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Musei Vaticani: Le stanze di Raffaello e l'appartamento dei Borgia

fandelmare

New member
Fan...ho visto su Google il Cristo velato.....dire stupendo e' poco, e' riduttivo !!!.... e' di una intensità tale che mi commuove....

Ecco questo e' un'esempio di come la materia, in questo caso il marmo....nelle mani di un'artista, diventi " impalpabile" diventando....un velo!

Questi sono doni eccezionali che una persona ha....al di là della bravura di un artista....sono convinta che un'artista, nel termine piu' alto lo e' perché nasce " artista"...... una persona può migliorare, ma se non ha " dentro di se" la capacità e la sensibilità.... non lo diventerà mai !!!!

Ps. Guardando dove si trova.....eravamo molto vicini....senza saperlo!
Sarà per la prossima volta.

...eppure fino a qualche tempo fa pochi ne parlavano e si correva e si corre per fama a fotografare il "famoso" balcone di Romeo e Giulietta a Verona!
Ciao.
Fan
 

capricorno

Super Moderatore
...eppure fino a qualche tempo fa pochi ne parlavano e si correva e si corre per fama a fotografare il "famoso" balcone di Romeo e Giulietta a Verona!
Ciao.
Fan

Forse Fan......" famoso" perché e' legato ad una storia romantica, diventato un mito, qualcosa che " lega" il sentimento...piu' che altro penso sia così !

Qualcosa che emoziona...stare lì !

Diverso il discorso delle emozioni relativo ad un'opera d'arte.
Non c'e' nulla che possa paragonarsi allo stare sul posto, a contatto dell'opera...sono emozioni fortissime!!!
Io non ho ancora visto la Cappella Sistina, quindi non lo posso ancora dire, ma apprezzo tutte le vostre sensazioni, pur non vedendo le foto, perché giustamente non se ne può fare.
Apprezzo anche le emozioni che mi hanno trasmesso le foto pubblicate in questo 3d....grazie per averle condivise.

Come espresso prima di me da altri, il discorso delle opere d'arte nei nostri musei, alcune ci colpiscono e ne rimangono indelebili i ricordi...a volte le guardiamo invece frettolosamente, senza coglierne i sentimenti che esse sprigionano ed i messaggi che vogliono dare. Il discorso si potrebbe allargare a come l'arte viene considerata nella nostra società.
Personalmente e' il lato bello della vita e la conoscenza del suo passato.... per poterla meglio apprezzare e conoscere, forse dico forse, l'approccio deve essere graduale e apportato alle capacità individuali.

In tal senso, approvo molto l'impegno che viene dato ai piu' piccoli, forse, per la loro giovane età, recepiranno poco, ma quel poco li aiuterà a formare quel bagaglio personale che con il passare degli anni, si trasformerà arricchendoli.

Un saluto.
 

fandelmare

New member
Forse Fan......" famoso" perché e' legato ad una storia romantica, diventato un mito, qualcosa che " lega" il sentimento...piu' che altro penso sia così !

Qualcosa che emoziona...stare lì !

Diverso il discorso delle emozioni relativo ad un'opera d'arte.
Non c'e' nulla che possa paragonarsi allo stare sul posto, a contatto dell'opera...sono emozioni fortissime!!!
Io non ho ancora visto la Cappella Sistina, quindi non lo posso ancora dire, ma apprezzo tutte le vostre sensazioni, pur non vedendo le foto, perché giustamente non se ne può fare.
Apprezzo anche le emozioni che mi hanno trasmesso le foto pubblicate in questo 3d....grazie per averle condivise.

Come espresso prima di me da altri, il discorso delle opere d'arte nei nostri musei, alcune ci colpiscono e ne rimangono indelebili i ricordi...a volte le guardiamo invece frettolosamente, senza coglierne i sentimenti che esse sprigionano ed i messaggi che vogliono dare. Il discorso si potrebbe allargare a come l'arte viene considerata nella nostra società.
Personalmente e' il lato bello della vita e la conoscenza del suo passato.... per poterla meglio apprezzare e conoscere, forse dico forse, l'approccio deve essere graduale e apportato alle capacità individuali.

In tal senso, approvo molto l'impegno che viene dato ai piu' piccoli, forse, per la loro giovane età, recepiranno poco, ma quel poco li aiuterà a formare quel bagaglio personale che con il passare degli anni, si trasformerà arricchendoli.

Un saluto.

Personalmente devo molto ad un mio professore di storia dell'arte del liceo, già allora capivo che spiegava con intelligenza, competenza e passione ma oggi lo capisco ancora meglio, quel prof. mi ha fatto da guida con commenti indelebili e mi ha insegnato a guardarmi intorno con curiosità ma anche con spirito indipendente.
Qui invece devo molto a chi ha illuminato di bellezza lo schermo del mio computer.
Ciao.
Fan
 

Fabrizio

Well-known member
Come espresso prima di me da altri, il discorso delle opere d'arte nei nostri musei, alcune ci colpiscono e ne rimangono indelebili i ricordi...a volte le guardiamo invece frettolosamente, senza coglierne i sentimenti che esse sprigionano ed i messaggi che vogliono dare.

A volte dipende anche dalla collocazione dell'opera stessa. L'esempio della gioconda fatto prima è assolutamente calzante, opere grandiose rischiano di non essere considerate perché l'attenzione gravita su qualcos'altro... Il Louvre è incredibile da questo punto di vista, vedi opere completamente ignorate che varrebbero da sole il prezzo del biglietto, io mi fermavo davanti estasiato e sorpreso di come nessuno le notasse...

Ecco, anche nella Cappella Sistina questo rischio è concreto...

