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Roma...il mio viaggio , nella Grande Bellezza.

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Due " fantasmi"...al museo!!

Alla larga, sono due inquietantissimi spettri!!! :)

Esiste anche una " chicca"....(avrebbe di sicuro interessato Gabriele)

E già.. neanche poco.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Non sono scappata...[emoji1]ma il tempo è sempre poco..

Aggiungo ancora qualche immagine di questo luogo che veramente mi ha incuriosito e sorpreso...


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Ma ciò che mi ha affascinato è l' atmosfera ...vi assicuro che entrare in questo museo al tramonto, con il colore caldo che filtra dalle vetrate è ciò che più emoziona....le statue vibrano, sotto questa luce e sembrano vive...


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Questa...posta al centro della sala, sembra contemplare nella sua solitudine un' orizzonte lontano.... è semplicemente splendida, non ti stanchi di ammirarla e la sensazione che ti trasmette è di calma e pace assoluta....



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È veramente magnifica.....

Ma un viso mi ha colpito nel profondo, di una dolcezza infinita....


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.....emerge così, dal nulla ....appartenente al passato e non è il solo presente in questo luogo.
Luogo fatto di mistero che ti prende per mano e ti conduce attraverso le spirali del tempo , mentre attraversi le sue sale.....non dovete perdere quest'occasione vi stupirà!!




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La Centrale di Montemartini è facilmente raggiungibile con la metro B, fermata Garbatella. La centrale venne recuperata dopo 20 anni di decadenza, restaurando il corpo centrale, comprendente la sala macchine e la sala caldaie. Alcuni macchinari vennero riposizionati e destinando lo spazio per servizi culturali e da lì a museo.

Divenne così : polo espositivo dei Musei Capitolini.
Ha avuto inizio nel 1997, con il trasferimento di centinaia di sculture in occasione della ristrutturazione di settori del museo capitolino, in occasione della ristrutturazione del Palazzo dei Conservatori. Venne allestita negli ambienti della centrale , la mostra " Le macchine e gli dei" ....titolo più che congeniale per accostare due mondi completamente opposti.....archeologia classica e archeologia industriale.

Un suggestivo gioco di contrasti che si rispecchiano l' uno nell' altro e questo incontro, che doveva essere provvisorio è diventato poi definitivo.

La maggior parte dei reperti provengono dagli scavi archeologici negli antichi " horti" romani. In particolare , i giardini , le residenze Imperiali e le Domus....( horti Sallustiani, horti dell' Esquilino). È rappresentato anche il centro monumentale di Roma, con ritrovamenti dell' area del circo Flaminio, la ricostruzione di parte del tempio di Apollo Sosiano e interessanti reperti dell' area sacra di largo Argentina...e tanto, tanto altro ancora.

È stata una vera scoperta di ....bellezza!


Ora invece vi vorrei portare in un altro luogo altrettanto bello.....



Vediamo se lo riconoscete....qualche indizio...



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A presto !!!
 
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Dunque dove eravamo rimasti?.......


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Qui! Ai piedi di questa scalinata....
Ma prima di salire , date un' occhiata a ciò che trovate lungo la via che dall' Altare della Patria, vi conduce al Campidoglio.
Troverete.....


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....questa singolare costruzione, parte di essa si trova sotto il livello stradale. È un' antica casa romana, alla base della chiesa dell'Aracoeli, fermatevi prima di salire al Campidoglio.


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Al Campidoglio si accede attraverso questa solenne cordonata realizzata da Michelangelo, in antitesi con la scalinata medievale posta accanto che dà l' accesso alla chiesa dell'Aracoeli.
La scalinata si apre magnificamente sulla piazza, dove il grande artista realizzò una prospettiva rovesciata, tesa ad enfatizzare il ruolo del Palazzo Senatorio, su di essa affacciato. Anche la stupenda balaustra su cui prospettano statue è sua.


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Questo è un modellino in scala, situato all' interno dei Musei Capitolini, giusto per darvi l' idea dell' insieme.




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La pavimentazione, stupenda!! È un disegno elicoidale che si innesta splendidamente nello spazio ristretto della piazza. La forza centrifuga incentrata sul basamento della statua, dà movimento alla piazza. È stata rifatta nel 1940 rispettando il disegno michelangiolesco.

Una curiosità: ad Expo 2015, l' albero della vita ha ripreso nella sua chioma, questo disegno della piazza.

Il monumento equestre posto al centro.


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Questo è l' originale, custodito all' interno del museo, al suo posto nella piazza una copia.
È il monumento equestre a Marco Aurelio, intorno al quale Michelangelo aveva concepito la piazza.

Ora guardiamoci attorno.....
È un' incanto questa piazza, mi sono seduta su una sporgenza in marmo nei pressi della fontana, prospiciente il palazzo comunale. Un colpo d'occhio su tutta la piazza, senti il rumore del traffico delle auto, ma non le vedi.....vedi il via vai delle persone, salire dalla cordonata e tutte, rimangono incantate da ciò che si trovano innanzi....
È stupore ogni angolo di questo luogo, è armonia delle forme.... è bellezza....



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Il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Capitolino, furono progettati da Michelangelo nel 1563, ma concluso un secolo più tardi. Nei due palazzi hanno trovato sedi i Musei Capitolini e costituiscono una delle più antiche raccolte pubbliche del mondo.

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Entriamo....


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Subito appena entrati nel cortile, resto colpita dai colossali frammenti di una statua...la Statua di Costantino. Originariamente alta 12 metri... incredibile vero? ....la testa è uno straordinario esempio della ritrattistica del IV secolo, caratterizzata dalla brutalità della semplificazione espressiva, tendente a rendere con l' espressione degli occhi la semidivinità dell' Imperatore.
Nel cortile oltre alla testa, parti residue del corpo che formava la statua, ed al muro sono appesi fregi della Basilica di Massenzio dove originariamente alloggiava la grande statua.

Dopo questa sosta , entro nel vivo della visita a questo museo che da tempo desideravo vedere....

Velocemente vi porterò attraverso le sue sale....


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E le sue opere...


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....mi ha colpito il contrasto dei colori, del marmo in questo busto....


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.....e l' austerità dello sguardo di quest' altro...
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Finalmente l' incontro con Medusa....


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Una sorprendente opera di quel genio del barocco seicentesco: Bernini.
Il barocco che rese Roma ancor più bella e spettacolare. In una sala del Palazzo dei Conservatori è custodita questa celebre testa di Medusa. La straordinaria resa del marmo, la sua lucentezza la rendono sublime allo sguardo. Il volto della Medusa è stravolto dal dolore e dalla frustrazione nel vedersi allo specchio....ed è qui la bravura di Bernini, nell' aver saputo cogliere l' attimo.

Per meglio comprendere quest' opera d'arte ...Chi era Medusa?

Esistono varie leggende...pare che sia stata una bellissima fanciulla , che oso' competere in bellezza con Atena e che, per questo affronto, la trasformò in mostro.



La sala successiva mi ha reso particolarmente felice.... è una vita che attendevo questo incontro...


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" Spinario "....delicata statua in bronzo di un bambino ritratto mentre si toglie una spina dal piede.

La sala dei Trionfi, ospita questo che è uno dei più celebri bronzi del mondo antico. Opera tardo ellenistica risalente al Isecolo a.C.


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È un piccolo gioiello di naturalezza e perfezione dei tratti, delle forme e di intensità espressiva...magnifica!


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Bella da tutte le angolature! E piccola, non fatevi ingannare dalle foto è di dimensioni ridotte.

Un altra opera suscita un tuffo al cuore...


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Il simbolo d' eccellenza di Roma....la lupa!



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Nella Sala della Lupa a palazzo Conservatori, il bronzo originale del Vsec.a.C. Di ambito etrusco- italico , cui furono aggiunti i gemelli nel XV sec.ad opera dal Pollaiolo.

Inutile dire che la visione di queste opere suscitano grande emozione...che andrà via via crescendo proseguendo nella visita.

Il museo offre molte sale splendidamente affrescate oltre che una vasta raccolta, greco romana ed Etrusca....



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Si arriva al padiglione costruito sull' area denominata " Giardino Romano" del palazzo . È una grande aula vetrata dove è conservato il grande monumento equestre di Marco Aurelio, per toglierlo al degrado atmosferico della piazza.


