• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Nella sezione SONDAGGI potrai dare il tuo voto per il miglior itinerario! -->i sondaggi di Crocieristi.it
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • ### Per una migliore fruizione del forum, delle discussioni e dei diari presenti, ogni diario verrà chiuso dopo un congruo numero di giorni dalla sua ultimazione oppure su esplicita richiesta dell’utente all’interno del thread (basterà inserire un messaggio con la dicitura FINE DIARIO).

    Eventuali ulteriori richieste saranno possibili nelle sezioni del forum già presenti (Scali, Compagnie di Navigazione, etc.) ###
  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

MSC Orchestra - Riscoperta delle Indie Occidentali - 19/26 Marzo 2016

  • Autore discussione Autore discussione Comax
  • Data d'inizio Data d'inizio
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Certo che Pointe des Chateaux è uno spettacolo della natura!!!!

Hai avuto un'ottima idea a noleggiare l'auto, così hai potuto sfruttare pienamente tutta la giornata!!!!
Le tue foto sono sempre stupende ed anche il tuo racconto ben dettagliato!Bravo:D
 
LUNEDI 21 MARZO 2016 - CASTRIES (ST. LUCIA)

Il secondo giorno di crociera ci riserva la visita di St. Lucia, isola di origine vulcanica e dal territorio molto montuoso se paragonata alle altre isole dei Caraibi fatta eccezione per Dominica che è molto simile da punto di vista morfologico. La MSC Orchestra arriva nel porto naturale di Castries alle 7 del mattino.



L'ambientazione del porto è la migliore di tutte le isole visitate nel corso della crociera, con una bella baia circondata dal verde.



Noi ci godiamo l'arrivo comodamente seduti nel terrazzino di poppa facendo, come al solito, una abbondante colazione.



A St. Lucia ci sono due porti, il primo si chiama La Place Carenage e si trova di fronte a Castries ...



il secondo, in cui arriveremo noi, si chiama Point Seraphine e qui è stato recentemente costruito un nuovo terminal ed è presente una ampia zona shopping.



La forte presenza di turismo americano ha fatto crescere notevolmente il benessere a St. Lucia, che adesso basa la sua economia principalmente su questo settore mettendo in disparte l'esportazione di banane che in passato era la prima fonte di reddito. La costa caraibica è disseminata di resort di lusso e ville che però non stravolgono e deturpano l'ambiente, integrandosi in modo armonioso con l'ambiente circostante.

Per la giornata a St. Lucia mi affido ad una guida locale superstellata su Tripadvisor, che avevo già prenotato prima di partire. L'escursione si chiama Land, Sea & Beach Adventure ed abbina tratti a terra, tratti in mare ed una lunga permanenza in una spiaggia da sogno. Un tour così completo non viene proposto dall'ufficio escursioni della nave che, al contrario, propone solo pezzi a terra o in mare. Il costo è abbastanza alto, ovvero 105$ per gli adulti e 70$ per i bambini, ma alla fine ammetto che li vale tutti fino all'ultimo centesimo. Compresi nel prezzo pranzo e bevande di ogni genere (acqua, bibite, birra, the, ecc.) a volontà per tutta la giornata ed i biglietti di ingresso alle attrazioni.

L'appuntamento è alle 8:30 al terminal.



Attraversiamo il piazzale ed arriviamo ad un punto di approdo per piccole imbarcazioni dove saliamo su quello che sarà il nostro principale mezzo di trasporto della giornata.



In tutto siamo una quindicina di persone. Oltre a noi, quattro americani in vacanza a St. Lucia, tre tedeschi, una coppia di italiani ed alcuni portoghesi provenienti dalla nostra nave, oggi l'unica ad essere qui. Usciti dal porto naturale la barca inizia a sfrecciare a tutta velocità in direzione sud, ad un certo punto inzia a piovere forte e ci vengono date delle mantelline per coprirci.





In circa 30 minuti a tutta velocità arriviamo al villaggio costiero di Soufriere, l'avamposto prima dei Pitons, le due montagne gemelle (Gros Piton e Petit Piton), che si trovano tra Soufrière e Choiseulche e che rappresentano il simbolo stesso dell'isola, comparendo anche sulla bandiera nazionale. Rappresentano tra l'altro un sito col bollino UNESCO World Heritage.



