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Musei Vaticani: Le stanze di Raffaello e l'appartamento dei Borgia

Fabrizio

Well-known member
Nella sala IX troviamo l'Imbalsamazione di Cristo di Giovanni Bellini, dipinta tra il 1470 e il 1475:

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La scena rappresenta il momento in cui il corpo di Cristo viene unto con oli e profumi prima della sepoltura. Sono rappresentati nel dipinto Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, oltre alla Maddalena che tiene una mano di Gesù tra le sue.


Della sala X vi mostro questo dipinto di Giulio Romano e Giovan Francesco Penni, l'Incoronazione della Vergine, 1505-1525

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che viene denominato anche "Madonna di Monteluce", in quanto fu commissionato a Raffaello dalle Clarisse del convento di Monteluce (presso Perugia), ma non portato a termine a causa della sua prematura morte.
L'opera fu così commissionata ai suoi allievi Giulio Romano (probabilmente autore della parte superiore) e Giovan Francesco Penni (che si pensa abbia realizzato la parte inferiore, quella con gli apostoli riuniti intorno alla tomba fiorita), che la consegnarono nel 1525.


Nella Sala XI ci sono, tra gli altri, questi due dipinti del Barocci:

l'Annunciazione

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e il Riposo durante la fuga in Egitto

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L'Annunciazione fu dipinta dal Barocci negli anni 1582-1584 per la cappella di Francesco Maria II della Rovere, duca di Urbino, nella Basilica di Loreto. A riprendere questo particolare, dalla finestra si scorgono (sulla fiducia, visto che la foto non è venuta troppo nitida :)) le torri del Palazzo Ducale di Urbino.
L'angelo ha in mano un giglio, simbolo dell’eterna verginità di Maria.

Nel Riposo durante la fuga in Egitto (1570 – 1573) sono rappresentati Maria, nell'atto di raccogliere dell'acqua dal ruscello, San Giuseppe e Gesù Bambino, con il primo che porge al secondo un rametto pieno di ciliegie.


[Continua...]
 
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capricorno

Super Moderatore
Questa visita come altre, ...tante altre, mi mancano...

Quelle che passano ora davanti ai miei occhi, sono immagini che mi sono familiari...per le molte volte viste sui libri di Storia dell'arte.
Opere che mi emozionano viste così... attraverso le tue foto!
Non posso immaginare la sensazione che si possa provare ad essere lì... davanti, penso sia un'emozione fortissima.

Da queste opere, si vede la trasformazione attraverso i secoli della pittura....a cominciare da Giotto, che ebbe una intuizione.....il paesaggio, il chiaroscuro e l'espressività nei volti.

Una rottura con lo schema bizantino, introducendo pian, piano oltre al paesaggio....il colore.
Nel trittico che hai fotografato, il colore non lo vediamo, ma sul fondo oro si vede l'introduzione del paesaggio.
Ma se hai la possibilità di andare a Padova a vedere la Cappella degli Scrovegni ( ma forse ci sei già stato), vedrai cose stupende! L'apoteosi del colore !!!....i suoi cieli azzurri !!!

....non mi voglio dilungare troppo, per non togliere, con le parole, la bellezza di queste immagini, ogni opera che hai postato, ha una storia da raccontare....

Una visita affascinante e suggestiva...per ora, semplicemente Grazie !!!
 
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fandelmare

New member
Sono tornato deliziandomi su questa panoramica "eccezionale" di tesori.
Intanto vi ringrazio per le foto, le tante notizie, i lucidi commenti esplicativi ma non posso fare a meno di confrontare certo passato con certo presente.
Preciso che non intendo assolutamente paragonare presente e passato; sarebbe infatti un paragone improprio e fuori luogo poiché ci si trova di fronte a realtà completamente diverse per storia, per contesto, per gusti ecc. ecc.. Il mio confrontare è invece un semplice accostare virtualmente da "spirito semplice" se volete da "ignorante" alcune espressioni artistiche qui visionate con altre reperibili nella nostra recente contemporaneità.
Stimolato e provocato dalle tante meraviglie qui ammirate mi astengo da ogni opinione su di esse e mi limito a sottolineare la provocazione di certo passato nei confronti di certo presente.
So bene di porre l'accento su "vexata quaestio", di uscire fuori tema o magari di scadere in quel "banale sentire comune" così lontano dagli ermetici sofismi escogitati da certi critici d'arte che illustrano alla loro maniera certa nostra "artistica" contemporaneità ma sfrontato e privo di soggezione mi godo da "semplice" l'incanto e la meraviglia quando le provo e le trovo come mi è capitato ora.
Ciao a tutti.
Fan
 

Fabrizio

Well-known member
Sala XII

Signore e Signori, ecco a voi Michelangelo Merisi:

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Riprendo questa frase di Oriana:

Non posso immaginare la sensazione che si possa provare ad essere lì... davanti, penso sia un'emozione fortissima.

E' proprio così, si tratta di sensazioni molto forti e vissute in maniera del tutto personale. Per quanto mi riguarda, se c'è stato un momento, tra i tanti, all'interno della Pinacoteca, in cui ho davvero fatto fatica a staccarmi da un'opera d'arte per proseguire nella visita.... beh, è stato questo.