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Collocata forse nel 166, all' interno della villa lateranense di Domizia Lucilla, madre dell' imperatore, fu portata in Campidoglio nel 1538 per iniziativa di Michelangelo. L' imperatore è tratto nell' atto di rivolgersi al popolo con espressione benevola. Sotto la zampa del cavallo in origine vi era un barbaro vinto.


Altre opere adornano questo padiglione...


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Intensissima espressione di pacata serenità...



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La bellezza vista....da ogni angolatura...


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All' interno del Palazzo dei Conservatori esiste un tempio...


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Sono i pochi ruderi rimasti del Tempio di Giove, uno dei templi più importanti della Roma antica, che un tempo dominava il Campidoglio.

All' ultimo piano di questo museo una bella terrazza che offre un affaccio su Roma...ed un ristorante dove mi rifugio per il pranzo sfuggendo così al caldo rovente delle 13.....siamo a giugno, in un giugno atroce per il clima di questa città....

Uno sguardo su Roma.....prima di portarvi altrove....



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Nella penultima foto che vedete noterete un teatro molto simile al Colosseo, con vicine due colonne con un bel fregio sormontato ad un capitello....dietro, poco dietro la Sinagoga. Questo è il nuovo luogo dove vi porterò.
Una giornata speciale....quella giornata speciale di cui vi parlavo all' inizio del diario....

A presto dunque....
 
Grazie Oriana per la bella visita ai Musei Capitolini.

Noi romani dovremmo conoscerli benissimo, ma non è così: sono talmente ricchi di opere e di reperti, che è davvero difficile apprezzarli tutti...!

Attendo il prosieguo, con comprensibile curiosità sulle tue impressioni...;)
 
Grazie a te Gabriele.

Avete un patrimonio immenso di bellezze non solo custodite qui, ogni angolo della città ne è testimone.

Appena riesco continuo questo viaggio denso di ricchezza, che mi ha dato veramente tanto!

Consiglio di vedere un altra opera , sempre esposta qui, vi lascerà senza fiato....


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Il Galata morente....marmo vivo!




Vale la pena dare uno sguardo attorno, una volta usciti al bell' affaccio sui Fori Romani...visti da quassù sono impagabili!








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Perdonerete tutte queste foto, sarete stufi di vedere questi luoghi, ma è uno degli angoli che amo di più di questa città.

Un' ultimo sguardo anche alla piazza...


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A presto ed un saluto.
 
Vi parlavo all' inizio di questo viaggio, che in realtà riassume tre viaggi compiuti in questa meravigliosa città, di una giornata particolare, che resterà impressa nella mia mente per ciò che mi ha regalato...

Si conosce molto di Roma, ma non la si conosce mai abbastanza....esistono luoghi invisibili , quasi dimenticati e poco frequentati dal turismo di massa.
Un' emozione molto intensa....che mi resterà come ricordo indelebile...

Ognuno di noi dovrebbe una volta perlomeno, andare a visitare le catacombe. Mi ero ripromessa da tempo di farlo e ringrazio l' amico Gabriele, che ha organizzato per me questo incontro, con il passato e non solo questo...

Andiamo per ordine....

- Visitare le catacombe significa immergersi nel cristianesimo delle origini, far memoria delle vicende di alcune donne che hanno testimoniato la loro fede.
Agnese, fu martirizzata e sepolta nel cimitero di Via Nomentana.

Qui siamo diretti, per visitare tutto il complesso composto dalle catacombe, la chiesa di Sant'Agnese e il mausoleo di Santa Costanza, nel complesso ancora più grande della Basilica Costantiniana, di cui rimangono pochi resti visibili, che testimoniano quanto essa , doveva essere grande.


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Foto tratta da internet, con una ripresa dall' alto della zona.

- Le catacombe -



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Mappa del sito con in evidenza la rete sotterranea dei cunicoli.


- La storia qui, ci parla di persecuzioni, ma anche di conversione alla fede da parte della famiglia dell' Imperatore Costantino, che fece cessare le persecuzioni. La figlia Costanza, si appassionò alla storia di Agnese che, chiese a suo padre di realizzare una grande basilica, vicina alla tomba della Santa e così fu. Costantino fece edificare un Mausoleo in nome alla figlia Costanza...



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....eccolo, in una immagine molto suggestiva, come lo è l' ambiente....
Avremo modo di parlare in seguito ...


Ora passiamo alla visita delle catacombe.
Si accede solo con visita guidata, non si possono fare foto per ordine del Vaticano e del Papa in prima persona. Siamo in ambito del Vaticano ed in luogo sacro.
Le immagini che vedrete nel corso del diario, sono tratte esclusivamente da internet, allo scopo di spiegare meglio gli ambienti, che non risulterebbero " visibili" solo attraverso le parole.

Sì articolano in tre reti di cunicoli, scavati in tempi diversi; a partire dal secondo secolo sino al quinto. A volte, ci spiega la guida, quando ci sono forti piogge si allargano e le visite vengono sospese.
Si diramano per oltre 15 metri sotto via Nomentana, a quel livello sono le più profonde, antiche...noi visiteremo le più " alte" di livello in quanto sono in migliore stato di conservazione.


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Credetemi... è un labirinto là sotto.
Scavate interamente nel tufo, materiale molto ricco da queste parti, alcuni loculi sono stati richiusi, per mostrare come si presentavano. Chi aveva denari, faceva la lastra di chiusura in marmo, altrimenti erano semplici mattoni in cotto. Per riconoscerle avevano delle epigrafi incise in lastra di marmo, grande o piccola a seconda delle possibilità che una famiglia aveva....


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Molto suggestivo il percorso iniziale e si fa via via più intenso d' emozione...Siamo avvantaggiati siamo solo in sei più la guida; come dicevo, sono percorsi poco seguiti dal turismo, credo che il desiderio di visitarle lo si debba " sentire dentro ".

Mancano affreschi, il luogo è molto stretto e i cunicoli si intersecano ad ogni angolo, una luce fioca illumina questi spazi angusti, ma intrisi di fascino emozionale.
Le cavità si susseguono una sull' altra in lunghe linee parallele da ambo i lati.


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Ogni tanto si aprono tra i cunicoli delle piccole cappelle, con volta a botte; anch'esse hanno al loro interno sepolture ed appartenevano a gente agiata....


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In una di queste troviamo un' iscrizione semplice su una lastra di marmo, di un bimbo morto in tenera età.....


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.....Atanasio, il suo nome...ve ne propongo sopra l' immagine. Reca impressa una colomba, un ramo d' ulivo e il simbolo accanto cristiano....la spiegazione della guida ci mette commozione....

In queste cappelle erano solito riunirsi nel giorno della ricorrenza della morte del congiunto, non per celebrarne la dipartita ma bensì la sua rinascita a Nuova Vita.... è molto suggestivo tutto ciò è legato alla profonda fede che avevano i primi cristiani.

Una visita che lascia il segno, ma che vi consiglio se ne avete l' opportunità.
Raggiungere queste catacombe è facile, con la metro B, alla fermata dedicata alla Santa.

Usciamo direttamente attraverso una via sotterranea diversa dalla via percorsa in entrata. Ci troviamo esattamente sotto l' altare dove ha sede la tomba di Sant' Agnese....vi ricordo che qui giace il solo corpo, il capo è conservato nella Chiesa di Sant' Agnese in Agone a Roma in piazza Navona, la piazza nella quale si dice sia stata martirizzata.


- La chiesa di Sant'Agnese -



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La chiesa di Sant'Agnese, o meglio è definirlo il Complesso di Sant'Agnese, in quanto il sito riunisce un articolato mosaico di edifici: le catacombe, la Basilica Costantiniana, il Mausoleo di Costanza, la Basilica onoriana del VII secolo, sulla via Nomentana.
In realtà quest'ultima venne fatta costruire da Papa Onorio I nella prima metà del VII sec. al posto della ormai fatiscente Basilica Costantiniana del IV sec.
Il Papa fece erigere la nuova Basilica sopra la tomba della martire, mentre la precedente era nei pressi della tomba. Ai tempi dell' imperatore esisteva un saccello a custodire la tomba sottostante e sopra ad esso, il Papa realizzò la Basilica.

Qualche scatto dall' esterno....la parte absidale, e l' ingresso " in discesa" con le lapidi incise....per lo più lapidi sepolcrali ed attinenti alle catacombe....molto suggestivo questo percorso...



