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MSC ritorna in Tunisia

Sinceramente, considerata la situazione complessiva del Mar Mediterraneo, e partendo dal presupposto che la crociera è comunque una vacanza, peraltro abbastanza costosa, preferisco scegliere destinazioni, almeno sulla carta, più tranquille (....almeno sulla carta), soprattutto viaggiando con famiglia al seguito.
 
Sinceramente, considerata la situazione complessiva del Mar Mediterraneo, e partendo dal presupposto che la crociera è comunque una vacanza, peraltro abbastanza costosa, preferisco scegliere destinazioni, almeno sulla carta, più tranquille (....almeno sulla carta), soprattutto viaggiando con famiglia al seguito.

Il problema è che ormai c'è rimasto ben poco su cui scegliere, nel Mediterraneo le compagnie si sono ritirare dal nord africa e ora anche da Turchia e Israele, lo scriveva anche nell'altro post, se confermano lo stop agli scali turchi anche nel 2017 il nuovo catalogo MSC prevede come punta estrema orientale del Mediterraneo Santorini. Sono state soppresse anche quelle 2/3 crociere che si spingevano nel Mar Nero. Il Mediterraneo per le compagnie di crociera è ormai limitato a Spagna Italia e Grecia con qualche puntatina in Croazia e la città di Marsiglia che va bene per tutte le stagioni.
 
E' vero, con la situazione attuale non c'è molto da scegliere, ma preferisco rivedere per la terza volta Santorini o Palma, o magari avere l'occasione di toccare la Sardegna, che non andare a sbarcare in un posto dove non solo non sto tranquilla, ma che non mi è neanche piaciuto la prima volta (e non sono l'unica ad aver trovato Tunisi uno scalo sgradevole, indipendentemente dal Bardo o dai siti archeologici).
Magari alternare Palma con Ibiza o Valencia, Marsiglia con Nizza o Cannes, Mykonos con Rodi, Creta, Corfù, Cefalonia; Malta con Cagliari, Olbia, Ajaccio, tanto per fare alcuni esempi, può servire a spezzare la monotonia di certi itinerari.
Poi può dispiacere, ma per me non ha senso ostinarsi a frequentare mete da sempre poco tranquille, a maggior ragione oggi che il pericolo è più grave e coinvolge potenzialmente qualsiasi paese, figurarsi quelli più turbolenti.
 
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E' vero, con la situazione attuale non c'è molto da scegliere, ma preferisco rivedere per la terza volta Santorini o Palma, o magari avere l'occasione di toccare la Sardegna, che non andare a sbarcare in un posto dove non solo non sto tranquilla, ma che non mi è neanche piaciuto la prima volta (e non sono l'unica ad aver trovato Tunisi uno scalo sgradevole, indipendentemente dal Bardo o dai siti archeologici).
Magari alternare Palma con Ibiza o Valencia, Marsiglia con Nizza o Cannes, Mykonos con Rodi, Creta, Corfù, Cefalonia; Malta con Cagliari, Olbia, Ajaccio, tanto per fare alcuni esempi, può servire a spezzare la monotonia di certi itinerari.
Poi può dispiacere, ma per me non ha senso ostinarsi a frequentare mete da sempre poco tranquille, a maggior ragione oggi che il pericolo è più grave e coinvolge potenzialmente qualsiasi paese, figurarsi quelli più turbolenti.

Assolutamente corretto.

Poi c'è da considerare il fatto che, a mio avviso, non ha molto senso introdurre adesso negli itinerari futuri località che non garantiscono le condizioni di sicurezza e che con tutta probabilità dovranno essere rimossi e sostituiti sotto data. Meglio preparare con serietà itinerari sicuramente percorribili ed aspettare tempi migliori per proporre Turchia, Nord Africa ecc.
 
Esatto, fernando, altra argomentazione validissima, a mio parere.
Pianificando per tempo gli itinerari, puoi riuscire a proporre scali nuovi o, se non altro, meno inflazionati.
Invece, se mi tieni le mete a elevato rischio, poi ti riduci, in caso di cancellazione, a ripiegare o sulla giornata di navigazione, o su quei porti dove già attraccano altre navi della flotta, come successo quest'anno alla Magnifica che per l'estate dovrà fare un giro quasi identico a quello di Orchestra.
 