Si tratta naturalmente del Caravaggio e il dipinto è la Deposizione (1604), in cui il corpo di Cristo, nell'atto di essere deposto sulla pietra dell'unzione (ossia la pietra tombale con cui verrà chiuso il sepolcro), viene sostenuto da San Giovanni e Nicodemo, mentre alle loro spalle sono la Vergine, Maria Maddalena e Maria di Cleofa, che alza, stravolta, le braccia e gli occhi al cielo.

Nell'impostare la scena, Caravaggio deve aver considerato la collocazione finale del quadro, destinato ad essere posto su di un altare e dunque più in alto rispetto all'osservatore: la prospettiva in effetti è coerente con una visione dal basso verso l’alto.
Si noti anche lo spigolo della lastra sepolcrale, in primo piano, che quasi sembra fuoriuscire dalla tela.


Nella stessa sala è presente anche la Crocifissione di San Pietro di Guido Reni:

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Il periodo è all'incirca lo stesso rispetto all'opera di Caravaggio appena mostrata; c'è anzi da dire che Reni si ispira proprio allo stesso tema già affrontato dal Caravaggio nel quadro per la Chiesa romana di S. Maria del Popolo, rispetto al quale risulta però attenuata la tensione drammatica. Infatti Reni nasconde parzialmente l'espressione del volto di Pietro, quasi a volerne rispettare la sofferenza.

[Continua...]
 
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capricorno

Super Moderatore
Sala XII



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E' proprio così, si tratta di sensazioni molto forti e vissute in maniera del tutto personale. Per quanto mi riguarda, se c'è stato un momento, tra i tanti, all'interno della Pinacoteca, in cui ho davvero fatto fatica a staccarmi da un'opera d'arte per proseguire nella visita.... beh, è stato questo.

Si tratta naturalmente del Caravaggio e il dipinto è la Deposizione (1604), in cui il corpo di Cristo, nell'atto di essere deposto sulla pietra dell'unzione (ossia la pietra tombale con cui verrà chiuso il sepolcro), viene sostenuto da San Giovanni e Nicodemo, mentre alle loro spalle sono la Vergine, Maria Maddalena e Maria di Cleofa, che alza, stravolta, le braccia e gli occhi al cielo.

Nell'impostare la scena, Caravaggio deve aver considerato la collocazione finale del quadro, destinato ad essere posto su di un altare e dunque più in alto rispetto all'osservatore: la prospettiva in effetti è coerente con una visione dal basso verso l’alto.
Si noti anche lo spigolo della lastra sepolcrale, in primo piano, che quasi sembra fuoriuscire dalla tela.

[Continua...]

Si Fabrizio...posso capire!

In questa rappresentazione l'impatto visivo e' di una drammaticità tale da ...sconvolgere...emozionare!
Si evidenziano gli stati d'animo !

Le figure sono pervase da un rapporto di forza, che le accomuna, nell'impegno di accogliere ...amorevolmente, il corpo inanimato di Gesù.

Perché amorevolmente...e da dove lo intuiamo?
Dal viso di S.Giovanni Evangelista che guarda Gesù con amore...ha quasi paura di fargli del male.
Dalla mano protesa sopra il capo di Cristo, della Vergine Madre, che ancora una volta tenta...allungando la mano sopra il capo, di proteggerlo....per un'ultima volta.

Hai ben spiegato Fabrizio l'opera, evidenziando la lastra sepolcrale, che " buca quasi la tela"..... e' un'invito per lo spettatore ad " entrare" nel quadro.

L'invito e' dato, anche dal volto di Nicodemo, che non guarda Gesù..... ma lo spettatore...e la mano di Gesù, che tocca ed esce dalla lastra ....ed il lembo del lenzuolo, bianchissimo...che scivola sulla lastra.
Anche questi sono inviti...segnali naturali per l'occhio, ad accentrare la sua visione, in salita verso il volto di Gesù.


Caravaggio, e' un grande del 600, un'epoca che si caratterizza per un ritorno al classicismo, al bello idealizzato e quindi irreale.
Ma Caravaggio " rompe" questo modo di vedere i classici e la sua pittura e' caratterizzata da una tensione morale e religiosa.
Ai volti dei personaggi dà una realtà, la realtà delle fisionomie delle persone del popolo, magari meno belle e con tutti i loro difetti.

Questa opera, presente in Pinacoteca, e' un'opera dell'età matura di Caravaggio ed e' piena di 'patos', una ricerca dello spirito e dell'anima, nei volti traspare tutta l'angoscia e gli stati d'animo....ed e' questo che, Fabrizio...ti ha colpito!

La luce e' fondamentale...e' bianchissima e proviene dall'alto " luce divina".... e in questo quadro, le mani alzate di Maria sono protese verso questa luce....che e' salvezza!!!

La luce e' la vera protagonista che illumina e colpisce le figure, le fa emergere dallo sfondo cupo...si potrebbe anche interpretarla come " la luce che fa uscire dalle tenebre", intese come il male e la luce l'Amore...che salva tutti.



Mi scuso se mi sono dilungata troppo.....ma l'opera merita !!!