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Guardando la facciata si vede il primo ingresso, che introduceva direttamente al matroneo e da cui poi si scendeva alla basilica, il cui pavimento era al livello della tomba della martire. In pratica nella basilica ora si accede direttamente da sotto, il vecchio accesso ora è murato.

Nel catino absidale l' opera più preziosa ed antica...


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Si tratta di un mosaico raffigurante la Santa tra i papi, Onorio e Simmarco, figure simboliche,circondate da un abbagliante fondo oro, esempio dell' influenza bizantina in quell' epoca.


Altre immagini dell' interno della Basilica, molto suggestiva e raccolta...prima di passare alla successiva visita che mi ha veramente lasciato senza fiato....


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Ecco, il luogo che mi ha lasciato senza fiato....


- Mausoleo di S.Costanza -
È uno dei capolavori dell' architettura tardo antica; un edificio cristiano a pianta centrale con un ambulacro.
Deriva da modelli romani: il Pantheon, il Mausoleo di Augusto ed il tempio di Minerva Medica.

La caratteristica più innovativa che notiamo sono i due spazi circolari concentrici che lo compongono.

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Emana un fascino particolare, intatto nel suo primitivo splendore....varcare quella soglia è come entrare a far parte del tempo, immoto, fermo all' origine.... è una sensazione unica, di pace assoluta....

Nella penombra che " sa di sacralità" che avvolge l' intero complesso, ti senti parte di esso, avvolta da questo alone di misteriosa pace...


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Una luce fioca penetra dall' alto effondendo e distribuendo la luce, fioca ed intrisa di tanta atmosfera che si fa quasi tangibile, sulle bellissime forme che compongono l' intero spazio esterno.
Non è luce violenta ma carezzevole, quasi a voler suggellare nel profondo, il volere di Costanza, cui è dedicato il luogo.


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Costantina per l' esattezza, figlia di Costantino volle questo Mausoleo sorto a ridosso del cimitero sotterraneo, dove era sepolta la Santa martire di cui era devota.



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Planimetria della pianta del Mausoleo, presa da internet.


Il suo interno è sorprendente....
È preceduto da un narcete absidato che ai lati ,si innestava sulla navata laterale della Basilica.


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Da questa immagine , notiamo il narcete d' ingresso.

Al suo interno, vediamo una rotonda circolare coperta a cupola, preceduta da un deambulatorio circolare, separato da 12 colonne doppie in granito. La curiosità...queste colonne dette di " spoglio" , perché provenienti da precedenti edifici di epoca romana distrutti.

I capitelli delle colonne, di ordine corinzio, sono legati da due tronchi di architrave, la prima volta che si vedono.







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Queste colonne accompagnano dalla penombra alla piena luce dello spazio centrale.
La cupola è significativa...


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... poggia su un tamburo traforato da piccole finestre, da cui filtra la luce.

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Il suo interno era ricoperto di mosaici ora scomparsi. Una curiosità è il ripetersi del numero 12 : 12 doppie colonne, 12 sono le finestrelle nel tamburo che sorregge la cupola. Molto spesso in arte sacra, si trovano queste analogie riferite ai testi sacri, in questo caso affiancate alle figure dei dodici apostoli.
Altra eccentricità....le colonne.
Quelle appartenenti all'asse ortogonale sono in granito rosso....



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....in questa foto si vedono bene.

La parte più bella è l' ambulacro, decorato con stupendi mosaici del IV sec.raffiguranti frutta, fuori, animali, piccoli uccelli e scene di vendemmia. Sono distribuiti a settori, suddivisi da fasce di piccoli disegni geometrici.


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Sono perfettamente conservati ed è la prima cosa che mi ha colpito entrando...la preziosità che dona a questo ambiente in apparenza semplice e spoglio...ma solo in apparenza, osservandolo bene si scoprono infinite sfaccettature.


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In questo luogo ,( ora è presente una copia) era custodito il sarcofago in porfido rosso di Costanza, ora ai musei Vaticani.

(Se avete voglia di leggerne la storia e di vederlo, ne ho parlato nel td, dei musei Vaticani, sempre in questa sezione : viaggi.)

La particolarità di questo sarcofago, riprende le medesime decorazioni che abbiamo visto poco sopra, sulle volte dell' ambulacro: viti e scene di vendemmia.

Questa struttura per come è stata concepita, crea spazi fortemente caratterizzati dal contrasto, tra luce ed ombra, in una perfetta sintesi di armonia....



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....che non ti lascia indifferente, che non mi ha lasciato indifferente....non avrei più voluto più uscire di lì!

Ci sono luoghi, lì definisco " luoghi del cuore " , questo è uno di quelli....non finirò mai di ringraziare chi mi ha condotto lì....



Questa giornata straordinaria non è ancora finita....ci sposteremo in metro verso un altro luogo sconosciuto per me...




Continua....
 
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Grazie Oriana, per questo reportage ricco sia di note storiche e artistiche, sia delle tue impressioni tanto sentite e coinvolgenti.

Sono davvero contento dell'opportunità di questa visita, ad un luogo che dovrei conoscere bene così come lo hai descritto, perchè ci transito ogni giorno per recarmi al lavoro, e vicinissimo al liceo che ho frequentato da adolescente. In realtà non è così, come accade a tanti romani che hanno a portata di mano arte e storia di grande livello, ma hanno solo una conoscenza superficiale di quello che vedono, o meglio intravedono, ogni giorno.

Invito chiunque si rechi a Roma a visitare le catacombe, o queste di Sant'Agnese o quelle della zona Ardeatina , che raccontano tanti particolari dei primi cristiani e mostrano reperti preziosi e significativi.

Continuo a seguirti con vero piacere, e a leggere tutti i particolari che ti hanno così tanto interessato.
 
Grazie Gabriele!


Con la metro in poco tempo, arriviamo in una zona che ancora mi mancava di Roma....il Foro Boario e la zona del Ghetto, con il bellissimo Portico dell'Ottavia e tutta l' area archeologica che gravità attorno ad esso.





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Questo è il secondo appuntamento di questa intensa giornata!

Scendiamo al Circo Massimo in un' orario perfetto...poco prima del tramonto.


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Ho sempre desiderato essere in questo luogo e vedere le ombre allungarsi sul selciato e vedere i colori del Palatino, tingersi di ocra...contro un cielo dalle mille sfumature che piano piano si trascina verso il blu della notte...
Certamente per alcuni il luogo è spoglio, ma appartiene a quel mondo del passato glorioso di questa città.


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Un filmato segnalatomi da Manlio, illustra meglio delle parole questo luogo....ve lo propongo.









Pochi scatti , ed uno sguardo intenso ad imprimermi nella mente i colori....per poi proseguire.....

Camminiamo ora verso il luogo dell' appuntamento. Sarà una visita guidata con una professoressa Storica dell' arte, molto brava ,che ci guiderà alla scoperta del Ghetto, ed ai luoghi limitrofi, densi di importanza storica ed artistica....una persona veramente molto preparata, ci condurrà attraverso un percorso che parte dal passato remoto, sino ad oggi.

Il Foro Boario è qui che ci troviamo.

Oltre ai Fori Romani più conosciuti da tutti e più illustri, esiste questo... definito , più umile ma denso d' importanza storica.


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Il Foro Boario era un' area dell' antica Roma, posta lungo la riva sinistra del Tevere, compresa tra il Campidoglio e l' Aventino. Una zona paludosa, povera della città, in cui si teneva il bestiame. Nei pressi esisteva una località dove venivano ammassate grandi quantità di sale, provenienti dalla foce del Tevere.

L' area compresa tra il Circo Massimo a sud est, il Tevere a ovest e l'Aventino a sud. Quest'area era area di mercato, della Roma arcaica, collocata nel punto dove avvenivano i percorsi dei carovanieri, tra la valle del Tevere, l' Etruria e la Campania.

Come per tutte le aree dove avveniva il transito degli stranieri, era considerata esterna alla città, quindi al di fuori delle mura antiche.
Vi aveva sede un'antichissimo santuario dedicato ad Ercole, esisteva un guado, verso l' isola Tiberina, che in età regia, venne sostituito dal ponte Sublicio ad opera di Anco Marzio.

Il foro Boario a causa delle attività che vi si svolgevano, era oggetto di frequenti incendi, mentre la vicinanza con il Tevere, lo rendeva particolarmente soggetto ad inondazioni. L' area era ricca di edifici di culto, oltre all'antico santuario di Ercole, il Tempio di Portuno e il tempio di Ercole Vincitore.