Scendiamo dalla barca e saliamo su un pulmino molto ben tenuto e dotato di aria condizionata che ci condurrà fino al vulcano Sufriere. Nel corso del tragitto l'autista si ferma a comprare delle banane che ci vengono offerte. Mangiare una banana da queste parti, maturate sull'albero e senza conservanti da un gusto notevole. Arriviamo in circa 10 minuti al Sulphur Springs Park e sin da subito veniamo travolti dall'odore di zolfo tipico dei vulcani. Questo parco si trova dentro il vulcano che, a sua volta, è circondato dalla foresta pluviale e non da rocce nere come sarebbe logico aspettarsi.



Una ambientazione strana e possibile solo in queste isole tropicali. In particolare questo parco è l'area più calda e con più attività geotermica delle Antille. Qui le opzioni sono due: la prima è un tour guidato per vedere le pozze di fango bollente e le emissioni sulfureee a cielo aperto da parte del vulcano dormiente, la seconda è una bagno terapeutico nel fango ricco di minerali vulcanici per ringiovanire la pelle. Quest'ultima possibilità non è permessa per i bambini piccoli quindi scegliamo il tour. Si inizia con un percorso naturalistico tra piante tropicali, principalmente bambbo e alberi da frutta.







Si arriva poi ad una terrazza dove è possibile vedere le emissioni sulfuree dall'alto.



Queste sono invece le vasche in cui vengono praticati i bagni di fango.



Risaliamo in auto e dopo un breve tragitto nel corso del quale costeggiamo una piantagione di banane e decine di piante tropicali, arriviamo alle Toraille Waterfall & Gardens. Un sito tenuto benissimo, pulito e gradevole da visitare, con piante e fiori esotici ...





... che culmina con una cascatella alta 15 metri che sfocia dentro un laghetto. Qui è anche possibile fare il bagno. L'acqua è fredda e dentro si resiste poco, ma la doccia sotto la cascata è un'emozione da provare. Vicino all'entrata della cascata sono disponibili degli spogliatoio per asciugarsi e cambiarsi il costume.



La tappa successiva è per il pranzo, in un ristorantino nei pressi delle cascate ...



... dove viene servito a buffet un menu creolo a base di pollo con diversi contorni tra cui il platano fritto che è buonissimo.



Il tutto innaffiato naturalmente dalla birra Piton!



Terminato il pranzo torniamo a Soufriere e ci imbarchiamo nuovamente nel piccolo molo dove eravamo discesi in precedenza.





Il tragitto è molto breve ma lascia a bocca aperta perchè ci troviamo esattamente sotto il Petit Piton, che circumnavighiamo.





In circa 5 minuti arriviamo alla spiaggia più bella e scenografica dell'isola: Sugar Beach già nota in passato come Jalousie Beach.



Il contesto è veramente da sogno, una spiaggia (l'unica) racchiusa tra i due Piton che si può raggiungere facilmente solo da mare vista la terribile strada che porta qui via terra. Sullo sfondo si staglia imperterrito il Gros Piton.



A sinistra del molo c'è una zona libera con sdrai ed ombrelloni gratuti a disposizione di chi arriva prima.



Noi siamo i primi escursionisti del giorno ad arrivare ed abbiamo a disposizione una ampia scelta di sistemazioni.



La zona a destra del molo invece fa parte del resort Viceroy. Mare e spiaggia a disposizione di tutti ma ombrelloni e lettini a pagamento. Chi vuole una sistemazione più comoda e riservata sarà sicuramente soddisfatto da letti imbottiti ed ogni genere di comfort.







All'estremità della spiaggia, proprio sotto al Petit Piton, c'è una riserva marina protetta dove non passano le barche e dove è possibile fare snorkeling. Il fondale marino è roccioso con molti pesci tropicali ed è disseminato da una specie di corallo a forma di vaso dal quale entrano ed escono frotte di pesci.







I colori non sono i classici colori caraibici, la spiaggia è scura e lo stesso dicasi del mare, ma la limpidezza è eccezionale e sembra di nuotare dentro una piscina. Anche le bambine apprezzano molto e si divertono ad osservare i pesci che arrivano fino a riva!




Continua ...
 
Ultima modifica:
La permanenza a Sugar Beach è abbastanza lunga quindi si può stare tranquilli ed anche rilassarsi. Dopo il bagno nelle acque color smeraldo del Mar dei Caraibi facciamo un giretto all'interno delle facility del Viceroy, che sono accessibili a tutti.