Certo, come si fa a non restare rapiti di fronte alla maestosità del giudizio universale?
Eppure perfino qui si rischia di perdersi un mondo, in dettagli che a prima vista possono apparire insignificanti e che invece sono carichi di pathos, se non sei un esperto o se, come nel mio caso, non ti metti comodo da una parte (fortunati a trovare due posti liberi dove sedersi per ammirare la cappella in tutta la sua magnificenza ed in ogni dettaglio) armato di manuale e prendendoti tutto il tempo necessario... io sarò rimasto lì dentro mezz'ora, forse un'ora, non so, il tempo si è fermato davanti ai miei occhi....

Poi magari proseguo con più calma, col telefono non è facile e per ora mi fermo qui.
Vi lascio intanto uno spunto a proposito proprio del Giudizio Universale: se vi parlassi della pelle di san Bartolomeo, quanti di voi saprebbero proseguire il discorso?
Beh, tra quelli con la mano abbassata vi assicuro ci sarei stato anch'io, ma ho provato una forte emozione nello scoprirlo, con tutto ciò che nasconde...
 
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Fabrizio

Well-known member
Non mi addentro troppo nelle descrizioni perché la Sistina è l'unico luogo in cui è proibito fare foto, quindi non ho nulla da mostrarvi.

Posso dirvi che è affollatissima e che il personale, all'ingresso, tenderà a concentrare tutti i visitatori nella parte centrale, lasciando liberi i corridoi laterali per il passaggio.

Ora, in piedi in quella posizione, quanto si può resistere, obiettivamente?
Meglio trovare un posto a sedere. Non sono molti, ma meglio tenersi nei paraggi ed attendere che si liberino.

Alzando gli occhi alla volta, l'occhio va subito alla creazione di Adamo, ma sarebbe un peccato fermarsi lì. Ogni singolo affresco rappresenta un passo di un percorso di cui la creazione di Adamo è solo un passaggio. Tutto ha un suo significato all'interno di questo percorso (ecco, magari il significato dell'immagine del Padre nella Creazione con le gioie di mamma al vento ce la spiega Oriana, o comunque qualcuno con maggiori conoscenze artistiche del sottoscritto... :D )

PS: nella pelle di S.Bartolomeo, Michelangelo rappresenta se stesso...
 
Ultima modifica:

capricorno

Super Moderatore
Alzando gli occhi alla volta, l'occhio va subito alla creazione di Adamo, ma sarebbe un peccato fermarsi lì. Ogni singolo affresco rappresenta un passo di un percorso di cui la creazione di Adamo è solo un passaggio. Tutto ha un suo significato all'interno di questo percorso.
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Difficile spiegare la Sistina e' un'opera molto complessa e sublime, per il significato e il massacrante impegno da parte di Michelangelo, che l'ha eseguita senza aiuti.

Di certo si sa che accetta contro voglia questo compito affidatogli da Giulio II.....Michelangelo, ha sempre prediletto la scultura alla pittura, gli era piu' congeniale. In quel periodo la sua mente era assorbita dal progetto grandioso del monumento alla sepoltura di Giulio II...e l'opera della volta della Sistina, ne porta numerosi aspetti.

Avuto carta bianca da parte del Pontefice, il programma iniziale venne completamente sostituito....per la prima volta, la concezione dottrinale e' dell'artista, per la prima volta l'architettura dipinta non e' soltanto cornice, ma parte integrante dell'opera con un proprio significato.

Gli elementi figurativi si fondono in una sintesi di architettura, pittura e scultura. Michelangelo costruisce la volta del cielo, uno spazio architettonico e non piu' un cielo infinito oltre l'orizzonte, ma e' una costruzione dottrinale e' la Storia della Genesi.

Al primo sguardo gettato sulla volta, mentre si vede una agitazione drammatica dei personaggi rappresentati, si nota anche la rasserenante bellezza di un ordine saldo, che argina il tumulto.

Il tema e il messaggio di Michelangelo nella Sistina e' l' aspirazione alla salvezza.

Michelangelo ha proiettato sulla volta della Sistina, l'ossatura del progettato monumento sepolcrale di Giulio II.

Le figure degli Ignudi, ha voluto conferire con la pittura, una grande plasticità, come se fossero scolpite...che significato dare quindi a queste figure ?.... non vedono il cielo a cui volgono le spalle e rappresentano il mondo pagano.
In queste figure Michelangelo esprime il suo concetto di bellezza, il suo ideale estetico, realizzare corpi perfetti nei quali si rifletta la bellezza stessa della divinità....... quello che non riuscì oltre 20 anni dopo quando affrescò il Giudizio Universale.

Come interpreta la Storia della Salvezza?..... dando a tutte le sue trecento e più figure, movimento, azione e forza.
Come si ottiene questo?...... con i contrasti, i chiaroscuri che evidenziano parti sporgenti, rientranti, luci ed ombre.
E le azioni che si sviluppano sono decise, ecco allora la figura del Creatore che con atti decisi, dà vita ad Abramo, divide la luce dalle tenebre le acque dalla terra...non cerca equilibrio unità e fusione, ma cerca l'urto, la contrapposizione.

Questa volta e' sostenuta da Profeti e Sibille che rappresentano l'intuizione del divino , la redenzione nello spirito; la serie degli Antenati di Cristo nelle vele e nelle lunette alludono alla sua preparazione nel corpo.

Le scene centrali coprono il tempo, dalla Creazione al Diluvio e dalla riconciliazione dopo il diluvio....quindi all'aspirazione dell'uomo alla Redenzione.

Nella volta c'e' la disperazione di Michelangelo....del suo dramma spirituale...sofferente, in cerca di riscatto, di salvezza !!!....questo ha reso " sublime" ed intensa la sua Opera.
 
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capricorno

Super Moderatore
Ti ringrazio Fabrizio, per aver ripreso questo td, iniziato da Leo e che tu hai saputo arricchire con la tua personale visita ....hai reso un servizio, per tutti coloro che in futuro vorranno recarsi lì.