Grazie Fabrizio... ;)
 
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Fabrizio

Well-known member
Chiudiamo la nostra visita alla Pinacoteca con altri due dipinti.

Nella sala XIII troviamo la Visione di S. Francesco di Pietro da Cortona (1641 circa)

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Il dipinto, proveniente dalla Villa Pontificia di Castelgandolfo, è esposto nella Pinacoteca dal 1932.

Vi mostro infine quest'opera di Wenzel Peter, Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre, esposta nella sala XVI:

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in cui si contempla la perfetta pace che sta per essere infranta, quando Eva coglierà il frutto proibito porgendolo ad Adamo.

[Continua...]
 
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capricorno

Super Moderatore
Intanto vi ringrazio per le foto, le tante notizie, i lucidi commenti esplicativi ma non posso fare a meno di confrontare certo passato con certo presente.
Preciso che non intendo assolutamente paragonare presente e passato; sarebbe infatti un paragone improprio e fuori luogo poiché ci si trova di fronte a realtà completamente diverse per storia, per contesto, per gusti ecc. ecc.. Il mio confrontare è invece un semplice accostare virtualmente da "spirito semplice" se volete da "ignorante" alcune espressioni artistiche qui visionate con altre reperibili nella nostra recente contemporaneità.
Stimolato e provocato dalle tante meraviglie qui ammirate mi astengo da ogni opinione su di esse e mi limito a sottolineare la provocazione di certo passato nei confronti di certo presente.

Fan

Passato e presente si rincorrono sempre! nell'arte è così...è sempre stato così.

Guardando le opere d'arte del passato e la loro magnificenza, forse non ci rendiamo conto che nel loro tempo hanno fatto scalpore, come fanno scalpore al nostro tempo le opere a volte incomprensibili degli artisti contemporanei.

Prendiamo ad esempio Caravaggio, ne abbiamo appena visto un'esempio stupendo del suo genio...bene questo quadro e tutti gli altri suoi quadri di questo periodo hanno destato scalpore!!!...per il troppo realismo a volte sfrontato, in cui lui raffigurava i personaggi.


Quindi non ci dobbiamo meravigliare di nulla...succedeva allora come adesso, la critica di allora e la critica del mondo moderno di adesso.
Poi...ai posteri l'ardua sentenza, bisognerà vedere cosa sopravviverà dell'arte, come forma artistica così come noi la vediamo, che può piacere si e no...che la comprendiamo o non la comprendiamo !



Un saluto.
 
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fandelmare

New member
Passato e presente si rincorrono sempre! nell'arte è così...è sempre stato così.

Guardando le opere d'arte del passato e la loro magnificenza, forse non ci rendiamo conto che nel loro tempo hanno fatto scalpore, come fanno scalpore al nostro tempo le opere a volte incomprensibili degli artisti contemporanei.

Prendiamo ad esempio Caravaggio, ne abbiamo appena visto un'esempio stupendo del suo genio...bene questo quadro e tutti gli altri suoi quadri di questo periodo hanno destato scalpore!!!...per il troppo realismo a volte sfrontato, in cui lui raffigurava i personaggi.


Quindi non ci dobbiamo meravigliare di nulla...succedeva allora come adesso, la critica di allora e la critica del mondo moderno di adesso.
Poi...ai posteri l'ardua sentenza, bisognerà vedere cosa sopravviverà dell'arte, come forma artistica così come noi la vediamo, che può piacere si e no...che la comprendiamo o non la comprendiamo !



Un saluto.

Oriana, permettimi di dire che questo che tu hai detto è ciò che più o meno oggi dicono quasi tutti i "critici d'arte".
Io invece direi piuttosto che, a ben guardare, tante opere d'arte del passato potevano magari talvolta non conformarsi ai gusti di quell'epoca come tu giustamente hai detto, ma "incomprensibili" nel senso letterale della parola, non lo erano mai: i piedi sporchi dipinti dal Caravaggio magari infastidivano ma intanto si capiva bene cosa fossero.
Oggi troppi tra noi, gente comune, con un inopportuno complesso d'inferiorità nei confronti di taluni critici d'arte avallano passivamente certe "imposture" di questi adeguandosi a criteri di valutazione alquanto discutibili, criteri che talvolta rasentano il ridicolo e sfidano le più ovvie leggi della "comprensione".
Dici bene, "ai posteri l'ardua sentenza!" e forse, proprio perché siamo troppo calati nella contemporaneità perdendo il criterio dei tempi lunghi (secoli se non addirittura millenni!) accreditiamo talvolta come opere di grande valore artistico espressioni che magari poi i posteri riterranno semplicemente "incomprensibili". La pittura di Caravaggio provocava i benpensanti dell'epoca con il suo crudo realismo ma anche quei benpensanti formalisti o magari manieristi capivano da che parte un quadro si guardasse; forse molti tra i nostri posteri nel reperire tra qualche secolo certa pittura contemporanea o altre cose, si chiederanno attoniti: "Ma da che parte si guarda?" Qual'è il lato alto e quale quello basso?
A parte quei posteri però, forse queste domande se le pongono già oggi anche alcuni come me e ti assicuro non sono pochi ma non hanno voce in capitolo come certi critici d'arte che attribuiscono i "valori" sui cataloghi.
In altre parole sono e resto per quel linguaggio "universale" che l'arte sa trasmettere anche e soprattutto ai "semplici" come me e quando contemplo nella cappella Sansevero a Napoli quel Cristo velato mi commuovo sia se lo guardo dal lato dei piedi sia da quello della testa.
Insomma certa arte funziona non per interposta persona, non dopo aver consultato il catalogo di una mostra, funziona e basta! Fa effetto su tanti ma effetto "qualità"!
Caravaggio per i suoi contemporanei provocava, cara Oriana, tu hai ragione la provocazione nell'arte è un continuo divenire e forse un giorno qualche "artista" spalmerà anche le sue feci su una tela (certamente sai che già c'è in un contenitore "merda d'artista") ma tale è stata ritenuta da qualche critico d'arte e non certo da uno come me. Come vedi ogni epoca ha le sue provocazioni artistiche ed anche queste provocazioni descrivono un'epoca. Lascio al tuo intuito ed a quello di chi eventualmente mi legge la mia conclusione.
Un salutone.
Fan
 

