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Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Destino crudele!! Avevo scritto una lunga spiegazione su come questo post sarebbe evoluto e su cosa fosse il cantiere di Pisa, ma è saltato (capita troppo spesso!!) tutto, anche se l'avevo memorizzato negli appunti..

Va bhè.. approfitto per salutare, e mi sa che evolverà senza che spiego tanto.. :wink:

Salutoni!!
Manlio
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Manlio intervengo raramente ma ti seguo con interesse e con costanza. Grazie per l'impegno profuso nell'erudirci..
Un suggerimento: quando scrivi a lungo, fallo su una pagina Word. Quando hai finito, un bel copia/incolla ti permette di non correre i rischi che il mancato aggiornamento della pagina web ti faccia saltare tutto. :wink:
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Gabriele, mia sa che lo farò..
Avevo più volte fatto 'copia' negli appunti, ma quello che è successo ha addirittura annullato la procedura del copia/incolla..

Comunque, in estrema sintesi, almeno preciso lo spirito del topic..
Non ho intenzione di muovermi su ricostruzioni basate su disegni, grafiti ecc. voglio solo parlare di navi conosciute completamente, in cui tutto sia certo, e sia possibile visitare la nave originale o una sua ricostruzione..
E sembra strano, ma questa possbilità a volte esiste, per motivi fortunati, anche per navi di 4500 anni fa, mentre non esiste magari per navi di 500 anni fa..

Le navi di Nemi sono state ricostruite solo parzialmente, ma il 'volo' che abbiamo fatto è sulla base certa (i ritrovamenti) e dove non c'è certezza ma ipotesi (le fontane, le terme) l'ho detto..
Nella mia mente il resto del percorso è tutto su cose certe al 100%

La nave di Sahurè (2500 AC) Egizia, di cui conosciamo il progetto originale e la tecnica di realizzazione (poi spiegherò)

Per questa utilizzerò le foto di un modello fatto da un mio amico, Francesco Scarpino, che spero ci segua, e che mi sta inviando materiale

La nave di Cheope, se trovo le foto che, credeteci o no (ma chi ci è stato lo sa) fa bella mostra di sè accanto alla Piramide, una cosa incredibile.. è proprio lei!!

La nave di Nelson, la Victory, la più famosa del mondo? Che se ne sta intatta in Inghilterra..

Il Cutty Sark, fotografato da un mio amico su mia richiesta, anni dopo si incnediò..

La stessa Alkedo che ho mostrato prima è una ricostruzione da originale esistente.. ed anzi, un piccolo giretto in più sull'originale ci starebbe bene..

Per quanto riguarda il Cantiere di Pisa, invece che riscrivere tutto, riporto un mio intervento fatto in altra sede..

Siamo a Pisa, l'Auser è un affluente dell'Arno, purtroppo per chi ci abita o per fortuna per noi ha un brutto vizio: ogni cinquanta/cento anni, a causa delle piogge, il suo importante ma piccolo porto viene travolto dal fango, come a Sarno per capirci..

E se il fango travolge il porto sotterra le navi, ma non solo, le isola dall'aria..
Senza aria niente batteri, niente corrosione, niente di niente..

Dal quarto secolo avanti Cristo al secondo dopo Cristo l'Auser, nella zona di San Rossore diventa il più grande cimitero/conservatorio di navi del mondo..
Conserva le ossa degli animali a bordo, delle persone, la traccia dei cibi, il legno, il cordame, le navi.. i più piccoli dettagli..

image-1.jpg


Conserva le anfore, i prodotti, gli oggetti di bordo..

image-8.jpg


Insomma, tramite una serie di disgrazie, di valanghe improvvise di fango che travolgono ed a volte (poche) uccidono, l'Auser diviene una fotografia di seicento anni di storia Pisana, di evoluzione navale, di storia dei commerci, un resoconto della vita quotidiana sulle navi, un raccordo con il passato..
Si possono ricavare informazioni ben oltre Pisa, ci si può ricostruire parte degli scambi commerciali del mediterraneo e dell'evoluzione di un mondo..

