gerryd63
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Ciao a tutti i croceristi del forum di “Croceristi.it “,premetto che questo diario della mia crociera “oltre le colonne d’Ercole” effettuata da 12 Ottobre al 21 ottobre 2011 con Costa Mediterranea,non è assolutamente una guida ma sono solo le mie impressioni da neocrocerista! Lascio perciò i consigli a chi è più esperto e capace di me!
Comunque dopo anni di rinvii per i più disparati motivi,finalmente sono riuscito a prenotare la mia prima crociera,il via libera dai miei impegni di lavoro è giunta all’improvviso,e quindi mi sono precipitato in agenzia di viaggio,dove mi è stata proposta una formula roulette che comunque sia stata la sorte non potevo rifiutare!
La sorte….appunto ,ha deciso che la mia prima crociera sarebbe stata “Oltre le colonne d’Ercole” 9 giorni insieme a mia moglie e mio figlio con Costa Mediterranea da Savona.
La partenza è per il 12 Ottobre 2011,quindi a poco più di 2 settimane dalla prenotazione,ad un prezzo che come ho già detto sarebbe veramente impossibile dire di no!
La cabina scelta è la classica interna al ponte i1 il più basso e quindi più economico,ma essendo “garantita” la speranza era che venisse up-gradata ad una superiore,cosa che puntualmente si è verificata in quanto ci è stata poi assegnata una bellissima esterna con balcone al ponte 7.
Il giorno della partenza siamo arrivati in auto al palacrociere di Savona con circa 1 ora di anticipo rispetto all’orario indicato,da subito l’organizzazione ci è sembrata perfetta! Dal sito Costa avevo prenotato il parcheggio per la mia vettura, in 15 minuti ci hanno scaricato la macchina dai bagagli e parcheggiata,senza che dovessi chiedere o spiegare niente! La hostess Costa una volta letto il numero di targa della vettura sapeva già chi ero,dove sarei andato e quindi con che nave partivo! La gentilezza si sprecava,in più ci è toccato un incoraggiante numero 7 di priorità di imbarco,che a regola,e che poi è stato confermato,ci ha permesso di salire a bordo in poco meno di 1 ora dall’inizio degli imbarchi previsto per le 13,00 .
Le operazioni di imbarco sono state veloci anche se abbiamo passato numerosi varchi e controlli sia di Costa Crociere sia della dogana.
Appena arrivati a bordo sul ponte 3,si è aperto ai nostri occhi l’atrio principale,con il bar Maschera D'Argento e gli ascensori panoramici e il pianista del pianobar che ci accoglieva con allegri motivi.
Gli addetti ci hanno accolti con un grande sorriso,e chiamandoci per nome ci hanno indirizzato ad uno degli ascensori panoramici,indicandoci il ponte e il numero della nostra cabina naturalmente già pronta…ma come sapevano chi ero e che cabina avevo? Mah…prodigi dell’organizzazione!!
La cabina si è presentata perfetta sotto ogni punto di vista,spaziosa e luminosa,con tutti i documenti di imbarco ,Today e carte di bordo ben ordinati sul letto, naturalmente le nostre valigie erano già lì ad aspettarci!
Vista l’ora ci siamo subito fiondati verso il nostro primo buffet,e dopo aver placato i morsi della fame,ci siamo dedicati all’esplorazione della nave con il tentativo di imparare al volo le varie ubicazioni di bar,ristoranti e quant’altro,cosa che puntualmente non ci è riuscita!
Il secondo giorno è trascorso in navigazione verso Malaga,il mare era veramente un olio e quindi la navigazione è stata piacevole sia di notte che di giorno.
Alle 13,00 attracchiamo a Malaga,lo sbarco è veloce e alle 13,30 siamo già terra,consiglio di prendere il bus urbano e non quelli Costa in quanto attendono entrambi all’uscita del terminal ma con quello urbano,si spende per l’andata e il ritorno solo 3,50 euro, e il biglietto si fa a bordo…comodissimo!! Volendo si può rggiungere il centro anche a piedi,saranno circa 2 km ma visto il costo esiguo del bus credo che non valga la pena.
La visita della città è comprensibilmente veloce visto che dobbiamo essere a bordo entro le 17,30. Molto bella la cattedrale,nonché l’Alcazaba con l’anfiteatro romano,si può accedere sia normalmente sia da un accesso dotato di ascensore che si trova dopo 100 metri seguendo la stradina a destra dell’entrata principale,stranamente non ci sono indicazioni…o almeno io non le ho viste,ma chiunque ve lo saprà indicare,non siamo saliti verso il Gibalfaro vista la notevole salita che c’è per raggiungerlo. Molto bello anche il centro pedonale con la via principale Calle Larios piena di negozi con le varie viuzze che si diramano verso chissà dove,mentre gli innumerevoli ristoranti e bistrot,intrattengono turisti e locali.
Alle 17,00 siamo a bordo,giusto in tempo per prendere il thè, facciamo una doccia e alle 21,00 cena al ristorante degli Argentieri,dopo aver visto lo spettacolo delle 19,30 al teatro Osiris.