A partire dal II sec a.C. le strutture del porto vennero spostate più a valle e la zona venne occupata dalle " insulae", abitazioni private.
Il medioevo produsse nuovi cambiamenti nell' area, il tempio di Ercole Vincitore , venne trasformato in chiesa: Santa Maria in Cosmedin.....voi la conoscerete di certo, si trova in Piazza della bocca della verità.


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Il suo campanile, il resto della facciata è coperto , in fase di ristrutturazione...


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....e la bocca della verità!....in un momento di " calma"....infatti è tardi ed è chiuso il porticato d' accesso....anche la chiesa, la vedrò in un altra occasione.


Ma un colpo d'occhio a tutta l' area merita proprio, passiamo accanto alla bella fontana...



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....ed ai tempietti, che sorgono in questa zona.....


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.......Che varrebbe la pena di visitare, le visite sono su prenotazione, si possono vedere ambedue al loro interno, credo siano interessanti.... diversi dal solito circuito turistico, sicuramente ricchi di fascino come lo è tutta quest' area che tra poco andrò a scoprire.

Il traffico è molto congestionato a quest'ora della sera.....le macchine in coda, su questo lato del lungotevere, suonano all' impazzata!
Arriviamo puntuali all' appuntamento, ma prima uno sguardo al ponte che congiunge questa riva, all' isola Tiberina ed ancora più in là con Trastevere.


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Il nostro appuntamento è alla piazzetta, dove c'è la fontana delle tartarughe....affrettiamo il passo.....e passiamo attraverso il cuore di questo rione....



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Ed è strano e particolare nello stesso tempo, vedere dei templi sorgere così a ridosso di una via, gremita di ristoranti...strano, ma bello stesso tempo....







Continua...
 
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L' area del Ghetto è compresa tra le vie dei Falegnami, via de' Funari, via della Tribuna di Campitelli, via Arenula, via del Portico d'Ottavia e lungotevere de' Cenci....il ghetto di oggi. In senso storico invece era più ristretto, cioè tra via del Portico d'Ottavia, piazza Delle Cinque Scole ed il Tevere.

La realizzazione dei famosi muraglioni a protezione dell' area dalle inondazioni del Tevere, comportò la demolizione di circa metà del vecchio ghetto.
Questi muraglioni erano necessari, per una radicale opera di risanamento della zona, quindi radendo al suolo le vecchie case fatiscenti.


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Tutta questa zona, accanto al complesso del Teatro di Marcello, durante il Medioevo divenne mercato del pesce, in quanto zona vicina al porto fluviale, dove veniva garantito l' approdo alle barche provenienti da Ostia....nel tempo, questa zona ha subito tante trasformazioni...

Ma veniamo alla nostra visita...

Queste nozioni che vi ho appena accennato, ci vengono spiegate dalla professoressa, prima di intraprendere la nostra camminata alla scoperta del Ghetto....
Partendo dalla piazzetta Mattei, dove ha sede il palazzo omonimo con la " fontana delle Tartarughe".



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Siamo nel rione Sant'Angelo e la piazza era al centro dell'isolato dei palazzi che appartenevano alla potente famiglia Mattei.


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Innanzitutto, due parole sulla fontana...
Formata da efebi, tartarughe, putti con l' anfora centrale e i delfini. La sua storia , la sua nascita parte subito dopo il restauro dell' acquedotto dell' Acqua Virgo; quando furono iniziati i lavori per portare una ramificazione sotterranea, per portare l' acqua in questa antica area, tra le zone più popolose di Roma.

Diverse dovevano essere le fontane in questa zona, una delle quali, era stata prevista nella piazzetta sede del vecchio mercato.
Ma, su pressione di Mattei, venne invece costruita nella vicina piazza proprio davanti al suo palazzo. In cambio la famiglia si impegnava a pavimentare la piazza e tener pulita la zona e la fontana.

C'è una curiosa leggenda popolare, legata alla fontana....

Si narra che il duca Mattei, per stupire il futuro suocero, che non voleva concedergli la figlia in moglie, facesse realizzare in una sola notte la fontana.
Il giorno successivo, fece affacciare la promessa sposa con il padre alla finestra, per ammirare l' opera. Per far sì che nessun altro potesse goderne la vista, fece murare la finestra...infatti, guardando il palazzo vi è una finestra murata.

C'è però una discordanza....la fontana è del 1581 e il palazzo di costruito più tardi nel 1616!

Con questo piccolo aneddoto, la professoressa ha attirato l' attenzione di tutti gli astanti, dopo di ché...il giro tra queste stradine dai nomi strani...dovuti agli antichi mestieri, alle antiche botteghe che qui avevano sede....



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Inutile aggiungere altro, solo le immagini...che ci conducono in un luogo affascinante, al calar del sole quando le facciate dei palazzi e delle chiese prendono vita....


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....ed è l'ora migliore per vedere la magia che sprigiona questa città....di come tutte le cose cambiano aspetto....sotto questa luce dorata....






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....e le piazzette si fanno più romantiche al chiarore dei lampioni accesi....


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Ed è così che girato l' angolo di una stradina all' apparenza insignificante, che si scoprono angoli inconsueti...che ti fanno dire che questa è " la Grande Bellezza "...l' anima nascosta di Roma.....



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Continua....
 
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Siamo nel cuore del rione Sant'Angelo, da qui in pochi passi , sotto ad alcune impalcature che denotano " lavori in corso", sbuchiamo nell' area archeologica del Portico d' Ottavia.


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Complesso monumentale di Roma antica, edificato in zona del Circo Flaminio in epoca augustea. L' insieme monumentale sostituiva il Portico di Metello del II sec.a.C. era formato da un recinto porticato che circondava i templi di Giunone Regina e Giove Statore....i resti sono ben poca cosa, appartengono ad una ricostruzione ad opera dell'epoca di Settimio Severo.

Ma oggi noi siamo molto fortunati, la persona che ci guida ha sovvrinteso all' opera di risanamento conservativo dell' area intera e ha i permessi per potervi accedere....

Per me è una grandissima emozione e con lei e la poca cerchia di persone, con un pizzico di trepidazione entriamo nell' area...



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Emozionante!! Calpestare la storia...apprendere le vicissitudini del passato, narrato con molto trasporto dalla bravissima Storica dell' arte...con un pizzico di commozione, allorché ci legge la corrispondenza tra Ottavia ed il fratello....sono documenti che appartengono al passato, ma riviverlo oggi, qui in questo ambito ha qualcosa di indefinibile....

Questo portico è stato " donato, intitolato" dall' imperatore alla sorella Ottavia, grande donna e madre ...in un periodo molto complicato e triste della sua vita....ma la storia di questo luogo comincia molto più in là nel tempo....a perdersi quasi nell' oblio.

Ancora una volta e come sempre, la storia di Roma profuma di eternità.....

La sera sta scendendo su questo luogo accrescendone la magia....le prime luci si accendono ed un convulso via vai tra le vie del Ghetto, con i ristoranti già al gran completo.


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Le luci giocano sul frontone del monumento....creando magiche evanescence....


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Ci allontaniamo tra i vicoli di quest'angolo di Roma....



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...la serata ha in serbo ancora una sorpresa....


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....sotto un cielo tra i più belli, che io ricordo di questa città....quando ancora il giorno indugia e la luce sfiora i monumenti, contro un cielo color cobalto....


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Emozioni che a lungo conserverò...un' immagine ed un luogo, tra i più belli di questa città...


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Continua....
 
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A Roma, troppo spesso si rischia di essere catturati dalle innumerevoli bellezze esistenti, trascurando quelle che appaiono meno, ma che sono degne di molta attenzione. Per il passato, per ciò che ci trasmettono della vita quotidiana di chi ha vissuto in questa città.

A cosa mi riferisco....?


Guardate questo luogo...



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Lo conoscete tutti, splendido vero !!! È un altro " luogo del cuore" di questa città, vedere quelle due cupole vicine è meraviglioso...mi si allarga sempre il cuore, ogni volta che ci passo...


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...forme perfette...

Ma non tutti sanno che sotto il selciato di questa strada ( via dei Fori Imperiali) è nascosto un mondo intero, in parte svelato in parte no, ma soprattutto non visibili ai più....