Qualcosa è raccontato qui:

http://www.cantierenavipisa.it/

Va bhè.. post recuperato e niente sintesi!! :wink:

Invece:

Magellano ha detto:
Manlio intervengo raramente ma ti seguo con interesse e con costanza.

Al solito, senza interventi è tosta, una osservazione vale sempre molto..

Se poi qualcuno ha proposte diverse da quelle che ho fatto sopra, basta dirlo..

Salutoni!!
Manlio
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Ovviamente Manlio, senza interazione il tuo sforzo diventa unidirezionale ed è meno soddisfacente per te. Per quanto mi riguarda, lo scarso intervento è esclusivamente da attribuirsi alla mia totale ignoranza in materia. Leggo con interesse e curiosità ma non sarei in grado di sollevare qualche osservazione intelligente o, tanto meno, avanzare rilievi nei confronti di quanto spieghi.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Concordo con Gabriele, Manlio. E' una argomentazione molto specifica e se non si hanno competenze in materia è difficile fare interventi concreti. Prima ne stavo facendo uno, quando ho visto degli splendidi bulloni in acciaio inox sulle giunture della Alkedo, ma poi ho visto che l'avevi già anticipato tu nel commento. Bruciato :oops: :oops:
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Rodolfo ha detto:
Prima ne stavo facendo uno, quando ho visto degli splendidi bulloni in acciaio inox sulle giunture della Alkedo, ma poi ho visto che l'avevi già anticipato tu nel commento. Bruciato :oops: :oops:

:lol: :lol: :lol: :lol:

Mi sono chiesto anche io perchè non fare di meglio..
Si potevano replicare i bozzelli antichi, i chiodi in ferro ecc. ma è stato evitato di farlo, ed in modo vistoso..
La vernice è moderna, moderna la concezione di scafo, moderni i bulloni..

Sarà costato di meno, rende di sicuro l'idea, ma un minimo delude..

Capisco la difficoltà di far domande, va detto che io stesso non sono la guida migliore: ho una certa preparazione, ma sono un dilettante, e potrei toppare..
Anche per questo sto cercando di limitare l'esposizione a quello che conosco, ma il rischio di aver sbagliato qualcosa, magari poco ma sbagliato si, c'è..

Volevo il supporto di una persona che conosco (che è archeologa e lavora a Pisa) ma non l'ho ancora chiesto, ed alla fine forse è troppo: in fondo questo è un topic rigoroso si, ma con intenti divulgativi semplici, dare una idea, una sensazione, ma non entrare in tutto..

Va bhè.. vediamo che ne esce.. un po' di bellezza di sicuro, una parte (Nemi) è arrivata, altra arriverà!!

Salutoni!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Va bhè.. si riparte!!
Per ripartire si va ancora più indietro nel tempo..
Facciamo due salti in Egitto!!
Il primo salto lo facciamo nella tomba del principe Sahurè, chi è costui?
Sahurè (o Sahurà) fu un Faraone Egizio che regnò nel periodo 2487–2474 Avanti Cristo, che gestì varie spedizioni navali,

Sahura, cugino di Userkaf seguì la sua stessa politica di espansione inviando spedizioni a Byblos e nelle zone più interne della vicina Siria. Le sue navi tornarono cariche di ogni mercanzia e portarono in Egitto perfino un esemplare di orso, catturato nelle foreste Siberiane. Sahura sfruttò le miniere del Sinai, attivò le cave di diorite ad Assuan e si spinse fino alla misteriosa terra di Punt, ricca soprattutto di incenso, elemento indispensabile per svolgere i culti religiosi. Si trovava nel cosiddetto " Paese del dio", espressione che dal Medio Regno verrà usata per indicare tutti i territori situati ad Oriente. Punt doveva trovarsi tra il Sudan orientale e l' Eritrea settentrionale, anche se la sua ubicazione precisa rimane incerta. Da questa terra gli egizi importavano preziose materie esotiche come la mirra, l'oro, l'avorio e l'ebano. Sahura fece costruire il proprio complesso funerario ad Abu Sir.