Mi interesserebbe sapere, forse lo hai già detto....non ricordo, ma quanto tempo e' possibile sostare nella Cappella Sistina e la visita completa al Museo.....intendo una buona visita, quanto tempo stimeresti?...... e quale padiglione, secondo la tua esperienza, merita più tempo, inteso non per interesse personale, perché logicamente quello e' soggettivo, ma in termini di vastità di opere esposte....che forse implicano maggior permanenza in quella sala.

Grazie.....;)
 

Fabrizio

Well-known member
Ti ringrazio Fabrizio, per aver ripreso questo td, iniziato da Leo e che tu hai saputo arricchire con la tua personale visita ....hai reso un servizio, per tutti coloro che in futuro vorranno recarsi lì.

Mi interesserebbe sapere, forse lo hai già detto....non ricordo, ma quanto tempo e' possibile sostare nella Cappella Sistina e la visita completa al Museo.....intendo una buona visita, quanto tempo stimeresti?...... e quale padiglione, secondo la tua esperienza, merita più tempo, inteso non per interesse personale, perché logicamente quello e' soggettivo, ma in termini di vastità di opere esposte....che forse implicano maggior permanenza in quella sala.

Grazie.....;)

Secondo me una giornata non basta...
Quello che consiglio è di prendere appuntamento prima online, evitando la lunghissima fila.
Noi siamo stati 6 ore (non c'era posto prima delle 12 nel giorno che avevamo scelto, ma anche mezz'ora prima fanno entrare.. e così abbiamo fatto....) ed alcune cose abbiamo dovuto vederle di corsa. Ad esempio la sala di filatelia e numismatica (di cui non ho parlato) mi è piaciuta molto e avrebbe meritato un'attenzione maggiore; la sala delle carrozze era chiusa, ma anche quella a mio avviso avrebbe meritato una visita; il museo gregoriano etrusco l'abbiamo (sigh) saltato a piè pari.
Insomma, in una giornata intera devi comunque rinunciare a qualcosa. Prenotate quindi all'apertura e godetevi tutta la giornata, finché non vi stancate o .... (come accaduto a noi) non si chiude.... :)

Nella Sistina puoi stare tutto il tempo che vuoi ma, come detto, se non trovi posto a sedere la vedo dura in quella bolgia...
Per arrivare lì devi seguire un percorso, che ho cercato di percorrere anch'io nella narrazione. Poi chiaramente puoi decidere si soffermarti più o meno tempo in un posto o in un'altro. Io mi sono fermato parecchio nel museo Egizio, poi anche nella Pinacoteca ma questa viene dopo la Cappella Sistina, quindi ci si può regolare meglio con il tempo a disposizione.
Il museo Egizio è molto grande, e anche la Pinacoteca. In quelli, se interessano, va messa in preventivo un'ora per vedere tutto.

Io ringrazio Leo per aver aperto questo thread e avermi in qualche modo spinto a fare finalmente questo passo.
Scusate se mi sono a volte dilungato, ma ho cercato di trasmettere un po' dell'entusiasmo che ho provato in questa stupenda visita.
 
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capricorno

Super Moderatore
La Cappella Sistina - prima parte -

La Cappella Sistina - prima parte -

Parlare di Michelangelo, significa parlare di un genio assoluto, uno dei maggiori artisti di sempre.Scultore, pittore, architetto ed anche poeta...Michelangelo Buonarroti, seppe unire arti e stili diversi in quel contesto rinascimentale italiano.

Un personaggio carico di vitalità e di capacità espressive.
Da sempre, il suo genio mi ha affascinato e ho cercato di conoscerlo a fondo, attraverso le sue opere....ma ora, ho l'oppurtunità d'incontrarlo...si, avete capito bene, finalmente l'attesa è stata colmata!

Ora vi racconto il mio incontro...dove?...nella Cappella Sistina!...l'opera che lo ha consacrato al mondo intero e che tutto il mondo ci invidia.


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Nb: le immagini che troverete, non sono fotografie, in quanto all'interno vige il divieto più assoluto di fotografare. Sono immagini tratte dal web e da libri, il tutto per poter avere una visione dell'opera e poterla commentare.




-- L'aula, misura poco più di 40x13 metri, per un'altezza di quasi 21 metri. Si tratta di dimensioni che rispettano, nei rapporti proporzionali, quelle del Tempio di Salomone.
Il grande ambiente in cui oggi noi entriamo, si presenta ai nostri occhi con un aspetto in parte diverso, da quello con cui appariva ai contemporanei di Sisto IV.
Prima di tutto la volta: non aveva gli affreschi di Michelangelo, ma al loro posto, si stendeva un grande cielo stellato d'oro su fondo blu.
Naturalmente non c'era neppure il Giudizio Universale, al suo posto c'erano invece, due finestrelle che completavano il giro di quelle esistenti sui lati.

Questo non vuol dire che nella Cappella non esistessero pitture. Il papa Sisto IV, chiamò gli artisti più famosi quali: Perugino, Pinturicchio, Botticelli, Cosimo Rosselli, Ghirlandaio, artisti impegnati nella decorazione delle pareti laterali, con scene che trattano le Storie di Mosè messe a confronto con le Storie di Gesù.. Queste scene, sono dipinte nel registro superiore delle pareti, mentre nel registro inferiore è dipinto un finto velario, dipinto come se fosse una stoffa damascata gialla e bianca ( i colori papali) a cui vennero aggiunti i motivi araldici del papa Sisto IV.


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Questo ciò che c'era prima dell'intervento di Michelangelo e ciò che c'è a tutt'oggi.



Ma prima di vedere l'assoluta meraviglia, che cercherò di spiegarvi con l'ausilio di qualche immagine, ecco qualche informazione pratica per la visita.