capricorno

Super Moderatore
Fan....intanto, ti ringrazio !!!!...... che mi hai svelato dove si trova il Cristo velato....ne ho sentito tanto parlare, ma non sapevo dov'era.....quando sono stata a Napoli a gennaio, avrei voluto vederlo!

Poi ...appoggio il tuo discorso sui contemporanei e su tutto ciò che gira attorno ad essi....la critica accreditata e non, gira troppo attorno a questo loro mondo. Te lo dice una che ha a che fare con mostre e pittori...i quali a volte non si " schiodano" dalla loro " quotazione di mercato"..... e purtroppo il loro lavoro e' legato, ma per fortuna non per tutti, alla vendita dell'opera e non al puro piacere di voler raccontare le loro emozioni.

Detto questo, voglio però, lanciare anche una pietra a favore.

Sei mai stato a Milano?...di recente intendo....se e' no....ti invito, magari ci andiamo assieme, al Museo del 900.

Ci sono opere d'avanguardia, che si e' vero....devi vederle dal lato giusto " sopra o sotto" come dici tu....sono incomprensibili a primo acchito....ma ti assicuro che " trasmettono" molto con il " colore" .....perché anche con una materia così astratta, se la paragoniamo alle figure , e' possibile trasmettere emozioni.

Un discorso molto ampio, non vorrei uscire troppo fuori tema....ma se nel proseguimento di questa stupenda visita , Fabrizio ci proporrà altri spunti....se ne può parlare.

Ciao.
 

capricorno

Super Moderatore
........Come vedi ogni epoca ha le sue provocazioni artistiche ed anche queste provocazioni descrivono un'epoca. Lascio al tuo intuito ed a quello di chi eventualmente mi legge la mia conclusione.
Un salutone.
Fan

Chiedo scusa....mi era sfuggito questo particolare.

L'epoca a cui apparteniamo e' caratterizzata da un uso smoderato della pubblicità che non la si può descrivere come tendenza artistica, ma come una piovra, allunga i suoi tentacoli ovunque. Siamo tutti chi piu' chi meno, assoggettati a questa forma martellante che di continuo ti dice come devi essere, come devi fare ecc. Diventa tutto molto piu' complicato in tutti i settori star dietro ai molteplici cambiamenti di minuto in minuto quasi...sto esagerando, ma e' così.

Alla fine, noi stessi siamo talmente assuefatti, che le cose ed in questo contemplo anche l'arte, diventano una forma senza valore , fruibile nel momento che e'....poi domani magari non lo e' piu'.

E' forse per questo motivo che le forme artistiche oggi non durano...ma inevitabilmente si trasformano anch'esse , seguento i ritmi incalzanti del nostro tempo, perdendo la loro appartenenza.

Ciao.
 

capricorno

Super Moderatore
La sala VII è dedicata a Raffaello, di cui riporto tre opere:

  • l'Incoronazione della Vergine (1502-1503)

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    la cui storia si snoda dal basso verso l'alto: gli Apostoli trovano il sarcofago vuoto e, dove doveva giacere la Vergine, sbocciano alcuni fiori, tra cui gigli (il giglio nell'iconografia cristiana è uno dei simboli associati alla Madonna, in quanto simbolo di castità e purezza).
    Poi, alzando gli occhi al cielo, contemplano con stupore la visione celestiale della sua assunzione in corpo ed anima, e la sua incoronazione a Regina del Cielo, tra teste di cherubini e angeli musicanti.

  • la Madonna di Foligno (1512 circa)

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    In alto vediamo la Vergine con il Bambino, seduti su un trono di nubi e circondati da angeli; in basso, a sinistra, San Giovanni Battista e san Francesco (inginocchiato), mentre a destra, in ginocchio, è rappresentato lo storico Sigismondo de' Conti, il committente dell'opera, presentato alla Vergine da San Girolamo; al centro vediamo un angelo con una targa senza alcuna iscrizione: questa avrebbe dovuto essere dettata a Raffaello da Sigismondo de' Conti, che però morì prima di poterlo fare.