Verso le 21,30 lasceremo il mar Mediterraneo per entrare nell’oceano Atlantico,con la speranza che il bel tempo e il mare calmo non ci abbandoni! Alle 23,00 saremo in vista delle luci di Tangeri,stasera a letto presto,domani a Casablanca ci attende l’escursione a Marrakesh,8 ore di pullman tra andata e ritorno,per un totale di 13 ore di tour.
Ci svegliamo che è ancora buio,la nave stà già attraccando al molo di Marrakesh,stranamente tutto è avvolto in una fitta nebbia,che ci ricorda molto più una città del nord Italia che non una città del Marocco! Comunque che siamo in Africa lo capiamo subito dalla scaletta di discesa a terra,alquanto scalcinata e rattoppata .
Per l’escursione a Marrakech ci aspettano dalle 3 alle 4 ore di bus per andare ed altrettanto per tornare,il tempo di percorrenza è molto indicativo e approssimativo, come tutto qui in Marocco,la mia preoccupazione era a questo punto vedere con che razza di autobus saremmo stati costretti a viaggiare,ma con piacevole sorpresa vediamo ad attenderci dei bellissimi bus turistici,nuovi e tirati a lucido,come inizio è incoraggiante!
Dopo aver lasciato la città di Casablanca iniziamo il viaggio,la descrizione del viaggio sarà molto breve,non abbiamo visto nient’altro che campi più o meno coltivati e case rurali che dire rurale è parola grossa,visto che sono poco più che capanne fatte di argilla ,bambini con il loro gregge di poche pecore,distese di fichi d’india,e desolazione a perdità d’occhio.
Arrivati a Marrakesh la prima cosa che noti è che il caos è sovrano!! Praticamente qui seguono una sola regola ,e cioè che non ci sono regole!! Il traffico è composto da qualsiasi cosa si possa muovere,asini che tirano carretti,bici motorini ,taxi ,furgoni e camion tutti rigorosamente scassatissimi, rari i semafori,inesistente o quasi la segnaletica, tutti vanno dappertutto creando un caos incredibile,anche perché lì tutti suonano costantemente per chiedere strada!
Scesi dal bus ci incamminiamo per i vicoli del souk,la situazione per i nostri occhi occidentali è assolutamente assurda,lo sporco è indescrivibile così come l’odore,a volte quasi insopportabile! passiamo per i vicoli che raggruppano i venditori di pelli,per poi passare da quelli degli arrotini e dei maniscalchi,per finire in quelli degli alimentari,i macellai che vendono pezzi di chissà quale animale alla belle meglio su un vecchio tavolo di marmo,senza nessuna protezione e con una temperatura di quasi 40 gradi,per la gioia di mosche e tafani,tutto accompagnato come sempre dai soliti motorini che passano da tutte le parti suonando sempre e comunque!
Arrivati alla piazza principale non mancano gli incantatori di serpenti e gli addestratori di scimmie,che per qualche euro ti fanno le foto con il serpente al collo o la scimmia in braccio! Sempre in questa piazza ci sono sarti con le loro vecchie macchine da cucire,pronti a farti sul posto qualsiasi lavoro di riparazione,così come i ciabattini intenti a risuolare per l’ennesima volta vecchie scarpe,è incredibile ma c’è anche il dentista,ma meglio detto”cavadenti”,in pratica se hai male ad un dente,ti fa accomodare su una vecchia sedia,e lui te lo toglie li sul posto,naturalmente senza anestesia e senza alcuna precauzione igienica,forse oggi è solo un’attrazione per turisti,però sul tavolino sotto al vecchio ombrellone aperto per ripararsi dal sole tiene in bella mostra denti e dentiere di chissà chi!!
A parte questo,abbiamo visitato una scuola Coranica,che altro non è che una ex scuola e università,l’edificio,anonimo all’esterno,all’interno si è dimostrato ricco di stucchi e legni intarsiati,così come la casa che fu,all’epoca del protettorato Francese,sede del rettorato,grandissima,con giardini interni lussoreggianti di palme,banani e alberi di cedro ,con stanze ricche di legni intarsiati,mosaici e soffitti a cassonetto.
Molto bello e buono è stato anche il pranzo, previsto in un bel ristorante del centro,anche qui l’esterno non prometteva niente di buono,ma l’interno era da mille e una notte!! Anche qui mosaici ,legni pregiati,tende colorate e tappeti ovunque.
La sala dove siamo stati ospitati,aveva la pianta esagonale,con colonne di marmo al centro,in alto,piccole finestre a mosaico fanno entrare un po’ di luce per aiutare il grande lampadario centrale in ferro battuto.
il pavimento è coperto da tappeti, le sedie in velluto rosso e i tavoli tutti rotondi e molto bassi ti costringono a sederti quasi per terra,il cibo,rigorosamente marocchino è molto speziato e gustoso,e per finire l’immancabile thè alla menta.
Durante il pranzo,due musicisti ci hanno allietato con i loro ritmi,e alla fine hanno fatto da colonna sonora a una bravissima danzatrice del ventre che ha saputo mettere fine al pranzo in maniera originale.