Innanzitutto ho prenotato per tempo la visita ai Musei Vaticani. Sul loro sito ufficiale, la prenotazione online, ti dà la possibilità di scegliere, giorno e ora a te più congeniale. Fatta la scelta, ed effettuato il pagamento, nel giro di 15 minuti, è arrivato il modulo di prenotazione, con le indicazioni per la visita.
Con questo, il giorno stabilito, con 1 ora di anticipo, sul mio orario prescelto, ho potuto entrare saltando una coda che all'incirca, costeggiava tutte le mura vaticane ( chi è di Roma, capirà la lunghezza).

Non vi mostro nulla delle precedenti sale, in quanto, sia Leo che Fabrizio che mi hanno preceduta in questo td, ne hanno parlato e documentato a sufficienza.....cercherò quindi di farvi partecipi dell'emozione immensa, provata alla vista di quest'opera!



Giorgio Vasari la definì : " La lucerna dell'arte nostra.. "...infatti, l'opera ebbe un grande influsso sulle arti figurative di quel periodo.



" Dopo aver attraversato sale immense ed essermi esaltata alla vista di tante bellezze, comincia il viaggio....attraverso corridoi infiniti, scale e svolte sino all'ingresso......man mano, che ti avvicini ne senti il brusio...
....confusione di persone, tante...troppe, ma cerco ugualmente di distrarre la mente, ed ecco il varco...attraverso una piccola porta, entriamo, quasi in fila...

Eccomi in uno spazio più grande e il mio sguardo è proiettato all'insù...e resto per un'attimo con il sospiro a metà, incredulità...ammirazione...meraviglia e stupore e tanta commozione!.....non pensavo di dover utilizzare gli occhiali da sole, per nascondere le lacrime..mi sono commossa.

Ho cercato di trovare un'angolo un po' appartato ai lati della Cappella, il personale tende a radunare tutti nel centro, ma esistono delle panche laterali e lì ho trovato posto.

Chi entra nella Sistina è subito catapultato in mezzo all'affollamento e al brusio di tante persone, proverà confusione, sconcerto, imbarazzo ma non bisogna scoraggiarsi...ma darsi tempo ed estraniarsi per quanto possibile dalla ressa, dal rumore e di guardare e riguardare a lungo, quelle scene affrescate e cercare di coglierne l'essenza più pura. Cercando di collocarle nel tempo e nella dottrina che ha dato loro un'immagine.


Seduta su quelle panche sono rimasta a lungo circa tre quarti d'ora o forse più, ho alzato gli occhi e ho potuto vedere l'enorme lavoro fatto da quest'uomo, solo con le sue mani, solo con i suoi pensieri.
Ha dato tutto se stesso per questo Capolavoro, sino alla cecità....
Inizialmente il mandato fu preso di malavoglia dall'artista, che era impegnato a progettare la tomba di papa Giulio II. Il primitivo programma, prevedeva le figure degli Apostoli nelle vele e un finto cassettonato nella volta a botte. Ma la fantasia dell'artista era ancora popolata dalle possenti immagini di figure, che stava per scolpire nei blocchi di marmo per la tomba del papa. E così ebbe origine l'impostazione della volta, Michelangelo vi trasferì la sua idea architettonica e figurativa e ne uscì questo capolavoro!




Si appassionò all'impresa cui lavorò forzatamente per 4 anni, quasi senza scendere dai ponteggi, dipingendo anche a lume di candela...."

Nella Sistina è rappresentata la Storia del mondo, dalla Creazione dell'uomo al Giudizio universale ed è rappresentata la Storia dell'uomo redento da Cristo....è la storia della salvezza del genere umano.
Chi entra nella Sistina, troverà la storia teologica, culturale descritta per immagini: la storia dell'uomo... la Genesi, la Creazione, il Peccato originale, e poi le Sibille i Profeti, Antico e Nuovo Testamento fusi nell'insieme della volta.

E poi, ma non per ultimo...il Genio, l'artefice di questa complessa opera.

Michelangelo lavorò da solo sui ponteggi della Sistina, ebbe qualche problema all'inizio perchè lui non dominava molto bene la tecnica dell'affresco, ma poi trovò l'impostazione giusta. Di fatto , fu reso libero di organizzare il cantiere e di progettare le figure della volta, come più gli piaceva.



Ma come le pensò e come organizzò questo spazio..?



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Le pensò all'interno di un finto telaio architettonico, un'insieme di costoloni e nervature architettoniche, tra i cui spazi, trovano posto un'universo fatto di figure. E' un capolavoro dell'illusionismo prospettico impressionante.
Al centro della volta, 9 quadri rettangolari : 4 maggiori e 5 minori.
In questi quadri, gli episodi della Genesi : la separazione della luce dalle tenebre,la creazione degli astri e delle piante, la separazione delle acque, la creazione di Adamo e la creazione di Eva, il peccato originale, il sacrificio di Noè, il diluvio universale e l'ebrezza di Noè.

Le sue figure sono mosse da una grande vitalità, si noti l'energia vitale creatrice dell'Eterno Padre nell'atto di dividere la luce dalle tenebre....


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...o nell'atto di dare vita ad Abramo, la scintilla che scocca, il passaggio della vita dal Creatore all'inerme persona di Adamo....


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La figura dell'Eterno fluttua in un nulla, ma è sospeso in un vortice glorioso, amplificato dal gonfiore del mantello rosso, gonfio di quel vento creatore.



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Le sibille....


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I profeti....
 
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capricorno

Super Moderatore
La Cappella Sistina - seconda parte -

La Cappella Sistina - seconda parte -

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La Genesi racconta l'inizio del tempo ma il tempo muove verso la figura che lo ha redento...la redenzione e il Cristo che verrà, espresso nel Giudizio Universale....questa redenzione è annunciata dalle Sibille e dai Profeti, anch'essi presenti nelle vele e nelle lunette della volta, affacciate quasi su questo spazio.

