Sabato 05/04
Una settimana è volata via…lasciando in noi quel misto di sensazioni fatte di gioia per le emozioni vissute e un velo di tristezza per dover salutare Lady O che ci aveva accolto, appena una settimana fa, con tutta la sua bellezza!
Ma la nostra vacanza non è del tutto terminata, avendo prenotato un’escursione (l’unica) con la Royal che prevedeva una visita al Parco Naturale delle Everglades e che ci avrebbe riaccompagnato infine all’aeroporto di Miami.
L’appuntamento era per le 7.30 allo studio B. Quindi approfittiamo per fare l’ultima colazione al Windjammer con discreta calma. Certo qui, il panorama dalle vetrate non era quello delle scorse giornate…non piu’ il mare che scorreva davanti ai nostri occhi…ma le luci di un’ancora addormentata Fort Lauderdale.
Le operazioni di sbarco non sono rapidissime in quanto a terra le procedure dell’Immigrazione procedono a rilento (pochi addetti doganali presenti), ma poi la situazione si normalizza e, prese le valige, per le 9 saliamo sull’autobus che ci attendeva fuori dal Terminal (molto ben segnalato dai vari addetti Royal) e che ci porterà al Parco.
Andando via lo sguardo era fisso sull’Oasis che piano piano si allontanava dalla nostra vista!
Dopo un tragitto di neanche un’ora, arriviamo alle Everglades. Quest’escursione alla fine supererà ogni mia aspettativa. Sapevo di cosa si trattava, ma non pensavo potesse essere cosi’ interessante…dove la natura ha fatto da padrona incontrastata…. Una natura ammirata da vicino grazie agli airboat, le tipiche imbarcazioni fluviali della zona, che ci hanno permesso di meravigliarci della flora e della fauna del posto in un percorso di circa un’ora!
Questa foto che segue mi piace particolarmente…
E naturalmente non poteva mancare l’incontro (sufficientemente ravvicinato) con alcuni alligatori che popolano la zona!
Al rientro, piccola dimostrazione con degli addestratori (si dirà cosi??) di alligatori
…certo che sono proprio degli animali tanto imponenti quanto per certi versi buffi!!
La visita si conclude e ci avviamo verso l’aeroporto…Ma qui, quello che definisco un piccolo colpo a tradimento…Prima di riportarci a Miami (e prima di noi, un gruppo all’aeroporto di Fort Lauderdale)…il bus si dirige nuovamente verso il porto…perché’?? Perché una coppia sarebbe risalita a bordo per fare l’altro itinerario con l’Oasis!!! Al di là del rivedere la nave che ha fatto un certo effetto pensando di non vederla piu’….un vivo sentimento di profonda invidia si è levato unanime nei confronti di quelle due persone!
Rapidamente giungiamo a Miami, in abbondante anticipo rispetto alla prevista partenza! Ma questo tempo ci permetterà in tutta rilassatezza di cambiarci, rinfrescarci e (ancora una sorpresa) concludere la permanenza negli USA con un pranzo in un ristorante messicano (dentro l’aeroporto!!) davvero carino, ben arredato e soprattutto ottimo.
L’aereo partira’ in orario e, in anticipo di quasi un’ora, arriveremo a Roma domenica verso le 12.30.
Dunque questa avventura è giunta al termine ma vivo rimarrà in noi il ricordo di una settimana eccezionale sotto ogni punto di vista.
Permettetemi alcune ultimissime considerazioni in ordine sparso:
L’Oasis non solo si è rivelata all’altezza delle aspettative che ci si era fatti leggendo i vari diari presenti qui, ma le ha superate! E’ al di fuori di ogni concepibile immaginazione…Se non si prova credo non si possa capire a fondo!
E’, come avevo accennato, un enorme parco divertimenti che fa felice il crocierista soprattutto americano, ma nonostante cio’ rimane pur sempre una nave e, personalmente, ho percepito questa sua doppia anima, in maniera netta, soddisfacendo la mia esigenza di sentire e vivere il mare!
La Royal si è dimostrata eccellente, come del resto è noto, per cio’ che riguarda l’intrattenimento (spettacoli unici e attività a bordo incessante).
Ho apprezzato anche gli scali, perché venivano incontro alle nostre esigenze di puro relax; se avessimo voluto qualcosa di piu’ “concreto”, luoghi da visitare o bellezze artistiche ed architettoniche da ammirare probabilmente saremmo rimasti un po’ delusi.
La pulizia a bordo è stata su livelli molto elevati, sia in camera sia nei luoghi comuni e, nonostante i recenti episodi di norovirus (o anche soprattutto a causa del loro verificarsi su altre navi), l’attenzione per l’igiene era fortemente sentita (sia dai passeggeri, sia dal personale di bordo).
Per chi è completamente a digiuno con l’inglese forse potrebbero esserci delle difficoltà (il mio è a livello base); è indubbio che l’italiano non rientra tra le lingue principali (penso in particolare agli spettacoli), ma con un minimo spirito di adattamento queste piccole difficoltà sono superabili anche grazie comunque alla presenza di una minima quantità di personale a bordo che parla italiano.
Il comportamento degli ospiti a bordo è stato superlativo, mai una lamentela evidente, mai un eccesso, mai un agire sopra le righe….
Questa foto di un Blackberry e di una borsa lasciati tranquillamente incustoditi dal proprietario, scattata mentre passeggiavamo sul ponte piscine, credo sia la dimostrazione di come la riuscita di una crociera dipenda in larga parte dagli stessi crocieristi e dal loro senso civico.
Vi ringrazio tutti per la vostra pazienza nel leggermi e chiunque avesse curiosità da soddisfare non esiti a contattarmi
Chiudo il diario con una frase, la conoscerete sicuramente, di Saint-Exupery tratta dal Piccolo Principe….
“Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito”….
Pur adattandosi a molte altre circostanze a seconda del sentire individuale di ciascuno, essa interpreta perfettamente il mio modo di intendere un viaggio e, più in particolare, un viaggio per mare, dove cio’ che davvero conta è lo spirito con il quale lo si affronta che permette di vivere appieno ogni attimo e superare anche quelle difficoltà ed inconvenienti che possono essere sempre dietro l’angolo.