Fabrizio
Well-known member
Nella sala IX troviamo l'Imbalsamazione di Cristo di Giovanni Bellini, dipinta tra il 1470 e il 1475:
La scena rappresenta il momento in cui il corpo di Cristo viene unto con oli e profumi prima della sepoltura. Sono rappresentati nel dipinto Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, oltre alla Maddalena che tiene una mano di Gesù tra le sue.
Della sala X vi mostro questo dipinto di Giulio Romano e Giovan Francesco Penni, l'Incoronazione della Vergine, 1505-1525
che viene denominato anche "Madonna di Monteluce", in quanto fu commissionato a Raffaello dalle Clarisse del convento di Monteluce (presso Perugia), ma non portato a termine a causa della sua prematura morte.
L'opera fu così commissionata ai suoi allievi Giulio Romano (probabilmente autore della parte superiore) e Giovan Francesco Penni (che si pensa abbia realizzato la parte inferiore, quella con gli apostoli riuniti intorno alla tomba fiorita), che la consegnarono nel 1525.
Nella Sala XI ci sono, tra gli altri, questi due dipinti del Barocci:
l'Annunciazione
e il Riposo durante la fuga in Egitto
L'Annunciazione fu dipinta dal Barocci negli anni 1582-1584 per la cappella di Francesco Maria II della Rovere, duca di Urbino, nella Basilica di Loreto. A riprendere questo particolare, dalla finestra si scorgono (sulla fiducia, visto che la foto non è venuta troppo nitida ) le torri del Palazzo Ducale di Urbino.
L'angelo ha in mano un giglio, simbolo dell’eterna verginità di Maria.
Nel Riposo durante la fuga in Egitto (1570 – 1573) sono rappresentati Maria, nell'atto di raccogliere dell'acqua dal ruscello, San Giuseppe e Gesù Bambino, con il primo che porge al secondo un rametto pieno di ciliegie.
[Continua...]
La scena rappresenta il momento in cui il corpo di Cristo viene unto con oli e profumi prima della sepoltura. Sono rappresentati nel dipinto Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, oltre alla Maddalena che tiene una mano di Gesù tra le sue.
Della sala X vi mostro questo dipinto di Giulio Romano e Giovan Francesco Penni, l'Incoronazione della Vergine, 1505-1525
che viene denominato anche "Madonna di Monteluce", in quanto fu commissionato a Raffaello dalle Clarisse del convento di Monteluce (presso Perugia), ma non portato a termine a causa della sua prematura morte.
L'opera fu così commissionata ai suoi allievi Giulio Romano (probabilmente autore della parte superiore) e Giovan Francesco Penni (che si pensa abbia realizzato la parte inferiore, quella con gli apostoli riuniti intorno alla tomba fiorita), che la consegnarono nel 1525.
Nella Sala XI ci sono, tra gli altri, questi due dipinti del Barocci:
l'Annunciazione
e il Riposo durante la fuga in Egitto
L'Annunciazione fu dipinta dal Barocci negli anni 1582-1584 per la cappella di Francesco Maria II della Rovere, duca di Urbino, nella Basilica di Loreto. A riprendere questo particolare, dalla finestra si scorgono (sulla fiducia, visto che la foto non è venuta troppo nitida ) le torri del Palazzo Ducale di Urbino.
L'angelo ha in mano un giglio, simbolo dell’eterna verginità di Maria.
Nel Riposo durante la fuga in Egitto (1570 – 1573) sono rappresentati Maria, nell'atto di raccogliere dell'acqua dal ruscello, San Giuseppe e Gesù Bambino, con il primo che porge al secondo un rametto pieno di ciliegie.
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