Silver Dawn, la crociera British Fashion

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Il piatto principale

 

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Formaggi e gelati (questi ultimi particolarmente buoni e con ingredienti e gusti particolari come si legge!)

 

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I dolci. E il caffè Illy che abbiamo trovato ottimo. Si può chiedere a fine pranzo o cena nello stesso ristorante (soprattutto se non riuscite ad ...alzarvi tanto facilmente!). Se vi va, si può chiedere anche altro fuori menù. Noi abbiamo provato una volta anche l'Irish coffee

 

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Il ristorante Atlantide è aperto per la colazione, a pranzo e a cena. La sala è elegante, tutta giocata sui toni del bordeaux e del legno scuro, con possibilità di tavoli riservati in alcuni angoli creati appositamente

 

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Il menù è di cucina internazionale con un occhio particolare per i patiti di aragosta, di cui si può gustare un'ottima Bisque, un'insalata di aragosta e caviale (nella foto) e la coda grigliata. Si può anche ordinare a parte, tra gli antipasti, il caviale con i suoi condimenti.



Nella cena di gala nel menù c'è l'aragosta alla Termidoro (è un piatto della cucina francese composto da una miscela cremosa di carne di aragosta cotta, tuorli d'uovo e brandy, inserita all'interno di un guscio di aragosta).

 

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Per gli appassionati di carne (o se siete stufi di aragosta) a bordo piscina si può cenare all'Hot Rocks con ottime bistecche che potete provvedere a cucinarvi da soli sulla pietra ollare (vi forniranno un grembiule). Se non vi va, potete chiedere che la cucini lo chef con la cottura che desiderate. Ecco il menù e la bistecca New York Strip Steak

 

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Questo in foto è uno scorcio del Salt Kitchen (o Salt Restaurant): è la novità che si trova sulla Dawn e le navi più recenti. Il menù cambia continuamente in base alla crociera e ospita piatti delle regioni toccate dalla nave. Si tratta di un immersivo concetto gastronomico, a cura di Adam Sachs, un famoso giornalista americano guru del settore, ispirato alle destinazioni delle crociere: un modo per avvicinarsi alle località toccate non solo attraverso monumenti e bellezze naturali ma anche per mezzo della cucina tipica, realizzata con i veri ingredienti del posto. Nel menù di questa crociera British Fashion si trovavano quindi piatti inglesi, scozzesi e irlandesi, spaziando dal Black Pudding alla Irish Lobster Bisque (l'aragosta è immancabile), dalla Scottish Salmon Tartare al Salmone in crosta di noci, da vari piatti con l'agnello alla Scottish Potato Pie e ai dolci con mousse al liquore irlandese Baileys.


Il programma comprende il Salt Bar, dove si gustano, accanto ai classici, anche i liquori o cocktail dei luoghi visitati. Per esempio a Plymouth abbiamo trovato nel menù il gin della famosa distilleria che avete visto all'inizio.
Il Salt Lab è poi un laboratorio (gratuito, su prenotazione) dove apprendere i segreti della gastronomia regionale con "classi di cucina" seguite dagli chef in un affascinante ambiente rotondo con tutte le attrezzature (Masterchef insegna...). Ci sono poi le Salt Excursions che accompagnano l’ospite alla scoperta dei gusti più autentici del territorio (per esempio si va a visitare alcune cantine o tenute inglesi e scozzesi). E le Salt Conference, le conferenze di approfondimento con esperti che salgono a bordo per l'occasione.

Questo il Salt Bar (su cui torneremo)



E questo il Salt Lab

 

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Non abbiamo provato invece il Kaiseki, ristorante di cucina giapponese al ponte 4 (che abbiamo visto sempre affollato, la foto è scattata fuori orario)

 

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E neanche La Dame, di cucina francese al ponte 8 con una splendida vista all'esterno. L'arredo è particolarmente curato così come la posateria e gli altri dettagli. All'ingresso e all'interno cristalleria di Lalique con riferimento alla musa Aretusa.

 

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Una bella serata tra musica jazz e ottima cucina abbiamo passato invece al Silver Note, disegnato secondo il modello dei locali newyorkesi.