Il ritorno con il pullman ,grazie all’aria condizionata, si presta a un sonnellino ristoratore visto il caldo che per tutto il giorno abbiamo dovuto sopportare.
Marrakech,nonostante il costo dell’escursione Costa non proprio economico, e l’impegno fisico abbastanza notevole è sicuramente una escursione da fare per rendersi conto della vita reale che c’è in questa città così distante dalle nostre abitudini e canoni di vita,nessun documentario riuscirà mai a dare un’idea di quello che i propri occhi e il proprio naso possono vedere e sentire , i contrasti e le contraddizioni di chi non sa come arrivare al giorno dopo e ti chiede la carità e di chi invece possiede ville e auto di lusso.
Domani saremo di nuovo in Spagna,a Cadice, sarà una visita tranquilla,visto che abbiamo tutto il giorno a disposizione.
A Cadice scendiamo in tarda mattinata,la nave sosta tutto il giorno perché è previsto il tour a Siviglia,ma noi per questa volta vogliamo visitare Cadice che dicono sia molto carina,Siviglia la lasceremo alla prossima volta, Quindi ce la prendiamo comoda!
Vista la grandezza della città abbastanza contenuta abbiamo anche questa volta deciso per un’escursione “fai da te” grazie anche ai molti consigli che ho trovato su “croceristi-it” Quindi scesi dalla nave con piantina e appunti alla mano, ci è rimasto molto facile girare la città Andalusa.
Abbiamo iniziato esplorando le stradine caratteristiche con le case tutte uguali e bianchissime,molto bella anche la piazza dove si affaccia la splendida cattedrale….. spostandoci sul lungomare siamo arrivati alla fortezza di S. Catalina peraltro chiusa,così come il mercato coperto in piazza Torpete,ma visto che siamo arrivati di domenica,la cosa era alquanto prevedibile.
Il lungomare era veramente grazioso,la giornata estiva,nonostante il calendario segni già un Ottobre inoltrato,aveva riempito la spiaggia e in molti non disdegnavano un bagno nelle acque dell’oceano Atlantico.
Vista la distanza minima che divide il centro dalla banchina dove è ormeggiata la nostra Costa Mediterranea,decidiamo di risalire a bordo per il pranzo,così avremmo anche la possibilità di lasciare a bordo i vari acquisti prima di discendere di nuovo a terra.
Il pomeriggio trascorre velocemente,tra una viuzza e una piazzetta nascosta,Cadice è molto carina e caratteristica, purtroppo come ho già detto essendo sbarcati di Domenica stranamente quasi tutti i negozi erano chiusi ad eccezione dei ristoranti,bar e negozi di souvenir,un vero peccato,visto che in banchina erano ormeggiate ben 3 navi e il centro brulicava di croceristi,ma si vede che paese che vai e usanza che trovi!!
Da una via all’altra,ci ritroviamo al fresco del parco Genova con le sue piante da tutto il mondo delle forme più strane,il parco è molto interessante dal punto di vista botanico,ma la manutenzione non è delle migliori,molte cartacce e prati un po’ spelacchiati non rendono il giusto onore alla flora che è veramente notevole,comunque vale senza dubbio una visita,se non altro per riposarsi un po’ su qualche panchina al fresco!
Naturalmente non guardiamo l’orologio,e quando decidiamo di andare a visitare il castello di S. Sebastian unito alla terra ferma da una lingua di terra, ci accorgiamo che ormai è troppo tardi,ci limitiamo quindi a osservare la spiaggia della Caleta e le barchette ormeggiate che per la bassa marea stentano a galleggiare,ma purtroppo è ora di tornare a bordo.
Cadice è una città che veramente merita una visita,lasciando Siviglia ad un’altra occasione,così avremo la scusa per tornare !!
Ormai è sera,lasciamo l’ormeggio destinazione Lisbona,capitale del Portogallo,dove giungiamo la mattina del giorno dopo,fortunatamente anche qui la sosta è prevista per l’intera giornata.
Come ormai da tradizione giriamo da soli grazie alle piantine della città che troviamo in cabina e da quelle molto più particolareggiate che troviamo al momento dello sbarco nel terminal del porto.
A piedi raggiungiamo la maestosa piazza del commercio,piazza che si affaccia direttamente sul fiume Tago e che fa da porta alla via principale di Lisbona ,Rua Augusta,bellissima via pedonale che porta direttamente alla altrettanto bella piazza Don Pedro,in prossimità di questa piazza è presente l'Elevator De Santa Justa,ascensore monumentale in stile liberty per vedere il panorama di Lisbona dall’alto,ma a mio avviso la vera attrazione di Lisbona sono senza dubbio i tram.
I tram di Lisbona sono un pezzo di storia che è sopravvissuto ai progressi della tecnologia! Questi tram infatti risalgono agli anni 50 tutti di legno,incredibilmente preservati fino ai giorni nostri e ancora perfettamente efficienti.
È incredibile vedere questi autisti che con una vecchia maniglia azionano la marcia o i freni,tutto rigorosamente meccanico come una volta! l’elettronica è limitata all’obliteratrice dei biglietti, così anche tutto il resto della vettura è rigorosamente d’epoca,il pavimento di legno,i sedili di ferro con l’imbottitura di finta pelle e i finestrini in vetro tutti apribili per poter fare foto senza nessun problema,e le maniglie in alluminio e cuoio per aggrapparsi.
