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MSC Orchestra - Riscoperta delle Indie Occidentali - 19/26 Marzo 2016

  • Autore discussione Autore discussione Comax
  • Data d'inizio Data d'inizio
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
MSC Orchestra - Riscoperta delle Indie Occidentali - 19/26 Marzo 2016

Ciao Comax!
Ti seguo anch'io dai Caraibi!!!!!
Bell'inizio!
 
Poesia è della stessa classe dell'orchestra ed è un anno più giovane.. 2007.....tranne tu le conclusioni

Non conosco le navi MSC, solo Sinfonia per una mini crociera nel 2010; farei un pensierino per i Caraibi meridionali il prossimo anno, se Poesia è come Orchestra dovrebbe essere ancora bella.
 
LA NAVE



Non mi dilungherò molto sulla descrizione della nave per due motivi. Il primo perchè è una nave già ben conosciuta e descritta minuziosamente in numerose recensioni, il secondo perchè l'abbiamo vissuta talmente poco che è difficile farsi un'opinione consolidata. Per dare un'idea della nostra vita sulla nave basti pensare che scendavamo sempre alle 8:30/9 del mattino dopo colazione, rientravamo quasi al tramonto (17:30/18:00) e le prime due sere, anche per colpa del fuso orario, siamo andati a letto verso le 20:30. Abbiamo poi lievemente allungato gli orari col trascorrere dei giorni fino ad arrivare all'ultima sera quando abbiamo resistito addirittura fino alle 22!

La MSC Orchestra è una nave di classe Musica varata nel 2007 ed all'interno della flotta MSC rientra tra quelle di medie dimensioni. Qua sotto la vediamo ormeggiata nel porto di St. Lucia.



L’occupazione massima è di circa 3mila passeggeri e nella settimana 19/26 marzo ha sicuramente fatto registrare il tutto esaurito. L'occupazione a bordo, desunta dai voli di collegamento con l'Europa, può essere così schematizzata: circa 300 italiani (praticamente tutti quelli del "famigerato" volo Meridiana), 200 tedeschi (volo Condor da Francoforte), un migliaio di francesi su tre voli Air France, uno Corsair e un Air Caraibes da Parigi, alcuni inglesi (imbarcati a Barbados), un gruppo di portoghesi ed almeno 1.500 persone originarie delle Antille Francesi. A bordo sono presenti parecchie famiglie con bambini, ragazzi adolescenti e qualche neonato, coppie di mezza età ed una formula che noto essere sempre più in voga: mamma con figlia oppure nonna, mamma e figlia. Mariti e fratelli a casa!

La manutenzione generale della nave mi è sembrata buona, così come la pulizia degli ambienti comuni è stata impeccabile nello stile che caratterizza MSC. A me gli interni sono piaciuti molto, caratterizzati da colori tenui e sobri, arredamenti eleganti e tantissime lucine led nei soffitti. Alcuni bar e il salone di poppa Shaker Lounge mi sono sembrati però un po' troppo bui. Belle le scalinate a centro nave che uniscono i tre ponti interni (5, 6 e 7) che racchiudono tutte le aree comuni. Non sono presenti ascensori panoramici.



Nei ponti esterni, il lido principale, completamente scoperto, è al ponte 13 con due grandi piscine e quattro vasche idromassaggio.



A prua si trovano la Spa e la Palestra mentre a poppa c'è il buffet. Ho appurato che la gestione teli è stata modificata rispetto alla mia ultima esperienza, mutuando il pessimo sistema in precedenza inaugurato da Costa Crociere. Quindi teli solo in cabina e niente più towel station a bordo piscina. L'unica volta che le bambine hanno voluto fare il bagno in piscina avevamo i teli bagnati dalla giornata in spiaggia e per averne degli asciutti ho dovuto fare richiesta alla reception ed attendere in camera l'arrivo dei nuovi. In tutto se ne sono andati 30 minuti e la voglia di fare il bagno. Mi hanno spiegato che questa modalità è stata introdotta perchè la gente imboscava in valigia quei terribili teli arancioni prima di scendere. Sarebbe quasi da non credere ... ma purtroppo potrebbe essere la verità.




