Re: Treni e ferrovie
Ecco tutte.....le quasi troppe....novità....di ieri 7 Settembre....
Da FS News...
http://www.fsnews.it/fsnews.html
Obiettivo treni puliti: è il momento della svolta
Dall’operazione “treni puliti” lanciata nel 2007 dal nuovo management all’affidamento delle pulizie in Campania alla multinazionale tedesca Dussmann Roma, 7 settembre 2009
Nell’ottobre 2007, verificato lo stato di inadeguatezza della situazione igienica di treni e stazioni, il nuovo management FS lancia l’operazione “obiettivo treni puliti” imponendo una rigorosa revisione dei contratti vigenti ed un forte aumento delle penali per le ditte inadempienti rispetto agli standard di qualità pattuiti.
I controlli da parte di Trenitalia si fanno severi e vengono estesi a tappeto su tutta la rete ferroviaria. L’esito delle verifiche effettuate, sia direttamente da Trenitalia sia da una società esterna di certificazione, la SGS incaricata nel gennaio 2008, conferma quanto segnalato ripetutamente dai viaggiatori, dalle associazioni di consumatori e dalle amministrazioni locali: i livelli di pulizia non sono conformi con quelli previsti contrattualmente.
Il 20 giugno 2008 viene indetta da Trenitalia la gara europea per individuare le nuove ditte cui affidare i servizi di pulizia dei treni e delle stazioni. La gara riguarda un primo gruppo di 20 lotti ed ha un valore su base triennale di oltre 218 milioni di euro.
L’obiettivo delle gare europee è quello di aprire il servizio a tutto il mercato delle imprese specializzate, per elevare gli standard di qualità, attraverso capitolati rigorosi, prestazioni facili da verificare e da sanzionare in caso di risultati inadeguati.
Il requisito fondamentale richiesto alle oltre 90 imprese partecipanti è l’elevata capacità tecnica e la certificata solidità finanziaria. Il criterio di aggiudicazione delle gare non è quello del massimo ribasso bensì dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Tenuto conto delle caratteristiche tecniche dell’offerta, nei capitolati d’appalto viene inoltre inserita la clausola sociale a garanzia dei diritti dei lavoratori impiegati nel settore, come anche previsto dal Contratto delle Attività Ferroviarie, che non si rendano però protagonisti di atti di sabotaggio, azioni di protesta, occupazioni dei binari e scioperi.
L’iter di aggiudicazione delle gare si rivela particolarmente complesso per l’elevato numero di ricorsi presentati (nel complesso 34, dei quali 18 al Tar, 9 al Consiglio di Stato e 7 al Tribunale di Roma). A seguito dei relativi provvedimenti di sospensione e delle ripetute azioni di sabotaggio, intimidazione, proteste, scioperi e occupazioni da parte dei lavoratori delle vecchie ditte, si dilatano i tempi tecnici di tutte le procedure.
Il 31 luglio si verificano gravi difficoltà alla circolazione ferroviaria di Roma Termini per la protesta dei lavoratori di alcune ditte esterne al Gruppo FS, subappaltatrici dei servizi di pulizia che occupano abusivamente i binari della stazione. Trenitalia provvede allora direttamente al pagamento degli stipendi dei lavoratori delle ditte in appalto e in subappalto sostituendosi alle stesse, che risultano inadempienti da maggio. La situazione ritorna alla normalità.
Lo stesso amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, i primi di luglio non aveva mancato di evidenziare nel corso di una trasmissione radiofonica (RAI-Radioanchio) le difficoltà incontrate nel completamento dell’iter per i nuovi appalti: “Si tratta di una vera via crucis, non è da paese normale”.
Per quanto riguarda la gara relativa ai primi 20 lotti, dopo i ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, vengono avviati i primi contratti con le nuove ditte (siglati 12 contratti su 20 relativi alle regioni Lazio, Lombardia e Campania e per una copertura parziale su Liguria, Puglia, Basilicata e Molise).
Il 19 agosto Trenitalia sigla il contratto relativo al lotto 16, il primo ad essere operativo dal 25 agosto (un valore stimato su base annuale di oltre 3 milioni) affidando i servizi di pulizia sui treni regionali della Campania e del Molise alla multinazionale tedesca Dussmann Service.