Questi mezzi di trasporto hanno tra l’altro coniato il termine “portoghese” conosciuto in tutto il mondo e che sta ad indicare chi senza pagare sfrutta qualcosa.
Infatti ancora oggi,chi sale sul tram senza entrare e rimane fuori aggrappato al trabattello di salita,non è tenuto a pagare il biglietto,da qui il detto.
Per chi fa da se come abbiamo fatto noi ,può girare Lisbona con il tram numero 28 che gira praticamente tutti i principali monumenti e piazze della città,conosciuto anche come “tram dei turisti”,il biglietto costa € 1,70 consiglio però l’acquisto del biglietto valido 24 ore che costa € 5,30 e che ti permette di scendere e salire quante volte si vuole! Questo biglietto si acquista alla stazione della metropolitana,a pochi passi dalla via principale Rua Augusta,in una delle sua traverse principali.
La parte più bella di Lisbona secondo me è senz’altro la parte vecchia dell’Alfama con il castello di San Giorgio dove si domina tutto il centro storico della città,da non perdere inoltre una visita al monastero di San Gerolamo dalla parte esattamente opposta dell’Alfama,nel quartiere di Belem.
Sempre nel quartiere di Belem da vedere anche la torre appunto di Belem,sul fiume Tago.
Visitare Lisbona in un giorno è impossibile,quindi ogniuno può farsi un proprio itinerario in base alle proprie esigenze o varie guide, perché qualsiasi via o angolo anche nascosto può valer la pena di una fermata,rivelandosi a volte molto originale e caratteristico .
Poi per chi come noi non si trova a proprio agio con il portoghese,consiglio il chiosco informazioni presente sempre su Rua Augusta proprio al centro della via,dove sono presenti hostess molto gentili e disponibili che fortunatamente conoscono anche l’italiano.
Lasciamo Lisbona in serata,ci aspetta un giorno e mezzo di navigazione per raggiungere Valencia,penultimo scalo di questa splendida crociera.
Arriviamo a Valencia che sono le 14,00 abbiamo avuto il tempo di pranzare,ma tra le formalità di sbarco e il tempo perso nel prendere la navetta,ci fanno arrivare in centro che sono ormai le 15,00 e dobbiamo essere a bordo per le 18,30 quindi ci limitiamo a visitare il centro storico.
Molto bella la cattedrale e il mercato coperto,quest’ultimo,risalente ai primi anni del 900, molto caratteristico,tutto in ferro e vetro che però vista l’ora era in chiusura,anche la piazza De Ajuntamento con la bella fontana al centro merita sicuramente la visita.
La cattedrale,chiesa di riferimento della città accompagna la torre del Miguelete,uno dei simboli di Valencia,se avete tempo merita senza dubbio qualche minuto al parco di Jardn del Turia,che altro non è che una specie di Central Park lungo 10/11 km e che attraversa tutta la città.
Come sempre il tempo non basta mai e la visita al museo oceanografico è limitata solo ad una sbirciatina dell’esterno…anche qui ci ripromettiamo di tornare con più calma e tempo.
Per raggiungere il centro di Valencia,consiglio di prendere la navetta Costa per raggiungere il centro,essendo l’attracco a non meno di 4 km dal centro,il costo è di € 6,00 andata e ritorno,ma se siete in almeno 4 persone sicuramente anche il taxi può essere un’alternativa valida,visto che chiedono in media dai 10,00 ai 15,00 euro a tratta.Comunque il costo di questi ultimi è soggetto all’intensità del traffico,visto che la corsa non si contratta ma va a tassametro.
Alle 18,30 in perfetto orario salpiamo direzione Marsiglia,ultima tappa del nostro viaggio,il ToDay segnala una preoccupante previsione di mare mosso,cosa che durante la notte si concretizza con un vento a 118 km/h e onde che strapazzano un po’ la nave e lo stomaco di molti ospiti.
Nonostante tutto la nostra velocità si manterrà costantemente sui 18 nodi il che ci permetterà di arrivare in orario anche all’attracco di Marsiglia,dove troviamo ad attenderci la Costa Magica .
Qui non scendiamo,visto che Marsiglia la conosciamo,preferiamo goderci la nave quasi vuota visto che molti sono scesi in escursione e gli ospiti francesi cono sbarcati per fine crociera.
Il giorno dopo Venerdì arriviamo a Savona alle 8,00 precise,ormai anche la nostra crociera è al termine,ci prepariamo allo sbarco che avviene alle 10,00.
La sera prima abbiamo salutato i nostri camerieri del ristorante e la nostra cameriera del piano,tutti molto cortesi,disponibili e cordiali …. Un po’ di malinconia ci assale come normale che sia quando qualcosa di bello finisce e devi lasciare persone con cui ti sei trovato magnificamente … ma meglio essere ottimisti,quindi meglio dire che oggi non è il giorno in cui è finita la nostra prima crociera,ma è il primo giorno in meno all’inizio della nostra prossima crociera!