L'intrattenimento per bambini e ragazzi è concentrato a poppa del ponte 14 col miniclub, il teen club, la discoteca, la sala giochi, alcuni castelli da arrampicata ed una pozzanghera per i neonati. Lo shuffleboard e il minigolf sono al ponte 14 mentre il campo sportivo polivalente è al ponte 15. Per la cronaca, non abbiamo utilizzato nulla di tutto ciò.



La presenza di un lido centrale immenso sacrifica naturalmente la zona di poppa, che è praticamente inesistente se non per una fila di tavoli all'aperto in fondo al buffet.



Ai lati della poppa ci sono due scalinate lunghe per tutta l'altezza della nave che volendo possono essere utilizzate anche con degli sdrai. Si tratta di una zona abbastanza appartata dove è piacevole gustarsi in completa traquillità le partenze dai porti .. come anche noi abbiamo fatto dopo Trinidad.



Anche il ponte 7 ai lati della nave è calpestabile, ma stranamente non c'erano ne sedie ne panche. Di certo non mi aspettavo i letti trovati sulla Celebrity Summit, ma almeno qualcosa per sedersi ad ammirare il mare avrebbe fatto comodo.

La nostra cabina, n. 5006 (esterna fantastica) è a tutta prua sul lato di dritta. E' molto comoda perchè vicina agli ascensori, al teatro, si raggiunge velocemente il ristorante Villa Borghese e l'uscita a terra dal ponte 4 è immediata. Di notte è assolutamente tranquilla e silenziosa mentre si sente abbastanza il rumore dei thruster quando la nave manovra nei porti. Noi ci svegliavamo sempre prestissimo quindi questo non ha influito ma in altre situazioni ammetto che la cosa potrebbe dare un po' fastidio.

I SERVIZI DI BORDO

Servizi Alberghieri
Come nelle precedenti crociere MSC, i servizi alberghieri si sono rivelati assolutamente eccellenti sia per lo stato manutentivo della cabina, come già detto, sia per la pulizia della stessa. Avendo optato per la formula "Fantastica" la cabina veniva rifatta 2 volte al giorno e volendo potevamo ordinare la colazione in camera, cosa che però non abbiamo mai sfruttato. Quello che è mancato completamente in cabina sono le piccole "coccole" che fanno sempre piacere ... a parte il cesto di frutta del Voyagers Club ad inizio crociera ed il Daily sul letto ogni sera, mai una volta che ci fosse un cioccolatino, un wafer, un pupazzetto fatto con gli asciugamani o qualcosa di sorprendente. Naturalmente borsina, ombrello, accappatoi e prodotti da bagno sapevo già che non li avrei trovati ... mica siamo su Celebrity !!!

Ristorante
Gli orari di cena sono a dir poco pessimi per una famiglia con bambini piccoli ... primo turno alle 18:30 (troppo presto) e secondo turno alle 21:00 (troppo tardi). Ci era stato assegnato il secondo turno ma grazie alla formula Fantastica sono riuscito a farmi spostare al primo in un tavolo da 4. In questo modo, con l'autorizzazione del maitre, siamo potuti arrivare per le 19:00 e cenare molto velocemente in poco meno di un'ora. Sono stato molto contento del fatto che siano venuti incontro alle nostre necessità con tanta efficienza ed elasticità. Nel corso della settimana ci sono state due serate di gala, nella seconda è passato in parata tutto lo staff del ristorante. Tutto molto sobrio comunque. Infine, non ho mai utilizzato il ristorante a pagamento Shangai con cucina asiatica, dove volendo era possibile fare l'aperitivo a 5 euro.

Gastronomia Ristorante
Menu tipicamente mediterraneo con antipasti, zuppe, primi, secondi e dolce. Ogni sera era possibile scegliere anche tra una selezione di 3 piatti della cucina caraibica/creola e tra alcune pietanze base sempre disponibili come penne al pomodoro, formaggi, bistecca, ecc. Frutta, gelato e sorbetto sempre disponibili in aggiunta ai dolci principali. Nessuna firma o menu di chef stellati, ma la qualità delle pietanze che abbiamo ordinato è stata ottima nelle serate di gala e molto buona le altre volte. Solamente la seconda sera ci siamo alzati non del tutto soddisfatti.