Poi può dispiacere, ma per me non ha senso ostinarsi a frequentare mete da sempre poco tranquille, a maggior ragione oggi che il pericolo è più grave e coinvolge potenzialmente qualsiasi paese, figurarsi quelli più turbolenti.

Dissento completamente dalla parte in neretto. In ogni caso nessun posto al momento è tranquillo neanche in Europa e i fatti di Parigi di Gennaio e Novembre dell'anno scorso lo confermano. La Francia in particolare è al momento al centro del mirino e l'attentato di ieri in Costa d'Avorio (altra ex-colonia francese) di ieri dovrebbe far riflettere quanto quello di Ankara. Le compagnie dovrebbero quindi sopprimere anche tutti gli scali francesi o francofoni.
 
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Io no, non dissento; fatto salvo che nessuna zona è esclusa da eventuali attentati, direi sia evidente che, al momento, ce ne siano alcune più a rischio di altre.
 
La Tunisia sarebbe da sempre poco tranquilla? Se fosse così le compagnie non ci avrebbero mai messo piede. Il terrorismo di matrice Jihadista è un fatto relativamente recente.
 
Hornet, rispetto assolutamente la tua opinione, ma a Parigi io sono stata cinque volte, dal 1990 al 2009, e mai mi sono sentita poco sicura o in una zona a rischio, a parte l'ovvia prudenza che si raccomanda in qualsiasi metropoli. Sicuramente oggi guardiamo con più apprensione le zone intorno ai monumenti di rilievo; gli stadi; la metropolitana o gli aeroporti....ma Londra, Parigi, Barcellona, Roma, sono posti in cui io mi sono sempre sentita libera di girare anche da sola, anche la sera, vestita in qualsiasi modo (sempre nei limiti del buon senso e della decenza, ovvio), senza essere importunati da chicchessia, senza dover girare con scorta armata, senza raccomandazioni specifiche, tipo: non fotografate là, le donne non facciano questo o non vadano lì; attenti qua, non andate soli là, occhio alle false guide, al tizio che si spaccia per dipendente della nave, a quell'altro che ti prende per il braccio per farti entrare nel suo negozio....
Tutto questo non vale per altri paesi, tra cui appunto la Tunisia.
Se ora ci aggiungiamo l'Isis, che purtroppo può colpire ovunque, ma che in Nord Africa e in Turchia è sicuramente più facilitata per motivi che non devo ricordarvi io...io non posso onestamente dire che a Tunisi mi senta sicura, o ansiosa, esattamente come a Londra o Roma.
Poi se la disgrazia ti deve capitare, ti tocca ovunque. Purtroppo.
Come vedi per me non è solo un problema legato al terrorismo, che pure è la preoccupazione principale: alcuni scali, sono turisticamente parlando, un pò meno tranquilli in termini di sicurezza, e meno appetibili per parecchi passeggeri. Se poi ci aggiungi primavera araba, faide interne, instabilità politica e ben due attentati in un solo anno, diretti espressamente contro i turisti, per me diventano posti da cancellare a tempo indeterminato dalle rotte. Chi se la sente, può sempre andarci per conto proprio.
 
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Dissento completamente dalla parte in neretto. In ogni caso nessun posto al momento è tranquillo neanche in Europa e i fatti di Parigi di Gennaio e Novembre dell'anno scorso lo confermano. La Francia in particolare è al momento al centro del mirino e l'attentato di ieri in Costa d'Avorio (altra ex-colonia francese) di ieri dovrebbe far riflettere quanto quello di Ankara. Le compagnie dovrebbero quindi sopprimere anche tutti gli scali francesi o francofoni.

Tutto il mondo è potenzialmente a rischio quindi chi vuol viaggiare non può pensare di essere a rischio zero ma alcune mete non sono solo potenzialmente a rischio ma sono sicuramente a rischio e non ha senso pianificare crociere in questi luoghi anche per partenza del 2017.
 
Hornet, rispetto assolutamente la tua opinione, ma a Parigi io sono stata cinque volte, dal 1990 al 2009, e mai mi sono sentita poco sicura o in una zona a rischio, a parte l'ovvia prudenza che si raccomanda in qualsiasi metropoli.

