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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
E hai ragione; al di là degli aspetti tecnologici, credo che con gli interrogatori del personale, e non, presente sul ponte si sia in grado di determinare con una buona approssimazione i fatti che si son susseguiti in quei fatidici momenti; quante erano effettivamente le persone presenti sul ponte, chi aveva in "mano" il comando della nave nel procedere verso l'isola ed eventuale cambio dello stesso, se son state fatte obiezioni dagli altri Ufficiali circa la condotta tenuta dal comandante, cosa effettivamente è successo nei tempi successivi all'urto ecc .ecc.

Ma io credo che i contenuti del VDR siano già stati da tempo scaricati, visionati e valutati dalla struttura tecnica incaricata dalla Magistratura per il controllo dei dati registrati.

Io credo, Rodolfo, che la scatola nera servirà più che altro a supportare quelli che realmente diranno la verità: sul ponte erano in tanti, le responsabilità sono enormi dato quanto avvenuto, magari qualcuno cercherà di raccontare qualcosa , non di falso, ma che potrebbe alleggerire la sua posizione di fronte al suo coinvolgimento nella vicenda.
Ciao
 

masmaxi

Active member
Credo che la scatola nera a questo punto serva più per capire eventuali guasti tecnici, qualcosa che doveva funzionare e non ha funzionato, mentre al livello di comunicazioni credo che la verità più o meno sia già venuta fuori, sarebbero troppe le persone che mentono e tutte dalla stessa parte.
La scatola nera potrebbe confermare le accusa al comandante e potrebbe aggravare le responsabilità oggettive della compagnia qualora si stabilisse che ci siano state delle negligenze in ambito di sicurezza e di controlli ai sistemi di sicurezza in generale.
Quest'ultimo punto è fondamentale perchè come ho già detto in altre discussione mi pare proprio che Costa nell'immediato non abbia perso molto, anzi paradossalmente a chi piace una vacanza simile ne ha approfittato della situazione.
 

AlbySy

New member
Io sto pensando alla povera moglie di Schettino......ce l'ha in casa e fino ad ora ha cercato di proteggerlo mettendoci anche la faccia...ma che vergogna....... che vergogna. Come potrà questa donna uscire ancora di casa? E guardarsi allo specchio...mi chiedo io. Speriamo che lei sia più eroica del marito e che dimostri un pò di rigore e palle, cose che lui non sa neppure dove siano di casa....

Ma cosa c'entra la povera moglie, perché è lei che si deve vergognare di qualcosa che non ha fatto?
Al momento, per le cose che stanno uscendo (alcune sono ancora da verificare) è Schettino che si deve vergognare per quello che ha fatto.
L'incidente, le frottole (le carte nautiche non riportavano lo scoglio, siamo stati gli ultimi ad abbandonare la nave, gli inchini veniva continuamente richiesti dalla Compagnia, ecc.) e tutto il resto.
 

Seafoam

New member
Ma cosa c'entra la povera moglie, perché è lei che si deve vergognare di qualcosa che non ha fatto?
Al momento, per le cose che stanno uscendo (alcune sono ancora da verificare) è Schettino che si deve vergognare per quello che ha fatto.
L'incidente, le frottole (le carte nautiche non riportavano lo scoglio, siamo stati gli ultimi ad abbandonare la nave, gli inchini veniva continuamente richiesti dalla Compagnia, ecc.) e tutto il resto.

Bravo.
 
F

Felix73

Guest
In merito al presunto immobilismo degli ufficiali nei momenti immediatamente antecedenti all'impatto con lo scoglio, ritengo che il ponte di comando sia un luogo per definizione "non democratico". Ed è giusto che sia così. Esiste una gerarchia, ed esiste un comandante che, per il ruolo che ricopre, normalmente dovrebbe avere competenze e sangue freddo per gestire tutte le situazioni ed è investito di quella posizione per decidere. Personalmente, non credo che un evento estremo come quello accaduto alla Concordia debba cambiare in maniera radicale questo.
E' evidente che davanti ad una situazione di pericolo (ma in assenza di una percezione diffusa da parte di tutti di un impatto CERTO con lo scoglio), andare contro una gerarchia e contro il proprio comandante non è cosa facile ed immediata. Se non hai certezza dell'impatto, puoi essere in disaccordo sulla spregiudicatezza della manovra, puoi farlo presente al Comando, ma alla fine incroci le dita e speri che non succeda niente o che il tuo comandante sappia quello che fa, nonostante l'evidenza del rischio.
Su questo aspetto, un certo (ma ancora presunto) immobilismo da parte dei sottoposti lo capisco di più. Ed è facile giudicare con il “senno di poi”.
Capisco invece molto meno l'atteggiamento susseguente all'impatto, che di fatto ha avvallato l'incapacità di Schettino di prendere delle decisioni adeguate con la conseguenza di aver perso del tempo prezioso per i soccorsi.