http://www.anticoegitto.net/sahura.htm

Il nostro personaggio alla sua morte volle ricordare nella sua tomba le spedizioni marinare.. per farlo fece realizzare un lungo dipinto in cui si vedono tutte le fasi di costruzione delle navi..
Insomma, volendo o forse neanche pensandoci Sahurè ci ha dato il progetto preciso delle sue navi e tutta la tecnica relativa alla loro realizzazione, ha aperto una finestra su un mondo di 4500 anni fa..

Conosciuto Sahurà dobbiamo anche conoscere un mio amico, Francesco Scarpino, modellista navale (il suo sito: http://essemodellismo.blogattivo.com/) che della nave di Sahurà ha realizzato un bellissimo modello..

Per capire bene come fossero fatte le navi Egizie del periodo dobbiamo conoscere la tecnica di realizzazione degli scafi cuciti, i disegni seguenti illustrano la cosa:

64_article_266_11.jpg


http://www.archaeogate.org/classica/article/266/4/gli-etruschi-e-il-mare-di-giulia-pettena.html

0168IIMB1.jpg


http://www.biologiamarina.eu/Imbarcazioni_Egizie.html

sutilis5.jpg


http://www.archeosub.it/articoli/adriatico/sutilis.htm

Dai disegni sembra chiaro no? Si affiancano le tavole e si cuciono tra di loro..
L'acqua entrando nelle corde di cucitura le gonfia ed il tutto si impermeabilizza..

Questa tecnica è molto antecedente a quella delle Mortase e Tenoni, ma non è mai stata abbandonata nella storia navale, ad oggi non sono sicuro, ma sino ai primi anni ottanta in Oman si realizzavano navi cucite..
Non solo, anche i Romani la conoscevano bene, tanto che l'Alkedo originale mostra una riparazione dello scafo fatta con questa tecnica, e le navi degli Arabi del periodo di Simbad erano navi cucite..
Cucite erano anche le navi dei Micenei e probabilmente dei Minoici..

Ora non posso proseguire, ma intanto una parte del viaggio è iniziata giusto?

Salutoni!
Manlio
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Come no! Abbiamo anche le riproduzioni di queste inscrizioni della tomba di Sahura? Cioè le fasi della costruzione che menzioni?
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Magellano ha detto:
Come no! Abbiamo anche le riproduzioni di queste inscrizioni della tomba di Sahura? Cioè le fasi della costruzione che menzioni?

Sai da quanto tempo le cerco? :(

Niente!!
Su Internet niente, sui libri solo un piccolo accenno di una scena di sbarco, e poi passano a quelle più famose (analoghe ma di cinquecento anni dopo) della Regina Hatshepsut..
Ed il bello è che tutti scrivono di quanto siano belle ed interessanti..
Ma nessuno si spreca a fartele vedere!! :evil: :evil: :evil:

Però della nave conosco praticamente tutto, ho la scatola di montaggio con il piano di costruzione, i disegni di ogni dettaglio ecc. ma dei disegni nulla.. :cry:

Va bhè.. :roll:

Prima di entrare nei dettagli che mi ha inviato Francesco diamo un'occhiata al profilo della nave, che dovete immaginare lunga sui quindici metri..

Nave_egizia_del_Regno_antico_V_Dinastia_2550_aC.jpg


(da http://www.mitidelmare.it)

Notiamo subito che è a fondo piatto, ed è attraversa da una serie di corde di grande spessore..

