MARTEDI 22 MARZO 2016 - BRIDGETOWN (BARBADOS)
Il terzo giorno di crociera ci porta a Barbados, l'isola più orientale di tutti i Caraibi. Più precisamente la MSC Orchestra approda al porto di Bridgetown, la capitale dell'isola, situata circa a metà della costa caraibica. Le differenze rispetto alla giornata precedente sono lampanti, dal bel porto naturale di St. Lucia si passa ad un hub prettamente commerciale pieno di container, mezzi pesanti e rumore. Assieme a noi in porto la Jewel of the Seas.
La Jewel, che è stata l'unica nave che abbiamo incontrato in tutta la crociera, si posiziona accanto a noi nella parte più sfortunata del porto, quella che necessita di una lunga camminata per arrivare all'uscita.
La sosta a Barbados (è una sola isola quindi non va al plurale) è molto lunga, la nave ripartità solo alle 20 perchè qui si imbarcano ogni due settimane alcuni crocieristi inglesi. La shopping area del porto è ben fornita, più o meno ai livelli di St. Lucia ma racchiusa dentro alcuni capannoni e non all'aperto ... le cose da comprare sono sempre le stesse di tutti gli scali caraibici ... spezie, calamite, magliette che cambiano colore al sole, magliette di bambù che non si stropicciano, diamanti, tanzanite, ecc. la mia piccola come al solito si ferma ovunque e vorrebbe comprare qualsiasi cosa!
Per muoversi in autonomia a Barbados conviene sfruttare i taxi collettivi presenti fuori dal porto. E' sufficiente comunicare ad un addetto dove si vuole andare per essere incanalati nella fila giusta. Qualsiasi zona turistica è servita dai taxi per tutta la giornata quindi, salvo escursioni molto strutturate, si farà tutto con taxi diversi e con pagamento ad ogni tratta. Il centro di
Bridgetown dista circa 2,5 km dal porto, in taxi sono solo 2 dollari a persona. Il cielo è nuvoloso quindi decidiamo di fare un giro in centro prima di andare in spiaggia. Dopo i primi due giorni di attività frenetica ci siamo infatti imposti che il terzo lo avremo passato tranquillamente distesi sulla sabbia e a mollo nelle splendide acque dell'isola. In pochi minuti si arriva in centro città, a Broad Street, caratterizzata da traffico caotico, qualche bell'edificio ed una miriade di banche!
Alla fine della strada una piazza (Heroes Square) con la statua in bronzo di Orazio Nelson, eretta nel 1813. L'ammiraglio è considerato un eroe sull'isola per aver battagliato con i francesi che controllavano altre isole caraibiche ad inizio 1800.
Dal 1966 Barbados è uno stato indipendente e proprio su questa piazza si affacciano anche il Parlamento Nazionale e la sede del Governo.
Questa parte della città è sicuramente la migliore, con poco traffico ed un ponte pedonale che si affaccia sul Careenage, zona chic per diportisti con negozi, ristoranti e locali.
Oltrepassato il ponte si sfocia in Indipendence Square una piazza verde e ombreggiata, con un piccolo mercatino sul lato.
Terminata la visita in centro andiamo a piedi a
Carlisle Bay, la spiaggia in assoluto più vicina al porto, tanto che in lontananza si vedono le navi ormeggiate. Volendo dal porto è possibile farsi portare dai taxi direttamente qui al costo di 5$ a persona a tratta.
Carlisle Bay offre una spiaggiona immensa con sabbia bianca e mare straordinariamente turchese e cristallino ... veramente da cartolina, un abbinamento di colori unico, che non si trova altrove nelle isole toccate da questa crociera, dovuto al fatto che gran parte dell'isola è composta da calcare corallino ed a poche miglia dalla costa è presente un ampio reef che copre circa 60km quadrati e che protegge le coste dalle tempeste tropicali. Grazie alla posizione decentrata rispetto alle altre isole delle Antille, Barbados si trova anche al di fuori dell'area a rischio uragani.
La conformazione della baia fa si che la stessa sia al riparo dai venti equatoriali che battono costantemente l'isola e per questo motivo il mare non è mai troppo mosso come in altre spiagge. Quello che manca un po' a Carlisle è l'ombra naturale e l'intimità, essendo molto frequentata sia dai locali e dai turisti. Per questa volta però quindi niente spiagge remote e poco frequentate a favore di relax e tranquillità. Ci sistemiamo quindi in uno dei club che si trova sulla spiaggia chiamato
Harbour Lights.
Il costo di un ombrellone e due lettini per l'intero arco della giornata è 15$.
A Carlisle Bay l'attività che va per la maggiore (oltre a bagni e tintarella naturalmente) è lo snorkeling. Il pacchetto è unico ed abbina l'esplorazione di un relitto ad un bagno con le tartarughe marine. Sulla spiaggia ci sono decine di insistenti ragazzoni barbadiani che stressano all'infinito per vendere l'escursione. Dopo una breve trattativa ci accordiamo per 30$ per me e la mia ragazza grande. A dire il vero avevo già letto sui forum americani che si poteva tirare fino a questo importo, circa la metà del prezzo di listino. Il barchino su cui veniamo accompagnati è piccolo, da circa una decina di persone. Ad ogni modo i barcaioli che offrono questo servizio sono numerosi, alcuni anche col catamarano o con i battelli glass bottom col fondo di vetro.