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" Prendetevi tutto il tempo necessario e fatte scorrere lo sguardo su questa volta complessa, serve tempo per poterla apprezzare e vi stupirete dei mille volti che si affacciano e dei mille piccoli particolari in essa celati...

Lo sguardo poi cadrà inevitabilmente e magnetizzato quasi, verso quell'immensa parete azzurra....
"


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Un blu cobalto che cattura lo sguardo e anche qui è un vortice che ruota attorno ad un punto fisso....il Cristo, che al suo gesto muove tutte le creature. Innalzando la sua destra " Per giudicare i vivi e i morti " e a cancellare per sempre il Tempo e la Storia.

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Guardando il Giudizio, l'impressione è che lo sguardo si apra su uno spazio indefinito, fatto d'aria, azzurra e fredda. Una dimensione dove la realtà non c'è più, perchè non c'è più il Tempo nè la Storia, qui tutto ha fine.
E' semplicemente uno spazio è l'Apocalisse annunciata dai profeti...le figure sono aggrovigliate, dove si mischiano i redenti ed i dannati. Una forza davvero cosmica si scatena dal gesto misurato e terribile del Giudice, imprimendo all'universo un'inarrestabile movimento rotatorio.

Il Giudizio venne affrescato tre anni dopo la fine della volta della Sistina e l'interpretazione figurativa di Michelangelo cambia....le figure sono più appesantite, manca quella gioiosa vitalità delle figure della volta.
Gioiosa atmosfera nelle figure della volta.....dolorosa meditazione nel Giudizio, che appare come un lungo svolgimento nello spirito di Michelangelo, dolorosamente provato in quei decenni. Sfiduciato della validità dell'umano operare e sempre più incline a cercare rifugio in una pace interiore, alla ricerca della Salvezza.


Un grande interprete Michelangelo, una grande Opera, oggetto di restauro, un grande restauro che ha reso più smaglianti i suoi colori. Un restauro celebrato da Giovanni Paolo II, con una Messa al suo termine, celebrando la Cappella resa di nuovo splendida.
 
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Nautilus

Active member
Finalmente ho trovato il tempo di leggere (meglio dire gustare) questo thread che non conoscevo e che ho scoperto grazie ad Oriana ed il suo intervento conclusivo(?) sulla Cappella Sistina che l' ha riportato in vita. Un ringraziamento a Leo e Fabrizio che l' hanno iniziato e portato avanti, ed ad Oriana non solo per l' ultima parte, ma anche per tutti i suoi precedenti interventi.

L' altro giorno parlando con un' amica sono andato a cercare le mio foto a proposito, e con grande scalpore ho scoperto che in Cappella non ne ho neanche una. Mi e' venuto il panico a pensare di averle cancellate accidentalmente, mon Dieu! ecco la spiegazione, era vietato fotografare....[smilie=oh_no_03[1]:

Parlare dei Musei, della Cappella...una parola e' poca, e due sono troppe...una volta nella vita bisogna visitarli assolutamente :D

Grazie a tutti.

Ho cercato di trovare un'angolo un po' appartato ai lati della Cappella, il personale tende a radunare tutti nel centro, ma esistono delle panche laterali e lì ho trovato posto.

Chi entra nella Sistina è subito catapultato in mezzo all'affollamento e al brusio di tante persone, proverà confusione, sconcerto, imbarazzo ma non bisogna scoraggiarsi...ma darsi tempo ed estraniarsi per quanto possibile dalla ressa, dal rumore e di guardare e riguardare a lungo, quelle scene affrescate e cercare di coglierne l'essenza più pura. Cercando di collocarle nel tempo e nella dottrina che ha dato loro un'immagine.

P.S. Il miglior modo anche secondo me per godersi questa meraviglia.
 

capricorno

Super Moderatore
Sorrido....al tuo punto di domanda ;)....conclusivo? :p...Ci sarebbe tanto altro da dire....

Non basta un' ora per scoprire i mille particolari celati in quell' affresco, certo...una buona guida ci vuole. Resterete meravigliati nello scoprire i mille simboli celati nel racconto , ad esempio, del Giudizio universale. Guardando in basso quasi al centro, ci sono gli Angeli che al suono delle trombe, richiamano i corpi alla Resurrezione ed è curioso vedere come vengono rappresentati gli angeli che aprono i libri dove stanno scritti i nomi : quello piccolo che chiama i giusti in Paradiso, quello grande che condanna i dannati all' Inferno....
Se vogliamo è la rappresentazione un po' dantesca , con Caronte in basso che traghetta le anime.....

Ma celati ci sono anche altri simboli , che al primo sguardo si notano poco....di San Bartolomeo, ne ha già parlato Fabrizio, ci sono i simboli della passione di Cristo : la croce, la corona di spine, la spugna dell' ultimo supplizio e la colonna della flagellazione.

In poche parole, Michelangelo affida a questi simboli , la storia narrata della Salvezza....

Per ultimo, a segnare la fine della Storia e del Tempo....S.Pietro, che viene raffigurato mentre restituisce le chiavi che Gesù gli aveva consegnato.......nulla è lasciato al caso, sembra un' agitarsi disordinato di figure ma ognuna di loro ha un ruolo ben preciso nella narrazione.

Per ultimo ( almeno credo ;) )...le figure dei nudi. Argomento molto conturbante ed inaccettabile per il suo tempo e per il clero!
Michelangelo a chi lo criticava aspramente, rispose che al Giudizio si arriva con le sembianze che l' Altissimo ci ha conferito facendoci a Sua immagine....ineccepibile dal punto di vista teologico...ma che ha creato scompiglio!!

Ebbene, sino a quando lui era in vita, nessuno osò toccare il suo capolavoro, dopo la sua morte si provvide a mascherare con panneggi, le parti che erano o potevano essere scandalose!