Al più presto aggiungerò anche le foto!!
Un saluto a tutti gli amici che leggeranno queste righe
Gerry
Comunque dopo anni di rinvii per i più disparati motivi,finalmente sono riuscito a prenotare la mia prima crociera,il via libera dai miei impegni di lavoro è giunta all’improvviso,e quindi mi sono precipitato in agenzia di viaggio,dove mi è stata proposta una formula roulette che comunque sia stata la sorte non potevo rifiutare!
La sorte….appunto ,ha deciso che la mia prima crociera sarebbe stata “Oltre le colonne d’Ercole” 9 giorni insieme a mia moglie e mio figlio con Costa Mediterranea da Savona.
La partenza è per il 12 Ottobre 2011,quindi a poco più di 2 settimane dalla prenotazione,ad un prezzo che come ho già detto sarebbe veramente impossibile dire di no!
La cabina scelta è la classica interna al ponte i1 il più basso e quindi più economico,ma essendo “garantita” la speranza era che venisse up-gradata ad una superiore,cosa che puntualmente si è verificata in quanto ci è stata poi assegnata una bellissima esterna con balcone al ponte 7.
Il giorno della partenza siamo arrivati in auto al palacrociere di Savona con circa 1 ora di anticipo rispetto all’orario indicato,da subito l’organizzazione ci è sembrata perfetta! Dal sito Costa avevo prenotato il parcheggio per la mia vettura, in 15 minuti ci hanno scaricato la macchina dai bagagli e parcheggiata,senza che dovessi chiedere o spiegare niente! La hostess Costa una volta letto il numero di targa della vettura sapeva già chi ero,dove sarei andato e quindi con che nave partivo! La gentilezza si sprecava,in più ci è toccato un incoraggiante numero 7 di priorità di imbarco,che a regola,e che poi è stato confermato,ci ha permesso di salire a bordo in poco meno di 1 ora dall’inizio degli imbarchi previsto per le 13,00 .
Le operazioni di imbarco sono state veloci anche se abbiamo passato numerosi varchi e controlli sia di Costa Crociere sia della dogana.
Appena arrivati a bordo sul ponte 3,si è aperto ai nostri occhi l’atrio principale,con il bar Maschera D'Argento e gli ascensori panoramici e il pianista del pianobar che ci accoglieva con allegri motivi.
Gli addetti ci hanno accolti con un grande sorriso,e chiamandoci per nome ci hanno indirizzato ad uno degli ascensori panoramici,indicandoci il ponte e il numero della nostra cabina naturalmente già pronta…ma come sapevano chi ero e che cabina avevo? Mah…prodigi dell’organizzazione!!
La cabina si è presentata perfetta sotto ogni punto di vista,spaziosa e luminosa,con tutti i documenti di imbarco ,Today e carte di bordo ben ordinati sul letto, naturalmente le nostre valigie erano già lì ad aspettarci!
Vista l’ora ci siamo subito fiondati verso il nostro primo buffet,e dopo aver placato i morsi della fame,ci siamo dedicati all’esplorazione della nave con il tentativo di imparare al volo le varie ubicazioni di bar,ristoranti e quant’altro,cosa che puntualmente non ci è riuscita!
Il secondo giorno è trascorso in navigazione verso Malaga,il mare era veramente un olio e quindi la navigazione è stata piacevole sia di notte che di giorno.
Alle 13,00 attracchiamo a Malaga,lo sbarco è veloce e alle 13,30 siamo già terra,consiglio di prendere il bus urbano e non quelli Costa in quanto attendono entrambi all’uscita del terminal ma con quello urbano,si spende per l’andata e il ritorno solo 3,50 euro, e il biglietto si fa a bordo…comodissimo!! Volendo si può rggiungere il centro anche a piedi,saranno circa 2 km ma visto il costo esiguo del bus credo che non valga la pena.
La visita della città è comprensibilmente veloce visto che dobbiamo essere a bordo entro le 17,30. Molto bella la cattedrale,nonché l’Alcazaba con l’anfiteatro romano,si può accedere sia normalmente sia da un accesso dotato di ascensore che si trova dopo 100 metri seguendo la stradina a destra dell’entrata principale,stranamente non ci sono indicazioni…o almeno io non le ho viste,ma chiunque ve lo saprà indicare,non siamo saliti verso il Gibalfaro vista la notevole salita che c’è per raggiungerlo. Molto bello anche il centro pedonale con la via principale Calle Larios piena di negozi con le varie viuzze che si diramano verso chissà dove,mentre gli innumerevoli ristoranti e bistrot,intrattengono turisti e locali.
Alle 17,00 siamo a bordo,giusto in tempo per prendere il thè, facciamo una doccia e alle 21,00 cena al ristorante degli Argentieri,dopo aver visto lo spettacolo delle 19,30 al teatro Osiris.
Verso le 21,30 lasceremo il mar Mediterraneo per entrare nell’oceano Atlantico,con la speranza che il bel tempo e il mare calmo non ci abbandoni! Alle 23,00 saremo in vista delle luci di Tangeri,stasera a letto presto,domani a Casablanca ci attende l’escursione a Marrakesh,8 ore di pullman tra andata e ritorno,per un totale di 13 ore di tour.
