Quindi alla fine Fincantieri si è "calata le braghe"? Non avrà mai da sola la maggioranza azionaria dell'Azienda, ma di solo una quota ricompresa tra il 45 e il 49%. Poi se un 10% dovesse essere assegnato ad una partecipata italiana, in realtà supererebbe il 50%; e se fosse MSC potrebbe vantare in assoluto tale maggioranza?
Poi mi chiedo, Fincantieri deve sborsare 80 milioni di euro per il 66,67 di STX, per avere solo il 45%? Il 21,67% rimanente chi lo sborsa?
Max?
http://www.themeditelegraph.com/it/...int-nazaire-nI36x5Ex8ibLkLJMDqLQjK/index.html
Il futuro assetto è diabolico. Cerchiamo di capirci di più. L'assetto proprietario che si configurerebbe sarebbe il seguente: Fincantieri NON azionista di maggioranza (arriverebbe al massimo al 49%), un socio non meglio specificato (Msc o un fondo d'investimento al 10%), L'Eliseo al 33% ed una controllata dell'Eliseo tra l'8-10%.
L'unico "blocco" certo in questo assetto sarebbe quello dello Stato Francese, che arriverebbe intorno al 41%. L'altro "blocco" di azionisti (Fincantieri+Msc o Fondo) avrebbe si la maggioranza (59% circa) ma non la governance. Perchè non è detto che i due soci si trovino d'accordo sulle strategie di Stx. Non solo: se il socio Msc o Fondo che sia non fosse d'accordo con Fincantieri, potrebbe votare con il blocco statale francese, di fatto garantendo la maggioranza decisionale allo stato Francese. Con Fincanteri messa all'angolo.
Un bel caos.
Un caso concreto su un possibile stallo? Supponiamo che il futuro socio al 10% sia Msc. E supponiamo che Msc voglia commissionare la costruzione di una nuova nave.
Msc avrebbe in questo contesto una doppia veste (ed un conflitto d'interessi): quella di cliente (ordina una nuova nave) e quella di fornitore (azionista di chi la costruisce).
Punterebbe quindi ad avere il massimo sconto da Stx sulla commessa (uno sconto del 10-15% ad esempio, comporterebbe parecchie decine di milioni di risparmio. E se la commessa fosse in perdita per Stx per colpa dello sconto, Msc concorrerebbe solo per il 10% alla perdita in qualità di azionista, ed avrebbe quindi tutto il vantaggio a far prevalere il suo status di cliente perchè i milioni risparmiati sarebbero ben di più del 10% della perdita). Quindi Msc voterebbe in CDA STX per proporre a se stessa un forte sconto.
In CDA (consiglio d'amministrazione) potrebbe tranquillamente trovare un alleato nello stato francese. Perchè? Perchè lo stato francese non ha come obbiettivo primario il lucro, ma il mantenimento del livello occupazionale dei cantieri. Che la commessa sia in perdita a loro importa poco, l'importante è prenderla. Meglio farsi carico del 41% della potenziale perdita(o del mancato utile) che non sborsare soldi comunque in ammortizzatori sociali a fronte di dipendenti in cassa integrazione per mancanza di commesse e futura disoccupazione (e minori voti nelle elezioni politiche quindi...).
Msc con il 10% e lo stato francese con il 41% avrebbero quindi la maggioranza per decidere, bypassando Fincantieri.
Non solo. In questo contesto, è probabile che Fincantieri non faccia per questioni di auto-concorrenza un'offerta per la nuova nave ad Msc come Fincantieri (non avrebbe senso farsi auto-concorrenza in casa avendo il 49% di Stx). Quindi Stx si troverebbe a costruire una nuova nave per Msc, con un forte sconto, scaricando il 49% della potenziale perdita (o del mancato margine) su Fincantieri (che per non farsi concorrenza non ha presentato un'offerta alternativa), maggior socio ma che di fatto ha votato contro, avendo Msc e lo stato francese il 51% dei voti. Insomma, Fincantieri sarebbe cornuta e mazziata. Pessima situazione per Fincantieri, se non disciplinata con patti parasociali "ad hoc".
Si arriverebbe all'assurdo che il vero padrone sarebbe il socio al 10%, vero ago della bilancia nel processo decisionale.
Ovviamente ho descritto solo una situazione teorica, ma non così lontana da quello che potrebbe effettivamente accadere.
Rodolfo, rispondo alla tua domanda. E' un falso problema quello degli 80 milioni a fronte del 49% di quote e non del 66%. Fincantieri comprerà il 66% di Stx secondo l'ordinanza del tribunale coreano per 80 milioni. Poi si impegnerà con l'Eliseo in forma scritta a rivenderne il 10% ad Msc-Fondo per 12 milioni circa e a Dcns l'8% per 9.7 milioni. Per cui il 49% di Fincantieri non varrebbe più 80 milioni, ma 57.6 milioni circa.
Vediamola in in altra ottica... se Msc dovesse realmente acquisire il 10% come si comporteranno le "rivali" di Msc? Accetteranno che i propri "segreti industriali" siano condivisi con Msc????
Il problema esiste, ma sulla carta è un falso problema. Nel senso che il segreto industriale è fortemente tutelato dalla legge, e prescinde dalle quote azionarie e quindi dalla proprietà.
Si può quindi essere azionisti ma non conoscere i dettagli tecnici di ciò che l'azienda produce. Anzi, direi che questa è la normalità nelle grandi company.
La questione acquista importanza se il socio (ad esempio Msc) ricopre anche cariche societarie di una certa importanza ( ad esempio Amministratore delegato, direttore generale etc.).
La situazione si rovescerebbe totalmente.
In ogni caso, al di là della legge, concordo con te Matteo, il rischio ci sarebbe comunque. Se Royal volesse progettare una nuova classe di navi innovative insieme ad Stx, trovo più facile che qualche dettaglio possa trapelare più facilmente verso chi ha più interesse che trapeli tra i soci....
Non è detto che accada (sarebbe illegale), ma diciamo che ci sarebbero più occasioni affinchè possa accadere....
Ovviamente, tengo a precisarlo, tutto ciò che ho scritto è PURA teoria, ipotesi per soli fini esplicativi sui possibili assetti societari futuri in seno a Stx....e sugli effetti che possono generare...