  • la Trasfigurazione (1515 circa)

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    che rappresentata la Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor, affiancato da Mosè ed Elia. Prostrati ed investiti anch'essi dalla luce sfolgorante sono rappresentati gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni. Tra loro San Pietro è l'unico a guardare la scena della Trasfigurazione, e negli Atti degli Apostoli è proprio lui a descriverla ai fedeli.

    La scena in basso è ambientata ai piedi del monte Tabor, in cui gli altri nove apostoli incontrano un ragazzo indemoniato (ossesso) con i familiari, la cui guarigione verrà compiuta da Gesù dopo la Trasfigurazione.

    L’opera è stata anche l’ultima realizzata da Raffaello; non sappiamo se è da considerarsi finita o se avesse intenzione di lavorarci ancora. Alla sua prematura scomparsa il quadro fu collocato sul suo letto di morte, affinché tutti coloro che si recavano a dargli l'estremo saluto potessero ammirarlo. Fu poi collocato nella chiesa di San Pietro in Montorio, e successivamente trasportato ai Musei Vaticani, dove è oggi conservato.


  • Vorrei porre in evidenza queste tre opere....completando, ove mi e' possibile, la splendida descrizione fatta.

    Innanzitutto l'autore....Raffaello, lo abbiamo visto nelle precedenti pagine in un'altra delle sue opere grandiose " Le stanze Vaticane".
    Queste sono tre stupende tele che messe a confronto, hanno la stessa impostazione strutturale, molto congeniale all'artista.

    Raffaello dava un valore assoluto ed esclusivo alla impostazione programmatica, all'idea compositiva ben studiata ad una purezza di linee e forme...al classicismo.
    Questi quadri, si sviluppano su due registri, quello inferiore terreno, ed il superiore celeste.

    La rappresentazione e' divisa a meta' e i temi sacri vengono raccontati dall'artista in questo modo.
    Sono questi, gli anni in cui Raffaello vive la stagione piu' intensa della sua breve ma sfolgorante carriera, carica della sua cultura ed esperienza umbra, si trasferisce in via definitiva a Roma, forse risentendo anche i sintomi di ristrettezza e di crisi in ambito fiorentino.
    A Roma, in quel tempo, convergono i maggiori artisti....Bramantino, Lorenzo Lotto, Sebastiano del Piombo e naturalmente......Michelangelo , impegnato con la Sistina.

    Questo per spiegare cos'era Roma in quel periodo, un'immenso cantiere...un'officina di talenti.

    La Trasfigurazione venne eseguita personalmente , lasciando ai suoi allievi ( ne aveva un fitto stuolo) il compito di continuare la decorazione delle Stanze Vaticane.....non venne ultimata perché morì, lasciando il dipinto incompiuto nella parte inferiore, venne ultimato da Giulio Romano.

    In seguito l'opera venne variamente giudicata, in senso negativo per l'intervento degli scolari. Oggi , dopo piu' mature riflessioni critiche, si riconosce la sua validità e che l'intensità espressiva dell'esito finale sia stata raggiunta.

    Il nucleo centrale dell'idea raffaellesca e' rappresentato dal modulo radiale che ha il centro nella piattaforma occupata dai tre Apostoli, al di sopra di costoro, l'espansione illimitata dello stesso motivo radiale si verifica nell'esplosione folgorante del Cristo.

    Un'effetto stupefacente!!!!....... che mi emoziona solo guardando il dipinto sui libri....non oso pensare a ciò che potrei provare, quando sarò davanti!!!!!....... perché una cosa e' certa e' una visita che non si può rimandare, e' da fare , non puo' essere diversamente.

    Ciao.
 
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Fabrizio

Well-known member
Provo un profondo senso di ammirazione quando leggo questi interventi.... io ero appassionato della materia ai tempi del liceo, eppure per scrivere quelle due righe ho dovuto fare un bel lavoro certosino di ricostruzione tra manuali e siti... ad Oriana vengono così, naturalmente (il che è senz'altro dovuto a studi nettamente superiori ai miei nell'argomento specifico, ma come fai a ricordare tutto così bene??) [emoji2]
Grazie!! [emoji4]
 
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fandelmare

New member
Fan....intanto, ti ringrazio !!!!...... che mi hai svelato dove si trova il Cristo velato....ne ho sentito tanto parlare, ma non sapevo dov'era.....quando sono stata a Napoli a gennaio, avrei voluto vederlo!

Poi ...appoggio il tuo discorso sui contemporanei e su tutto ciò che gira attorno ad essi....la critica accreditata e non, gira troppo attorno a questo loro mondo. Te lo dice una che ha a che fare con mostre e pittori...i quali a volte non si " schiodano" dalla loro " quotazione di mercato"..... e purtroppo il loro lavoro e' legato, ma per fortuna non per tutti, alla vendita dell'opera e non al puro piacere di voler raccontare le loro emozioni.

Detto questo, voglio però, lanciare anche una pietra a favore.

Sei mai stato a Milano?...di recente intendo....se e' no....ti invito, magari ci andiamo assieme, al Museo del 900.

Ci sono opere d'avanguardia, che si e' vero....devi vederle dal lato giusto " sopra o sotto" come dici tu....sono incomprensibili a primo acchito....ma ti assicuro che " trasmettono" molto con il " colore" .....perché anche con una materia così astratta, se la paragoniamo alle figure , e' possibile trasmettere emozioni.