Buffet
Non male il buffet ... ma il confronto con l'Oceanview di Celebrity è a dir poco impietoso. E' forse questa la differenza più lampante (in negativo) rispetto alla crociera caraibica dello scorso anno. A colazione la varietà di piatti dolci, salati e frutta (non tropicale) è stata comunque elevata, ma ogni giorno si ripeteva identica senza variazioni sul tema. Ad ogni modo non ci facevamo mancare niente ...



... anche se per mangiare il salmone bisognava per forza andare a far colazione al ristorante, cosa che io proprio non sopporto, quindi sono stato senza. La frutta era disponibile in una isola solo all'entrata mentre tutto il resto era in linea, primi, secondi, contorni, dolci e la tavola mediterranea con salumi, mozzarelle e formaggi. Di lunghe file non ne ho mai viste e devo ammettere che non mi sono accorto nemmeno di grandi sprechi. Di certo i passeggeri locali avevano una gran appetito perchè ho visto mangiare quantità inimmaginabili.

Da bere, oltre all'acqua, erano disponibili a colazioni tre tipi di succhi di frutta, acqua, latte e caffè. Il buffet resta aperto per tutta la giornata fino a notte fonda, così come gli erogatori di acqua fredda e bollente. E' sempre possibile prepararsi un the o un infuso. La pizza è molto buona e disponibile gratuitamente per tutta la giornata in almeno tre gusti: margherita, salame piccante ed uno variabile ogni giorno. Deludente il grill con hamburgher, hot dog e patatine che a pomeriggio era chiuso, sostituito da tramezzini e sandwich. Inoltre l'area grill era del tutto sguarnita di verdure e di condimenti. Solo ketchup, maionese e salse varie. Completamente assenti anche gli angoli etnici (sushi, stir fry, mexican, ecc.) che mi avevano tanto deliziato sulla Summit. Ad ogni modo, le tre volte in cui siamo andati al buffet al di fuori della colazione, ovvero la cena del primo giorno, la cena dopo la incredibile giornata a St. Lucia ed il pranzo della giornata a Dominica, abbiamo sempre mangiato tanto e bene.

Bar
Come sempre i bar sono una meta da noi poco frequentata. Abbiamo comprato il pacchetto acqua che qui costa 31,05 euro (15% di servizio incluso) per 14 bottiglie da 1 litro. Stop. Per gli amanti del vino c'è un apposito bar chiamato La Cantinella dove è possibile fare degustazioni di vini pregiati.



Intrattenimento
Trascorrendo una media di 9 ore al giorno fuori dalla nave, l'intrattenimento non è stato sicuramente il fattore che ha contribuito a rendere indimenticabile questa crociera. I locali che abbiamo vissuto di più sono stati il teatro Covent Garden a poppa (orari 19:30 e 21:15), dove abbiamo visto un paio di spettacoli piacevoli, tra cui Grease ed il salone Savannah dove si esibivano un duo latino ed un'orchestrina e dove si svolgevano i balli di gruppo e le varie lezioni di Rumba, Bachata, Cha cha cha, ecc. La sala è disseminata di stutue di ghepardi che facevano impazzire la mia bambina più piccola.



In questa crociera non ho messo stranamente piede nel casino e come al solito le mie figlie non hanno nemmeno voluto vedere la porta di ingresso del miniclub!

In conclusione, una nave elegante poco sfarzosa e senza effetti wooow o esagerazioni alla Farcus, ma sin da subito vivibile ed accattivante. Un servizio complessivo in nave sicuramente di alto livello da parte di MSC, con qualche piccola sbavatura rispetto al passato, ma non così grave da comportare una valutazione negativa.

Continua ...
 