Su Foschi, non concordo con chi lo ha criticato. Analizzando la sequenza temporale delle sue dichiarazioni, dobbiamo ricordarci che inizialmente ha difeso Schettino, salvo poi ricredersi davanti all'evidenza dei fatti.
Ma ha sempre difeso l'operato dell'equipaggio, in tutte le occasioni, per cui non parlerei di allenatore che ha attaccato tutta la squadra.
Trovo normale che, avendo perso una nave importante e di fronte ad una tragedia simile che, oltre alla perdita di vite umane,avrebbe potuto compromettere l'esistenza stessa della compagnia, metta in discussione “in generale” le prerogative dei Comandanti.
Lo ha fatto in termini di “tutela” dell’azienda nel suo complesso. Non lo condivido fino in fondo, ma lo comprendo.
Inoltre, Gabrielli ha voluto sottolineare la serietà della compagnia nel gestire la fase post-naufragio, quella relativa allo svuotamento dei serbatoi ed alla rimozione del relitto.
E la compagnia è rappresentata da Foschi.
Poi se verranno accertate ulteriori responsabilità, ed io questo per ora non lo so, potremo completare in maniera più oggettiva le nostre opinioni ed i nostri giudizi.

Un saluto
 

pmanlio

Active member
1) La Capitaneria, avendo esaminato un anno di passaggi di navi Costa nei paraggi del Giglio, abbia confermato che una sola volta su 51 la nave abbia
accostato e si tratta del passaggio di agosto, quando c'è la festa patronale: episodio gia' riferito da Foschi. In quel caso la variazione di rotta fu comunicata
e concordata, naturalmente il passaggio fu a distanza di sicurezza. Le altre 50 volte la navigazione turistica fu a 5-6 miglia dall'isola.
Ciò, rilevato dai dati ufficiali, mi sembra che faccia piazza pulita di tutte le accuse di complicità alla compagnia o addirittura di richieste di "inchini" sempre
più temerari (sic).

Prof, basta leggere il diario del Comandante Palombo per trovare i riferimenti ai passaggi al Giglio con tanto di fotografie e descrizione della rotta e delle modalità del passaggio..

La Capitaneria è parte in causa come la Costa, e nell'immediato seguire dell'episodio a domande precise dei giornalisti erano più che imbarazzati..
Io per fidarmi preferisco avere a che fare con una parte terza e non con quelle coinvolte..


Attento Manlio, aspetta a giudicare l'operato di Foschi! Il comando ha la responsabilità della nave e deve badare alla nave ma l'amministratore delegato deve aver cura di tutta la Compagnia.

Pmanlio su una nave comanda il Comandante, si prende tutte le responsabilitá ed é come un Dio, in teoria neanche l´armatore ci puó andare contro.
Se io sono l´armatore e mi portano una nave in quella condizione causata da una grossa negligenza del Comandante, te posso assicurare altro che attacco tutta la squadra, compresa le riserve in panchina.


Tano e Sergio, mi soffermo per un attimo sulle conseguenze di certe dichiarazioni..

1) Se mi chiamo Maddaloni, Sinisi, De Gregorio ecc. sono stato attaccato dal mio armatore senza motivo, ergo, se altri mi cercano me ne vado subito..

2) Se sono un turista e sento certe dichiarazioni non mi fido dei comandanti della Costa (anche se la dichiarazione in sè è senza senso se ci pensate), ergo scelgo un altra compagnia o rinuncio proprio alle navi

3) Le responsabilità dei comandanti non dipendono da Costa, ma dalla legislazione, quindi le frasi in sè sono inutili

4) Da persona esterna penso subito allo scaricabarile tipico del nostro paese e quindi la mia idea di Costa Crociere finisce in due minuti

Vi ricordo che la Costa non ha investito sui suoi affezionati, ma sui molti milioni di persone che un domani, non conoscendo nulla di questo mondo, saliranno sulle sue navi..