Un discorso molto ampio, non vorrei uscire troppo fuori tema....ma se nel proseguimento di questa stupenda visita , Fabrizio ci proporrà altri spunti....se ne può parlare.

Ciao.


Oriana, tu sei certamente tra gli incontri virtuali più graditi che questo sito mi ha regalato ed in giro con te ad osservare, visitare ed ascoltare andrei a Milano, a Torino, a Firenze, insomma dove vuoi, (lasciamo Roma ai romani come Leo e Manlio e Venezia a Rodolfo!) ma intanto, per ora, ho deciso di dare la precedenza a tutto ciò che ho proprio a due passi da casa.
E' da un po' che mi dedico a questo ma capirai che percorrere duemilaseicento anni circa insomma dalle mura greche e le catacombe paleocristiane fino al museo Madre di arte contemporanea ed alle più recenti istallazioni del PAN, passando poi per 4 castelli (Castel Capuano, Castel Nuovo, Castel dell'Ovo, Castel Santelmo), 4 regge (Plebiscito, Capodimonte, Caserta, Portici) 5 siti archeologici Cuma, Baia, Ercolano, Pompei, Stabiae-Oplonti, (escludendo la Capri di Tiberio) un paio di anfiteatri romani (Pozzuoli e Capua), chiese in quantità, con relativi chiostri e dipinti, la certosa di San Martino, un duomo che è uno e trino poichè oltre alle solite tre navate offre da un lato cappella e tesoro di San Gennaro e dall'altro in un unico corpo di fabbrica i mosaici bizantini di una precedente basilica, aggiungi poi il complesso monumentale di San Lorenzo, un paio di Napoli sotterranee (quella presso i decumani a mio avviso la più interessante) e quella non distante da piazza Plebiscito, il tunnel borbonico di recente riscoperto, un bel po' di palazzi nobiliari (si sa che i nobili emulavano i re), dicevo, percorrere tutto ciò ed altro ancora non è cosa da poco ma almeno ci provo e soprattutto posso farlo con soddisfazione senza neanche andare in trasferta. Dopo tutto questo gironzolare trovo finalmente un po' di ristoro in qualche piscina termale o nei vapori vulcanici di qualche calidarium tuttora funzionante ereditato quasi tal quale com'era dagli antichi romani il tutto sempre a meno di 10 Km da casa.
Oriana però mi è sempre piaciuto anche andare altrove, un po' in giro per il mondo ed in passato ho spesso del tutto trascurato ciò che avevo sotto il naso ma quell'andare "altrove" talvolta mi ha poi dato modo di valutare ed interpretare meglio ciò che poi avevo nella mia città. Questa è la fase che vivo attualmente,ora che c'è il Maggio dei monumenti ma un mese certo non basta.
Grazie per l'invito a Milano, ovviamente con patto di reciprocità: ti aspetto quindi presto a Napoli.
Un salutone.
Fan
 
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Fabrizio

Well-known member
Vi mostro altre tre foto:

In sala XI, l'Annunciazione di Cavalier D'arpino (1606):

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Nella sala XIV troviamo questo dipinto di Giovan Battista Salvi detto, dal suo paese d'origine nelle Marche, il Sassoferrato:

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che raffigura la Madonna seduta sulle nubi e con i piedi poggiati sulla mezzaluna: in braccio tiene il Bambino, che ha in mano un rosario che termina con una rosa.


Infine, nella sala XV, Cristo e la Samaritana al pozzo di Francesco Trevisani:

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Le mie foto della Pinacoteca finiscono qui, ma quello che vi ho mostrato non è che una piccola parte di ciò che potete vedere.
Ci sono ad esempio il S.Gerolamo di Leonardo, la Madonna di Frari di Tiziano, la Visione di S. Elena del Veronese e tanto, tanto altro...

[Continua...]
 