Ci svegliamo che è ancora buio,la nave stà già attraccando al molo di Marrakesh,stranamente tutto è avvolto in una fitta nebbia,che ci ricorda molto più una città del nord Italia che non una città del Marocco! Comunque che siamo in Africa lo capiamo subito dalla scaletta di discesa a terra,alquanto scalcinata e rattoppata .
Per l’escursione a Marrakech ci aspettano dalle 3 alle 4 ore di bus per andare ed altrettanto per tornare,il tempo di percorrenza è molto indicativo e approssimativo, come tutto qui in Marocco,la mia preoccupazione era a questo punto vedere con che razza di autobus saremmo stati costretti a viaggiare,ma con piacevole sorpresa vediamo ad attenderci dei bellissimi bus turistici,nuovi e tirati a lucido,come inizio è incoraggiante!
Dopo aver lasciato la città di Casablanca iniziamo il viaggio,la descrizione del viaggio sarà molto breve,non abbiamo visto nient’altro che campi più o meno coltivati e case rurali che dire rurale è parola grossa,visto che sono poco più che capanne fatte di argilla ,bambini con il loro gregge di poche pecore,distese di fichi d’india,e desolazione a perdità d’occhio.
Arrivati a Marrakesh la prima cosa che noti è che il caos è sovrano!! Praticamente qui seguono una sola regola ,e cioè che non ci sono regole!! Il traffico è composto da qualsiasi cosa si possa muovere,asini che tirano carretti,bici motorini ,taxi ,furgoni e camion tutti rigorosamente scassatissimi, rari i semafori,inesistente o quasi la segnaletica, tutti vanno dappertutto creando un caos incredibile,anche perché lì tutti suonano costantemente per chiedere strada!
Scesi dal bus ci incamminiamo per i vicoli del souk,la situazione per i nostri occhi occidentali è assolutamente assurda,lo sporco è indescrivibile così come l’odore,a volte quasi insopportabile! passiamo per i vicoli che raggruppano i venditori di pelli,per poi passare da quelli degli arrotini e dei maniscalchi,per finire in quelli degli alimentari,i macellai che vendono pezzi di chissà quale animale alla belle meglio su un vecchio tavolo di marmo,senza nessuna protezione e con una temperatura di quasi 40 gradi,per la gioia di mosche e tafani,tutto accompagnato come sempre dai soliti motorini che passano da tutte le parti suonando sempre e comunque!
Arrivati alla piazza principale non mancano gli incantatori di serpenti e gli addestratori di scimmie,che per qualche euro ti fanno le foto con il serpente al collo o la scimmia in braccio! Sempre in questa piazza ci sono sarti con le loro vecchie macchine da cucire,pronti a farti sul posto qualsiasi lavoro di riparazione,così come i ciabattini intenti a risuolare per l’ennesima volta vecchie scarpe,è incredibile ma c’è anche il dentista,ma meglio detto”cavadenti”,in pratica se hai male ad un dente,ti fa accomodare su una vecchia sedia,e lui te lo toglie li sul posto,naturalmente senza anestesia e senza alcuna precauzione igienica,forse oggi è solo un’attrazione per turisti,però sul tavolino sotto al vecchio ombrellone aperto per ripararsi dal sole tiene in bella mostra denti e dentiere di chissà chi!!
A parte questo,abbiamo visitato una scuola Coranica,che altro non è che una ex scuola e università,l’edificio,anonimo all’esterno,all’interno si è dimostrato ricco di stucchi e legni intarsiati,così come la casa che fu,all’epoca del protettorato Francese,sede del rettorato,grandissima,con giardini interni lussoreggianti di palme,banani e alberi di cedro ,con stanze ricche di legni intarsiati,mosaici e soffitti a cassonetto.
Molto bello e buono è stato anche il pranzo, previsto in un bel ristorante del centro,anche qui l’esterno non prometteva niente di buono,ma l’interno era da mille e una notte!! Anche qui mosaici ,legni pregiati,tende colorate e tappeti ovunque.
La sala dove siamo stati ospitati,aveva la pianta esagonale,con colonne di marmo al centro,in alto,piccole finestre a mosaico fanno entrare un po’ di luce per aiutare il grande lampadario centrale in ferro battuto.
il pavimento è coperto da tappeti, le sedie in velluto rosso e i tavoli tutti rotondi e molto bassi ti costringono a sederti quasi per terra,il cibo,rigorosamente marocchino è molto speziato e gustoso,e per finire l’immancabile thè alla menta.
Durante il pranzo,due musicisti ci hanno allietato con i loro ritmi,e alla fine hanno fatto da colonna sonora a una bravissima danzatrice del ventre che ha saputo mettere fine al pranzo in maniera originale.
Il ritorno con il pullman ,grazie all’aria condizionata, si presta a un sonnellino ristoratore visto il caldo che per tutto il giorno abbiamo dovuto sopportare.