Sempre in Campania, il 3 settembre è stato siglato il contratto relativo ai treni AV mentre dal giorno 8, per i treni regionali, diventerà operativo anche il contratto del lotto 15.
Nei prossimi giorni sarà invece la volta della Puglia, dove diventeranno operativi i contratti sia per i treni regionali che per quelli a media-lunga percorrenza.
Giornata del Trasporto Ferroviario Regionale: 2 miliardi di euro per i nuovi treni dei pendolari
Parte il piano d’investimenti in materiale rotabile più consistente mai avviato da Trenitalia. Il programma possibile grazie al risanamento di bilancio e alla ricapitalizzazione della società, alla stipula di nuovi Contratti di Servizio con le Regioni della durata minima di sei anni e al nuovo quadro finanziario e normativo delineato dai recenti provvedimenti legislativi Roma, 7 settembre 2009
Oltre due miliardi di euro di investimento, circa 840 tra nuovi locomotori, carrozze e convogli, oltre 2.550 carrozze ristrutturate e ammodernate. Sono i dati salienti del più consistente piano di investimenti per l’ammodernamento e il potenziamento della flotta regionale mai intrapreso da Trenitalia.
Il piano, presentato oggi nell’ambito della Giornata del Trasporto Ferroviario Regionale e sostenuto per oltre un miliardo e mezzo in autofinanziamento e per il restante con risorse individuate e stanziate dal Governo, consentirà di offrire progressivamente livelli di efficienza e di comfort coerenti alle richieste delle centinaia di migliaia di pendolari che ogni giorno viaggiano sui treni di Ferrovie dello Stato.
Con l’acquisto dei nuovi treni e con il piano di investimenti per l’ammodernamento della flotta regionale, il Gruppo FS centra uno degli obiettivi che il nuovo management aveva posto al centro del proprio piano industriale.
Una promessa mantenuta anche grazie al concreto e sinergico contributo degli attori in campo, a partire dalle amministrazioni regionali e provinciali per proseguire con il Parlamento, il Governo, i lavoratori del Gruppo FS, le organizzazioni sindacali e le associazioni dei consumatori.
Se infatti oggi il Piano è finalmente realizzabile lo si deve ad alcuni fondamentali presupposti:
il risanamento del bilancio, conseguito in soli due anni partendo da un “rosso” di due miliardi di euro, e ottenuto grazie ad una efficace razionalizzazione delle spese e dei costi di produzione, insieme ad un incremento di produttività realizzato con il concorso di lavoratori e sindacati;
la ricapitalizzazione di Trenitalia, attuata attraverso il trasferimento di asset interni al Gruppo FS, senza quindi nessun apporto di capitale pubblico, con il forte sostegno del Governo;
il mutato quadro finanziario e normativo, sollecitato dagli amministratori locali, dalle associazioni dei consumatori e dai comitati dei pendolari e delineato da alcuni provvedimenti come il “Decreto Anticrisi” e il “Decreto Incentivi”, recentemente approvati dal Parlamento;
resi possibili da questo mutato quadro normativo, i nuovi Contratti di Servizio con le Regioni, sottoscritti per una durata di sei anni rinnovabili per altri sei: ossia per un periodo per la prima volta sufficiente a pianificare azioni di sviluppo e miglioramento dell’offerta, con i relativi e indispensabili investimenti;
la redazione di un unico Catalogo dei Servizi e del relativo listino prezzi che sono diventati la base comune per la stipula dei nuovi Contratti. Il Catalogo ha reso evidenti i costi dei singoli servizi di trasporto e dei servizi accessori forniti da Trenitalia ed ha posto le basi per un rapporto trasparente tra committente Regione e fornitore Trenitalia.
La presentazione del Piano di Investimenti rappresenta il clou della “Giornata del Trasporto Ferroviario Regionale”, un incontro utile anche a fare il punto sulle prospettive di rilancio del trasporto ferroviario regionale, rese concrete da questo rinnovato scenario.