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capricorno

Super Moderatore
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Oriana, tu sei certamente tra gli incontri virtuali più graditi che questo sito mi ha regalato ed in giro con te ad osservare, visitare ed ascoltare andrei a Milano, a Torino, a Firenze, insomma dove vuoi, (lasciamo Roma ai romani come Leo e Manlio e Venezia a Rodolfo!) ma intanto, per ora, ho deciso di dare la precedenza a tutto ciò che ho proprio a due passi da casa.
E' da un po' che mi dedico a questo ma capirai che percorrere duemilaseicento anni circa insomma dalle mura greche e le catacombe paleocristiane fino al museo Madre di arte contemporanea ed alle più recenti istallazioni del PAN, passando poi per 4 castelli (Castel Capuano, Castel Nuovo, Castel dell'Ovo, Castel Santelmo), 4 regge (Plebiscito, Capodimonte, Caserta, Portici) 5 siti archeologici Cuma, Baia, Ercolano, Pompei, Stabiae-Oplonti, (escludendo la Capri di Tiberio) un paio di anfiteatri romani (Pozzuoli e Capua), chiese in quantità, con relativi chiostri e dipinti, la certosa di San Martino, un duomo che è uno e trino poichè oltre alle solite tre navate offre da un lato cappella e tesoro di San Gennaro e dall'altro in un unico corpo di fabbrica i mosaici bizantini di una precedente basilica, aggiungi poi il complesso monumentale di San Lorenzo, un paio di Napoli sotterranee (quella presso i decumani a mio avviso la più interessante) e quella non distante da piazza Plebiscito, il tunnel borbonico di recente riscoperto, un bel po' di palazzi nobiliari (si sa che i nobili emulavano i re), dicevo, percorrere tutto ciò ed altro ancora non è cosa da poco ma almeno ci provo e soprattutto posso farlo con soddisfazione senza neanche andare in trasferta. Dopo tutto questo gironzolare trovo finalmente un po' di ristoro in qualche piscina termale o nei vapori vulcanici di qualche calidarium tuttora funzionante ereditato quasi tal quale com'era dagli antichi romani il tutto sempre a meno di 10 Km da casa.
Oriana però mi è sempre piaciuto anche andare altrove, un po' in giro per il mondo ed in passato ho spesso del tutto trascurato ciò che avevo sotto il naso ma quell'andare "altrove" talvolta mi ha poi dato modo di valutare ed interpretare meglio ciò che poi avevo nella mia città. Questa è la fase che vivo attualmente,ora che c'è il Maggio dei monumenti ma un mese certo non basta.
Grazie per l'invito a Milano, ovviamente con patto di reciprocità: ti aspetto quindi presto a Napoli.
Un salutone.
Fan

Fan.....la stima e' reciproca !!!

Ecco io verrei di corsa a Napoli e dintorni ...:), ma accipicchia !!! Tantissimi siti, monumenti....e come si fa!?..... ma quanto tempo ci vuole per visitare tutte queste meraviglie! Mi sa ma dovrò fare molti viaggi per completare questi itinerari.

Ci sono un'enormità di bellezze, anche semi sconosciute che vengono di rado prese in considerazione, anche dai tour turistici. A pensarci bene, anche sulle navi le escursioni prevedono più o meno le stesse identiche cose, ma forse vale la pena guardare oltre. Mi viene in mente un'aneddoto.....Qualche anno fa, mi trovavo al Louvre ed ero nella sala della Gioconda, per l'esattezza Monna Lisa, e quasi non riuscivo a vederla da tanto era la gente appostata davanti al quadro.
Poi mi stacco un momento per aspettare che se ne vada un po' di gente....e l'occhio mi cade su un'altra tela di Leonardo da Vinci....." la Vergine delle rocce"..... stupefacente!!!..... non mi staccavo da lì.
L'acqua ai piedi della Vergine era di una realtà e veridicità tale....che sembrava scorrere e ti veniva voglia di toccarla da quanto, la capacità di questo " genio", perché era tale....l'ha saputa realmente rappresentare !.....un paesaggio e dei colori ed un senso di beatitudine traspariva....da quella tela!

Morale?..... nessuno! ...davanti a quest'opera, dello stesso artista! ....ma tutti davanti a Monna Lisa....perché piu' bella? ..o forse più famosa?.... non dico che non sia bella, ma sicuramente più famosa!
Questo per dire che a volte non si considerano o non si vuole considerare altro...nell'arte s'intende.

Un saluto Fan...grazie!

Un saluto anche a Fabrizio.....chissà ora dove ci porterai.?...;)
 
Ultima modifica:

Fabrizio

Well-known member
Oriana, ho fatto anch'io le tue stesse considerazioni quando sono stato al Louvre... con l'unica differenza che sono stato più fortunato su Monna Lisa, avevo il museum pass, mi sono presentato all'apertura e sono corso subito lì, saltando la coda... per qualche minuto ce la siamo goduta in tranquillità... [emoji4]
 

capricorno

Super Moderatore
........(lasciamo Roma ai romani come Leo e Manlio e Venezia a Rodolfo!) ma intanto, per ora, ho deciso di dare la precedenza a tutto ciò che ho proprio a due passi da casa.

Dopo tutto questo gironzolare trovo finalmente un po' di ristoro in qualche piscina termale o nei vapori vulcanici di qualche calidarium tuttora funzionante ereditato quasi tal quale com'era dagli antichi romani il tutto sempre a meno di 10 Km da casa.

Un salutone.
Fan

Giustamente...la precedenza alle cose vicine a casa, a volte il tempo non lo si trova o si rimanda, tanto sono lì... a portata di mano...non e' così?
Però lasciatemelo dire....e' una fortuna per voi a Roma, Venezia, Napoli....basta allungare un po' la strada, o decidere di fare una passeggiata e tutto e' lì.... basta volerlo.

Io non abito a Milano...ci devo andare, ma lavoro soprattutto con Milano, e allora quando si può, cerco di " sbrigarmi" e magari mi infilo in una chiesa, in un museo o semplicemente in una strada o quartiere, dove poter respirare " quell'aria particolare"...... non so se mi sono spiegata....e' " evadere" un pochino da tutto cio' che ti tiene " imprigionata".... e' spaziare all'infinito per alleviare il quotidiano.

Per ultimo....sono stata a Ischia parecchie volte per " rigenerarmi" con le sue acque.....quali sono le altre terme vicine di cui tu parli?.......

Ora proprio per ultimo.....non vorrei che Fabrizio ....mi " bannasse"...;)......per continuare in ot.......magari mentre ti aspettiamo ( se vi va), si potrebbe riconsiderare qualche analogia tra le opere viste sino ad ora.

Ciao a tutti.
 

fandelmare

New member
Giustamente...la precedenza alle cose vicine a casa, a volte il tempo non lo si trova o si rimanda, tanto sono lì... a portata di mano...non e' così?
Però lasciatemelo dire....e' una fortuna per voi a Roma, Venezia, Napoli....basta allungare un po' la strada, o decidere di fare una passeggiata e tutto e' lì.... basta volerlo.

Io non abito a Milano...ci devo andare, ma lavoro soprattutto con Milano, e allora quando si può, cerco di " sbrigarmi" e magari mi infilo in una chiesa, in un museo o semplicemente in una strada o quartiere, dove poter respirare " quell'aria particolare"...... non so se mi sono spiegata....e' " evadere" un pochino da tutto cio' che ti tiene " imprigionata".... e' spaziare all'infinito per alleviare il quotidiano.

Per ultimo....sono stata a Ischia parecchie volte per " rigenerarmi" con le sue acque.....quali sono le altre terme vicine di cui tu parli?.......

Ora proprio per ultimo.....non vorrei che Fabrizio ....mi " bannasse"...;)......per continuare in ot.......magari mentre ti aspettiamo ( se vi va), si potrebbe riconsiderare qualche analogia tra le opere viste sino ad ora.

Ciao a tutti.

Oriana un'opera artistica può essere famosa per tanti motivi, ovviamente un artista affermato conferisce fama all'opera più di uno sconosciuto, ma anche nell'ambito dello stesso artista poi quell'opera è più famosa di quell'altra, i motivi possono essere vari.
Io da impertinente qual sono mi diverto a sottolineare motivi impertinenti.
Se quel Cristo velato è stato misconosciuto per tanto tempo e non così la famosissima pietà di Michelangelo, perché un conto è la fama di Michelangelo e altra cosa è uno scultore come Sanmartino, un conto essere esposti nella basilica di San Pietro, ben diverso è in una cappella privata bellissima ma in un vicoletto; un conto è avere come committente un papa, altra cosa uno come il principe di Sansevero avversatissimo dal clero dell'epoca che confondeva scienza e stregoneria.
Eppure oggi se digiti su Google Cristo velato trovi l'immagine di quest'opera accostata a quella della pietà di Michelangelo.
Per analogia: Verdi è un grandissimo musicista ed è famosissimo, così famoso che il suo volto, ricorderai, finì sulle banconote! Sono però famosi anche Puccini, Bellini, Rossini, ma ti ricordo che Verdi oltre che musicista è stato anche un senatore della monarchia Sabauda, un paladino artistico di quell'Italia e quindi forse la differenza tra questi non sta solo tutta nelle note musicali. Sempre per analogia, da napoletano posso affermare che c'è voluto più di un secolo e mezzo per disseppellire la memoria di musicisti come Cimarosa o Pergolesi apprezzati all'epoca in ambito europeo (per es. da Caterina di Russia) ma appartenenti ad un regno ed una civiltà da rimuovere, anche come memoria storica, perché magari talvolta imbarazzante per un altro regno che sopravveniva.
Tra le statue del Canova, per fama la più intrigante resta quella di Paolina Borghese, intrigante infatti vedere nuda Paolina Bonaparte, una sorta di gossip.
Nel museo nazionale di Napoli il valore artistico di molte sculture della collezione Farnese esposte o di certi mosaici supera di gran lunga alcuni reperti pompeiani visibili in quello che una volta si chiamava "gabinetto segreto" ma tanti vanno in quelle piccole sale nell'ammezzato del palazzo per osservare e commentare con curiosità quel mondo antico del sesso che del sesso aveva già scoperto tutto.
Insomma un impertinente come me non smetterebbe mai di commentare su "fama ed arte" ma per amor di sintesi chiude dicendo con l'ultimo mio OT che se mi spogliassi nudo in una sala della Biennale di Venezia certamente sarei un "oltraggio al pudore" ma se lo facesse invece un Nanni Moretti quello sarebbe un... "nudo d'artista" ah ah ah!
Ciao.
Fanbirba
P.S.
Sulle terme a Napoli di dirò in m.p. (la pubblicità è bandita)
 

capricorno

Super Moderatore
Fan...ho visto su Google il Cristo velato.....dire stupendo e' poco, e' riduttivo !!!.... e' di una intensità tale che mi commuove....

Ecco questo e' un'esempio di come la materia, in questo caso il marmo....nelle mani di un'artista, diventi " impalpabile" diventando....un velo!

Questi sono doni eccezionali che una persona ha....al di là della bravura di un artista....sono convinta che un'artista, nel termine piu' alto lo e' perché nasce " artista"...... una persona può migliorare, ma se non ha " dentro di se" la capacità e la sensibilità.... non lo diventerà mai !!!!

Ps. Guardando dove si trova.....eravamo molto vicini....senza saperlo!
Sarà per la prossima volta.
 
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