Marrakech,nonostante il costo dell’escursione Costa non proprio economico, e l’impegno fisico abbastanza notevole è sicuramente una escursione da fare per rendersi conto della vita reale che c’è in questa città così distante dalle nostre abitudini e canoni di vita,nessun documentario riuscirà mai a dare un’idea di quello che i propri occhi e il proprio naso possono vedere e sentire , i contrasti e le contraddizioni di chi non sa come arrivare al giorno dopo e ti chiede la carità e di chi invece possiede ville e auto di lusso.
Domani saremo di nuovo in Spagna,a Cadice, sarà una visita tranquilla,visto che abbiamo tutto il giorno a disposizione.
A Cadice scendiamo in tarda mattinata,la nave sosta tutto il giorno perché è previsto il tour a Siviglia,ma noi per questa volta vogliamo visitare Cadice che dicono sia molto carina,Siviglia la lasceremo alla prossima volta, Quindi ce la prendiamo comoda!
Vista la grandezza della città abbastanza contenuta abbiamo anche questa volta deciso per un’escursione “fai da te” grazie anche ai molti consigli che ho trovato su “croceristi-it” Quindi scesi dalla nave con piantina e appunti alla mano, ci è rimasto molto facile girare la città Andalusa.
Abbiamo iniziato esplorando le stradine caratteristiche con le case tutte uguali e bianchissime,molto bella anche la piazza dove si affaccia la splendida cattedrale….. spostandoci sul lungomare siamo arrivati alla fortezza di S. Catalina peraltro chiusa,così come il mercato coperto in piazza Torpete,ma visto che siamo arrivati di domenica,la cosa era alquanto prevedibile.
Il lungomare era veramente grazioso,la giornata estiva,nonostante il calendario segni già un Ottobre inoltrato,aveva riempito la spiaggia e in molti non disdegnavano un bagno nelle acque dell’oceano Atlantico.
Vista la distanza minima che divide il centro dalla banchina dove è ormeggiata la nostra Costa Mediterranea,decidiamo di risalire a bordo per il pranzo,così avremmo anche la possibilità di lasciare a bordo i vari acquisti prima di discendere di nuovo a terra.
Il pomeriggio trascorre velocemente,tra una viuzza e una piazzetta nascosta,Cadice è molto carina e caratteristica, purtroppo come ho già detto essendo sbarcati di Domenica stranamente quasi tutti i negozi erano chiusi ad eccezione dei ristoranti,bar e negozi di souvenir,un vero peccato,visto che in banchina erano ormeggiate ben 3 navi e il centro brulicava di croceristi,ma si vede che paese che vai e usanza che trovi!!
Da una via all’altra,ci ritroviamo al fresco del parco Genova con le sue piante da tutto il mondo delle forme più strane,il parco è molto interessante dal punto di vista botanico,ma la manutenzione non è delle migliori,molte cartacce e prati un po’ spelacchiati non rendono il giusto onore alla flora che è veramente notevole,comunque vale senza dubbio una visita,se non altro per riposarsi un po’ su qualche panchina al fresco!
Naturalmente non guardiamo l’orologio,e quando decidiamo di andare a visitare il castello di S. Sebastian unito alla terra ferma da una lingua di terra, ci accorgiamo che ormai è troppo tardi,ci limitiamo quindi a osservare la spiaggia della Caleta e le barchette ormeggiate che per la bassa marea stentano a galleggiare,ma purtroppo è ora di tornare a bordo.
Cadice è una città che veramente merita una visita,lasciando Siviglia ad un’altra occasione,così avremo la scusa per tornare !!
Ormai è sera,lasciamo l’ormeggio destinazione Lisbona,capitale del Portogallo,dove giungiamo la mattina del giorno dopo,fortunatamente anche qui la sosta è prevista per l’intera giornata.
Come ormai da tradizione giriamo da soli grazie alle piantine della città che troviamo in cabina e da quelle molto più particolareggiate che troviamo al momento dello sbarco nel terminal del porto.
A piedi raggiungiamo la maestosa piazza del commercio,piazza che si affaccia direttamente sul fiume Tago e che fa da porta alla via principale di Lisbona ,Rua Augusta,bellissima via pedonale che porta direttamente alla altrettanto bella piazza Don Pedro,in prossimità di questa piazza è presente l'Elevator De Santa Justa,ascensore monumentale in stile liberty per vedere il panorama di Lisbona dall’alto,ma a mio avviso la vera attrazione di Lisbona sono senza dubbio i tram.
I tram di Lisbona sono un pezzo di storia che è sopravvissuto ai progressi della tecnologia! Questi tram infatti risalgono agli anni 50 tutti di legno,incredibilmente preservati fino ai giorni nostri e ancora perfettamente efficienti.
È incredibile vedere questi autisti che con una vecchia maniglia azionano la marcia o i freni,tutto rigorosamente meccanico come una volta! l’elettronica è limitata all’obliteratrice dei biglietti, così anche tutto il resto della vettura è rigorosamente d’epoca,il pavimento di legno,i sedili di ferro con l’imbottitura di finta pelle e i finestrini in vetro tutti apribili per poter fare foto senza nessun problema,e le maniglie in alluminio e cuoio per aggrapparsi.