Roma nel corso dei secoli si è ampliata, ma soprattutto modificata stratificandosi sopra ad edifici preesistenti, distruggendone taluni per far posto ad altri. In questo processo, molto del patrimonio è andato perduto.

Alcuni palazzi si sono riadattati seguendo le particolarità dell' edificio preesistente, altri no. Sotto ai palazzi moderni che vediamo della Roma di oggi, c'è sempre qualcosa di preesistente dell' antica Roma...tutto ciò è affascinante!

E qui, proprio in questo spazio, sotto questi palazzi si cela qualcosa che ha dell' incredibile...

È il caso di Palazzo Valentini....a due passi da Piazza Venezia.

Il palazzo risale alla fine del 500, oggi sede della Provincia di Roma.
Già ai tempi della sua costruzione ed in sede di ristrutturazioni, sono riemersi tanti dati e tanti reperti, ma soprattutto uno scorcio della Roma imperiale. Finalmente nel corso di questi ultimi anni, si è deciso di renderli visibili al pubblico.

È un sito archeologico aperto a tutti e con visite guidate, a piccoli numeri di persone su prenotazione.
Non sono visite qualunque ma molto , molto particolari...
Sì è scelto un approccio unico nel suo genere per un sito archeologico...

Il viaggio che si fa nell' antica Roma non mostra solo reperti ma si avvale di tecnologie multimediali che permettono al visitatore di " entrare" a far parte di questo meraviglioso mondo del passato....in un contesto assolutamente affascinante!

Il nostro viaggio comincia qui....con noi , un romano, che non sapeva di questo sito...

....ci avviamo alla scoperta delle : Domus Romane.

Foto non ce ne sono, non si possono fare perché il palazzo è privato e sede di un' istituzione.

Cominciamo a lasciarci fuori il rumore del traffico, scendendo diversi piani sotto. Scale normali, sino ad un certo punto...poi tutto cambia...
Scale trasparenti, gradini trasparenti sopra a dei veri gradini in cotto con quelle belle losanghe a spina di pesce....scendiamo sempre più giù...con un po' di titubanza...non è facile poggiare i piedi su una superficie trasparente e vedere sotto " a distanza" il vero appoggio!...si ha l' impressione di cadere in una voragine...


Sotto palazzo Valentini, gli archeologi hanno scoperto due Domus , non due case qualunque ma appartenute a persone molto ricche, non si conosce i nomi dei proprietari , che si sono succeduti nel corso delle generazioni. Sappiamo però che le hanno abbellite con decorazioni, marmi che hanno dell'incredibile. Forse erano senatori, forse no, di sicuro erano patrizi , persone che erano l' elite della cittadinanza romana.

Entriamo dunque....

Al momento camminiamo cauti ed al buio, su una superficie che si rivelerà allorché, una voce ( quella di Piero Angela), ci dà il benvenuto e con la narrazione, si accende fiocamente l' ambiente...

Un'enorme volta a botte sopra di noi ed il pavimento, qualcosa di incredibile.... è in vetro, e sotto prende vita ciò che doveva essere al tempo...la Domus.
Mosaici, sepolti da secoli e ritrovati così come sono rimasti, per secoli celati nel nulla....

La bellezza dell' ambiente è vederlo che si ricostruisce, là dove il mosaico manca di tasselli, per opera della luce e delle tecnologie computerizzate, che prendono forma ricostruendo fedelmente le mancanze...facendoci così vedere, l' opera completa, così come doveva essere all' origine.

Il tutto spiegato bene, benissimo dal conduttore di quei tanti programmi, che ho il piacere di vedere spesso. Una perfetta sincronizzazione tra il buio dell' ambiente, che si accende sotto la guida della voce, facendoci così partecipi in prima persona, con un coinvolgimento veramente emozionante.

Non viene tralasciato nulla, luci, suoni effetti speciali....il terremoto ad esempio.
Nel racconto viene preso in considerazione un fatto e quindi ecco...la casa che si sgretola ed il rumore roboante e lo scossone del terremoto, che ci coinvolge...coinvolge i nostri sensi, facendoci non più spettatori ma protagonisti della storia.

Questo avviene, proiettando delle ricostruzioni sulle pareti, ricostruendo partendo dalle fondamenta, dal pavimento in mosaico, fin su in cima al tetto.....ed allora l' ambiente prende vita.
Si sente il gorgoglio dell' acqua nelle piscine delle terme, il sussurro delle fontane, il crepitio del fuoco nei bracieri...e i canti gioiosi dei bimbi....che abitavano lì...


Una casa famigliare, dove si vedono ogni sorta di suppellettili, i drappi alle porte, le finestre socchiuse, affacciate a splendidi orti....una ricostruzione di un ambiente che è rimasto sepolto per tantissimi secoli , ritornato in vita usando semplicemente la luce...
La luce e la tecnologia che permette di ricostruire con le proiezioni, l' intero complesso della Domus. Tutto questo avviene, passando da un ambiente all' altro al buio, con la guida che solo quando tutti i presenti sono all' interno, aziona il meccanismo, premendo un bottone....

Prende vita l' insieme e così, ci permette anche di vedere oltre...oltre la porta, e di trovarci all' estero della Domus , nel porticato esterno...e di vedere il cielo azzurro sopra di noi...e sentire lo scroscio dell' acqua in una giornata piovosa....

Vediamo l' impluvium, una vasca all' interno del loggiato, dove si raccoglieva l' acqua piovana....e ne vediamo la trasparenza, e le gocce di pioggia aprirsi in cerchi nell' acqua....

È veramente sorprendente tutto ciò!! Stando sotto terra a diversi metri sotto piazza Venezia!

I sotterranei di palazzo Valentini hanno conservato altro....addirittura tutto un complesso termale. Probabilmente si tratta di terme private, vediamo il calidarium, con addirittura i condotti che trasportavano aria calda, fornita da un forno. Condutture che si aprivano sito al pavimento e si estendevano lungo le pareti, per rendere tutto l' ambiente caldo.
Anche qui...una proiezione sulle pareti ci rende perfettamente l' ambiente , integro come sarebbe stato all' origine. E via via , tutte le altre sale di queste terme private, dove dominava il lusso, i marmi pregiati le decorazioni...

Gli archeologi hanno scoperto che, ad un certo punto queste terme e tutto il complesso delle Domus, vennero abbandonate , esattamente nel 538 d C. A Roma , avvenne un potentissimo terremoto che distrusse ciò che vediamo qua sotto. Tutto è rimasto così, sino all' intervento degli archeologi moderni che pazientemente, hanno ricostruito.
All' interno è visibile un museo, dove sono stati raccolti tutti i pezzi ritrovati durante gli scavi...sul pavimento e negli ambienti, ciò che vedrete sono esattamente copie, così come le hanno ritrovate gli archeologi. Una sorta di " fotografia" dell' ambiente al momento del ritrovamento.

La tesi del terremoto, è avvalorata dalle spaccature ritrovate nei marmi del pavimento e dei piani, collassati su di esso. Inoltre , tracce di travi di legno carbonizzate, tracce indiscusse di incendi propagati a seguito del terremoto.
Questo spiega il perché, questa casa così bella non venne più ricostruita, ed abbandonata. Nel VI sec.d.C. l' impero di Roma declinò e con esso anche i mezzi per le ricostruzioni.
Questi testi sono un simbolo, dell' abbandono e del declinò della città.

In un altro settore del palazzo, sono venuti alla luce i resti di un grande altro edificio .
Ci rechiamo dopo un breve tragitto in un luogo, dove affiorano dalle mura e dal pavimento, le sezioni di due immense colonne...è una base molto grande in calcestruzzo, la base per un edificio scomparso, forse era proprio il Tempio dedicato a Traiano dal suo successore.

In questo sito è straordinario vedere l' alternanza stratificata dei secoli, dal romano, al Medioevo, al Rinascimento sino all' epoca attuale.

L' ultimo tratto del percorso ci riserva una sorpresa...aprendo la porta....


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È la colonna Traiana, che troneggia.....una vista inusuale, siamo proprio ai suoi piedi.


La colonna racconta in maniera silenziosa , la storia e la grandezza di Roma, le sue conquiste volute da Traino....ci ricorda dove siamo e la grandezza della Grande Bellezza in cui ci troviamo , che non ha eguali al mondo.