La Giornata, inaugurata dal breve saluto del presidente del Gruppo FS Innocenzo Cipolletta, prevede la partecipazione e gli interventi del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Altero Matteoli, dell’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, dell’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, dei rappresentanti di 19 amministrazioni regionali, di cui 12 in collegamento via satellite dalle relative sedi, nonché delle rappresentanze dei sindacati di settore e delle associazioni dei consumatori.
I nuovi contratti di servizio Trenitalia - Regioni
I nuovi contratti di servizio firmati con la quasi totalità delle Regioni e delle Province autonome italiane, hanno caratteristiche di assoluta novità, per quanto riguarda la durata, la trasparente definizione dei prezzi di ogni singolo servizio e gli obiettivi di miglioramento dell’offerta Roma, 7 settembre 2009
I nuovi contratti di servizio, recentemente firmati da Trenitalia con la quasi totalità delle Regioni e delle Province autonome italiane, hanno caratteristiche di assoluta novità, soprattutto per quanto riguarda la durata, la trasparente definizione dei prezzi di ogni singolo servizio e gli obiettivi di miglioramento dell’offerta.
La loro stipula è stata resa possibile dall’approvazione parlamentare di alcuni importanti provvedimenti finanziari e legislativi (art.25 DL 185/2008 “anticrisi” e successive modifiche intervenute con il Decreto “milleproroghe” – art. 7 comma 3-ter DL 5/2009 “decreto incentivi”), dalla determinazione delle amministrazioni regionali nel chiedere e sostenere un deciso rilancio del trasporto ferroviario, da una maggiore efficienza dell’intera macchina industriale del Gruppo FS, perseguita dal suo management e dalle sue maestranze, sostenuti in questo percorso virtuoso dal rinnovato clima di fiducia e di dialogo instaurato con i sindacati e le associazioni dei consumatori.
Il Catalogo dei servizi
Nel 2007 Trenitalia ha definito e raccolti in un Catalogo, insieme al relativo listino prezzi, i vari servizi (sia di trasporto sia accessori, come biglietterie, informazioni e assistenza) che l’azienda era pronta a fornire e le Regioni ad acquistare.
I prezzi sono stati calcolati adottando parametri oggettivi e criteri trasparenti, sulla base di diversi drivers (composizione del treno, orario e giorno di effettuazione, età del materiale rotabile, durata della prestazione).
Il prezzo finale di ogni servizio è stato quindi fissato partendo dal suo reale costo, ridotto del 9%. Questo perché Trenitalia, all’inizio del suo nuovo corso, era consapevole di dover migliorare le proprie performance e ha deciso quindi di assumersi, a suo totale rischio di impresa, l’obiettivo di una maggiore efficienza e di una attenta razionalizzazione delle spese.
Il Catalogo ha rappresentato uno strumento di trasparenza e di correttezza fra committente Regione e fornitore Trenitalia: la base per un confronto serio e innovativo.
Il listino prezzi del Catalogo ha sostituito la modalità di calcolo dei corrispettivi utilizzata nei precedenti contratti di servizio, che ruotava su un’unica unità di misura, quella del “treno chilometro”. Il prezzo complessivo del servizio era calcolato moltiplicando il corrispettivo unitario a km per i milioni di chilometri percorsi in un anno dai treni regionali, senza quindi considerare le caratteristiche dei singoli treni (età, quantità di carrozze e di posti offerti, comfort), l’orario e il giorno di effettuazione di ogni treno (notturno/ora di punta, feriale/festivo), la durata del servizio (correlata al numero di fermate, alla velocità commerciale, alle coincidenze), e il costo di tutti i servizi accessori (quantità di biglietterie e loro orari di apertura, uffici informazioni, servizi assistenza).
Il precedente criterio, in vigore da un decennio, difettava di indeterminatezza e di scarsa trasparenza e aveva originato, nel corso degli anni, una progressiva e pesante discrepanza tra i costi e i ricavi del servizio offerto, con un allontanamento dagli standard europei. Il ricavo unitario per il servizio ferroviario regionale in Italia, prima della stipula degli ultimi contratti di servizio, era in media di 11,8 centesimi di euro a passeggero/km, ossia 11,8 centesimi per ogni chilometro percorso da ogni passeggero, che Trenitalia incassava dai corrispettivi versati dalla Regione e dagli introiti per biglietti e abbonamenti.