Su Internet ho trovato questa breve ma completa introduzione alle caratteristiche della nave, che come abbiamo detto è realizzata con la tecnica della cucitura:

Si ritiene che le prime costruzioni di navi in legno da parte degli EGIZI avvenne nel periodo storico denominato "ANTICO REGNO" (I=VIII dinastia:3200-2400 a.c.).

Tali imbarcazioni erano a profilo LUNATO (spicchio d'arancia) con fondo piatto, bagli molto larghi e di basso pescaggio, pertanto natanti idonei a navigare in acque interne. Si ritiene che per navigazioni marine tali navi fossero zavorrate.
Il materiale utilizzato era formato da tavole ricavate dagli alberi che crescevano in EGITTO:
ACACIA e FICO SICOMORO.
La struttura portante constava di una trave lunga da poppa a prua, alla quale erano collegate robuste travi idonee a reggere il fasciame tramite delle caviglie.
Questa costruzione, essendo troppo debole per viaggiare in mare, veniva imbragata da prora prua con robusti cavi.
Per impedire l'inarcamento della struttura era steso un cavo sostenuto da forcelle e tenuto in tensione da un tenditore.

Il modello rappresentato, in scala 1/50, si riferisce ad una nave EGIZIA dell'ANTICO REGNO (V dinastia, circa 2500 a.c.),disegno rilevato da grafiti e bassorilievi ritrovati nella tomba del
FARAONE SAHURA ad ABUSSIR ( MEMPHIS).

Questa è la sua foto:

nave-egizia-v-dinastia1-web.jpg


il sito è: http://www.masp-gmns.it/lanzini_1.html ed è veramente interessante..

Tornando a noi, cosa è tutto quel cordame? questa domanda la gemelliano con un'altra, dalle foto di Francesco:

4431826942_9b37f0fec4_b.jpg


perchè l'albero è attaccato in due punti dello scafo e non è composto da un solo legno?

La risposta è nella mancanza totale di una chiglia che, oltre a tagliare l'acqua, è in realtà il vero punto di forza dello scafo..
Senza chiglia dove appoggi l'unico albero? Senza chiglia come eviti che lo scafo si deformi?
Fino ad ora abbiamo sottolineato l'importanza dell'elasticità, ma le cose devono essere in parte elastiche ed in parte rigide..
Gli Egizi, che navigavano sul fiume, nel 2500 AC si 'inventano' marinai di mare, ma non conoscono la chiglia!!
Ed allora fanno una barca cucita, bella, elegante, ma iniziano a creare un gioco di cordame, sia con le manovre mobili e fisse:

4431836742_20222c28ca_b.jpg


Sia con rinforzi allo scafo:

4431065137_ca48506860_b.jpg


che permetta di rinforzare il tutto per evitare che si apra come nulla..

Il lungo cavo centrale che corre parallelo allo scafo, che nel disegno si vede benissimo, ed in questa foto si intuisce:

4431833568_a8d546204d_b.jpg


può essere 'regolato' a mano alla giusta tensione che permette allo scafo di accettare le sollecitazioni del mare..

Insomma, per certi versi questa costruzione, piena di giochi di contrappesi:

4431069167_35eebcb998_b.jpg


4431839652_79e39c95c3_b.jpg


è quasi quella di un bambino, che non sapendo che fare si ingegna, ma alla fine trova equilibri di tipo elastico che vanno più che bene!!

Accettato questo ci si può soffermare a vedere i dettagli della cucitura dei legni:

4431068495_0836b00718_b.jpg


4431832460_f0fc490c28_b.jpg


e, grazie alla voglia di Francesco di ricostruire una scena di 4500 anni fa, 'viverci' sopra..

4431062125_8332d8701c_b.jpg


4431828724_5d4d05a794_b.jpg


(E' ancora in lavorazione, per questo vi beccate le foto dello studio!!)

Ma se non vi accontentate di un modello è possibile fare un ulteriore passo indietro, e rimanere stupiti!!

