Secondo me Bruno, c'è una sostanziale differenza. Per schettino, non essendo le interviste vietate per legge, ne faccio una questione di opportunità. Non era opportuno pagarlo per rilasciarla (se è stato pagato), e non era opportuno farlo ad inchiesta in corso. Ma soprattutto, schettino a parlato per sè.
Un magistrato, rappresenta un' istituzione dello Stato, e non una qualsiasi. E non può rincorrere gli "umori del popolo", farsi trascinare in dibattiti di "piazza", o in "botta e risposta" nei giornali o in TV. Dovrebbe farlo, nella maniera più riservata possibile, nelle stanze di un tribunale.
Non conta che la versione di schettino venga smontata su un rotocalco, conta smontarla in un processo.
Io ne critico soprattutto il "modo" ed i toni utilizzati. Sarei stato disposto a giustificare una dichiarazione alla stampa da parte del procuratore, ma soft, del tipo: "l'intervista di schettino non ha nessuna rilevanza ai fini dell'inchiesta e delle indagini, rappresenta esclusivamente il suo pensiero. Che per altro contrasta con quanto finora rilevato da noi in sede di approfondimento dei fatti".
Una nota sobria e sintetica, punto e fine.
Questo il mio pensiero.
Un saluto
P.s.: Seafoam, ho letto solo ora il link da te postato, mi era sfuggito. Se così fosse, sarei meno critico nei confronti del procuratore.
Rimango comunque dell'idea che meno si parla quando si ricoprono certi ruoli, meglio è. e si evitano strumentalizzazioni.
Ciao