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ciao Comax,
hai qualche foto di questa zona: "Ai lati della poppa ci sono due scalinate lunghe per tutta l'altezza della nave che volendo possono essere utilizzate anche con degli sdrai. Si tratta di una zona abbastanza appartata dove è piacevole gustarsi in completa traquillità le partenze dai porti " ?
 
ciao Comax,
hai qualche foto di questa zona: "Ai lati della poppa ci sono due scalinate lunghe per tutta l'altezza della nave che volendo possono essere utilizzate anche con degli sdrai. Si tratta di una zona abbastanza appartata dove è piacevole gustarsi in completa traquillità le partenze dai porti " ?

La terrazza è stupenda, da qui ho scattato un sacco di foto....e penso che siano in pochi a conoscere questo posticino di poppa, perchè non ho mai incontrato nessuno!
 
INFORMAZIONI SULL'ITINERARIO DELLA CROCIERA

Dopo questa veloce premessa arriviamo al dunque di questa crociera ... i Caraibi ... i veri e propri protagonisti del nostro viaggio, con una selezione di isole tra le migliori dell'arcipelago delle Piccole Antille. Solitamente non mi piace fare voli intercontinentali per permanenze di una sola settimana, ma in questo caso ne è valsa proprio la pena perchè la settimana è stata molto intensa, abbiamo vissuto e ci siamo goduti ogni minuto trascorso a terra ed alla fine dei giochi siamo stati tutti molto contenti, comprese le bambine che si sono divertite tantissimo.

La MSC Orchestra, sotto la guida del Comandante Mario Stiffa, ha seguito questo itinerario e questi orari:

FORT DE FRANCE (MARTINICA) - PARTENZA ORE 23:00
POINTE A PITRE (GUADALUPA) - ARRIVO ORE 8:00 - PARTENZA ORE 21:00
CASTRIES (ST. LUCIA) - ARRIVO ORE 8:00 - PARTENZA ORE 18:00
BRIDGETOWN (BARBADOS) - ARRIVO ORE 8:00 - PARTENZA ORE 20:00
PORT OF SPAIN (TRINIDAD) - ARRIVO ORE 9:00 - PARTENZA ORE 17:00
ROSEAU (DOMINICA) - ARRIVO ORE 10:00 - PARTENZA ORE 18:00
ST. GEORGES (GRENADA) - ARRIVO ORE 8:00 - PARTENZA ORE 18:00
FORT DE FRANCE (MARTINICA) - ARRIVO ORE 8:00 - PARTENZA AEREO ORE 20:30

Pochissima navigazione e intere giornate di permanenza a terra. Spesso e volentieri l'arrivo era anticipato rispetto alla tabella ufficiale e mai siamo arrivati in ritardo in uno scalo.

Noi siamo i classici "tipi da spiaggia" e quando andiamo ai Caraibi lo facciamo principalmente per stare in contatto con natura, spiagge e mare. Non fumiamo sigari e non beviamo RUM quindi qualSiasi destinazione di questo genere non ci attrae. Avendo due bambine non troppo grandi anche le escursioni avventurose (kayak, scalate, jeep, ecc.) non fanno per noi. Inoltre queste isole hanno tutte una storia recente, successiva alla scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo ed al di la del fascino che trasmettono gli edifici coloniali, nessuna di esse può contare su bellezze architettoniche o storiche che possano essere degne di visita guidata. Quello che vi appresterete ad osservare nel diario saranno quindi spiagge da sogno, mari dal colore incantato, vedute incredibili e natura incontaminata.

Naturalmente, come al solito, tutte le escursioni sono state effettuate autonomamente e non abbiamo mai usufruito dell’ufficio escursioni della nave. Il motivo principale di questa scelta non sta nel, seppur sensibile, risparmio economico che una famiglia di quattro persone può avere. Con così tante ore a disposizione il bello sta proprio nel potersi organizzare come meglio si crede, adattando le scelte all'istante in base ad esempio aL meteo o a qualsiasi altra propria esigenza.