Cheope ha regnato prima di Sahurà, e conosciamo tutti bene la sua creatura più famosa, la Piramide...
Ma Cheope aveva proprio manie di grandezza!! :p :p :p
Invece di farsi fare un modellino di barca solare come i suoi colleghi, pensò bene di portare con sè due barche che evidentemente amava.. due barchette di 45 metri di lunghezza!!
Le fece smontare e seppellire ai lati della Piramide, in due edifici predisposti: l'atmosfera chiusa e secca di questi le ha preservate, e gli Archeologi ne hanno rimontata una..
Su questa barca di sicuro navigò Cheope.. (da Wikipedia)

400px-Barque_Solaire2.JPG


Barque_Solaire4.JPG


Barque_Solaire3.JPG


Barque_Solaire.JPG


A prua ed a poppa abbiamo i simboli dell'alto e del basso Egitto, remi e costruzione con le cuciture sono analoghi a quelli di Sahurà..

Salutoni!!
Manlio
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Mamma mia, finchè si tratta del fiume è un conto ma pensare di andar per mare con le tavole unite da "cuciture" lascia un pò perplessi..
Quali sono i due simboli che menzioni a poppa e prua della barca di Cheope?
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Magellano, come non capirti!! Le cuciture lasciano perplessi (anche me!!) ma alla fine le famosissime navi di Ulisse e parte di quelle Arabe andavano alla grande!!
Solo che in questo caso era comunque presente una chiglia, ordinate ecc. invece gli Egizi, senza chiglia.. le vedo male!!

I simboli dell'alto e basso Egitto risalgono ai tempi dell'Egitto Pre Faraonico, quando il paese era diviso in due parti, il basso Egitto (Delta del Nilo) e l'alto Egitto (il resto, fino ad Assuan)..
Il Basso Egitto era rappresentato dal giunco o dal loto, mentre l'alto dal papiro e dall'ape..
Il Faraone, in quanto successore del primo Faraone che unificò i due regni, portava i simboli di entrambi i regni e sulla barca, a prua e poppa, erano presenti..
Che uno sia il papiro lo edi nella prima foto, per l'altro occorre conoscere il geroglifico!! Ma se cerchi su Wikipedia lo trovi..

Salutoni!!
Manlio
 

gattopiccolo

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

mi era persa un bel pò dilezioni..
mi sono rimessa in pari!
emozionanti queste foto...mi fanno venire i brividi bellissime!
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Al di là delle interessantissime riflessioni di Manlio, sono affascinanti anche questi modellini. Sono sempre stato un appassionato di modellismo navale anche se purtroppo "non praticante". Penso che unire lo studio a delle realizzazioni di questo genere sia una soddisfazione indescrivibile.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Magellano ha detto:
Al di là delle interessantissime riflessioni di Manlio, sono affascinanti anche questi modellini. Sono sempre stato un appassionato di modellismo navale anche se purtroppo "non praticante". Penso che unire lo studio a delle realizzazioni di questo genere sia una soddisfazione indescrivibile.
I modelli fanno capire come realmente è fatto un'oggetto. Prima dell'avvento della realtà virtuale e del 3D in progettazione, si eseguivano sempre dei plastici , all'inizio solo per lo studio dei volumi poi per una reale definizione dei progetti.
Il mio plastico della tesi mi ha fatto prendere il 110 :wink:
Non ci sono più molte ditte che realizzano modelli da montare veramente perfetti, o almeno le ditte rimaste sono poche rispetto a 20 anni fa e i prezzi sono molto elevati; ma realizzare un modello è un'esperienza estremamente educativa...e rilassante.
saluti
Leo
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

leo ha detto:
Il mio plastico della tesi mi ha fatto prendere il 110 :wink:

Hai capito!! :p

I plastici si usano da sempre, sono sicuro che si utilizzassero anche nell'antica Roma, nel 1700 si utilizzavano i modelli d'arsenale e molti sono giunti a noi, facendoci capire come erano fatte le navi.
Il limite dei modellini navali è che spesso (non sempre) mostrano la parte esterna della nave, per ovvi motivi non entrano all'interno, ma questo da una visione parziale dell'oggetto..

leo ha detto:
Non ci sono più molte ditte che realizzano modelli da montare veramente perfetti

Francesco normalmente parte da un piano di costruzione dettagliatissimo e fa il resto da solo, in questo caso, quasi per costrizione, ha utilizzato una scatola (che ho anche io a casa) della Amati, la miglior ditta del settore..