Volendo si può pranzare nel ristorante sulla spiaggia, ma noi abbiamo già la pancia piena e per dissetarci non dobbiamo che chiedere alla nostra guida.



Sulla spiaggia sono disseminate numerose casette per gli ospiti del resort, ciascuna con amaca, lettini imbottiti e piscinetta privata.





Le bambine fanno un tuffo nella mega piscina del resort e poi passeggiamo nel giardino ottimamente tenuto e ricco di fiori, palme e vegetazione.











Dopo una breve camminata arriviamo dalla parte opposta della spiaggia dove ci sono dei gazebo sotto i quali è possibile riposarsi e godere di belle vedute.





Tornati alla nostra postazione un po' accaldati, ci facciamo preparare un'insalata di frutta tropicale da un ragazzo che ci sbuccia la frutta sotto ai nostri occhi con una velocità impressionante, maneggiando il coltello con grande maestria. Sarà il caldo, sarà il fatto che questa frutta è un po' atipica per noi che in due e due quattro ci facciamo una scorpacciata di melone, cocomero, banane, passion fruit, papaya, mango, cocco, canna da zucchero, starfruit e bread fruit. Quest'ultimo, di colore bianco all'interno, è delizioso!



Dopo più di due ore trascorse qui, veniamo richiamati sul battello ed a malincuore dobbiamo lasciare questo luogo idilliaco.



Il viaggio di ritorno a Castries è divertentissimo con la barca che, a differenza dell'andata, andava pianissimo e ha fatto soste in continuazione per mostrarci ogni dettaglio della west coat caraibica di St. Lucia, passando da luoghi accessibili solo via mare. In sottofondo musica reggae a tutto volume, balli e birra a volontà! Dopo aver navigato attorno alla base del Petit Piton arriviamo alla Bat Cave, un taglio nella roccia dove all'interno vivono migliaia di pipistrelli pescatori.



Mentre scivoliamo attraverso le splendide acque cristalline del Mar dei Caraibi, osserviamo pareti rocciose a picco sul mare, lussureggianti insenature, villaggi di pescatori e spiagge di sabbia nera vulcanica. Una delle immagini più suggestive è sicuramente quella dei Piton che lentamente si allineano, una volta passato il villaggio di Soufriere.



La tappa successiva è Anse Chastanet, dove sulla montagna è raffigurato il cosiddetto "fish on the rock", un disegno di un pesce scolpito dalla natura sulla roccia.



Qui c'è anche il resort più lussuoso di tutta l'isola, che si chiama appunto Anse Chastanet Resort.



Restiamo al largo e chi vuole può tuffarsi per fare un bagno rinfrescante in questa bellissima acqua blu. Quello che ho apprezzato è che non c'è nessuna fretta di tornare al porto, anzi questo viaggio di rientro è una vera e propria esplorazione alla scoperta delle bellezze dell'isola. Passiamo poi davanti al villaggio di Canaries, dove un veliero pieni di turisti si trova all'ancora e dove immagino scorreranno fiumi di rum!





Ammiriamo poi un altro splendido resort a picco sul mare, il Ti Kaye Resort & Spa ...



... per doppiare infine il piccolo villaggio di pescatori di Anse La Raye.



La prossima tappa è un'ulteriore chicca di questa escursione. L'entrata via mare a Marigot Bay.



Il colpo d'occhio è eccezionale, con file di palme verdissime e ripide colline smeraldo color fiancheggiate dalle case di celebrità mondiali.



Considerata una delle più belle baie dei Caraibi, questa cala idilliaca e pittoresca è un porto sicuro durante gli uragani, non teme gli tzunami ed nel 1996 è stato il set di alcune scene del film Dr. Doolittle.



Scendiamo a terra per sgranchirci le gambe, andare ai servizi igienici e mangiare un gelato. E' tutto veramente bellissimo.





Dopo una ventina di minuti riprendiamo la navigazione nella baia, passando davanti alle casette con porticciolo privato, alla foresta di mangrovie più estesa dell'isola e al Marigot Beach Club. Agli occhi di tutti è chiaro che si sta vivendo un momento unico, forse irripetibile, e siamo consapevoli di essere in uno dei luoghi più esclusivi di tutti i Caraibi.









Prima di arrivare a Castries ci fermiamo un attimo ad ammirare il Natural Bridge, una formazione rocciosa a forma di ponte conoscita anche come "Tunnel dell'amore" che si può altresì osservare nella seconda puntata della saga "Pirati dei Caraibi".