Nel 2009 era tranquillo pure l'Egitto, anzi era una meta molto gettonata, parliamo di realtà temporali molto diverse, ti assicuro che oggi se scoppia un petardo a Parigi c'è un fuggi fuggi generale con scene di panico. A proposito di scorte armate hai visto com'era blindata Roma per il Giubileo? io non posso parlare per Tunisi perchè non ci sono stato ma ti assicuro che a Istanbul puoi fare le stesse cose che fai in un'altra metropoli europea incluso passeggiare tranquillamente la sera senza essere importunata da chicchesia. Poi ci sono sempre i posti poco raccomandabili da evitare ma di sicuro non ti metteresti a passeggiare tranquilla nemmeno nelle banlieue di Parigi.
 
A Istanbul sono stata e ne ho un bel ricordo, non c'è paragone con Tunisi.
Era però il 2012, ora non avrei prenotato una vacanza in Turchia.
Nella banlieu di Parigi, ovvio, non vado a passeggio da sola, come non giro di notte da sola nei pressi di Termini a Roma e per lo stesso motivo per cui in tutti gli scali non scendo mostrando roba di valore e tengo d'occhio la borsa.
A Tunisi mi hanno raccomandato di vestire il più coperta possibile ( e io non scendo in mini e canotta), di evitare la Medina senza una guida o se è la prima volta perchè rischi di perderti, di non fare foto qua e là, attenti ai falsi dipendenti della nave che si offrono di farti da guida, attenti ai tassisti a cui chiedi di portarti lì e invece insistono per farti andare là e ci devi litigare....e altre amenità.
Poi io sono scesa, la prima volta, proprio per non voler essere prevenuta, e sono sopravvissuta, ma non posso dire sia stata un'esperienza che ripeterei.
Con l'Isis di mezzo, poi, che lì ha già colpito ferocemente ( e non "potrebbe colpire"), non se ne parla nemmeno.
Questo ovviamente attiene alla mia soggettività, ma le navi che portano 3000/4000 persone in giro fanno le stesse valutazioni, in merito al rischio terrorismo, non è uno scalo che semplicemente non piace a me e dove posso sempre rimanere a bordo ;)
 
A Istanbul sono stata e ne ho un bel ricordo, non c'è paragone con Tunisi.
Era però il 2012, ora non avrei prenotato una vacanza in Turchia.

Ecco io ci sono stato giusto Agosto scorso e c'erano già stati degli attentati ad Ankara, ti assicuro che si respirava un'aria tranquilla piena di turisti come al solito. Nella mia mente non c'era "oddio e se qualcuno si fa esplodere?". Eravamo in 4 inclusi i miei suoceri ed eravamo tutti tranquilli. Quindi per me non si può affermare che Istanbul sia da sempre una meta a rischio. Quanto a Tunisi non saprei che dirti perchè ti ripeto non la conosco, però sono anche consapevole che tante raccomandazioni che si fanno in certi contesti sono già viziati da pregiudizi. Mi fanno sorridere le raccomandazioni tipo non avventurarti nella medina che rischi di perderti, perchè in altre località mai viste prima non corri questo rischio?

Quando nel 2001 sono stato a Parigi andai nella piazzetta dei pittori a Montmartre in albergo mi fecero delle raccomandazioni di non portare oggetti di valore con me, fui così prevenuto che non portai manco la videocamera e ancora oggi me ne pento. In compenso mi ricordo bene l'insistenza quasi fastidiosa di chi voleva assolutamente farti un ritratto.
 
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Punti di vista, ognuno rispettabile, ci mancherebbe.
Sarà che Parigi, capitale europea e occidentale, è un contesto più familiare, ci sono più abituata e mi muovo con maggiore disinvoltura. Posso perdermi anche lì, ma con la piantina in tasca e la metropolitana ovunque penso di cavarmela, diverso se mentre cerco di trovare la mia strada vengo fermata da venditori assillanti, false guide o gente che mi tira per il braccio.
Anche su Napoli ci sono mille pregiudizi, alcuni infondati, altri meno, eppure io ci vado tranquilla (tranquilla non vuol dire con la testa tra le nuvole e senza guardarmi intorno), ma la cultura e il modo di vivere arabo/islamico non è lo stesso del nostro, e quindi qualche precauzione in più è obbligatoria. Inoltre un conto è l'attacco terroristico estemporaneo e come tale imprevedibile, un altro una situazione di instabilità politica e di presenza di cellule terroristiche più elevata che altrove.
Senza voler fare qualunquismo e abbandonarsi a luoghi comuni, è un fatto che NON tutte le situazioni sono uguali e non si possono affrontare tutte allo stesso modo.
Ovunque può capitare qualcosa, anche sotto casa; ma in certi posti me lo aspetto di più e mi sento meno tranquilla.
 