E poi ai Caraibi è tutto molto semplice, le distanze non sono esagerate ed i luoghi migliori sono sempre serviti dai taxi. Nei porti (o appena fuori di essi) ci sono tour operator pronti ad offrire escursioni decisamente migliori di quelle della nave e soprattutto con un numero limitato di persone. I semplici trasferimenti in spiaggia operati dalla compagnia di crociera sono proprio da evitare, perchè in loco si crea un affollamento di teli arancioni che toglie parecchio appeal ai luoghi visitati. Ed alla fine la permanenza è di poche ore e nel periodo peggiore della giornata. Per fare alcuni esempi ... il tramonto in spiaggia a Barbados o l'accesso via mare in una spiaggia esclusiva di St. Lucia sono esperienze che le escursioni MSC non possono offrire, ma che da sole decretano il successo dell'intera crociera. Fare snorkeling assieme a 50 persone allo Champagne Reef di Dominica non è come farlo da soli in uno dei reef più belli e incontaminati dell'isola, non battuto dalle escursioni organizzate. Non parliamo poi delle foreste pluviali, dove i camminamenti sono talmente stretti che farli in fila indiana guardando in basso per non inciampare sarebbe veramente uno scempio!

Le isole dei Caraibi toccate dalla crociera hanno connotazioni molto diverse tra loro seppur si trovino a poche miglia nautiche di distanza l'una dall'altra. Le Antille Francesi si assomigliano secondo me solo per la lingua parlata, a Guadalupa le condizioni di vita sono sensibilmente peggiori rispetto alla più ricca Martinica dove anche le abitazioni sono tenute meglio, però nella prima si trovano alcune tra le spiagge migliori di tutta la crociera. A St. Lucia e Dominica invece l'errore più grave sarebbe quello di andare in cerca di spiagge caraibiche, queste isole vulcaniche vanno infatti vissute dal punto di vista naturalistico perchè è sotto questo aspetto che possono lasciare un segno indelebile. A Trinidad si arriva in un porto commerciale con migliaia di container ed in una città con grattacieli stile Miami che non lasciano presagire al meglio, ma basta spostarsi un po' per arrivare in una spiaggia che sembra un set cinematografico, con onde alte e divertenti per grandi e bambini. Infine, Barbados e Grenada, senza ombra di dubbio il top per il mare, il cui colore ha tonalità uniche e introvabili altrove.

Prima di passare alla descrizione delle singole giornate vorrei, come al solito, dare alcuni consigli utili per chi ha intenzione di organizzarsi autonomamente:

– In tutte le isole della crociera si può pagare sia in euro che in dollari americani, ma la cosa migliore è portare con se entrambe le valute. Gli Euro sono la valuta ufficiale a Guadalupa e Martinica mentre i dollari americani convengono in tutte le altre isole. Meglio cambiare la valuta prima di partire per evitare cambi e commissioni poco convenienti in loco. Prima di pagare con tagli superiori al prezzo richiesto appurate che il resto vi sia dato nella stessa valuta (Euro o US$) e non in dollari dei Caraibi Orientali che, al di fuori delle singole isole, sono carta straccia.

– Un aspetto fondamentale è la contrattazione con taxi, operatori locali e negozi e bancarelle fuori dai porti, perchè il primo prezzo proposto è quasi sempre da "pollo da spennare". Sui trasporti questo consiglio vale prevalentemente per le escursioni di mezza giornata o di una intera giornata perchè per le tratte più comuni sono previste quasi ovunque tariffe fisse non modificabili. Quindi ad esempio per andare dal porto ad una spiaggia è inutile contrattare mentre se la giornata è articolata su più destinazioni, se il tassista deve aspettare o tornare a riprendere, allora entrano in gioco i forfait che in proporzione alle ore sono meno costosi rispetto ad un singolo viaggio. Nel diario indicherò quelle che secondo me sono le tariffe sostenute per ciascun spostamento che abbiamo fatto.

– Noi ci siamo spesso spostati senza da soli o in alcuni casi abbiamo condiviso i taxi collettivi con degli sconociuti. Riuscire ad organizzarsi in gruppi da 8/10 persone permette sicuramente di contenere ancora di più la spesa. Secondo me la cosa migliore è quella di raggiungere i luoghi più ambiti e remoti nelle prime ore del mattino quando sono pressochè deserti, lasciando le destinazioni più battute a pomeriggio quando gli escursionisti delle navi se ne sono già andati o se ne stanno andando. Inoltre noi abbiamo quasi sempre preferito mete battute principalmente dai locali perchè senza dubbio sono le meno commerciali e perchè così la vera essenza dei Caraibi ti entra veramente nel cuore.