I due bambini che sono in mare avevano appena saltato dal punto più alto del ponte ed in cambio di questa esibizione gli è stata offerta una bottiglia di Cola Cola a testa. Il passo successivo è, purtroppo, il rientro a Castries.



Non prima di aver fatto un giretto attorno alla MSC Orchestra che dal mare si mostra in tutta la sua imponenza.



Alla fine dei conti l'escursione durerà circa 8 ore, portandoci nelle migliori location di St. Lucia senza dover passare tempo sulle stradine tortuose di montagna dell'interno dell'isola. Abbiamo mangiato un ottimo pranzo creolo e abbiamo bevuto tutto quello che ci andava, senza alcun limite, per tutta la giornata. Abbiamo trascorso molto tempo in spiaggia e la musica che ha allietato il viaggio di ritorno è stata la ciliegina sulla torna di un'escursione fantastica, una delle migliori che abbia mai fatto ai Caraibi e che sicuramente rimarrà negli annali della nostra famiglia.



Prima di risalire in nave facciamo qualche acquisto nello shoopping centre del porto ...



... e proprio per non farci mancare niente, alle 17 circa siamo in nave a fare merenda.





La MSC Orchestra lascerà St. Lucia alle 18 in punto per voltare la prua in direzione Barbados. Anche la seconda serata è del tutto inesistente e dopo cena ci chiudiamo in cabina.

Stay Tuned!
 
Ultima modifica:
FAN-TAS-TI-CO,
I tuoi diari sono sempre bellissimi, ricchi di foto ed informazioni!!!!

Posso chiederti se hai una foto della cabina preparata per tutti e quattro? Avevate entrambe i letti a scomparsa sopra il vostro lettone oppure il letto singolo sopra il divano?
Saskia
 
Grazie ragazzi !!

@Saskia: i letti erano a scomparsa sopra il lettone. Sulla destra (guardando la finestra) c'era un tavolino attaccato alla parete, la tv e un ampio armadio, sulla sinistra un divanetto con un tavolino ovale davanti e il bagno. Purtroppo non ho foto della cabina, cmq posso dire che in quattro stavamo abbastanza stretti, sebbene le mie figlie siano molto minute di corporatura e non occupino molto spazio. Usandola solo per dormire è andata più che bene.
 
MARTEDI 22 MARZO 2016 - BRIDGETOWN (BARBADOS)

Il terzo giorno di crociera ci porta a Barbados, l'isola più orientale di tutti i Caraibi. Più precisamente la MSC Orchestra approda al porto di Bridgetown, la capitale dell'isola, situata circa a metà della costa caraibica. Le differenze rispetto alla giornata precedente sono lampanti, dal bel porto naturale di St. Lucia si passa ad un hub prettamente commerciale pieno di container, mezzi pesanti e rumore. Assieme a noi in porto la Jewel of the Seas.



La Jewel, che è stata l'unica nave che abbiamo incontrato in tutta la crociera, si posiziona accanto a noi nella parte più sfortunata del porto, quella che necessita di una lunga camminata per arrivare all'uscita.



La sosta a Barbados (è una sola isola quindi non va al plurale) è molto lunga, la nave ripartità solo alle 20 perchè qui si imbarcano ogni due settimane alcuni crocieristi inglesi. La shopping area del porto è ben fornita, più o meno ai livelli di St. Lucia ma racchiusa dentro alcuni capannoni e non all'aperto ... le cose da comprare sono sempre le stesse di tutti gli scali caraibici ... spezie, calamite, magliette che cambiano colore al sole, magliette di bambù che non si stropicciano, diamanti, tanzanite, ecc. la mia piccola come al solito si ferma ovunque e vorrebbe comprare qualsiasi cosa!



Per muoversi in autonomia a Barbados conviene sfruttare i taxi collettivi presenti fuori dal porto. E' sufficiente comunicare ad un addetto dove si vuole andare per essere incanalati nella fila giusta. Qualsiasi zona turistica è servita dai taxi per tutta la giornata quindi, salvo escursioni molto strutturate, si farà tutto con taxi diversi e con pagamento ad ogni tratta. Il centro di Bridgetown dista circa 2,5 km dal porto, in taxi sono solo 2 dollari a persona. Il cielo è nuvoloso quindi decidiamo di fare un giro in centro prima di andare in spiaggia. Dopo i primi due giorni di attività frenetica ci siamo infatti imposti che il terzo lo avremo passato tranquillamente distesi sulla sabbia e a mollo nelle splendide acque dell'isola. In pochi minuti si arriva in centro città, a Broad Street, caratterizzata da traffico caotico, qualche bell'edificio ed una miriade di banche!







