto di cartello ad aspettarci e dopo un breve trasferimento, ci troviamo al porticciolo di fronte all'Orchestra, dove ci sono tutti Dhow ad attendere i turisti.

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