Bene.....come scritto sopra ...:D" una parola è poco, due sono troppe ..." una volta nella vita bisogna andare a vederla ! ;):D ....a parte gli scherzi, non mi viene in mente più nulla ora!

Ci sono tante cose che mi sono piaciute in questa visita ai musei, abbiamo visto molto....magari appena ne ho la possibilità , inserisco il Museo etrusco, che mi pare...vado a memoria, non è stato inserito.

Per ora, grazie a tutti!

Ciao.
 
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capricorno

Super Moderatore
Ottimo Leo! Il td merita ed è una buona guida per chi desidera notizie su questo Museo.
Cercherò di contribuire integrando le parti non più visibili come posso, aggiungendo eventualmente qualche foto e qualche commento.
 

capricorno

Super Moderatore
Il mio contributo a questo td, dopo la mia seconda visita ai musei Vaticani.

Chi l' avrebbe mai detto , in così poco tempo dalla mia prima volta , eccomi a ripercorrere i miei passi in questo magnifico posto, ricco di tante opere d'arte che tutto il mondo ci invidia.

Dobbiamo esserne fieri, come lo dobbiamo per tutte le opere, i musei, le città d' arte che esistono sulla nostra bella Italia, forse a volte anche noi , ce ne dimentichiamo.

Bene....si comincia.



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Ovviamente l' ingresso prenotato online sul loro sito ufficiale. Sempre sui loro siti conviene cercare, altri propongono le stesse opportunità ma sono intermediari, quindi ponete attenzione quando prenotate.

La mia sarà una visita più approfondita, nella parte in cui non sono stata la prima volta, un po' più veloce in altre parti, ma comunque un tempo ragguardevole sempre e comunque per le Stanze di Raffaello e la Sistina di Michelangelo che non finiranno mai di stupirmi!!


Dapprima eccovi una piantina di ciò che è possibile vedere, con il percorso completo che vi consiglio...



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- Il museo Gregoriano Egizio

....velocemente in quanto già trattato...



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Sì tratta di una collezione di antichità egizie, molti reperti arrivano da scavi effettuati nel territorio romano e provenienti da Villa Adriana a Tivoli.
Testimoniano l' interesse per l' arte antica egizia, diffusosi in Roma. Nel tempo , molti altri pezzi si sono aggiunti negli anni da parte di donazioni di raccolte private.


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In questa immagine la ricostruzione del Canopo di Villa Adriana presso Tivoli.


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Statua raffigurante Annubi, interpretazione romana della divinità. Annubi accompagnava i defunti nell' aldilà, e questa statua proviene da Villa Pamphili ad Anzio.

Proseguendo il percorso, si arriva nella sala dedicata alle opere provenienti dall' Assiria, l' attuale Iraq. Un' opera particolare tra le tante esposte, ha attirato la mia attenzione....


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Preziosa e molto singolare, sia per la scrittura cuneiforme, veramente eccelsa in uno spazio molto ristretto. L' opera in sé è minuscola e particolare....missiva in busta.



Proseguendo....

- Museo Chiaramonti.


Questo braccio dei Musei Vaticani fu voluto da Papa Pio VII Chiaramonti, che attribuì l'incarico ad Antonio Canova in qualità di Ispettore generale Delle Antichità e Delle Arti dello Stato della Chiesa.
L' incarico atto a recuperare in ogni modo le opere trafugate nel nostro territorio ad opera di Napoleone.

Agli inizi dell' 800 il Papa fondò il museo che prese il suo nome.


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La lunga galleria fu allestita da Canova ed ancor oggi, tranne qualche piccolo spostamento, le collocazioni delle statue rispettano in gran parte il prospetto originario.
Papa Chiaramonti fu il primo a promulgare una legge sul patrimonio artistico, che attribuiva all' opera d'arte arte di bene pubblico.

Sono qui raccolte quasi mille sculture, nella gran parte copie romane di perduti originali greci.


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Nella foto...Ganimede e l' aquila.

Una delle più ragguardevoli...
Questo gruppo si ispira a quei passi delle " Metamorfosi" di Publio Ovidio Nasone, che raccontano gli amori di Zeus, ovvero del rapimento del bellissimo giovinetto di cui s'invaghi il padre degli dei.
Questi si trasformò in aquila e lo trasportò sull' Olimpo divenendo il coppiere degli dei. In questa scultura lo rappresenta con una coppa in mano.

Questo gruppo fu rinvenuto a metà del 1700 lungo la via Tuscolana; si tratta di un marmo del II sec.d.C. copia di un originale greco del IV sec.realizzato in bronzo.
Bello lo sguardo d' intesa tra il giovine e l' aquila, che altri non è che Zeus.


Sul fondo di questo lungo braccio, la Galleria Lapidaria, per entrarvi bisogna fare apposita richiesta. Raccoglie circa 3400 epigrafi scritte su marmo.



- Il Braccio nuovo.

Chiude il cortile della Pigna sul lato meridionale, separandolo dal Cortile della Biblioteca.


Immagini del cortile della Pigna, prima di addentrarci nel Braccio nuovo..



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Per i crocieristi quest' ultima è un' immagine familiare!!!



La galleria....



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La sua costruzione e decorazione avvennero nel 1806 per opera dell' architetto Raffaele Stern, su commissione di Papa Pio VII Chiaramonti. La struttura, cui si accede , dal museo Chiaramonti del quale rappresenta una continuazione, ospita importanti reperti di arte romana.
Il lungo corridoio è caratterizzato da una serie di nicchie in successione, sovrastate da rilievi neoclassici.

Alcune opere esposte....


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Rappresentazione di una musa.... semplicemente sublime e di intenso impatto emotivo, oltre la perfezione scultorea.....ne ho parlato di questa opera, affiancandola ad un' altra presente nei musei Capitolini ( centrale museo di Montemartini , nel mio diario su Roma)..... è di una bellezza travolgente!