Questi mezzi di trasporto hanno tra l’altro coniato il termine “portoghese” conosciuto in tutto il mondo e che sta ad indicare chi senza pagare sfrutta qualcosa.
Infatti ancora oggi,chi sale sul tram senza entrare e rimane fuori aggrappato al trabattello di salita,non è tenuto a pagare il biglietto,da qui il detto.
Per chi fa da se come abbiamo fatto noi ,può girare Lisbona con il tram numero 28 che gira praticamente tutti i principali monumenti e piazze della città,conosciuto anche come “tram dei turisti”,il biglietto costa € 1,70 consiglio però l’acquisto del biglietto valido 24 ore che costa € 5,30 e che ti permette di scendere e salire quante volte si vuole! Questo biglietto si acquista alla stazione della metropolitana,a pochi passi dalla via principale Rua Augusta,in una delle sua traverse principali.
La parte più bella di Lisbona secondo me è senz’altro la parte vecchia dell’Alfama con il castello di San Giorgio dove si domina tutto il centro storico della città,da non perdere inoltre una visita al monastero di San Gerolamo dalla parte esattamente opposta dell’Alfama,nel quartiere di Belem.
Sempre nel quartiere di Belem da vedere anche la torre appunto di Belem,sul fiume Tago.
Visitare Lisbona in un giorno è impossibile,quindi ogniuno può farsi un proprio itinerario in base alle proprie esigenze o varie guide, perché qualsiasi via o angolo anche nascosto può valer la pena di una fermata,rivelandosi a volte molto originale e caratteristico .
Poi per chi come noi non si trova a proprio agio con il portoghese,consiglio il chiosco informazioni presente sempre su Rua Augusta proprio al centro della via,dove sono presenti hostess molto gentili e disponibili che fortunatamente conoscono anche l’italiano.
Lasciamo Lisbona in serata,ci aspetta un giorno e mezzo di navigazione per raggiungere Valencia,penultimo scalo di questa splendida crociera.
Arriviamo a Valencia che sono le 14,00 abbiamo avuto il tempo di pranzare,ma tra le formalità di sbarco e il tempo perso nel prendere la navetta,ci fanno arrivare in centro che sono ormai le 15,00 e dobbiamo essere a bordo per le 18,30 quindi ci limitiamo a visitare il centro storico.
Molto bella la cattedrale e il mercato coperto,quest’ultimo,risalente ai primi anni del 900, molto caratteristico,tutto in ferro e vetro che però vista l’ora era in chiusura,anche la piazza De Ajuntamento con la bella fontana al centro merita sicuramente la visita.
La cattedrale,chiesa di riferimento della città accompagna la torre del Miguelete,uno dei simboli di Valencia,se avete tempo merita senza dubbio qualche minuto al parco di Jardn del Turia,che altro non è che una specie di Central Park lungo 10/11 km e che attraversa tutta la città.
Come sempre il tempo non basta mai e la visita al museo oceanografico è limitata solo ad una sbirciatina dell’esterno…anche qui ci ripromettiamo di tornare con più calma e tempo.
Per raggiungere il centro di Valencia,consiglio di prendere la navetta Costa per raggiungere il centro,essendo l’attracco a non meno di 4 km dal centro,il costo è di € 6,00 andata e ritorno,ma se siete in almeno 4 persone sicuramente anche il taxi può essere un’alternativa valida,visto che chiedono in media dai 10,00 ai 15,00 euro a tratta.Comunque il costo di questi ultimi è soggetto all’intensità del traffico,visto che la corsa non si contratta ma va a tassametro.
Alle 18,30 in perfetto orario salpiamo direzione Marsiglia,ultima tappa del nostro viaggio,il ToDay segnala una preoccupante previsione di mare mosso,cosa che durante la notte si concretizza con un vento a 118 km/h e onde che strapazzano un po’ la nave e lo stomaco di molti ospiti.
Nonostante tutto la nostra velocità si manterrà costantemente sui 18 nodi il che ci permetterà di arrivare in orario anche all’attracco di Marsiglia,dove troviamo ad attenderci la Costa Magica .
Qui non scendiamo,visto che Marsiglia la conosciamo,preferiamo goderci la nave quasi vuota visto che molti sono scesi in escursione e gli ospiti francesi cono sbarcati per fine crociera.
Il giorno dopo Venerdì arriviamo a Savona alle 8,00 precise,ormai anche la nostra crociera è al termine,ci prepariamo allo sbarco che avviene alle 10,00.
La sera prima abbiamo salutato i nostri camerieri del ristorante e la nostra cameriera del piano,tutti molto cortesi,disponibili e cordiali …. Un po’ di malinconia ci assale come normale che sia quando qualcosa di bello finisce e devi lasciare persone con cui ti sei trovato magnificamente … ma meglio essere ottimisti,quindi meglio dire che oggi non è il giorno in cui è finita la nostra prima crociera,ma è il primo giorno in meno all’inizio della nostra prossima crociera!
Al più presto aggiungerò anche le foto!!
Un saluto a tutti gli amici che leggeranno queste righe
Gerry