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Concludo questa bellissima visita con uno scatto non mio, ma di Manlio, che è ritornato ancora una volta in questo magnifico luogo....alla fine dell' ultimo tratto, aprendo la porta....


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...ed è magia!
 
Altri luoghi celati dal tempo esistono e debbono essere solo cercati....
Appartengono a quel misterioso mondo nascosto di questa città.

Più volte ho sentito parlare di un luogo che ha dell' incredibile.
Di una Chiesa che è tre chiese in una....si parlava nel post precedente di stratificazioni, San Clemente ne è l' esempio più fulgido.


Le mattinate di metà giugno, di quest'ultimo anno, in cui la temperatura a Roma è particolarmente rovente, sono l' ideale per mettersi in cammino di buon ora....
Ancora il via vai non è convulso, pochi i passanti in un luogo solitamente il più affollato di Roma.
Dove siamo?.....


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In pratica la Basilica di San Clemente è posta dietro il Colosseo, a circa 300 metri, su una strada in leggera salita che dalla valle del Colle Oppio e il Celio, porta a San Giovanni in Laterano.

Approfitto della quasi mancanza di folla, per fare una passeggiata...al di là del Colosseo..

Vi mostro qualche immagine...


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Quel filare di pini di mare e la solitudine a quest'ora del giorno, mi fa venir voglia di proseguire, a lato del Palatino...giusto così, per seguire l' istinto....ma ho un programma dettagliato oggi, quindi rimando questa passeggiata e ritorno sui miei passi.
Affianco il Colosseo e mi porto all' inizio di via San Giovanni in Laterano.
Anche qui a lato della via, scavi archeologici forse facente parte, di quel complesso di costruzioni che davano vita alla Domus Aurea, che si trova proprio innanzi a me, sul Colle Oppio....altro luogo che mi manca di vedere.


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In pochi metri si arriva alla Basilica di San Clemente.
Prende nome da S.Clemente Papa, terzo successore di San Pietro.

Cosa ha di particolare questa chiesa?

Fino alla metà del XIX secolo si credeva che l' attuale basilica, fosse quella cui si riferiva San Girolamo, che nel 392d.C. parlò dell' esistenza di una chiesa a Roma, che preservava il ricordo di San Clemente.
Ma avvenne che...nel 1857, padre Josegh Mullooly, cominciò proprio degli scavi sotto la basilica attuale, scoprendo così un' altra basilica, l' originaria di cui parlava San Girolamo, risalente al IV secolo.

Ma .... ancora più sotto , eseguendo ulteriori scavi, riportò alla luce i resti di una struttura più antica, risalente alla fine del I secolo d C. Struttura che pare avesse subito modifiche nel II secolo, per facilitarne l' uso come mitreo, dai seguaci del culto di Mitra.

Ma non è finita qui!.....

Durante scavi successivi, particolarmente quelli nel 1912, in occasione della costruzione di un canale di scolo tra S.Clemente e il Colosseo, rivelarono al di sotto di questo terzo stato archeologico un quarto. Invaso da un lago sotterraneo che si era formato, vennero alla luce dopo l' intervento di scolo, delle costruzioni molto antiche, distrutte dall' incendio di Nerone nel 64 d.C.
In pratica il primo livello, il più profondo, di San Clemente era di una ventina di metri più basso del livello attuale.

Dopo l' incendio di Nerone, che distrusse la capitale, gli edifici sventrati furono riempiti di terra e servirono come base per le fondamenta delle altre costruzioni.... e così via, a stratificazione sino ad arrivare all' ultimo, dove poggia l' ultima chiesa, quella che vediamo ora.


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Entro, non dalla porta principale posta nella piazza omonima, ma da una porticina laterale in via San Giovanni in Laterano.



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Un' aria mistica e raccolta all' interno , una penombra rischiarata dalla luce delle lucerne , che fanno brillare di fulgore , gli splendidi mosaici e gli stucchi dorati. Si sentono note d' Oriente qui dentro...


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L' ingresso principale, immette prima in un cortiletto porticato, da qui il vero accesso alla Basilica, e sempre da qui, vi è l' ingresso al vecchio monastero Domenicano....


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La Basilica è del XII secolo e presenta la medesima pianta della Basilica sottostante, che invece è del IV secolo, seppure con qualche piccola differenza.
È formata da tre navate ed è un vero gioiello...


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In questa immagine presa in rete, la pianta dell' attuale Basilica.


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Sono tre i livelli visitabili, il primo ( a cui corrisponde la tavola qui sopra) appartiene all' attuale Basilica, medievale; lo strato subito sotto, la Basilica antica, in un edificio ancora più antico, si pensa ad una dimora di un patrizio romano, in cui venne inglobata la basilica antica; al terzo ed ultimo strato, il più profondo, appartengono un insieme di costruzioni romane di epoca post neroniana.
Un quarto livello sotto i precedenti appartengono tracce di costruzioni antiche romane.





Queste sovrapposizioni, che si riscontrano in altri edifici romani, sono avvenute in modo evidente in virtù alle sedimentazione dovute alla posizione ( la valle tra i colli Esquilino e Celio).

I primi due livelli sotterranei sono stati portati alla luce e consolidati, sono in buone condizioni , in parte comodamente percorribili e visitabili.


Attraverso una porta laterale si accede ad un vestibolo, dove ha sede la biglietteria da cui poi attraverso una scala, si scende nel secondo livello....







Continua....
 
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Una tavola presa in rete, per rendere meglio gli ambienti dei tre livelli della Basilica.

Nella basilica antica si accede attraverso una rampa di scale e subito si entra in una penombra che sa di mistero....





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Accanto all' abitazione privata che si pensa attribuita al un patrizio romano. Alcuni studi portarono a supporre che in periodo paleocristiano, in questo luogo avvenivano le prime riunioni di culto cristiano; venne nei secoli successivi ad edificarsi un' edificio, a fianco di questa abitazione che subì nel tempo modifiche.
Nel IV secolo fu aggiunta una navata centrale e due laterali, più tardi un' abside, con un altare ,una schola cantorum e aggiunto un pavimento floreale...visibile in qualche punto.

In seguito nei secoli successivi, vennero aggiunte decorazioni, alcuni affreschi e l' inserimento di colonne marmoree.


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Nella basilica inferiore si pensa che siano conservate le spoglie di San Cirillo e le reliquie di San Clemente.

Purtroppo l' ambiente è molto buio e alcune immagini, sono totalmente illeggibili.

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Gli affreschi presenti costituiscono un grande valore storico ed artistico, oggetto di numerosi studi. Rappresentano alcuni miracoli attribuiti al santo.
I recenti scavi non hanno evidenziato nessun atrio di accesso e non si hanno nessuna prova dell' esistenza. Dalle misurazioni delle costruzioni è probabile ci fosse, ma ancora non è stato trovato.... questo mi dà da pensare....che chissà quant'altro si trova nelle viscere di questa città!

Passiamo ora da questo ambiente, che se vi trovate a visitare, fatelo con molta attenzione....per me, nella seconda visita fatta due mesi dopo, ho trovato parecchi particolari che mi erano sfuggiti...il consiglio: prendetevi tempo!

Sul fondo del corridoio di fronte alla scala che avete percorso per raggiungere la basilica antica, svoltando a destra dopo il lungo corridoio a lato della navata, si arriva attraverso ad una piccola apertura, ad un vano piccolo, dove una ripidissima scala vi condurrà negli abissi più profondi del sito.
È molto particolare, in cotto con tasselli piccolissimi è posata a tratti a spina di pesce.... è molto scivolosa per via dell' umidità.


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Gli edifici scoperti a questo livello sono due :uno adibito probabilmente a magazzini, l' altro residenziale " insulae" , meglio noto come l' edificio del Mitreo.
Sono separati da un corridoio di 70 cm.reso percorribile dai recenti scavi.

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Il Mitreo.



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È posto al di là di una grata, al centro l' altare sacrificale per il culto di Mitra.


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Questo edificio è al di là del corridoio ( il primo che vi ho mostrato) e fa parte di un' insula, cioè di una casa suddivisa in tanti appartamenti posti attorno ad un cortile centrale. In questo cortile tra la fine del II secolo, fu realizzato un Mitreo.
Un piccolo tempio dedicato all' adorazione del dio Mitra, di origine orientale ed arrivato a Roma, dopo le conquiste in Asia Minore.

