Dal nostro diario di viaggio, che potete trovare per intero, completo di foto
qui:
La mattina seguente abbiamo attraccato a Stravanger, proprio affianco alla old town.
Colazione tranquilla, consapevoli del fatto che non avremmo avuto molte ore per girare e che in città non c'è molto da vedere. Anche questa è una delle tappe che avevo già fatto in precedenza. La città è carina, non offre molto, ma vale la pena passarci qualche ora. L'unica attrazione realmente importante nelle vicinanze è il Pulpit Rock. Il problema, grosso, grossissimo problema, è che non c'è il tempo tecnico per fare il tragitto che porta sopra alla famosa roccia, fare qualche foto e tornare in città. Ci si può/deve accontentare di un battello che fa il giro del fiordo, arriva sotto al viewpoint e torna indietro (escursione offerta pari pari da Costa). Inutile dire che se prenotate in anticipo l'escursione e quando arrivate li c'è brutto tempo, rischiate di non vedere niente e prendervi del gran freddo. Anni fa io sono stato SOPRA la roccia del pulpito e vi posso assicurare che lo spettacolo che si gode da li, in una giornata soleggiata, è a dir poco impagabile, strepitoso, assolutamente esagerato. Niente a che vedere con la gitarella in battello.
Il modo migliore per visitare la Norvegia è quello di utilizzare un camper, non avere tempi restrittivi ed essere in possesso di un budget non troppo limitato. Magari si devono attendere un paio di giorni per avere a disposizione la giornata giusta, ma quando arriva, si viene ripagati di tutto il tempo perso. Con così poche ore a disposizione, toglietevi dalla testa la possibilità di andare sopra al pulpito. In città, potete trovare dei tour operator che offrono l'escursione, ma vi dicono già in partenza che necessitate di circa 8 ore per fare le cose fatte bene. Effettivamente è così. Per raggiungere il punto di osservazione serve una macchina, da Stravanger dovete fare circa 30km, prendere un traghetto che vi porta da una parte all'altra del fiordo ed una volta arrivati alla base, salire a piedi per un paio di ore saltellando qua e la da una pietra all'altra (visto il terreno notevolmente sconnesso), utilizzare il tempo a disposizione per scattare quante più foto possibili e poi ripetere il percorso inverso. Ci dovrebbe essere anche la possibilità di prendere un traghetto direttamente da Stravanger, ma la camminata in salita (prima) ed in discesa (poi) non ve la risparmia nessuno.
Avendo queste informazioni di base ci siamo limitati a girare la cittadina. Abbiamo sfruttato la posizione strategica per fare subito un giro nella città vecchia. Una serie di villette a schiera (rigorosamente bianche), tutte in legno, con giardini privati perfettamente curati, piene di fiori di vario tipo e colore. Un paesino nel paese. Una old town che si anima praticamente solo quando sbarcano 2800 persone da una nave come la Costa Luminosa. Notevole impatto. Perfettamente mantenuta.
A spezzare un po' l'uniformità del quartiere possiamo trovare il museo/fabbrica di sardine di Stravanger. Si può entrare nella struttura per acquistare sardine, acciughe, sgombro,.. sott'olio, affumicato, al pomodoro,.. rigorosamente in scatola ed a prezzi convenienti. Una delle poche cose economiche ed allo stesso tempo particolari, scovate qui in Norvegia.
La visita vera e propria della fabbrica/museo è però a pagamento. Mi pare di ricordare che il biglietto costasse 70 o 75 NOK.
Una volta finita la parte vecchia ci siamo diretti verso quella nuova passando per l'ufficio postale centrale (evitate di comprare qui le cartoline), il tourist information (anche qui) e la "cattedrale". Volete entrare dentro quest'ultima? Che problema c'è? 30 NOK. Ne vale la pena? Non penso proprio.
Particolare invece il passaggio dal quartiere vecchio a quello moderno. Qui, i colori delle case si sprecano!!!
E' proprio in questa parte della città che troverete le cartoline (per chi non lo sapesse, in inglese vengono chiamate postcards) a prezzi più vantaggiosi ed i relativi francobolli (stamps).