Alla fine della strada una piazza (Heroes Square) con la statua in bronzo di Orazio Nelson, eretta nel 1813. L'ammiraglio è considerato un eroe sull'isola per aver battagliato con i francesi che controllavano altre isole caraibiche ad inizio 1800.



Dal 1966 Barbados è uno stato indipendente e proprio su questa piazza si affacciano anche il Parlamento Nazionale e la sede del Governo.



Questa parte della città è sicuramente la migliore, con poco traffico ed un ponte pedonale che si affaccia sul Careenage, zona chic per diportisti con negozi, ristoranti e locali.





Oltrepassato il ponte si sfocia in Indipendence Square una piazza verde e ombreggiata, con un piccolo mercatino sul lato.



Terminata la visita in centro andiamo a piedi a Carlisle Bay, la spiaggia in assoluto più vicina al porto, tanto che in lontananza si vedono le navi ormeggiate. Volendo dal porto è possibile farsi portare dai taxi direttamente qui al costo di 5$ a persona a tratta.





Carlisle Bay offre una spiaggiona immensa con sabbia bianca e mare straordinariamente turchese e cristallino ... veramente da cartolina, un abbinamento di colori unico, che non si trova altrove nelle isole toccate da questa crociera, dovuto al fatto che gran parte dell'isola è composta da calcare corallino ed a poche miglia dalla costa è presente un ampio reef che copre circa 60km quadrati e che protegge le coste dalle tempeste tropicali. Grazie alla posizione decentrata rispetto alle altre isole delle Antille, Barbados si trova anche al di fuori dell'area a rischio uragani.





La conformazione della baia fa si che la stessa sia al riparo dai venti equatoriali che battono costantemente l'isola e per questo motivo il mare non è mai troppo mosso come in altre spiagge. Quello che manca un po' a Carlisle è l'ombra naturale e l'intimità, essendo molto frequentata sia dai locali e dai turisti. Per questa volta però quindi niente spiagge remote e poco frequentate a favore di relax e tranquillità. Ci sistemiamo quindi in uno dei club che si trova sulla spiaggia chiamato Harbour Lights.



Il costo di un ombrellone e due lettini per l'intero arco della giornata è 15$.



A Carlisle Bay l'attività che va per la maggiore (oltre a bagni e tintarella naturalmente) è lo snorkeling. Il pacchetto è unico ed abbina l'esplorazione di un relitto ad un bagno con le tartarughe marine. Sulla spiaggia ci sono decine di insistenti ragazzoni barbadiani che stressano all'infinito per vendere l'escursione. Dopo una breve trattativa ci accordiamo per 30$ per me e la mia ragazza grande. A dire il vero avevo già letto sui forum americani che si poteva tirare fino a questo importo, circa la metà del prezzo di listino. Il barchino su cui veniamo accompagnati è piccolo, da circa una decina di persone. Ad ogni modo i barcaioli che offrono questo servizio sono numerosi, alcuni anche col catamarano o con i battelli glass bottom col fondo di vetro.



La navigazione fino alla zona del relitto è brevissima, probabilmente un buon nuotatore potrebbe arrivarci a nuoto in poco tempo prendendo a riferimento la concentrazione di barche nel mare e le persone intente a fare snorkeling.





L'attrezzatura viene fornita grauitamente a bordo, ma noi abbiamo la nostra quindi inforchiamo maschera e pinne e ci buttiamo in mare.



Il relitto è bello grande, il punto più vicino alla superficie del mare sarà al massimo un paio di metri. Nei suoi pressi è possibile scorgere una rigogliosa vita sottomarina, con coralli che si sono sedimentati sullo scafo e molti pesci tropicali che entrano ed escono dalle stesso. Non sarà il Titanic ma vale sicuramente il prezzo del biglietto.



Quello che abbiamo visitato noi non è l'unico relitto a Carlisle Bay. Sembra che la baia ne sia disseminata. Rimaniamo in loco per almeno 30 minuti per poi risalire in barca e dirigerci al pezzo clou dell'escursione, il bagno con le tartarughe. Vedere tartarughe nel loro ambiente naturale è senza dubbio un'occasione da non perdere. Prima di scendere in acqua veniamo avvertiti di non avvicinarle troppo e di non toccarle, quello che bisogna fare è semplicemente osservarle.