 

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Dal menù intrigante abbiamo scelto il polpo marinato, la mousse di funghi e il granchio

 

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Oltre a due spettacolari dolci (purtroppo le luci soffuse non aiutano per le foto)


Berry Fantasia con una mousse di frutti di bosco e una piramide di cioccolato bianco



E Sugar Vulcano con cioccolato e crema chantilly. Tutto il servizio di piatti al Note è esclusivo e particolare

 

[dalsnibba]

Eccomi, ci sono anche io
Sempre molto interessante!

 

[mauro2014]

È permesso? Seguo con interesse.

 

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Benvenuti a Massimo e Mauro!

 

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Del whisky torbato e altri fumi...

Il Salt Bar al Ponte 4, come abbiamo accennato, segue la filosofia del programma Salt. Oltre ai classici liquori, sfodera nei menù prodotti e cocktail legati ai vari porti di attracco. Nel nostro caso è stato un trampolino di lancio nel mondo del whisky torbato grazie al barman Joel che, appreso della nostra passione per l'argomento, ogni sera ha tirato fuori una bottiglia diversa per ...approfondire.
Con l'aiuto di mia moglie sommelier ecco una piccola divagazione per gli appassionati.
Nb: ovviamente tutto senza ghiaccio, se l'avessi chiesto la dolce consorte mi avrebbe scaraventato giù dalla nave. Si può gustare con un bicchiere d'acqua accanto per dare ogni tanto tregua alle papille.

 

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Il whisky torbato prende il nome appunto dalla torba, il combustibile naturale fossile usato in Scozia (ma anche in alcune zone dell'Irlanda come il Connemara) per l'essiccatura del malto d'orzo nei tradizionali forni (chiamati kiln). La torba con i suoi fumi densi e pungenti trasferisce al whisky il caratteristico aroma affumicato.
A fare la differenza tra i whisky torbati è il grado di torbatura: maggiore sarà la permanenza dell’orzo nel forno, più elevato sarà il grado di torbatura con un’affumicatura più o meno persistente. Le distillerie e le marche più famose sono nel nord della Scozia in particolare nell'isola di Skye e in quella di Islay.

Abbiamo cominciato dal Talisker, la cui distilleria (fondata nel 1830) è appunto a Skye (isola che abbiamo visitato in un viaggio di terra l'anno scorso): molto conosciuto anche in Italia, è un whisky single malt (puro malto) elegante, dal sapore forte e deciso, dalle note affumicate molto intense e persistenti. Surge è un'edizione limitata, maturata in botti ex-bourbon. Di conseguenza si è sviluppato un aroma deliziosamente dolce, pieno di note di mirtilli e banana, con una nota di fondo di Crème brûlée

 

[ivanivanivan]

Ci sono anche io! Sono molto interessato e pronto a farmi dislocare la mascella anche da te!

 

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Il Laphroaig è uno dei whisky più torbati. Pungente, deciso e allo stesso tempo raffinato, si riconosce a distanza di metri. Laphroaig 10 anni è un single malt scotch whisky dall'isola di Islay. Laphroaig, pronunciato "La-froyg", significa "la splendida conca dell'ampia baia". Rilascia il pungente aroma terroso di fumo di torba, la dolce fragranza dell'orzo, il profumo delicato dei torrenti di Islay. Fondata nel 1815, la distilleria è stata visitata due volte da Re Carlo e si può fregiare del titolo di fornitore della Casa Reale (come è riportato in alto nell'etichetta).

 

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Il Peat Monster della Compass Box unisce il single malt sia di Islay che delle Highlands ed è stato creato appositamente per soddisfare gli amanti dei whisky torbati e affumicati. Grande classico della distilleria, è quindi un blended malt ricco, potente e muscoloso ma…mostruosamente equilibrato (con una etichetta che non si dimentica!). Luminoso color ambra, ha naso tipicamente affumicato ma non invadente perché ben coadiuvato da frutta a polpa gialla matura, marmellata di arance e refoli di burro d’arachidi. Assaggio caldo, potente, corposo, lascia intravedere una parte floreale di camomilla che si alterna alle note fumose tipiche del legno. Lungo e persistente il finale di torba e spezie.