In Germania il ricavo medio complessivo è di 19,2 centesimi di euro, in Francia di 22,1. E addirittura, in Italia, i gestori dei servizi pullman extraurbani ricavano ben 15,1 centesimi di euro per passeggero/km, un 40% in più dei ricavi di Trenitalia.
Va inoltre considerato che in Francia e Germania le amministrazioni pubbliche intervengono in modo diretto nell’acquisto di nuovi convogli.
La quantificazione dei corrispettivi sulla base del “catalogo” ha quindi evidenziato la storica insufficienza degli stanziamenti previsti dai precedenti contratti di servizio in relazione agli oggettivi fattori della produzione. Tra questi il capitale investito su cui hanno inciso, nel corso degli ultimi anni, i significativi investimenti che Trenitalia, in sostanziale autonomia, ha effettuato.
Il nuovo quadro normativo e finanziario
Grazie agli stanziamenti previsti nel Decreto Legge 18, il cosiddetto “decreto anti-crisi”, convertito con modificazioni dalla legge n.2 del 28 gennaio 2009, e grazie al nuovo quadro normativo introdotto con il Decreto Legge “incentivi” che pone in sei anni la durata minima dei nuovi contratti di servizio, si sono create le condizioni ottimali per la firma dei nuovi contratti con le Regioni e per intraprendere quel programma di acquisto di nuovo materiale rotabile che costituisce il passaggio essenziale nel percorso di miglioramento del servizio, se si considera che l’età media di gran parte della flotta regionale è intorno ai 25 anni e che tale fattore non può che incidere negativamente su comfort, efficienza e regolarità del servizio fornito.
Il nuovo quadro finanziario e normativo è frutto di un’azione sinergica che ha visto impegnate le amministrazioni regionali, con la loro opera di pressione politica nei confronti dell’esecutivo, sostenuta anche dalle Associazioni dei Consumatori e dai vari Comitati di Pendolari; il Governo, che ha messo a punto e posto all’esame e all’approvazione del Parlamento le necessarie misure finanziarie e legislative per rilanciare il trasporto ferroviario regionale; il management e le maestranze del Gruppo FS che, anche attraverso un corretto e positivo confronto con le organizzazioni sindacali, sono riuscite a rendere più efficiente l’organizzazione produttiva dell’azienda, hanno tagliato sprechi e razionalizzato le spese, hanno incrementato il fatturato nei “servizi a mercato” fino a migliorare il quadro economico e finanziario dell’azienda, portando in leggero attivo un bilancio che solo due anni fa denunciava un disavanzo di oltre due miliardi di euro e creando quindi i presupposti per avviare nuovi investimenti.
Moretti: “Abbiamo ricostruito le condizioni per creare sviluppo”
“Abbiamo lavorato con fatica e creato una nuova cultura d’impresa nel Gruppo FS. Dopo il recupero del risultato positivo di bilancio ora ricapitalizziamo Trenitalia con un programma di 2 miliardi. Grazie al ministro Matteoli, che ci ha sostenuto in maniera forte, e alle regioni che ci permettono oggi di fare cose concrete, cioè veri investimenti” Roma, 7 settembre 2009
“Abbiamo ricostruito le condizioni per fare sviluppo, lavorando con fatica e creando una nuova cultura d’impresa nel Gruppo FS. Dopo il recupero del risultato positivo di bilancio ora ricapitalizziamo Trenitalia con un programma di 2 miliardi. Proprio oggi sarà approvata la prima tranche di 600 milioni”. Queste le dichiarazioni di Mauro Moretti, ad di Ferrovie dello Stato, a conclusione della Giornata del trasporto regionale.
“Con l’autofinanziamento si rilancia l’impresa. Se abbiamo raggiunto questo risultato dobbiamo ringraziare il ministro Matteoli che ci ha sostenuto in maniera forte, anche con provvedimenti e regole che ci hanno permesso di costruire il nostro progetto in modo strutturato. Grazie anche alle regioni con le quali abbiamo avviato per la prima volta confronti spesso aspri e faticosi che ci permettono oggi di poter fare cose concrete, cioè veri investimenti come quelli che presentiamo”.
