ma noi italiani ci dobbiamo sempre distinguere
soprattutto quelli del sud!
Dici bene...e dove andiamo lasciamo il segno.........svegliamo gli animi
Dici bene...e dove andiamo lasciamo il segno.........svegliamo gli animi
Ah dimenticavo...quando organizziamo la nostra prossima crociera?
La gita in battello si rivela un vero toccasana al nostro corpo e alla nostra mente: ci sentiamo leggeri, nonostante la stanchezza e i ritmi strepitosi della nostra visita; siamo gioiosi, spensierati e con una buona dose di adrenalina. A poche centinaia di metri, ai piedi del Monte delle Beatitudini, ci attende Tabgha, il luogo dove Gesù opera il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
L’interno del Santuario della Moltiplicazione dei Pani e de Pesci è ricco di mosaici; una pietra nera rappresenta il punto su cui sarebbero stati deposti i cesti con gli avanzi del miracolo. Meravigliosi mosaici arricchiscono la Chiesa : essi raffigurano pavoni, che simboleggiano l’immortalità, uccelli e serpenti, macine dell’olio; curioso anche quello raffigurante il nilometro, uno strumento utilizzato per misurare il livello del fiume. Vorremmo poter contemplare ogni particolare... ma Ronny, all’improvviso, ci sorprende; di fronte al famosissimo mosaico dei pani e dei pesci ci pone un “quiz teologico”: “ Come sappiamo, almeno spero, Gesù sfamo’ 5000 fedeli con due pesci e cinque pani. I due pesci raffigurati vanno bene, ma perché i pani sono solo quattro?” Silenzio tombale! Nessuno risponde, qualcuno si gira fingendo di non udire.
“Perché il quinto pane è Cristo! “ prosegue Ronny “Il pane di vita.”!
Il pane e i pesci hanno stimolato, intanto, il nostro palato : dopo sei giorni di crociera, anche il nostro fabbisogno calorico si è moltiplicato e un piccolo break urge immediatamente…
Risaliti sul pullman ci dirigiamo a Cafarnao, la città per la quale Gesù si allontana da Nazareth. Per conoscere meglio questa zona archeologica, la nostra guida ci descrive il villaggio ai tempi di Gesù, la struttura delle case e la loro funzione. Cosi’ ce lo illustra:
- E’ a Cafarnao che Gesù raduna i primi discepoli, fra cui Simon Pietro e suo fratello Andrea, Giovanni e Giacomo, i figli di Zebedeo, entrambi pescatori. Li invita a lasciare tutto, a seguirli per fare di loro “pescatori di uomini”. A Cafarnao c’è anche la casa di Pietro che ospita Gesù ; è qui che EGLI guarisce sua suocera ed il paralitico calato dentro dal tetto. Cosi’ ricorda i due episodi il Vangelo secondo Marco :
“In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lascio’ ed ella li serviva…..” (1,29-39).
“Gesù entrò di nuovo a Cafarnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico…….” “………….Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico - : alzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua…….”((2,1-12).
All’ingresso della città la statua di Pietro ci dà il benvenuto : Ronny ci spiega che è in questo villaggio di pescatori che l’apostolo si trasferisce con suo fratello per svolgere l’ attività della pesca. Lungo i viali notiamo i resti rinvenuti dagli scavi: pressoi per olio, macine per grano e cereali, mortai, grossi piatti e crateri in pietra , tutti oggetti che attestano come l’agricoltura fosse anch’essa , come la pesca, altresì , sviluppata. Raggiungiamo, quindi , la zona un tempo abitata. Ci colpiscono immediatamente le dimensioni ridotte delle abitazioni: infatti, non raggiungevano più di 3 m d'altezza ed erano coperte da tetti leggeri, fatti di travetti di legno e di terra battuta mescolata a paglia, per coprire le basse stanze ....
Le stanze ricevevano la luce attraverso una serie di finestre che si affacciavano sul cortile interno e servivano solo di rifugio per la notte; le attività della vita giornaliera si svolgevano invece nell’ampio cortile dove le donne preparavano i pasti e gli artigiani lavoravano….
Lasciato il villaggio occupato dalle abitazioni raggiungiamo, poco distante, una sinagoga risalente al V secolo.
In questa sinagoga del villaggio Gesù insegnava di sabato e guariva gli indemoniati e i paralitici. La sua costruzione è di pietra di calcare bianco con decorazioni di stile tardo-romano. La sala di preghiera presenta una pianta rettangolare ed è suddivisa in una grande navata centrale circondata su tre lati da sedici colonne coronate da capitelli di stile corinzio.
Percorrendo il parco, la nostra guida ci fa notare i resti di un capitello dove si possono vedere ancora scolpiti tre oggetti liturgici ebraici: una menorah, il candelabro a sette bracci, uno shofar, il corno da suonare nelle funzioni religiose e una mahta, il bracere per incensi.
La zona archeologica di Cafarnao ci trasmette molte emozioni: dai miracoli di Gesù al suo insegnamento nella Sinagoga dove, chiudendo gli occhi per un solo istante , si ha l’impressione di vedere il Maestro seduto li’, in mezzo alla moltitudine di gente, che predica , converte e opera prodigi.
E’ come un miraggio in un deserto dove credi di vedere , con i tuoi occhi , e di toccare ,con le tue mani….
E’ a quel punto che, invece, vedo Pinkbutterfly venirmi incontro ; mi vuole presentare uno dei crocieristi che ancora non ho avuto il piacere di conoscere: Fernando 59. Salutati lui e moglie, scorgo da lontano Marialuisa e suo marito , Angelfil e compagnia bella. Un breve saluto anche a loro ma non ultimo: ci rivedremo piu’ tardi sulla Jade!