– I Caraibi hanno un clima tipicamente tropicale, a marzo il caldo è sopportabile essendo secco ma il sole brucia la pelle in modo molto aggressivo. Nella propria borsa non devono quindi mai mancare occhiali da sole, cappellini e protezioni solari 50. Oltre naturalmente al repellente per zanzare. Il tempo ai Tropici può cambiare in modo repentino e sebbene le giornate intere di pioggia siano poco probabili (ma possibili) scrosci d'acqua di breve durata, ma anche violenti, sono frequenti quindi una maglietta di ricambio può sempre fare comodo. E' invece assolutamente da evitare l'ombrello che da queste parti proprio non si usa. Alcune mete, sia balneari che naturalistiche, richiedono l'utilizzo di scarpette di gomma antiscivolo, che rappresentano un'altra dotazione necessaria in taluni casi. Le spiagge vergini non hanno servizi quindi bisogna ricordare di portare con se acqua ed eventualmente cibo. Quello che non manca mai invece è l'ombra naturale, ma chi vuole le comodità può quasi ovunque noleggiare ombrelloni e lettini a tariffe sempre molto convenienti.



Ma adesso basta chiacchere ... è arrivato il momento del fotodiario della crociera !!

Stay Tuned ...
 
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La prima vera giornata di crociera inizia moooolto presto! Alle 4 del mattino avevo già gli occhi sbarrati a causa del fuso orario. Le bambine riusciranno invece a dormire fino alle 6. Alle prime luci dell'alba si iniziano ad intravedere le coste di Guadalupa, grande isola a forma di farfalla che fa parte delle Antille francesi. La nave è ancora completamente assopita mentre io sveglissimo ne approfitto per un giretto in esterna.



Alle 8 in punto la MSC Orchestra approda al molo Foulon di Pointe a Pitre, praticamente in centro città.



Solitamente la domenica il porto veniva condiviso con la Costa Magica (molo Lefevre) che però ha già ripreso la via del ritorno verso l'Europa. Siamo quindi soli. Rispetto all'ultima volta in cui sono stato a Guadalupa non posso non constatare come le infrastrutture portuali siano molto progredite, diversamente dalla città che sembra essere messa sempre peggio. Non c'è che dire ... Pointe a Pitre ha veramente un bel porto, interamente recintato e con una zona shopping nuova di zecca.





Per la giornata a Guadalupa avevo noleggiato una autovettura prima di partire all'agenzia Magaloc (www.magaloc.com), l'unica che noleggia auto per un solo giorno in zona porto. La scelta è stata sicuramente azzeccata. Essendo già stato su quest'isola sapevo che le strade sono ben tenute e che guidare è piuttosto facile perchè si viaggia sulla carreggiata di destra come in Italia e perchè il territorio è interamente pianeggiate. Inoltre la domenica il traffico è molto limitato quindi nessun rallentamento. La scelta per l'auto è dipesa anche dal fatto che i tassisti di Guadalupa sono abbastanza cari, vogliono generalmente farsi pagare ad ogni tratta e non sono affidabili per il rientro in nave perchè spesso e volentieri non tornano a riprendere le persone.

Il costo del noleggio è di 40 euro per l'intera giornata a cui si aggiungeranno 5 euro di carburante. Pagamento cash senza uso della carta di credito, nemmeno a garanzia. L'agenzia Magaloc non si trova al terminal crociere, ma nell'attigua Gare Maritime de Bergevin. Bisogna quindi uscire dal porto, al cancello andare a sinistra e poi all'incrocio nuovamente a sinistra fino ad arrivare al piazzale dei "loueurs" dove ci sono 4/5 agenzie collocate dentro a dei container.



Il tragitto a piedi è di circa 10 minuti. Questa mappa di Pointe a Pitre spiega più precisamente il percorso da seguire.



Le operazioni di noleggio sono veloci e ci viene consegnata una Fiat Panda bianca nuovissima.