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Statua raffigurante Augusto di Prima Porta.

Opera simbolo della romanità!....ritrae in forma idealizzata il primo Imperatore di Roma.
Venne ritrovata nel 1863 nella Villa di Livia ( moglie dello stesso Augusto) a Prima Porta sulla via Flaminia.
Probabilmente venne eseguita dopo la morte dell' Imperatore nel 14 d.c. Secondo i precetti della statuaria romana, la figura è storicizzata attraverso l'esibizione dei connotati del potere: la corazza, in uso all' esercito romano; il gesto, con cui il generale chiamava il proprio esercito in battaglia. Un amorino ai suoi piedi su un delfino, rimanda a Venere, progenitrice della " gens Iulia" cui Augusto apparteneva.

I simboli del potere li troviamo scolpiti sulla corazza, alludono al ruolo del personaggio romano, ne scrivono in qualche modo la biografia.


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Posta in un grande spazio al centro del braccio.....

La raffigurazione del Nilo.
Colossale scultura replica di un originale ellenistico, fu ritrovato nel 1500, nel luogo dove sorgeva il tempio di Iside e Serapide, area ora occupata dalla Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva.

È curioso, come gran parte di tutte queste opere siano state ritrovate, quasi casualmente, durante i lavori succeduti al passare dei secoli. Soprattutto nel Rinascimento, periodo in cui Roma viene riscoperta.....

La statua, rappresenta l' allegoria del fiume Nilo dispensatore con le sue piene di terre fertili, con la conseguente floridita' e ricchezza. Attorno alla sua figura, sedici fanciulli che rappresentano i 16 cubiti di altezza che il Nilo raggiunge nelle inondazioni.


- Il Museo Pio Clementino.
Raccolta di antichità classiche, in esso troviamo esposti oltre che statue, ritratti , maschere, sarcofagi, mosaici ed elementi di vasche e fontane per giardini.
Le sue origini si devono a due Papi: Clemente XIV e Può VI.
Al primo la lungimirante idea di allestire il museo.
Alle prime opere venute alla luce nel corso di scavi archeologici nello stato pontificio, si aggiungono quelle che lo stesso Papa aveva ottenuto durante gli anni, grazie ad una mirata campagna acquisti.

Clemente diede incarico all' architetto Alessandro Dori e a Michelangelo Simonetti, di dare un nuovo aspetto agli appartamenti di Innocenzo VIII.

Fu così che il cortile interno delle Statue, ornato di alberi d' arancio fu trasformato in Cortile Ottagono, con l' aggiunta di un porticato che ne ampliava le possibilità espositive.


Alcune opere in questo blocco di museo...
Nella galleria delle Statue....


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Questa molto significativa...peccato essere molto lontana e racchiusa da un cordone, impossibile vederla più da vicino, sarebbe stato interessante poterla visionare da tutti le angolazioni.
È la rappresentazione di un' atleta che si deterge il braccio con lo "strigile"...dopo una gara. È una copia da un originale in bronzo di Lisippo.
La scultura rinvenuta in Trastevere nel 1849, durante uno scavo di un edificio in età imperiale.

L' importanza di questa copia, in quanto nessuna opera di Lisippo è sopravvissuta, ma questa corrisponde alla descrizione dell' originale fatta da Plinio il Vecchio.



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Il gruppo del Laocoonte....famoso, tutti lo conoscono.
Gruppo scultoreo posto nel Cortile Ottagonale, rinvenuto in una vigna dell' Esquilino, presso la Domus Aurea di Nerone.



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Raffigura il sacerdote Laocoonte che nell' assedio di Troia, cerca di salvare la sua città ( come ci racconta Virgilio nell' Eneide).
Di questa opera di erano perse le tracce fino al suo rinvenimento nel 1506. Era stata scolpita a Roma, come racconta Plinio il Vecchio, da tre scultori : Hagesandros, Polidoro, Athanodoros, tre scultori di Rodi.
Ai tempi di Plinio, la grande scultura da lui definita " superiore a qualunque altra", stava nel palazzo di Tito,bma è probabile che risalga al 40/30 sec.a.c., quando i tre scultori si trasferirono da Rodi a Roma.

Fu rinvenuta da Papa Giulio della Rovere che fece trasferire l' opera nel Palazzetto del Belvedere per esporla poi nel cortile Delle sculture antiche.
Qui di molto ammirata, tra i primi da Michelangelo che la studiò a fondo, traendo ispirazione per le sue opere scultoree.

Sempre questa sezione dei musei ospita sale molto particolari, ma non aperte ( nel periodo della mia visita) al pubblico. La sala degli animali ad esempio, sempre facente parte del museo Pio-Clementino e la Sala della Biga, chiusa da un cordone....ma qualche scatto veloce, sono riuscita a farlo...


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È semplicemente fantastica questa sala!!

Vi è da dire che in questo spazio di passaggio, la concentrazione delle persone è molta... è uno snodo cruciale da cui si dipartono diramazioni varie. Essendoci già stata, ho riconosciuto parte del percorso e mi sono orizzontata meglio.

Non si può dare uno sguardo anche fuori, in alcuni punti le finestre sono spalancate su quella meraviglia che c'è al di fuori....Roma!!





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Ci avviciniamo pia piano alla Sala della Rotonda ed alla Sala delle Muse dove è collocato il Torso del Belvedere.




La Sala della Rotonda



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Il Torso del Belvedere.


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Continua....per scoprire la curiosa storia che si nasconde attorno a queste opere.....
 
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capricorno

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- La sala della Rotonda


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È uno degli ambienti più affascinanti del Museo Pio Clementino. È considerata il capolavoro di Michelangelo Simonetti, che la progetto' per il nuovo Museo attorno al 1780. È una grandissima stanza circolare sovrastata da una cupola, ispirata con ogni evidenza alla pianta del celebre edificio romano, il Pantheon.


