Eccomi pronta a continuare:
Mercoledì 27 novembre, Cadiz.
L’arrivo è previsto per le ore 9, con il “tutti a bordo” alle 17.30.
Avevamo noleggiato un’auto da casa con Europcar, il cui ufficio è situato nell’edificio della stazione.
Avevamo pronti due itinerari: uno che comprendeva la visita di Arcos de la Frontera e poi giù lungo la strada che costeggia l’oceano e l’altro la visita di Siviglia, capitale dell’Andalusia.
Avevamo deciso che la mattina avremmo seguito l’istinto del momento per la scelta di dove andare.
C’è il sole, ma fa piuttosto frescolino, 14° alle 9; prendiamo un taxi fino alla stazione, ritiriamo l’auto, e…."Sevilla, dico io".
Stelvio, dice “ok, si va”.
Naturalmente siamo provvisti di navigatore, lo programmiamo e ci avviamo…..noi siamo così ;-)
Siamo già stati in passato a Siviglia con un’escursione Costa, riconosciamo la strada, non ci sono code, l’arrivo è previsto dopo 1 ora e un quarto circa.
Ci godiamo il viaggio, ci fermiamo a fare benzina (Stelvio mi fa notare che, come sempre, in Italia costa di più), ne approfitto per mandare un messaggio a Loredana e agli altri amici del forum.
Eccoci arrivati!
Che caos! C’è un gran traffico, ci dirigiamo verso Plaza de Espana; non riusciamo a trovare un parcheggio nelle immediate vicinanze (sono tutti controllati da parcheggiatori abusivi che pretenderebbero lasciassimo loro le chiavi….non ci pare proprio il caso)…. decidiamo di aggirarla, imbocchiamo un stradina laterale ed eccolo qui, un bel parcheggio libero (Stelvio ha un navigatore personale in testa, si orienta benissimo pure in città che non conosce, come fa, è un mistero….).
C'è anche la Silversea in gita a Siviglia
Scopriamo di essere proprio a due passi due dalla splendida Piazza che tanto ci aveva colpiti nella precedente visita.
Entriamo da una porta che conduce a degli uffici pubblici
Da lì siamo dentro ……che meraviglia!
E’ ancora più bella di come la ricordavamo!
Camminiamo e scattiamo; ci guardiamo intorno e scattiamo; siamo affascinati dai particolari, dai colori delle ceramiche, dai giochi di luce ed ombra….
E fa sempre più caldo, alle 13 ci sono 22 gradi!
Ci accorgiamo, non senza sorpresa, che siamo qui da due ore, è tempo di andare; cerchiamo un posticino per mangiare qualcosa; troviamo (il mio fiuto funziona sempre) una cerveceria tutta bianca e blu, proprio carina e di prezzi contenutissimi.
Poi, visto il traffico caotico (tutto il mondo è paese), decidiamo di rinunciare a recarci al Barrio de Santa Cruz (lo avevamo comunque visitato l’altra volta) e torniamo a Cadiz…l’oceano ci chiama.
Dirigendoci verso l’autostrada, notiamo i padiglioni dei diversi paesi partecipanti all’ Esposizione Universale del 1929.
Ripercorrendo la strada della mattina, ci fermiamo in un piccolo pueblo blanco, Las Cabezas de S. Juan, che attira la nostra attenzione: è piccolo, carino, curato, viuzze strette e lastricate, evidentemente non si vedono molti turisti, visto che gli abitanti ci guardano incuriositi .
Il tempo stringe, arrivati a Cadice, ci dirigiamo subito verso il lungomare, è da stamattina che non vedo il mare, mi manca…..
Il tempo di fare qualche foto, è tardi, dobbiamo riconsegnare l’auto….
Continua…..
Vi consiglio un romanzo ambientato a Siviglia: “All’ombra della cattedrale” di Nerea Riesco, di non facile lettura secondo me, ma che può essere interessante.