La nostra direzione è la costa caraibica di Grande-Terre, la parte dell'isola ad est di Pointe a Pitre. Come mostra la cartina qui sotto, le distanze sono del tutto minime ed avendo un intero giorno a disposizione si può fare tutto con estrema calma. Inoltre lungo il percorso ci si imbatte in paesini e nugoli di abitazioni molto pittoreschi, sicuramente poveri ma dignitosi. A Guadalupa i resort sono molto pochi, il turismo americano inesistente e l'isola ha conservato la propria autenticità senza cadere nel vortice del consumismo sfrenato. Qui ad esempio non ci sono le gioiellerie o le catene presenti in altre isole, ma solo piccoli negozietti e bancarelle allestite dai locali, quasi sempre su mezzi di fortuna.



La prima tappa è quella che secondo me è una delle migliori spiagge dell'isola ... Plage de Bois Jolan ... che si raggiunge in circa 30 minuti seguendo la strada litoranea sud. Alle 9:45 siamo già in spiaggia, col sole che splende già alto in cielo. Bois Jolan è la spiaggia caraibica per eccellenza, quella che nell'immaginario comune viene definita come tale: palme ovunque, mare cristallino e sabbia bianca.



Il mio consiglio è di arrivare presto la mattina perchè nel corso della giornata si riempirà dei bagnanti locali che passano la domenica al mare. Di teli arancioni invece nemmeno l'ombra per tutta la durata della nostra permanenza. Inoltre la zona migliore della spiaggia è quella che si trova a sinistra del parcheggio. Vicino al parcheggio infatti ci sono molte alghe (principalmente filamenti di posidonia) che sebbene non diano fastidio è preferibile evitare.



Dopo un breve tratto a piedi raggiungiamo una parte di spiaggia con mare pulito e senza troppe alghe sulla battigia.





Questa zona è anche quella meno frequentata ed è possibile godersi in santa pace questo angolo di Paradiso.



Bois Jolan è una spiaggia vergine, senza servizi, bar o ristoranti, ma gli abitanti del luogo organizzano pic-nic con barbecue super organizzati. Nessuno ci invita ad assaggiare qualcosa, anzi un gruppo di francesi abbastanza maleducati ci ha chiesto abbastanza seccamente quando ce ne andavamo per prendere il nostro posto sotto la super palma in cui ci eravamo sistemati. Naturalmente abbiamo risposto di cercarne un'altra perchè noi non avevamo nessuna fretta di andarcene da qui!





Il mare è chiaro e trasparente ma senza troppi pesci. L'acqua è bassa fino a lunga distanza da riva e per i bambini è perfetta.



Nuotando un po' si arriva ad una barriera corallina dove la profondità del mare aumenta tutta di un colpo e dove è possibile fare snorkeling. Qui inauguro la Go-Pro ma non so perchè nessuna foto viene decentemente, quindi per i pesci tropicali dovrete aspettare la prossima isola.



Rimaniamo in spiaggia fino a mezzogiorno e poi ci rimettiamo in macchina proseguendo in direzione est. Oltrepassiamo dei verdissimi campi da golf in prossimità del paese di Sainte-Francois ...



... ed arriviamo alla nostra prossima tappa, il promontorio di Pointe des Chateaux, che raggiungiamo in circa 25 minuti.



Si tratta di un capo situato all'estremità orientale di Grande-Terre che segna il confine tra Mar dei Caraibi e Oceano Atlantico. Nella parte sinistra della punta si trovano una serie di spiagge chiamate Grandes Salines, dove la balneazione e severamente vietata a causa della potenza delle onde a riva e della forte corrente di risucchio.





Qui il mare mette in mostra e tutta la sua forza con onde alte parecchi metri che si infrangono sulle rocce e schizzano ovunque. Anche le bambine sono rimaste affascinate da questo spettacolo della natura.



Dalla spiaggia parte poi una stradina sterrata che sale verso il punto più alto. La salita è dapprima lieve ma poi si fa più dura.



Servono almeno 15 minuti per arrivare in vetta (molti meno per riscendere) ma la veduta da lassù ripaga ogni sforzo.