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Non solo la sala, ma guardando anche il pavimento è decorato con mosaici antichi, raffiguranti la lotta con i centauri, e con la rappresentazione di diversi animali marini, alcuni di pura fantasia....

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...al centro è esposta una monumentale tazza di ben 13 metri di circonferenza. È un' unico pezzo di granito rosso, porfido per l' esattezza molto prezioso e proveniente si pensa, ma non è certo, dalla Domus Aurea a Roma.


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Lungo le pareti, fanno bella mostra di sé colossali statue in marmo e bronzo, tutte opere romane, alcune create ad imitazione di originali greci.


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Nella Sala delle Muse, che ho citato prima, al centro del percorso, il Torso del Belvedere.


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Trattasi di copia di un originale greco in bronzo, sul masso una firma : " Apollonio figlio di Nestore, Ateniese fece".
Raffigura l' eroe greco Aiace che medita il suicidio, seduto su una pelle di leone.


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L'opera campeggia al centro della sala ottagonale.....famoso a Roma e già in stato di frammento, infatti manca di alcune parti.
Venne rinvenuto a Roma nel XV sec.e spostato negli anni 30 nel Giardino del Belvedere, da cui ne deriva il nome....


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...studiato ed ammirato dagli artisti del Rinascimento tra cui Michelangelo, a cui il Papa chiese di integrare alcune parti della statua, ma che chiaramente Michelangelo non oso' fare nella maniera più assoluta.

Usciamo lasciandoci alle spalle la sala Rotonda....


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....per entrare in una sala altrettanto bella e importante.



- Sala a Croce greca.


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Dove troviamo il Sarcofago di Costanza



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Spicca questo imponente sarcofago in porfido rosso che fu realizzato per Costanza, figlia dell' imperatore Costantino e che proviene dal mausoleo di Costanza a Roma, sulla via Nomentana.
I lati principali del sarcofago sono decorati con rilievi di amorini che vendemmia o, entro tralci di vite, mentre sui lati corti pigiano l' uva.

Sempre nella stessa sala sul lato opposto, il sarcofago di Sant'Elena.



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Elena era la nonna di Costanza e madre dell' imperatore Costantino. Proviene con ogni probabilità da una bottega di Alessandria d'Egitto, dove lavoravano artigiani la lavorazione del porfido. L'opera era nel mausoleo di Elena a Roma; nel 1154 venne trasferita in San Giovanni in Laterano per essere utilizzata come tomba di Anastasio IV.

Proseguiamo da qui la visita....due possibilità, salendo le scale troviamo il Museo Gregoriano Etrusco.



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Dalle necropoli di Vulci e di Cerveteri in particolare, giunsero nelle collezioni vaticane numerosi reperti. Fu sotto il pontificato di Gregorio XVI, da cui prese il nome. Numerosi i reperti che vanno dall' età del ferro, ai materiali orientalizzati ( suppellettili della tomba Regolini Galassi di Cerveteri), alle ceramiche di provenienza greca, ai bronzi e all' oreficeria.

È molto vasto e necessità di sicuro di più tempo per apprezzarlo meglio ( la prossima volta ...)....vi mostro qualche particolare significativo.


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Fibula in oro, provenienti da Cerveteri dalla Tomba Regolini Galassi.

La figura era una sorta di spilla destinata a fermare sia le vesti femminili che maschili. Questa è una versione importante è di grande dimensioni. Decorata sia con motivi geometrici che vegetali ed animali.....da notare la tecnica di realizzazione !!


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Pettorale in lamina d' oro e rame, sempre proveniente dalla stessa tomba ed appartenente al corredo funebre della donna sepolta nella tomba. È particolare essendo un pezzo unico e a sbalzo a fascie concentriche, ciascuna delle quali costituita dalla ripetizione di elementi decorativi.


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Con questo cratere in bronzo posto all' ingresso, scendiamo di nuovo le scale per proseguire lungo la....






- Galleria dei Candelabri



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In origine era una loggia aperta sull' attuale cortile della Pigna. Alla fine del 700, per volere del Papa Pio VI i suoi spazi furono ristrutturati, vennero chiusi a loggia e ne suddivisero l' interno con arcate che scandiscono la Galleria in sei sezioni.
Il nome è dovuto ai grandi candelabri di marmo, posti in coppia ai lati di ciascuna arcata, delle sei sezioni della galleria. È lunga circa 80 metri, raccoglie vario materiale archeologico di epoca romana.

Qualche scatto per voi....



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Molto belli anche i soffitti....




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Da qui il percorso si snoda velocemente ed in linea, si passa da un corridoio ad un altro....la Galleria degli Arazzi, di cui non ho foto...troppo affollata e buia...e la Galleria delle Carte Geografiche....molto particolare.





Continua.....
 
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Gabriele C.

Well-known member
Che ricchezza di opere, racchiuse nei Musei Vaticani!

La sala della Rotonda è spettacolare, per la cupola e per la vasca di porfido rosso.

Il sarcofago di Costanza e l'altro di Elena, sua nonna, provengono dal mausoleo di Costanza dove oggi possono essere visitate le nicchie che li ospitavano.
Ricordi, Oriana...?;)
 

capricorno

Super Moderatore
Certo Gabriele...eccome se ricordo [emoji4]!!

Ancora non sono riuscita a parlarne nel diario dedicato a Roma, ma presto lo farò!

Intanto visto che lo hai accennato, ecco qualche scatto di quel luogo magico, e lo dico veramente, per me è stato così...


Il Mausoleo di Costanza.


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Gabriele C.

Well-known member
Devo correggermi: la nicchia dove si trovava l'originale del sarcofago di Costanza, adesso è occupata dalla sua copia...

Attendo a breve le foto della Galleria delle Carte geografiche...Uno spettacolo!!!
 
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