Secondo le credenze della religione Mitriaca, Mitra era un dio nato dalla roccia, per portare salvezza al mondo. Ben poco si sa tuttavia, del rituale di questa religione perché nulla ci è giunto. Non sembra che il rito abitudinale includesse sacrifici, ma che la caratteristica fosse di un banchetto in onore del dio.



Al di sotto di queste costruzioni, sono state rinvenute tracce di edifici ancor più antichi, che tuttavia sono ancora in fase di studio.


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Ancora altri ambienti, in un susseguirsi di corridoi e piccole anticamente, ci portano in piccoli vani, uno di seguito all' altro. Si tratta degli ambienti dedicati alla scuola Mitriaca.
Esistono altri ambienti, che si raggiungono tornando sui propri passi, ripercorrendo il vestibolo della scuola, qui una porta dà in un corridoio che portano ad una serie di stanze, i pavimenti sono in mattonelle disposte a spina di pesce, mentre le pareti sono rivestite di piccoli mattoni quadrati.

Una particolarità...si sente lo scroscio dell'acqua. Una sorgente sotterranea che anticamente forniva acqua alle case del I secolo....sorprendente tutto ciò!
Si può vedere lo scorrere dell' acqua attraverso una piccola apertura...



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Segni sulle volte delle stanze....


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È una visita che vi lascerà senza fiato, ed ancora una volta ci fa capire le potenzialità di Roma, di cosa ancora non ci ha svelato.
Un qualcosa di veramente grande che tutto il mondo ci invidia e che nessuno possiede.
È la sua immortalità..... ciò che si credeva morto, distrutto nel corso dei secoli è più vivo che mai.....basta aver voglia di scoprirlo.

Una città dai mille volti che mi affascina sempre più!!







Arrivederci alla prossima tappa, che mi porterà questa volta in piena luce.
 
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La Basilica di San Clemente è un' esperienza da vivere.....
Riemersa in piena luce ritorno verso il Colosseo per vivere un altro luogo che mi interessa molto.

La giornata è veramente calda, i Fori Imperiali sono quasi deserti e la tentazione di entrare è tanta....

All' incirca a metà di essi c'è una chiesa che trovai chiusa tempo fa è la chiesa dei Santi Cosma e Damiano....vale la pena entrarvi....sorge in prossimità ed ingloba parte di un antico tempio.


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Il cortiletto d' ingresso....che strano vedere una costruzione così diversa in un luogo così antico....



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Gli affreschi ti accolgono già nel porticato che delimita il cortiletto.... è un luogo di pace assoluta....



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Ma è tempo di entrare......






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.....dentro, un piccolo gioiello !!


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Un contesto decisamente grazioso in un piccolo spazio, non è molto grande la chiesa ma il mosaico dell' abside è qualcosa di veramente splendido.

Qualche scatto una volta uscita....e mi perdonerete se insisto , ma è la zona più bella di questa città.


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Il monumento posto all' ingresso della chiesa...e i Fori Imperiali in tutto il loro splendore!




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Prima di proseguire, ho voluto scendere verso una strada che si trova proprio dietro al Campidoglio......



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.....questa pavimentazione è veramente antica! Mi incuriosiva vedere quella chiesa in lontananza nella foto , sperando di trovarla aperta. Vana speranza! .... comunque mi ha dato modo di vedere da vicino la stessa chiesa ed uno sguardo più ravvicinato sui fori.




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Linee barocche e volute su questa bella facciata.
Più volte sono stata in questo luogo e non finisce mai di stupirmi!

Ripercorro i passi fatti il giorno precedente quando ero nel Ghetto...



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....e rivedo in piena luce, ciò che ho visto di sera...come cambia l' aspetto dei luoghi...

Il passo è veloce, perché ho un' intensa giornata davanti a me....ed andrò alla scoperta di ciò che c'è al di là di questo ponte.....




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A presto.....
 
Una particolarità...si sente lo scroscio dell'acqua. Una sorgente sotterranea che anticamente forniva acqua alle case del I secolo....sorprendente tutto ciò!
Si può vedere lo scorrere dell' acqua attraverso una piccola apertura...

Quell'acqua è la stessa che in passato alimentava il lago della Domus Aurea..

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Il lago poi fu prosciugato per ospitare il Colosseo, ma sembra ormai certo che nel Colosseo si sia tenuta almeno una rappresentazione di battaglia navale, e per farlo si utilizzò quella sorgente..

Nella Basilica di San Clemente è presente anche la più antica iscrizione in volgare che si conosca..

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''Traite, traite, fili delle pute''

In effetti è un pò.. volgarotta!! :)

https://it.wikipedia.org/wiki/Iscrizione_di_san_Clemente_e_Sisinnio

Camminare nel quartiere Romano da un senso strano, tra la presenza dello scorrere dell'acqua e la conservazione degli ambienti.. il passato tanto passato non lo è più..

La prossima volta vorrei portare Oriana ad Ostia Antica, sarebbe una bellissima esperienza..

Un saluto
Manlio
 
L' Isola Tiberina.


" È n' isoletta quieta
prediletta dar sole
che potressi chiamalla in tre parole:
l'isola der poeta.

Pare 'na barca tutta smerlettata
pronta p' anna' a scopri novi
orizzonti

ma che sur mejo l'abbino
fermata
di' colossi de pietra: lì du ponti!

Cia' sempre 'n velo de
malinconia
ricamato da 'n sacco de
rimpianti,
benché fiumme, da secoli, je

canti
la più bella canzona che ce sia.

È cia' mille ghirlandole
'ntrecciate
sopr'a li vetri de le finestrelle,

ghirlandole buttate lì a
manciate
da lì primi riflessi de le stelle."


( Lombardi)


Una bella poesia in romanesco che riflette il luogo un po' speciale dove ci troviamo oggi.
L' isola Tiberina, un mucchietto di acqua, di terra e di sole nato artificialmente, non si direbbe al vederla sembra naturale....
Secondo la leggenda, i romani presi dall' ira, lanciarono in acqua il deposito di grano dei Tarquini, in contrasto con loro...e da qui si formò un isolotto massiccio con tempo che assunse l' aspetto odierno.

Isola sacra di Esculapio, di San Bartolomeo e così via...non è stato facile attribuirne il nome , ma l' aspetto quello si. Non si sa come ne il perché ma doveva assumere la forma di una barca. È così è, ha proprio questo aspetto.


Le due estremità a punta furono create per dare al visitatore, quell' aspetto magico di una nave che solca il fiume.

Un'altra leggenda si intreccia su questo luogo....si narra che, quando Roma fu colpita dalla peste, incapace di reagire con i mezzi della medicina locale, fu salvata da un' ambasceria su nave proveniente dal tempio di Esculapio di Epidauro. Da qui si decise di erigere un tempio al suo onore.

L' isola oggi è collegata alle due sponde del Tevere da due ponti, che offrono una vista suggestiva sul fiume...bello vedere le fronde degli alberi che si protendono quasi a sfiorare l' acqua...


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Il ponte Fabricio che collega la riva all'isola.




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Con il primo passo su questa nave , arriverete nei pressi di una piazzetta antica, che conferisce un fascino particolare a quest'isola....



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Siamo davanti ad una bella basilica dedicata a San Bartolomeo, la cui costruzione avvenne attorno all' anno 1000.

Vediamo il suo interno....



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È uno splendore...il suo soffitto barocco cattura lo sguardo e ci si perde nello sfavillio di questi ori ed intarsi dorati. Lo sguardo vaga da un punto all' altro " leggendo" la storia sacra dipinta ....
Accanto all'altare le spoglie di San Bartolomeo che pare, dalla storia che si narra, trasportate qui in tempi recenti.

Una piccola curiosità.....



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Questa immagine ( tratta da internet) ritrae un particolare affrescato da Michelangelo nella Cappella Sistina e precisamente nel Giudizio Universale, dove viene ritratto appunto San Bartolomeo..... sembrerebbe anche che Michelangelo abbia dato le sue sembianze al viso di San Bartolomeo.


Pochi passi ed un altro ponte ci attende...e siamo dall' altra parte....rione Ripa ed un' immagine nota a molti....







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E qui si entra nel regno della cucina romana...il regno di cacio e pepe, amatriciana, carbonara, ravioli ricotta e parmigiano stagionato e chi più ne ha più ne metta!!! Una cucina che oltre che a sfamarti ti mette allegria, voglia di condivisione , il piacere dello stare assieme in un' atmosfera calda che solo un quartiere di borgata ti sa dare.