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Punti di vista, ognuno rispettabile, ci mancherebbe.
Sarà che Parigi, capitale europea e occidentale, è un contesto più familiare, ci sono più abituata e mi muovo con maggiore disinvoltura.
Anche su Napoli ci sono mille pregiudizi, alcuni fondati, altri meno, eppure io ci vado tranquilla (tranquilla non vuol dire con la testa tra le nuvole e senza guardarmi intorno), ma la cultura e il modo di vivere arabo/islamico non è lo stesso del nostro, e quindi qualche precauzione in più è obbligatoria. Inoltre un conto è l'attacco terroristico estemporaneo e come tale imprevedibile, un altro una situazione di instabilità politica e di presenza di cellule terroristiche più elevata che altrove.
Senza voler fare qualunquismo e abbandonarsi a luoghi comuni, è un fatto che NON tutte le situazioni sono uguali e non si possono affrontare tutte allo stesso modo.
Ovunque può capitare qualcosa, anche sotto casa; ma in certi posti me lo aspetto di più e mi sento meno tranquilla.

Rispetto anch'io la tua opinione, ci mancherebbe, però senza offenderti, in quello che scrivi noto del pregiudizio. Nè la Tunisia nè la Turchia hanno instabilità politica a meno che non vogliamo parlare di malcontento della popolazione e allora ti invito a documentarti su quello che sta succedendo proprio adesso in Grecia. Non stiamo parlando della Libia o della Siria. Sia in Tunisia che in Turchia sono presenti governi democraticamente eletti. Per inciso anche la Siria ha un governo democraticamente eletto le ultime elezioni presidenziali si sono tenute nel 2014 nel bel mezzo della guerra e Bashar al-Assad ha avuto 10 milioni di voti. La popolazione siriana con diritto di voto è di circa 15 milioni e 800 mila abitanti.
 
E' vero, con la situazione attuale non c'è molto da scegliere, ma preferisco rivedere per la terza volta Santorini o Palma, o magari avere l'occasione di toccare la Sardegna, che non andare a sbarcare in un posto dove non solo non sto tranquilla, ma che non mi è neanche piaciuto la prima volta (e non sono l'unica ad aver trovato Tunisi uno scalo sgradevole, indipendentemente dal Bardo o dai siti archeologici).
Magari alternare Palma con Ibiza o Valencia, Marsiglia con Nizza o Cannes, Mykonos con Rodi, Creta, Corfù, Cefalonia; Malta con Cagliari, Olbia, Ajaccio, tanto per fare alcuni esempi, può servire a spezzare la monotonia di certi itinerari.
Poi può dispiacere, ma per me non ha senso ostinarsi a frequentare mete da sempre poco tranquille, a maggior ragione oggi che il pericolo è più grave e coinvolge potenzialmente qualsiasi paese, figurarsi quelli più turbolenti.

Sinceramente non mi stancherei mai di visitare posti come Santorini, Palma o Barcellona e, perché no, Valencia......:)
 