Gattopiccolo, spero che il seguito ti piaccia!!

Salutoni!!
Manlio
 

evi

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

pmanlio ha detto:
evi ha detto:
Nooooo!!!!!! Si certo che queste navi navigavano, volevo dire che IO LO SPERO CHE NAVIGAVO (oppure si dice ho navigato?) ANCHE IO ANCHE IN QUESTI ANNI, IN UNA MIA VITA PASSATA SU NAVI COME QUESTI!!!!!!!!!

Ora ho capito..
Se escludiamo le navi qualunque, per queste navi da Imperatori, essendo donna avevi tre possibilità..

1) Sacerdotessa
2) Schiava o ancella di qualche signora nobile
3) Nobile o Imperatrice

La sacerdotessa era rispettata, ma in certi casi doveva essere vergine a vita (non sempre)
La Ancella di corte oppure la schiava poteva essere una sfortuna, ma in alcuni casi certi schiavi contavano più di un generale, dipendeva dal ruolo e dal rapporto con i padroni..
Nobile e/o Imperatrice, stavi di sicuro molto meglio di oggi!!

Salutoni!
Manlio



Buone opportunitá (possibilitá?).......... :p
Una piú bella dell'altra!!!!! :lol: :lol: :lol:
Grazie Manlio, per la spiegazione!!!!!
Lo sai che a leggere il post mi stanco molto per me é troppo difficile ma le foto sono molto belle e significanti, complimenti per la tua forza e per tutto!!!!!
Ciau Evi
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Grazie Evi!! So che per te è difficile seguire questo post!!

Prima di lasciare gli Egizi è giusto introdurre una piccola nota, questo famosissimo profilo di nave:

Nave_egizia_del_Regno_nuovo_XVIII_Dinastia_1500_aC.jpg


(http://www.mitidelmare.it)

E' ben diverso da quello della nave che abbiamo appena visto..

Il 'mistero' è semplice da risolvere: tra le due navi ci sono circa 1000 anni di differenza..

In Egitto era usuale porre modelli di navi (anzi, spesso di barche) nella tomba dei defunti, perchè facevano il verso alla barca solare che accompagnava appunto il sole nel viaggio della notte, quando andava protetto dai nemici..

Quindi abbiamo rappresentazioni più o meno stilizzate o fedeli di navi di vari periodi..
La 'classica' nave da film Egiziano proviene dal tempio di Hatshepsut, che volle anche lei ricordare la sua spedizione a Punt con una serie di bassorilievi che la raccontano, sono molto belli e si vedono le scene dell'attracco, del carico delle merci, del conteggio..
Nei bassorilievi del suo tempio sono anche riportate, tipo fumetto, le frasi che si scambiavano piloti, timonieri ecc.

Insomma, una bella scena di 3500 anni fa..

Salutoni!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Volevo lasciare un piccolo anticipo della prossima visita, stile pubblicità cinematografica (dal xx al cinema!!)

Ora non posso svilupparla, ma sarà un bel giretto sulla Victory, forse la nave più bella del mondo..

victory.jpg


stbdbow.jpg


galleries.jpg


La Victory è un vascello da guerra inglese, varato nel 1765 fu la nave ammiraglia di Nelson nella battaglia di Trafalgar..
E' conservata intatta a Portsmouth in Inghilterra (intatta salvo una sostituzione, a molti invisbile, degli alberi in legno con alberi in metallo ben camuffato.. :wink: ), dove appare esattamente nelle condizioni in cui era il giorno della battaglia di Trafalgar.
E' possibile vedere la zona in questa foto ad alta risoluzione (fate click sull'url)

http://www.webbaviation.co.uk/HMS_Victory.jpg

un giro sulla Victory (purtroppo per me ancora solo virtuale) è sia un giro nella tecnica che nella bellezza, infatti ogni dettaglio della nave:

wheel_trimmed.jpg


buckets.jpg


E' curato per essere bello..