Rimaniamo una decina di minuti a contemplare il paesaggio prima di tornare al parcheggio e rimetterci in marcia. E' passata l'una quindi la fame inizia a farsi sentire e sulla strada di ritorno verso Pointe a Pitre ci fermiamo a Sainte-Anne, parcheggiando nei pressi della chiesetta.



Sainte-Anne è la meta più ricercata dai turisti assieme naturalmente alla spiaggia di La Caravelle, dove eravamo stati due anni fa e che da qui si vede in lontananza. In auto si raggiunge in un paio di minuti.



Sul lungomare di Sainte-Anne la domenica viene allestito un coloratissimo mercatino dove le cose migliori da comprare sono frutta e spezie tropicali oltre ai soliti souvenir.



I prezzi ci sembrano ottimi, si paga in Euro, e quindi facciamo una buona scorta di Zafferano e Vaniglia, con 12 stecche a soli 6 Euro. Per un'altra manciata di euro compriamo un infuso dal profumo estasiante!





Pranziamo al volo in uno dei tanti ristorantini qui presenti e poi riprendiamo la vita da mare. Ve l'avevo detto che siamo tipi da spiaggia! Una sola al giorno non ci basta!





Qui i colori sono simili a Bois Jolan, forse il mare è un po' più torbido.



La differenza principale rispetto alla spiaggia precedente è che, nel seppur lungo litorale cittadino, c'è una densità di persone che fa impallidire le spiagge libere romagnole in pieno agosto. Anche la ricerca di un'ombra è un'impresa ma alla fine troviamo posto e ci rinfreschiamo con un bel bagno. La giornata a Guadalupa ha sfiorato i 33 gradi, temperatura elevatissima per questo periodo, ed è stato sicuramente il giorno più caldo dell'intero viaggio.



Tra un bagno, una birra e qualche acquisto restiamo qui fino alle 17:30 quando già da mezz'ora la spiaggia si era svuotata. Il ritorno a Pointe a Pitre richiede circa 20 minuti in una strada completamente libera dal traffico. Lascio le ragazze all'ingresso del porto e poi vado all'agenzia a riconsegnare la Pandina. Sulla strada del ritorno in nave mi viene la pazza idea di fare un giretto in centro ... signore e signori benvenuti a Ghost Town!







Questa è la postazione di primo soccorso ... la speranza è di non averne mai bisogno!



Mentre quelle che seguono sono alcune abitazioni della zona del porto e della vicina Place de la Victoire, la piazza principale di Pointe a Pitre.









Dopo un po' mi accorgo di averne abbastanza di questo mortorio, tutti i negozi sono chiusi e le strade sono deserte. Già ... è domenica e la domenica chi se ne resta in città con questo caldo per fare piacere a me ? Prendo la via del porto dove la MSC Orchestra è placidamente adagiata.



Lo sarà fino alle 21 proprio per attendere l'arrivo di tutti i crocieristi, principalmente francesi, che hanno deciso di imbarcarsi qui. Decisione più che sensata. Il terminal è ottimo, coperto e condizionato e con molte postazioni. Sicuramente un'accoglieza migliore rispetto a noi reduci dalla terribile serata precedente a Fort de France.



La sera facciamo appena in tempo a cenare al ristorante e poi crolliamo miseramente sotto i colpi del fuso orario e di una giornata bella ma impegnativa. Alle 20:30 siamo già a letto pronti per ricaricare la batterie in vista della giornata successiva a St. Lucia, che si rivelerà la più divertente di tutta la crociera.

Stay Tuned
 
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We are tuned!
Finora bellissimo!
Saint anne è stato l'ultimo bagno dei Caraibi. ..meno di un mese fa...che nostalgia!
 
Complimenti Comax, foto stupende. Anche io ho notato il notevole degrado delle città e delle case, persino quelle vicine al porto crociere, per non parlare della baraccopoli (magari ce n'è più d'una) che si vede durante il tragitto con il transfer bus dall'aeroporto al porto. E si che le navi da crociera dovrebbero portare molti soldi, ma finiranno come al solito nelle mani di pochi. Questo anche nelle altre isole caraibiche che ho visitato. Peccato.
 
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