La prima vera giornata di crociera inizia moooolto presto! Alle 4 del mattino avevo già gli occhi sbarrati a causa del fuso orario. Le bambine riusciranno invece a dormire fino alle 6. Alle prime luci dell'alba si iniziano ad intravedere le coste di Guadalupa, grande isola a forma di farfalla che fa parte delle Antille francesi. La nave è ancora completamente assopita mentre io sveglissimo ne approfitto per un giretto in esterna.
Alle 8 in punto la MSC Orchestra approda al molo Foulon di Pointe a Pitre, praticamente in centro città.
Solitamente la domenica il porto veniva condiviso con la Costa Magica (molo Lefevre) che però ha già ripreso la via del ritorno verso l'Europa. Siamo quindi soli. Rispetto all'ultima volta in cui sono stato a Guadalupa non posso non constatare come le infrastrutture portuali siano molto progredite, diversamente dalla città che sembra essere messa sempre peggio. Non c'è che dire ... Pointe a Pitre ha veramente un bel porto, interamente recintato e con una zona shopping nuova di zecca.
Per la giornata a Guadalupa avevo noleggiato una autovettura prima di partire all'agenzia Magaloc (
www.magaloc.com), l'unica che noleggia auto per un solo giorno in zona porto. La scelta è stata sicuramente azzeccata. Essendo già stato su quest'isola sapevo che le strade sono ben tenute e che guidare è piuttosto facile perchè si viaggia sulla carreggiata di destra come in Italia e perchè il territorio è interamente pianeggiate. Inoltre la domenica il traffico è molto limitato quindi nessun rallentamento. La scelta per l'auto è dipesa anche dal fatto che i tassisti di Guadalupa sono abbastanza cari, vogliono generalmente farsi pagare ad ogni tratta e non sono affidabili per il rientro in nave perchè spesso e volentieri non tornano a riprendere le persone.
Il costo del noleggio è di 40 euro per l'intera giornata a cui si aggiungeranno 5 euro di carburante. Pagamento cash senza uso della carta di credito, nemmeno a garanzia. L'agenzia Magaloc non si trova al terminal crociere, ma nell'attigua Gare Maritime de Bergevin. Bisogna quindi uscire dal porto, al cancello andare a sinistra e poi all'incrocio nuovamente a sinistra fino ad arrivare al piazzale dei "loueurs" dove ci sono 4/5 agenzie collocate dentro a dei container.
Il tragitto a piedi è di circa 10 minuti. Questa mappa di Pointe a Pitre spiega più precisamente il percorso da seguire.
Le operazioni di noleggio sono veloci e ci viene consegnata una Fiat Panda bianca nuovissima.
La nostra direzione è la costa caraibica di Grande-Terre, la parte dell'isola ad est di Pointe a Pitre. Come mostra la cartina qui sotto, le distanze sono del tutto minime ed avendo un intero giorno a disposizione si può fare tutto con estrema calma. Inoltre lungo il percorso ci si imbatte in paesini e nugoli di abitazioni molto pittoreschi, sicuramente poveri ma dignitosi. A Guadalupa i resort sono molto pochi, il turismo americano inesistente e l'isola ha conservato la propria autenticità senza cadere nel vortice del consumismo sfrenato. Qui ad esempio non ci sono le gioiellerie o le catene presenti in altre isole, ma solo piccoli negozietti e bancarelle allestite dai locali, quasi sempre su mezzi di fortuna.
La prima tappa è quella che secondo me è una delle migliori spiagge dell'isola ...
Plage de Bois Jolan ... che si raggiunge in circa 30 minuti seguendo la strada litoranea sud. Alle 9:45 siamo già in spiaggia, col sole che splende già alto in cielo. Bois Jolan è la spiaggia caraibica per eccellenza, quella che nell'immaginario comune viene definita come tale: palme ovunque, mare cristallino e sabbia bianca.
Il mio consiglio è di arrivare presto la mattina perchè nel corso della giornata si riempirà dei bagnanti locali che passano la domenica al mare. Di teli arancioni invece nemmeno l'ombra per tutta la durata della nostra permanenza. Inoltre la zona migliore della spiaggia è quella che si trova a sinistra del parcheggio. Vicino al parcheggio infatti ci sono molte alghe (principalmente filamenti di posidonia) che sebbene non diano fastidio è preferibile evitare.
Dopo un breve tratto a piedi raggiungiamo una parte di spiaggia con mare pulito e senza troppe alghe sulla battigia.
Questa zona è anche quella meno frequentata ed è possibile godersi in santa pace questo angolo di Paradiso.
Bois Jolan è una spiaggia vergine, senza servizi, bar o ristoranti, ma gli abitanti del luogo organizzano pic-nic con barbecue super organizzati. Nessuno ci invita ad assaggiare qualcosa, anzi un gruppo di francesi abbastanza maleducati ci ha chiesto abbastanza seccamente quando ce ne andavamo per prendere il nostro posto sotto la super palma in cui ci eravamo sistemati. Naturalmente abbiamo risposto di cercarne un'altra perchè noi non avevamo nessuna fretta di andarcene da qui!