Siamo a Trastevere.


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È uno dei rioni più suggestivi e famosi, luogo di attrazione per i turisti e luogo di ritrovo per gli abitanti di Roma. Tra vicoli e stradine è possibile rivivere ancora il sapore di una città antica, magari assaggiando i piatti tradizionali della cucina romana nelle varie trattorie della zona.....
Al tal proposito sono rimasta incuriosita dalla simpatica verve dei proprietari dei ristoranti, che reclamizzato così i propri locali.....



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Zona vivace quella di Trastevere con belle case e palazzi color ocra, facciate ricoperte d' edera e vicoli dall' aspetto imprevedibile ma ricchi di quel fascino un po' datato.
Qui il piacere sta nel vagare senza meta....


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....lasciarsi travolgere dalla bellezza che ti circonda...

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.....quest' insegna ha un non so che' di magico...




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Un dedalo di viuzze, che ti spinge sempre ad andare avanti, a girare angoli per trovare piccole sorprese....fatte sempre di cascate di rampicanti, aggrappate alla bene meglio ad ogni cosa.....




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Chiazze di colore tra tutto quel verde, che portano allegria.....



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E poi, una piazza ed una chiesa...



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Santa Maria in Trastevere.


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Quest'ammaliante basilica è forse il più antico luogo di culto della Vergine. La facciata ( che noi non vediamo perché è in ristrutturazione) ha un pregevole mosaico della Vergine che allatta il Bambino, attorniata da 10 donne che reggono le lampade. Due sono velate e reggono una lampada spenta, simboleggiano la vedovanza, le lampade accese Delle altre , la verginità.

Venne fondata da Papa Callisto all' inizio del III sec. Secondo una leggenda, fu costruita sul sito dove sgorgò dal terreno una miracolosa fonte d'olio puro che flui' per tutto il giorno nel Tevere.

La struttura odierna è romanica, fatta costruire da Innocenzo III. Aggiunto poi un portico sul davanti nel 1700.


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I mosaici dell' apside e dell' arco risalgono al 1140....di una bellezza mozzafiato. Su fondo d'oro è raffigurato il Cristo e la Vergine in trono, attorniati da alcuni santi.



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Le colonne ed il soffitto sono molto particolari....
21 colonne romane con capitelli corinzi e ionici, alcuni provengono dal passato....come detto più volte, Roma è stata spogliata delle bellezze antiche, per poterle utilizzare per le chiese cristiane. Così avviene per queste colonne che provengono dalle terme di Caracalla.

Il soffitto in legno, progettato dal Domenichino attorno al 1600, eseguì anche la splendida immagine dell' Assunzione al centro.
A lato dell' altare è posto un candelabro, sulla destra, quello è il luogo preciso dove sgorgò la fonte d' olio....



Una visita la mia non completa di questa zona, vicino il Gianicolo e tant' altro con tante ricchezze e bellezze di questa Città, la più bella per me in assoluto.

Le lascio per la prossima volta qui....il piano di visita è già tracciato.


Questo luogo mi è piaciuto particolarmente, ho vissuto la genuinità e se vogliamo la semplicità della vita di borgata, di quella Roma che " non se la tira", lontana dai palazzi dal clamore, dalla confusione , dalla moda , da tutto ciò che rimbomba ai nostri orecchi. Se vogliamo qui, ancora un 'angolo di pace.


Facendo una riflessione, lo paragono ad un altro luogo di Roma altrettanto bello , visto l' anno scorso in un precedente viaggio.

Ma questa è un' altra storia....che vi racconterò.....






Se volete....a presto.
 
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Quell'acqua è la stessa che in passato alimentava il lago della Domus Aurea..

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Il lago poi fu prosciugato per ospitare il Colosseo, ma sembra ormai certo che nel Colosseo si sia tenuta almeno una rappresentazione di battaglia navale, e per farlo si utilizzò quella sorgente..

Nella Basilica di San Clemente è presente anche la più antica iscrizione in volgare che si conosca..

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''Traite, traite, fili delle pute''

In effetti è un pò.. volgarotta!! :)

https://it.wikipedia.org/wiki/Iscrizione_di_san_Clemente_e_Sisinnio

Camminare nel quartiere Romano da un senso strano, tra la presenza dello scorrere dell'acqua e la conservazione degli ambienti.. il passato tanto passato non lo è più..

La prossima volta vorrei portare Oriana ad Ostia Antica, sarebbe una bellissima esperienza..

Un saluto
Manlio

Sarà un piacere per me, visitare Ostia Antica....sarebbe si, una bellissima esperienza!...ci conto Manlio.;)

Poi magari, propongo un luogo visitato assieme, molto molto bello [emoji4]
 
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È un mondo fantastico!! ...fatto di sussurri, gorgoglii....scrosci improvvisi....



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....diafane trasparenze.....reali, irreali....fantastici visti attraverso i riflessi...




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.....iridescenze che svaniscono e rinascono in un solo istante ....



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....verdi frescure accarezzano i nostri occhi....






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In un mondo fatto di sola acqua....



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Poco distante da Roma , ma non potevo non esserci per vedere queste meraviglie.....


Tivoli...le sue vie d' acqua ....Villa d'Este.











Dire che è una sfortuna trovare l' acqua in giugno...l' acqua, non quella bella che scorre in questa Villa, creando fantastiche atmosfere, intendo per acqua , quella che cade dal cielo!

Eppure siamo a giugno, si giugno...di qualche anno fa...

Arriviamo a Tivoli a metà mattinata , dopo un viaggio relativamente breve e tranquillo con Manlio e Gabriele....non potevo chiedere di meglio!... le migliori guide in assoluto. La giornata è incerta, ma l' aria ci dice che pioverà ancora....l' acqua l' abbiamo lasciata a Roma ,dove è sceso un' acquazzone improvviso ma anche rapido per fortuna.....ma ora siamo qui, in questa meraviglia!


Iniziamo la visita, muniti di giacconi ed ombrelli.

Villa d'Este, un meraviglioso edificio che sicuramente, in una giornata di pieno sole, sarebbe ed avrebbe dato il massimo del suo splendore....ma ci adatteremo, ne potremo godere dei suoi giardini e dei suoi giochi d'acqua anche in una giornata non perfetta.



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La Villa venne fatta costruire dal Cardinale Ippolito d' Este, dopo la sua nomina a governatore della città di Tivoli da parte di Papa Giulio III. Affidò l' incarico a Pirro Ligorio e i lavori durarono 20 anni. La villa sorse su una precedente costruzione che venne ampliata.
Ma ciò che creò più impegno era il creare un' articolato impianto idraulico, per convogliare le acque dell' Aniene e dei suoi affluenti, fino alla villa....per creare quella magnifica scenografia dei i suoi giochi d'acqua !!

L' ingresso della villa, si trova vicino alla chiesa di Santa Maria Maggiore, varcata la soglia....si entra in questo piccolo mondo...un luogo ricco di fascino...



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...un piccolo chiostro, il primo colpo d'occhio sulle sue arcate che scadenzano lo spazio.....l' acciottolato composto in un ordine preciso....., l' atmosfera raccolta quasi mistica...poi, lo scroscio quasi impercettibile, ma tangibile di una fonte.....acqua limpida, acqua pura , sussurro sommesso .... che sgorga dalla roccia.....


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...e le prime trasparenze....che giocano nell' acqua ed il verde tenero, timido...che poi esploderà in tutto il suo fulgore nei giardini...


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Nonostante il cielo incerto e qualche goccia di pioggia, passeggiare per i viali di questo meraviglioso giardino, in cui si fondono perfettamente natura ed architettura e giochi d'acqua è rigenerante per lo spirito. Ci prendiamo tutto il tempo possibile per ammirare da ogni punto di vista gli scorci, veramente fantastici che questo luogo...incantato ci riserva.

Non è solo un giardino... è un' opera d'arte!...un' opera d'arte della natura e dell' acqua....elemento vitale per la natura e per la vita del creato.... elemento che " gioca" e prende tante forme....



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......e scorre in un crescendo di sussurri e bisbiglii......



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...diventando " roboante" ed impetuosa....la metamorfosi e si fa cascata......




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....e docilmente disegna panorami da sogno.....



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In cui si " specchia" la bellezza....



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Continua....
 
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