La navigazione fino alla zona del relitto è brevissima, probabilmente un buon nuotatore potrebbe arrivarci a nuoto in poco tempo prendendo a riferimento la concentrazione di barche nel mare e le persone intente a fare snorkeling.
L'attrezzatura viene fornita grauitamente a bordo, ma noi abbiamo la nostra quindi inforchiamo maschera e pinne e ci buttiamo in mare.
Il relitto è bello grande, il punto più vicino alla superficie del mare sarà al massimo un paio di metri. Nei suoi pressi è possibile scorgere una rigogliosa vita sottomarina, con coralli che si sono sedimentati sullo scafo e molti pesci tropicali che entrano ed escono dalle stesso. Non sarà il Titanic ma vale sicuramente il prezzo del biglietto.
Quello che abbiamo visitato noi non è l'unico relitto a Carlisle Bay. Sembra che la baia ne sia disseminata. Rimaniamo in loco per almeno 30 minuti per poi risalire in barca e dirigerci al pezzo clou dell'escursione, il bagno con le tartarughe. Vedere tartarughe nel loro ambiente naturale è senza dubbio un'occasione da non perdere. Prima di scendere in acqua veniamo avvertiti di non avvicinarle troppo e di non toccarle, quello che bisogna fare è semplicemente osservarle.
Mi ero informato prima di arrivare sul momento migliore per fare questa escursione e adesso posso confermare che prima si esce nel corso della mattinata meglio è. Alcune persone che sono uscite in mare a pomeriggio non hanno visto nemmeno l'ombra di una tartaruga (e di questo si lamentavano) mentre noi ne abbiamo viste tantissime, di cui una particolarmente grande ... per non dire gigante!
E' chiaro che trattandosi di osservazione in mare l'avvistamento non è mai garantito, ma i barcaioli si impegnano a fondo per attirarle buttando in mare pezzi di pesce che le tartarughe seguono in acqua e addentano con grande voracità. Ogni tanto devono respirare quindi emergono dal mare. Più piccole sono più spesso emergono.
Non c'è che dire, l'esperienza è stata molto bella e per mia figlia Barbados è stato lo scalo migliore della crociera proprio per il bagno con le tartarughe. Tra relitto e tartarughe stiamo in mare per più di un'ora. Il punto di partenza/arrivo delle escursioni in mare è vicino al nostro ombrellone.
All'Harbour Lights l'ingresso è gratuito, diversamente da altri club, e volendo si può mangiare e bere seduti comodamente all'ombra. E' anche presente il wi-fi libero per collegarsi ad internet.
Il tempo scorre piacevole tra un bagno e l'altro.
Ci facciamo anche una bella camminata verso la fine della baia, passeggiata che viene bruscamente interrotta dal resort Radisson, decisamente brutto e fuori luogo.
Questa parte della spiaggia non ha stabilimenti balneari, ci sono case di pescatori con barche all'esterno ed è decisamente meno affollata della prima metà.
Tutto il contrario dell'affollatissimo
Boatyard che si trova un po' prima dell'Harbour Lights e che quel giorno è stato letteralmente preso d'assalto, principalmente dai crocieristi americani della Jewel.
Qui l'ingresso è a pagamento (15$ adulti - 12$ bambini) e senza prenotazione. Ovvero chi prima arriva meglio alloggia ...
Incluso nel prezzo oltre a ombrellone e lettini, l'accesso a dei gonfiabili in mare, un drink di benvenuto e il taxi di ritorno al terminal crociere. C'è anche un campo da beach volley.
Ha invece decisamente meno appeal (ma le recensioni di Tripadvisor ne parlano benissimo a livello culinario) il ristorante Lobster Alive, specializzato in aragosta.
Le ore a Carlisle passano molto lentamente e verso le 16 la spiaggia si svuota.
Piano piano vengono portati via tutti gli ombrelloni ed i lettini. Rimaniamo solo noi ... ma senza alcuna intenzione di andarcene troppo a breve.
Rimaniamo in spiaggia fino alle 17:30, poco prima del tramonto. La marea inizia a salire mangiandosi una buona fetta di spiaggia ed i colori in pochi minuti cambiamo completamente. La senzazione di pace è assoluta.
Essendo ora tarda non ci sono più taxi in spiaggia quindi seguiamo il percorso dell'andata, arriviamo in pochi minuti a Hero Square dove troviamo molti taxi a disposizione per il rientro in porto. Dopo qualche piccolo acquisto e l'immancabile foto ricordo risaliamo in nave.
Ancora una volta secco no comment per la serata in nave. Con un impeto d'orgoglio decido di andare da solo in teatro a vedere uno spettacolo di Can Can chiamato Mon Amour, ma le mie velleità vengono presto interrotte da un colpo di sonno che mi farà addormentare sulla poltrona. Mi sveglio appena in tempo per non rimanere da solo in teatro e me ne fuggo in cabina.
Ed anche Barbados è passata e ha lasciato il segno positivamente ... la distanza verso la tappa successiva di Trinidad è molto breve (circa 207 miglia nautiche) e la nave sembra ferma mentre scivola placidamente nel Mar dei Caraibi. Trinidad ci accoglierà per la prima volta quindi siamo molto curiosi di vedere cosa ci riserverà!
Stay Tuned ...