Ora la compagnia lasciandosi insultare gratuitamente dal di fuori ed insultando da sola la sua massima carica a bordo, la figura più rappresentativa che ci guadagna?

E inutile dire 'Se fossi Foschi..'' Foschi guadagna in due settimane quello che io guadagno in un anno, se quindi io fossi Foschi ci penserei mille volte prima di aprire bocca, e quando la apro (e la apro eccome) demolirei tutti questi sciacalli che dicono fregnacce..

Invece Foschi ha attaccato i suoi comandanti, fatto un pianto per l'equipaggio (all'Italiana mi si permetta) ed i posti di lavoro e fine dei giochi..

Se era successo alla Carnival o alla Royal stai sicuro che ora, sia all'interno che all'esterno della compagnia c'erano una marea di iniziative in favore dell'equipaggio della Concordia, presentato ai media e considerato (giustamente) un equipaggio eroico..

Se vi dico che lo licenzierei non è per partito preso, ma per questi motivi.. che non sono cosette da poco, ma si traducono in milioni di Euro buttati al vento..

Un saluto
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
In merito al presunto immobilismo degli ufficiali nei momenti immediatamente antecedenti all'impatto con lo scoglio, ritengo che il ponte di comando sia un luogo per definizione "non democratico". Ed è giusto che sia così. Esiste una gerarchia, ed esiste un comandante che, per il ruolo che ricopre, normalmente dovrebbe avere competenze e sangue freddo per gestire tutte le situazioni ed è investito di quella posizione per decidere. Personalmente, non credo che un evento estremo come quello accaduto alla Concordia debba cambiare in maniera radicale questo.
E' evidente che davanti ad una situazione di pericolo (ma in assenza di una percezione diffusa da parte di tutti di un impatto CERTO con lo scoglio), andare contro una gerarchia e contro il proprio comandante non è cosa facile ed immediata. Se non hai certezza dell'impatto, puoi essere in disaccordo sulla spregiudicatezza della manovra, puoi farlo presente al Comando, ma alla fine incroci le dita e speri che non succeda niente o che il tuo comandante sappia quello che fa, nonostante l'evidenza del rischio.
Su questo aspetto, un certo (ma ancora presunto) immobilismo da parte dei sottoposti lo capisco di più. Ed è facile giudicare con il “senno di poi”.
Capisco invece molto meno l'atteggiamento susseguente all'impatto, che di fatto ha avvallato l'incapacità di Schettino di prendere delle decisioni adeguate con la conseguenza di aver perso del tempo prezioso per i soccorsi.

Su Foschi, non concordo con chi lo ha criticato. Analizzando la sequenza temporale delle sue dichiarazioni, dobbiamo ricordarci che inizialmente ha difeso Schettino, salvo poi ricredersi davanti all'evidenza dei fatti.
Ma ha sempre difeso l'operato dell'equipaggio, in tutte le occasioni, per cui non parlerei di allenatore che ha attaccato tutta la squadra.
Trovo normale che, avendo perso una nave importante e di fronte ad una tragedia simile che, oltre alla perdita di vite umane,avrebbe potuto compromettere l'esistenza stessa della compagnia, metta in discussione “in generale” le prerogative dei Comandanti.
Lo ha fatto in termini di “tutela” dell’azienda nel suo complesso. Non lo condivido fino in fondo, ma lo comprendo.
Inoltre, Gabrielli ha voluto sottolineare la serietà della compagnia nel gestire la fase post-naufragio, quella relativa allo svuotamento dei serbatoi ed alla rimozione del relitto.
E la compagnia è rappresentata da Foschi.
Poi se verranno accertate ulteriori responsabilità, ed io questo per ora non lo so, potremo completare in maniera più oggettiva le nostre opinioni ed i nostri giudizi.

Un saluto

In perfetta sintonia Felix, su tutto. Specialmente sul "prima", sul ponte.
 

Cokj72

New member
Chi mi aiuta?