Moretti nel suo intervento conclusivo ha fatto cenno anche alle pulizie. “Un problema ultradecennale che non si riusciva a sbloccare. Qualcosa però abbiamo iniziato a fare nonostante i 40 ricorsi che abbiamo dovuto superare. E non ci fermeremo”. Il numero uno di FS ha poi parlato di puntualità: “In questo campo abbiamo fatto progressi e ancora ne faremo, a vantaggio dei pendolari, con il nuovo collegamento AV Novara-Milano, che permetterà di dedicare la linea storica ai servizi regionali, con la conclusione dell'ingresso su Napoli da Gricignano e con la piena disponibilità del sistema di controllo nel Nodo di Bologna”
Cattaneo, “Più servizi, più investimenti, più qualità. Finalmente i pendolari hanno l'attenzione che meritano"Roma, 7 settembre 2009
Più servizi, più investimenti, più qualità. Questi tre concetti fondamentali dell’intervento dell’assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, in collegamento satellitare da Milano per la Giornata del Trasporto Regionale.
L’assessore ha ribadito che - dopo aver liberato le linee storiche grazie all’avvento dell’Alta Velocità - l’attenzione ai pendolari caratterizza uno degli obiettivi principali per i prossimi anni. Di questo ne è la prova il via sperimentale dello scorso tre agosto alla società unica di trasporto ferroviario regionale grazie all’accordo tra Trenitalia e Ferrovie Nord, il cui atto costitutivo si inserisce all’interno del Protocollo d’Intesa tra Governo italiano e Regione Lombardia per il potenziamento e miglioramento del servizio regionale.
Cattaneo ha anche ricordato l’inaugurazione di ieri delle quattordici nuove corse e delle stazioni di Arcene, Levate e Stezzano della linea Bergamo - Treviglio, dicendo che “in quelle stazioni, fino a qualche giorno fa inutilizzate, ho trovato un grande clima di festa e di partecipazione popolare. Un motivo in più, questo, che ci spinge a fare sempre meglio. Finalmente - ha quindi concluso Cattaneo - i pendolari hanno l’attenzione che meritano”.
Consegnata alla Regione Lazio la 464esima locomotiva E 464
In diretta satellitare dalla stazione di Roma Termini, nel corso della presentazione del piano di investimenti per il trasporto regionale
Roma, 7 settembre 2009
464.464: una coppia di numeri che indicano rispettivamente il tipo di locomotiva, quella dedicata ai servizi di trasporto regionale, è il numero progressivo di produzione. Il singolare accoppiamento di cifre è toccato all'esemplare formalmente consegnato questa mattina alla Regione Lazio dal direttore regionale di Trenitalia Aniello Semplice, collegato via satellite con l'Auditorium di Villa Patrizi, dove era presente l'assessore regionale alla Mobilità, Franco Dalia.
La locomotiva destinata alle linee del Lazio, per l'occasione presentata in una livrea tricolore, è il modello più avanzato per i servizi regionali. Tecnologia innovativa, affidabilità e flessibilità di utilizzo nelle brevi e medie distanza sono le principali caratteristioche della macchina. Che con 4 assi e 4 motori di trazione, possiede le migliori apparecchiature tecniche di condotta e sicurezza, sistemi innovativi di diagnostica e telecomando di altre locomotive in composizione al treno, aggancio automatico integrale. Costituita da un’unica cassa con testata aerodinamica collegata al materiale trainato, la E 464 raggiunge una velocità massima di 160 km/h e 3,5 MW di potenza.
http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/ ... scheda.pdf
http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vg ... 16f90aRCRD
Per ora tante parole....anche se l'acquisto dei nuovi treni è cosa fatta.....si è parlato anche di 40.000 nuovi posti di lavoro nell'indotto della costruzione e nella ristrutturazione di tutte le vetture attuali.....da ferroviere direi che se tutto ciò si realizzerà nei prossimi 3 anni saremo ad un buon punto...sopratutto per l'utente del servizio ferroviario e per dimostrare che anche in Italia si può far qualcosa di buono....