Ad Atene sono stata, anche nel 2012, e si vedeva che la situazione non era affatto tranquilla. Non mi pare però ci fossero concrete minacce Isis, il problema riguardava altre vicende.
Io trovo certi scali "meno ospitali" in generale, sarà anche una impressione sbagliata, però non li trovo così irrinunciabili, a prescindere dal clima politico e dal rischio di terrorismo.
Fermo restando che ogni località può presentare attrazioni, motivi di interesse turistico e culturale, onestamente una scomparsa di Atene dagli itinerari la troverei una grande perdita, la sospensione di Istanbul e Izmir sottrae gran parte del loro fascino agli itinerari nel Mediterraneo orientale....per Tunisi non riesco proprio a dire la stessa cosa. Non intendo dire che non ci sia nulla da vedere o che non possa essere interessante per nessuno, ma già nel 2008 mi sembrava uno scalo per gente particolarmente avventurosa, e comunque sconsigliabile da visitare da soli, a meno di non essere già molto informati e smaliziati, o abituati a viaggi in quei paesi. Nel contesto della classica crociera di 7 giorni nel Mediterraneo, con massiccia presenza di bambini, famiglie, coppie in viaggio di nozze, pensionati in cerca di relax, secondo me c'è di molto meglio: se poi consideriamo che l'Isis ha colpito e continua a colpire (le vittime di marzo 2015 erano quasi tutti crocieristi scesi dalle navi e in visita guidata al Bardo, non si erano avventurati imprudentemente in un posto malfamato, teniamolo presente) e che parecchi ora resterebbero a bordo, o per paura o per scarso interesse, o come me, per entrambi, penso che una sostituzione di questo scalo sia più che motivata, e che non vedo quali particolari vantaggi ci siano nel ripristinarlo. Forse solo economici? Che poi la popolazione tunisina paghi amaramente il mancato indotto del turismo, è una cosa che dispiace, ma non è compito delle compagnie crocieristiche risolvere questo problema mettendo a repentaglio la sicurezza propria e dei passeggeri.
Scusa, eh, non voglio essere polemica: esprimo solo un parere personale.
 
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Ad Atene sono stata, anche nel 2012, e si vedeva che la situazione non era affatto tranquilla. Non mi pare però ci fossero concrete minacce Isis, il problema riguardava altre vicende.

Ma nemmeno quelle in Turchia sono attacchi ISIS e non lo dico io lo dice il presidente turco, quelli di Ankara sono attentati del PKK che è un partito politico estremista armato, l'equivalente delle nostra brigate rosse negli anni di piombo, anche noi abbiamo avuto la nostra bella stagione lunga di attentati e stragi. Quello che voglio dire è che un attentato terroristico non è da evitare se lo fa l'ISIS è da evitare sempre per cui anche se in Grecia non c'è l'ISIS (e non ne sarei così sicuro) ciò non toglie che se la tensione sale si può arrivare a scontri violenti e attentati anche da quelle parti. Israele non è un paese islamico e non penso ci siano cellule jihadiste dormienti, troppo accurato il sistema di inteligence israeliano però il problema di convivenza con i palestinesi permane ed è considerato a rischio. Ho capito Tunisi non ti piace ma forse non piace a te ma a qualcun'altro piace e in ogni caso due sono stati gli attentati a Tunisi e due a Parigi, quindi dal punto di vista numerico non è che la situazione sia molto diversa. Anzi morti alla mano sono stati molti di più quelli di Parigi. A Tunisi hanno attaccato un museo, a Parigi hanno attaccato una città persino lo stadio dove c'era Hollande.
 
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Certo, l'ho detto: Tunisi non piace a me, ma non è detto che non debba piacere a nessuno. :)
In generale però Istanbul e Atene sono più attraenti e offrono di più, ma ISIS o non ISIS, io tutta questa gente entusiasta di Tunisi non l'ho conosciuta, mi viene molto più difficile trovare qualcuno che non abbia gradito le prime due. Parlando di grandi numeri, poi ogni posto del mondo può piacere di più o di meno per migliaia di motivi. Parigi al momento non è certamente il posto più sicuro del mondo, anzi, se parliamo di terrorismo: ma fino al 2015 chi avrebbe detto "a Parigi meglio non andare, o vacci con l'escursione organizzata"? Tunisi anche prima di questo periodo nero era una realtà che può essere anche affascinante, ma per il turista "medio" un pò più insidiosa e scomoda.
Chiaro che se il viaggio me lo organizzo da sola, vado dove mi pare: le compagnie però fanno altre valutazioni...se poi succede qualcosa in un posto già considerato a rischio, vengono messe in croce. Se malauguratamente capitasse in posti normalmente più tranquilli o dove non è mai successo nulla del genere, a chi verrebbe in mente di colpevolizzare Costa, MSC o chi per loro? Quello fa parte della imprevedibilità, e mica le navi possono stare ferme in porto perchè ovunque, potenzialmente, può verificarsi un incidente.
Questo parlando oggettivamente.
Sul piano dei nostri gusti, invece, la questione è diversa: magari nella stessa crociera io a Tunisi resto in nave perchè non mi è piaciuta, e tu fai lo stesso a Marsiglia (dico per dire). Quello è un altro conto, e varia da persona a persona.
 
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