Io sono stato sul ponte di Comando del Navigator Of the Seas (compresa foto ricordo sulla sua poltrona).
Se non erro avevo letto nell' interrogatorio del Comandante Schettino che lui non permette a nessuno di entrare sui suoi ponti (l' amica-dipendente e il Maitre???), allora vorrei chiedervi, chi di voi ha avuto il mio stesso onore di essere invitato sul ponte di Comando?

PS:se non erro durante il varo di Costa Favolosa fu addirittura indetta una lotteria per assistere all' uscita da Venezia.
PS2:nell' escursione del tour della nave (RCCL, NCL e Costa, etc?) è contempalto anche il tour del ponte di Comando?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Mauro un sacco di persone sono state invitate sui ponti di comando: lo hanno detto in tanti sulle pagine di questo forum.

Mai sentito, ma non dico che non sia vero, della toto/lotteria su Favolosa.

Credo che solo la sala macchine, eccezioni a parte, e per ovvi motivi, direi, sia esclusa dal tour di bordo.
 

diver67

Active member
Chi mi aiuta?

Io sono stato sul ponte di Comando del Navigator Of the Seas (compresa foto ricordo sulla sua poltrona).
Se non erro avevo letto nell' interrogatorio del Comandante Schettino che lui non permette a nessuno di entrare sui suoi ponti (l' amica-dipendente e il Maitre???), allora vorrei chiedervi, chi di voi ha avuto il mio stesso onore di essere invitato sul ponte di Comando?

PS:se non erro durante il varo di Costa Favolosa fu addirittura indetta una lotteria per assistere all' uscita da Venezia.
PS2:nell' escursione del tour della nave (RCCL, NCL e Costa, etc?) è contempalto anche il tour del ponte di Comando?

Nel lontano 1998 su costa Victoria, la visita al ponte di comando era organizzata direttamente dalla Costa, trovavi l'invito con l'orario in camera ed era anche gratuita, ricordo l'emozione di arrivare sull'aletta e guardare giù dal vetro trasparente. Ci venne spiegato tutto il funzionamento, direttamente dal comandante.
 

Adriatic2009

New member
Chi mi aiuta?

Io sono stato sul ponte di Comando del Navigator Of the Seas (compresa foto ricordo sulla sua poltrona).
Se non erro avevo letto nell' interrogatorio del Comandante Schettino che lui non permette a nessuno di entrare sui suoi ponti (l' amica-dipendente e il Maitre???), allora vorrei chiedervi, chi di voi ha avuto il mio stesso onore di essere invitato sul ponte di Comando?

PS:se non erro durante il varo di Costa Favolosa fu addirittura indetta una lotteria per assistere all' uscita da Venezia.
PS2:nell' escursione del tour della nave (RCCL, NCL e Costa, etc?) è contempalto anche il tour del ponte di Comando?

Sinceramente non ho mai sentito parlare di lotterie fatte su un ponte di comando.
Pero' ricordo che prima dell' 11 settembre 2001 venivano fatti( non parlo di costa) durante la sosta in porto i cosiddetti "bridge tour", dove veniva fatto vedere il ponte ai passeggeri.Il bridge tour non veniva fatto dagli ufficiali che continuavano a fare il loro lavoro ma da hostess che con una spiegazione standard spiegavano a grandissime linee il ponte ed i suoi strumenti.
 

tiziano

Well-known member
Rispondo ad Adriatic2009, per me una nave è come un'azienda, ci deve essere il titolare e i suoi collaboratori, se l'azienda va bene tutti bravi se va male la colpa è "del titolare", ciao e scusa per la risposta in ritardo.
 

tiziano

Well-known member
Caro Manlio, tu dici che Foschi doveva difendere l'equipaggio, se fosse stata Carnival o altra compagnia lo avrebbe fatto, ma come tu ben sai Costa fa parte del gruppo Carnival e Foschi è dipendente da Carnival, tu pensi che il Presidente di Carnival non abbia parlato con Foschi? io sono sicuro di si, pensa che in una settimana Carnival in borsa ha perso il 27% e questi sono milioni di dollari persi piu' la brutta figura a livello mondiale, ciao.
 

masmaxi

Active member
Allora primo argomento, Foschi, non mi pare di aver mai sentito il presidente di Costa denigrare l'equipaggio e il suo comportamento, se mai il solo comandante, ma non si poteva fare altrimenti visto che è stato ed è il capro espiatorio di tutto quello che è successo, quindi è anche ovvio che critichi il suo strapotere a bordo, proprio riguardo al fatto che niente e nessuno può mettere bocca sui suoi ordini anche se sconsiderati e ingenui.
Qui però Foschi si da un po la zappa sui piedi, perchè se c'è una responsabilità della compagnia è quella di aver messo la nave in mane a questo tizio che, se pur non era così dall'inizio della sua carriere di comandante c'è può essere diventato in seguito e questo va verificato o in sede di promozione a grado (profilo psicologico e quant'altro) o con aggiornamenti e verifiche in seguito.