Mi ero informato prima di arrivare sul momento migliore per fare questa escursione e adesso posso confermare che prima si esce nel corso della mattinata meglio è. Alcune persone che sono uscite in mare a pomeriggio non hanno visto nemmeno l'ombra di una tartaruga (e di questo si lamentavano) mentre noi ne abbiamo viste tantissime, di cui una particolarmente grande ... per non dire gigante!



E' chiaro che trattandosi di osservazione in mare l'avvistamento non è mai garantito, ma i barcaioli si impegnano a fondo per attirarle buttando in mare pezzi di pesce che le tartarughe seguono in acqua e addentano con grande voracità. Ogni tanto devono respirare quindi emergono dal mare. Più piccole sono più spesso emergono.



Non c'è che dire, l'esperienza è stata molto bella e per mia figlia Barbados è stato lo scalo migliore della crociera proprio per il bagno con le tartarughe. Tra relitto e tartarughe stiamo in mare per più di un'ora. Il punto di partenza/arrivo delle escursioni in mare è vicino al nostro ombrellone.



All'Harbour Lights l'ingresso è gratuito, diversamente da altri club, e volendo si può mangiare e bere seduti comodamente all'ombra. E' anche presente il wi-fi libero per collegarsi ad internet.





Il tempo scorre piacevole tra un bagno e l'altro.





Ci facciamo anche una bella camminata verso la fine della baia, passeggiata che viene bruscamente interrotta dal resort Radisson, decisamente brutto e fuori luogo.



Questa parte della spiaggia non ha stabilimenti balneari, ci sono case di pescatori con barche all'esterno ed è decisamente meno affollata della prima metà.







Tutto il contrario dell'affollatissimo Boatyard che si trova un po' prima dell'Harbour Lights e che quel giorno è stato letteralmente preso d'assalto, principalmente dai crocieristi americani della Jewel.







Qui l'ingresso è a pagamento (15$ adulti - 12$ bambini) e senza prenotazione. Ovvero chi prima arriva meglio alloggia ...



Incluso nel prezzo oltre a ombrellone e lettini, l'accesso a dei gonfiabili in mare, un drink di benvenuto e il taxi di ritorno al terminal crociere. C'è anche un campo da beach volley.



Ha invece decisamente meno appeal (ma le recensioni di Tripadvisor ne parlano benissimo a livello culinario) il ristorante Lobster Alive, specializzato in aragosta.



Le ore a Carlisle passano molto lentamente e verso le 16 la spiaggia si svuota.



Piano piano vengono portati via tutti gli ombrelloni ed i lettini. Rimaniamo solo noi ... ma senza alcuna intenzione di andarcene troppo a breve.



Rimaniamo in spiaggia fino alle 17:30, poco prima del tramonto. La marea inizia a salire mangiandosi una buona fetta di spiaggia ed i colori in pochi minuti cambiamo completamente. La senzazione di pace è assoluta.





Essendo ora tarda non ci sono più taxi in spiaggia quindi seguiamo il percorso dell'andata, arriviamo in pochi minuti a Hero Square dove troviamo molti taxi a disposizione per il rientro in porto. Dopo qualche piccolo acquisto e l'immancabile foto ricordo risaliamo in nave.



Ancora una volta secco no comment per la serata in nave. Con un impeto d'orgoglio decido di andare da solo in teatro a vedere uno spettacolo di Can Can chiamato Mon Amour, ma le mie velleità vengono presto interrotte da un colpo di sonno che mi farà addormentare sulla poltrona. Mi sveglio appena in tempo per non rimanere da solo in teatro e me ne fuggo in cabina.

Ed anche Barbados è passata e ha lasciato il segno positivamente ... la distanza verso la tappa successiva di Trinidad è molto breve (circa 207 miglia nautiche) e la nave sembra ferma mentre scivola placidamente nel Mar dei Caraibi. Trinidad ci accoglierà per la prima volta quindi siamo molto curiosi di vedere cosa ci riserverà!


Stay Tuned ...
 
Ultima modifica:
Decisamente un bellissimo diario familiare ricco di foto stupende e particolari, grazie e anch'io aspetto la prossima tappa.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top