Spero vi piaccia!!

Salutoni!
Manlio
 

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

...Aridajjjeee, caro Manlio: Victory ! Victoria ! Ma ci sarà mica una Vittoria nei tuoi pensieri ? :wink: :lol: Ovviamente non mi riferisco ad una nave :wink: Ciao e complimenti per la paziente opera di divulgazione scentifica.
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

fandelmare ha detto:
...Aridajjjeee, caro Manlio: Victory ! Victoria ! Ma ci sarà mica una Vittoria nei tuoi pensieri ? :wink: :lol:

Una ci poteva essere, e non era certo da meno di questi gioiellini.. :wink: era siciliana, stile Andaluso/Siciliano.. capisci a me..


Peccato che avesse altre 'navi' in mente..

A parte lei ho conosciuto un'altra Vittoria, una magnifica bambina che ha avuto il nome dalla nave in cui è stata.. impostata!!

Però, appena posso, lasciamo Victoria ed andiamo a Victory ok?

Intanto ricorro alla foto di un modello della sezione (scatola Corel) per illustrare alcune particolarità costruttive:

HMS%20Victory%20sect%20sm24.jpg


Lo spessore della sezione esterna dello scafo è grandissimo (si faccia il paragone con le sezioni interne), infatti i vascelli erano vere e proprie mura di legno, costruite con uno spessore di circa mezzo metro o di più, in quercia. Spesso la scelta degli alberi da impiegare per una certa parte partiva dalla curvatura naturale dell'albero stesso, ed esistevano foreste gestite dalle nazioni solo per costruirli..

Spesso le cannonate rimbalzavano su questi scafi, lo scopo di un combattimento era colpire gli alberi ed immobilizzare la nave, ed anche tentare di incendiarla, ma non di distruggerla a cannonate..

Lo scafo si incurva all'interno salendo in alto, questo lo rafforzava ancor di più (non so il perchè, ma così mi risulta), la nave era stabilissima (non ricordo vascelli del settecento affondati a causa di tempeste, il Vasa ormai era un ricordo) ma molto lenta (le fregate erano più veloci, ma leggere e meno armate)..

Nello spaccato si vede benissimo la zavorra e la disposizione dei ponti..
L'albero era molto alto, realizzato in sezioni separate e poi collegate insieme..

Continuiamo con un modello, la sezione ora è laterale..

hms_victory%20model%202.JPG


La forza dello scafo ora è evidente, gli alberi vanno giù fino alla chiglia, i ponti però hanno un.. difetto!!

sono continui, non prevedono camere stagne!! (le giunche le avevano 3000 anni prima!!)

Se una cannonata colpisce la poppa di un Vascello fa una distruzione totale, attraversa i ponti in lungo a suo piacimento: questo era il loro tallone d'Achille.. oltre al fatto che un ingresso d'acqua avrebbe comunque affondato la nave.. (Un buco nello scafo e facevano la fine del Titanic, poteva succedere con gli scogli ad es.)
Sfruttiamo ancora un modello in sezione (Mantua) per vedere una ultima caratteristica dello scafo:

VictoryBowW.jpg


Sotto la linea d'acqua troviamo il famoso (ne parlammo per le navi di Nemi) rivestimento in rame, fatto di fogli inchiodati con chiodi di rame..

Al prossimo giro basta con i modelli.. si sale sulla nave vera!!

vic_figure.jpg


Salutoni!
Manlio
 
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