Punto 2, l'esercitazione mi pare completa ed esaustiva, peccato che solo il 10% della gente che è a bordo la segua dall'inizio alla fine, anche per colpa della compagnia che trasforma tutto in un goliardico momento fotografico distraendo di fatto l'ospite. Spero che tutto questo non accada più che ci sia più serietà ad parte di tutti, ospiti ed equipaggio, compagnia e comandanti, insomma non è plausibile una figuraccia simile davanti agli occhi del mondo.
 

Eva77

Member
Nel lontano 1998 su costa Victoria, la visita al ponte di comando era organizzata direttamente dalla Costa, trovavi l'invito con l'orario in camera ed era anche gratuita, ricordo l'emozione di arrivare sull'aletta e guardare giù dal vetro trasparente. Ci venne spiegato tutto il funzionamento, direttamente dal comandante.

Eccomi! Sono proprio una di quelle che nel 1998 ho fatto questo tipo di visita su Victoria con tanto di comandante che ci spiegava il funzionamento degli strumenti del ponte di comando!!! (occasione fu la transatlantica per i caraibi)
 

La76

New member
E' evidente che davanti ad una situazione di pericolo (ma in assenza di una percezione diffusa da parte di tutti di un impatto CERTO con lo scoglio), andare contro una gerarchia e contro il proprio comandante non è cosa facile ed immediata. Se non hai certezza dell'impatto, puoi essere in disaccordo sulla spregiudicatezza della manovra, puoi farlo presente al Comando, ma alla fine incroci le dita e speri che non succeda niente o che il tuo comandante sappia quello che fa, nonostante l'evidenza del rischio.
Su questo aspetto, un certo (ma ancora presunto) immobilismo da parte dei sottoposti lo capisco di più. Ed è facile giudicare con il “senno di poi”.

Capisco cosa intendi dire...e in fondo condivido anche il pensiero che chi comanda deve avere "potere assoluto" per essere credibile nel suo ruolo, però permettimi, questo non è sempre una bella cosa.
Io quello che a questo punto non riesco a capire è se i 9 ufficiali di coperta vanno intesi come una "squadra" o come sudditi di un re...piccola differenza che può spostare di molto la situazione a bordo.
I sistemi dittatoriali oltre a non piacermi molto hanno dimostrato in quasi tutte le situazioni di non portare a molto...


Capisco invece molto meno l'atteggiamento susseguente all'impatto, che di fatto ha avvallato l'incapacità di Schettino di prendere delle decisioni adeguate con la conseguenza di aver perso del tempo prezioso per i soccorsi.

Su questo siamo pienamente concordi.
E sinceramente è un punto molto importante che continuo a non spiegarmi...ma prima di giudicare preferisco aspettare gli sviluppi delle indagini.

Analizzando la sequenza temporale delle sue dichiarazioni, dobbiamo ricordarci che inizialmente ha difeso Schettino, salvo poi ricredersi davanti all'evidenza dei fatti.
Ma ha sempre difeso l'operato dell'equipaggio, in tutte le occasioni

Credo anch'io che Foschi al momento abbia agito per come poteva...agli occhi dell'opinione pubblica la sua è forse la posizione più complicata.
Se non si fosse scatenato tutto lo sciacallaggio mediatico a cui purtroppo abbiamo assistito nessuno avrebbe trovato criticabile il suo silenzio in attesa di elementi certi.
Che poi è stato un silenzio per modo di dire...infatti, come giustamente hai detto tu, all'indomani dell'incidente la dirigenza ha protetto schettino...l'ha scaricato solo in seguito alla pubblicazione delle telefonate con la Capitaneria di Porto.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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