Il mare è chiaro e trasparente ma senza troppi pesci. L'acqua è bassa fino a lunga distanza da riva e per i bambini è perfetta.
Nuotando un po' si arriva ad una barriera corallina dove la profondità del mare aumenta tutta di un colpo e dove è possibile fare snorkeling. Qui inauguro la Go-Pro ma non so perchè nessuna foto viene decentemente, quindi per i pesci tropicali dovrete aspettare la prossima isola.
Rimaniamo in spiaggia fino a mezzogiorno e poi ci rimettiamo in macchina proseguendo in direzione est. Oltrepassiamo dei verdissimi campi da golf in prossimità del paese di Sainte-Francois ...
... ed arriviamo alla nostra prossima tappa, il promontorio di
Pointe des Chateaux, che raggiungiamo in circa 25 minuti.
Si tratta di un capo situato all'estremità orientale di Grande-Terre che segna il confine tra Mar dei Caraibi e Oceano Atlantico. Nella parte sinistra della punta si trovano una serie di spiagge chiamate
Grandes Salines, dove la balneazione e severamente vietata a causa della potenza delle onde a riva e della forte corrente di risucchio.
Qui il mare mette in mostra e tutta la sua forza con onde alte parecchi metri che si infrangono sulle rocce e schizzano ovunque. Anche le bambine sono rimaste affascinate da questo spettacolo della natura.
Dalla spiaggia parte poi una stradina sterrata che sale verso il punto più alto. La salita è dapprima lieve ma poi si fa più dura.
Servono almeno 15 minuti per arrivare in vetta (molti meno per riscendere) ma la veduta da lassù ripaga ogni sforzo.
Rimaniamo una decina di minuti a contemplare il paesaggio prima di tornare al parcheggio e rimetterci in marcia. E' passata l'una quindi la fame inizia a farsi sentire e sulla strada di ritorno verso Pointe a Pitre ci fermiamo a
Sainte-Anne, parcheggiando nei pressi della chiesetta.
Sainte-Anne è la meta più ricercata dai turisti assieme naturalmente alla spiaggia di La Caravelle, dove eravamo stati due anni fa e che da qui si vede in lontananza. In auto si raggiunge in un paio di minuti.
Sul lungomare di Sainte-Anne la domenica viene allestito un coloratissimo mercatino dove le cose migliori da comprare sono frutta e spezie tropicali oltre ai soliti souvenir.
I prezzi ci sembrano ottimi, si paga in Euro, e quindi facciamo una buona scorta di Zafferano e Vaniglia, con 12 stecche a soli 6 Euro. Per un'altra manciata di euro compriamo un infuso dal profumo estasiante!
Pranziamo al volo in uno dei tanti ristorantini qui presenti e poi riprendiamo la vita da mare. Ve l'avevo detto che siamo tipi da spiaggia! Una sola al giorno non ci basta!
Qui i colori sono simili a Bois Jolan, forse il mare è un po' più torbido.
La differenza principale rispetto alla spiaggia precedente è che, nel seppur lungo litorale cittadino, c'è una densità di persone che fa impallidire le spiagge libere romagnole in pieno agosto. Anche la ricerca di un'ombra è un'impresa ma alla fine troviamo posto e ci rinfreschiamo con un bel bagno. La giornata a Guadalupa ha sfiorato i 33 gradi, temperatura elevatissima per questo periodo, ed è stato sicuramente il giorno più caldo dell'intero viaggio.
Tra un bagno, una birra e qualche acquisto restiamo qui fino alle 17:30 quando già da mezz'ora la spiaggia si era svuotata. Il ritorno a Pointe a Pitre richiede circa 20 minuti in una strada completamente libera dal traffico. Lascio le ragazze all'ingresso del porto e poi vado all'agenzia a riconsegnare la Pandina. Sulla strada del ritorno in nave mi viene la pazza idea di fare un giretto in centro ... signore e signori benvenuti a
Ghost Town!
Questa è la postazione di primo soccorso ... la speranza è di non averne mai bisogno!
Mentre quelle che seguono sono alcune abitazioni della zona del porto e della vicina Place de la Victoire, la piazza principale di Pointe a Pitre.
Dopo un po' mi accorgo di averne abbastanza di questo mortorio, tutti i negozi sono chiusi e le strade sono deserte. Già ... è domenica e la domenica chi se ne resta in città con questo caldo per fare piacere a me ? Prendo la via del porto dove la MSC Orchestra è placidamente adagiata.
Lo sarà fino alle 21 proprio per attendere l'arrivo di tutti i crocieristi, principalmente francesi, che hanno deciso di imbarcarsi qui. Decisione più che sensata. Il terminal è ottimo, coperto e condizionato e con molte postazioni. Sicuramente un'accoglieza migliore rispetto a noi reduci dalla terribile serata precedente a Fort de France.
La sera facciamo appena in tempo a cenare al ristorante e poi crolliamo miseramente sotto i colpi del fuso orario e di una giornata bella ma impegnativa. Alle 20:30 siamo già a letto pronti per ricaricare la batterie in vista della giornata successiva a St. Lucia, che si rivelerà la più divertente di tutta la crociera.
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