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serbet ha detto:forse lo slow life è tutt'ora presente nelle nostre isolette, se non si fanno rovinare dal turismo estivo
Forio d'Ischia
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elenamaria ha detto:Sergio, meriti un applauso!
Il mio edicolante ed altri non so perchè mi chiamano "professore" ma non lo sono affatto e poi, soprattutto, qualora lo fossi stato, probabilmente sarei stato cacciato poichè ai miei studenti in gita di fronte alla facciata di palazzo reale in quel di piazza Plebiscito avrei detto: "Ragazzi, osservate, in queste grandi nicchie, sotto gli archi di questa facciata, vi sono le statue di alcuni tra i grandi che si sono avvicendati al potere a Napoli; Federico II, l'illuminato monarca che si inventò l'Università, Carlo V, più che re, imperatore, che per primo concepì l'idea di un'Italia che contasse, in quanto tale, nell'Europa dell'epoca, il grande Carlo III, forse il più grande monarca che Napoli abbia avuto, quello che ha impostato le linee della capitale del settecento di alto rango, quello che si inventò l'albergo dei poveri, soprattutto quello che partendo per la Spagna non ha portato con se alcun tesoro della città ma vi ha lasciato il figlio bambino sotto la tutela di quel grande statista toscano di Tanucci, poi vediamo la statua di Gioacchino Murat, che pur essendo francese e cognato di Napoleone si oppose al potentissimo congiunto anteponendo gli interessi di Napoli a quelli di cotanto temutissimo "Empereur". Ma non voglio annoiarvi, vi risparmio gli altri e vado all'ultima statua, quella all'estremità del palazzo, quella con lo sciabolone sguainato, ebbene quella é la statua di Vittorio Emanuele di Savoia, ma qui, scusate la mia ignoranza
, proprio non vi saprei spiegare cosa ci fa con gli altri sotto questo palazzo. No ! forse ho indovinato ! Sta lì per ripararsi, presago della terribile tempesta che si sarebbe abbattuta di lì a poco su Napoli :roll: P.s. Posterei le foto ma non sono bravo 
carlo62 ha detto:Forse saresti stato un ottimo professore.
Le parole, a volte, rendono il concetto meglio delle foto.....
Saluti
Carlo
fandelmare ha detto:Grazie Luciana, sei gentileIl mio edicolante ed altri non so perchè mi chiamano "professore" ma non lo sono affatto e poi, soprattutto, qualora lo fossi stato, probabilmente sarei stato cacciato poichè ai miei studenti in gita di fronte alla facciata di palazzo reale in quel di piazza Plebiscito avrei detto: "Ragazzi, osservate, in queste grandi nicchie, sotto gli archi di questa facciata, [..] No ! forse ho indovinato ! Sta lì per ripararsi, presago della terribile tempesta che si sarebbe abbattuta di lì a poco su Napoli :roll: P.s. Posterei le foto ma non sono bravo
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) ma con la parola "lezione" fate arrossire anche una faccia "tosta" ed abbronzata come la mia
. All'amico Serbet dico: "Quanto a conoscere Napoli, ci provo, quanto a viverla purtroppo mi tocca ammettere che oggi, talvolta, ci sopravvivo, ma questo può valere anche per altre metropoli problematiche :roll: ). Piuttosto, a conferma che in me c'è molto poco del "cattedratico", perdonatemi questa metafora per niente oleografica e tradizionale sulla mia città :idea: : se la nostra Italia fosse rappresentta come un "corpo umano", Napoli, forse, ne sarebbe il sesso :shock: ; magari un po' te ne vergogni, puoi fingere pure d'ignorarlo ma, comunque devi farci i conti e soprattutto se lo rifiuti a priori non sai che ti perdi :wink: : :lol: :lol: :lol:

, soprattutto per quella della Certosa di San Martino, non per campanilismo, ma perchè meno vista e consueta. Se tanti napoletani conoscessero ed amassero la loro città come dimostri di conoscerla ed apprezzarla tu, forse molte cose andrebbero meglio :roll: . Quanto a Rio anche per me e mio figlio è stato amore a prima vista e spero di poterla rivedere con i colori della tua foto perchè nel nostro breve soggiorno il tempo non era il massimo e poi: colore, calore, nostalgia, (ed anche, purtroppo
una certa fama sospetta), quante cose in comune tra queste due città. L'accostamento tra Napoli e Rio è frequentissimo e non solo per i confronti tra i panorami. Riguardo, poi, alla "location" delle sepolture, prendi nota: se un giorno ti trovassi a Sant'Angelo d'Ischia a percorrere il sentiero che conduce dal posteggio ai Giardini di Afrodite (parco termale) incontreresti, accanto ad una chiesina, un piccolo cimitero che ti farà capire perchè quei morti stanno comunque tutti in Paradiso. Ma l'argomento "Paradiso" qui da noi è ricorrente, ad Amalfi il chiostro del duomo viene detto "chiostro del Paradiso" e sempre ad Amalfi sotto l'arco d'ingresso alla piazza del duomo c'è una lapide ironica che in sintesi dice che il giorno del giudizio universale gli amalfitani destinati al Paradiso scopriranno che ci stavano già. Per finire molti conoscono la famosa canzone che parla di due vecchi "prufessore 'e cuncertino" che 'm' Paraviso ietter'a cantà ma vollero tornare in terra e citando Pusilleche, Surriento, Marechiaro affermarono: " 'O Paraviso nuosto è chillu là ! " e... bla bla bla :lol: :lol: :lol:


