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13-Gennaio-2012 Costa Crociere prima e dopo

Seafoam

New member
No... come ho scritto sono considerazioni personali.

Che Arison non sia venuto in Italia... è un dato di fatto.

Che le decisioni fondamentali vengano prese negli USA non è un mistero per nessuno. Mica crederete ad esempio che sia stata Genova a decidere che nella flotta Costa entrassero navi della stessa piattaforma progettuale di Carnival (e poi di Holland America- Cunard)... è una decisione arrivata da Miami.

Pertanto non possiamo sapere realmente come stanno andando le cose.
 
I

Italian Cruiser

Guest
No... ecco perché bisognerà aspettare che la strategia di rilancio venga messa in atto.

Gli unici dati certi sono calo del 35% per Costa... e mancata presenza di Arison in Italia.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Non ricominciamo... per favore. ;) Non sono di certo io a volere Arison in Italia... non sono mica il Presidente di Costa Crociere. ;)
Personalmente ritengo che la sua presenza sarebbe più che opportuna... una conferenza stampa congiunta con Foschi dimostrerebbe che Costa continua a godere della fiducia di Carnival Corporation... parere del tutto personale... ma... se i Media Italiani dovessero far passare anche il messaggio che Costa non gode della fiducia di Carnival... sarebbe un'altra batosta per Costa Crociere di fronte all'opinione pubblica.
 

Seafoam

New member
Non ricominciamo... per favore. ;) Non sono di certo io a volere Arison in Italia... non sono mica il Presidente di Costa Crociere. ;)
Personalmente ritengo che la sua presenza sarebbe più che opportuna... una conferenza stampa congiunta con Foschi dimostrerebbe che Costa continua a godere della fiducia di Carnival Corporation... parere del tutto personale... ma... se i Media Italiani dovessero far passare anche il messaggio che Costa non gode della fiducia di Carnival... sarebbe un'altra batosta per Costa Crociere di fronte all'opinione pubblica.

Questo lo stai dicendo tu da tanto tempo.
 

allocci

New member
Non è questione di essere fiduciosi ed ottimisti... non è comunque d'aiuto a Costa. E' questione di essere realisti... la strada per Costa è tutta in salita. E non è neanche questione di mettere in conto gli incidenti... non quelli di questo tipo... causati unicamente da un gesto folle e scellerato.

E' tutto nelle mani dei vertici di Costa... sta a loro saper dimostrare di avere le capacità di risollevare il marchio, riparando il grave danno d'immagine.

Senza una precisa strategia di rilancio... Costa non andrà da nessuna parte.
Pienamente d'accordo, però devi essere più ottimista, mi sembra che per te il bicchiere è mezzo vuoto..( spero che non me ne voglia....) :)
 
I

Italian Cruiser

Guest
Voi perché siete "ottimisti" ?

Io sono "attendista" aspetto di vedere l'evoluzione di questa vicenda per pronunciarmi. L'ottimismo fine a se stesso... vista la gravità della situazione... mi sembra fuori luogo.

Riguardo alla fiducia di Carnival in Costa... non mi sono mai espresso sul fatto che ci sia o meno... certo... le parole di Foschi sul marchio a rischio... lasciano intendere che c'è più di qualcosa che non va al momento. Ed anche il mancato arrivo di Arison in Italia non mi fa pensare bene. Ma siamo comunque al livello di supposizioni personali.
 
F

Felix73

Guest
Alcune considerazioni strettamente personali (tranne la prima, che è oggettiva):

- La Moby Lines a capitale Americano?? E da quando? La Moby è di Onorato (quello di Mascalzone Latino per intenderci) che si è appena messo in affari con Aponte (MSC) e Grimaldi per comprare la Tirrenia (salvo pronunciamento dell'antitrust europeo). Dopo la tragedia del Moby Prince, la compagnia ha cambiato il marchio (si chiamava Navarma), era già in un momento difficile, le prenotazioni sono crollate in poco tempo dopo il disastro, ma ha saputo riprendersi, ed oggi ha acquistato l'ex monopolista del trasporto passeggeri marittimo nel Tirreno. Come cambia il Mondo eh? :)
- Realismo vuol dire anche non fare considerazioni da pietra tombale a fronte di un -35% ad un mese dalla tragedia e con una scadenza per il rimborso pieno di una crociera prenotata (il 6 di Febbraio mi pare). Preoccupazione si, ma non disfattismo, ed un briciolo di ottimismo. Un briciolo ragazzi.
- Arison. Non capisco perchè sarebbe dovuto venire ora in Italia. Potete dire con certezza che nessuno di Costa sarà ad oggi coinvolto nell'inchiesta? E se ci dovesse essere una condanna?
La solidarietà piena davanti a tutti i media manifestata con conferenze stampa congiunte e dimostrata pubblicamente a tutti i vertici manageriali di Costa gli si ritorcerebbe contro in tre secondi.
E si ingesserebbe già oggi le mani nel caso in cui, se eventualmente dovessero emergere responsabilità, volesse "spazzolare" qualche dirigente per fare il "punto zero" sulla ricostruzione dell'immagine della società. Perchè tutta questa fretta?

Signori, il destino di Costa non si deciderà in questo mese, e neanche nel prossimo, e neanche in quello dopo ancora. E quel -35% oggi ha un valore relativo. Importante ma ancora relativo.
Costa è come un malato convalescente, ha bisogno di cure, ed ha bisogno di tempo, ma anche di uno "spirito" positivo per potersi riprendere.
Per quanto riguarda noi, prima di prendere piccone e badile e cominciare a scavarle la fossa, preoccupiamoci, perchè è giusto preoccuparsi, ma cerchiamo di essere anche pazienti e vediamo che succede. E' passato solo un mese.

Un saluto
 
Ultima modifica:

La76

New member
Signori, il destino di Costa non si deciderà in questo mese, e neanche nel prossimo, e neanche in quello dopo ancora. E quel -35% oggi ha un valore relativo. Importante ma ancora relativo.
Costa è come un malato convalescente, ha bisogno di cure, ed ha bisogno di tempo, ma anche di uno "spirito" positivo per potersi riprendere.
Per quanto riguarda noi, prima di prendere piccone e badile e cominciare a scavarle la fossa, preoccupiamoci, perchè è giusto preoccuparsi, ma cerchiamo di essere anche pazienti e vediamo che succede. E' passato solo un mese.

Sagge parole che non posso fare a meno di condividere.

Aggiungo una considerazione personale sulle disdette.

Se non ho capito male io a chi aveva una crociera prenotata su Concordia in caso di disdetta veniva offerto, oltre al rimborso totale, un bonus del 20% su una crociera da prenotare entro fine 2012.

...ora, facendo due conti da "genovese" io non avrei accettato una riprotezione...mi sarei presa indietro i miei soldi ed avrei riprenotato a breve scadenza usufruendo di questo sconto (se accettavo la riprotezione non è affatto detto che ci avrei guadagnato)

E chi ci dice che questo 35% non sia "viziato" da ragionamenti di questo tipo?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Felix, sai che trovo condivisibili praticamente tutti i tuoi interventi, ma perché no Arison in Italia? Ma non era tanto su questo che io mi riferivo, quanto sul fatto che la più grande azienda di crociere del mondo, sia stata colpita duramente con risvolti che potranno essere di varia natura, economici, di immagine, e quanto altro possa seguire, e il suo proprietario non sia mai entrato in merito all'incidente. Direi che è quanto meno strano; un suo brand di oltre venti navi complessive, qualcosa come un quarto del suo impero colpito ed è come fosse stata interessata una Compagnia "rivale".
 
I

Italian Cruiser

Guest
Sinceramente neanch'io capisco perché non sarebbe opportuno che Arison venisse in Italia a sostenere Costa Crociere. Per me questo suo basso profilo è controproducente. Si tratta infatti di una compagnia del Gruppo.
Se è una questione di fiducia nei vertici... perché semplicemente non li rimuove ?
Oppure Arison sta pensando seriamente a cancellare il marchio Costa ?

Il suo silenzio è troppo "enigmatco" e lascia aperti diversi interrogativi.
 
F

Felix73

Guest
Felix, sai che trovo condivisibili praticamente tutti i tuoi interventi, ma perché no Arison in Italia? Ma non era tanto su questo che io mi riferivo, quanto sul fatto che la più grande azienda di crociere del mondo, sia stata colpita duramente con risvolti che potranno essere di varia natura, economici, di immagine, e quanto altro possa seguire, e il suo proprietario non sia mai entrato in merito all'incidente. Direi che è quanto meno strano; un suo brand di oltre venti navi complessive, qualcosa come un quarto del suo impero colpito ed è come fosse stata interessata una Compagnia "rivale".

Rodolfo, capisco benissimo quello che intendi. Emotivamente condivido.
E la mia è una personalissima opinione, ed in quanto tale, lungi dall'avere un riscontro oggettivo. Però, magari un pò cinicamente (e quando in ballo c'è una fetta importante del futuro economico del gruppo che hai fondato, può essere comprensibile) è quello che avrei fatto anche io.
Perchè? Per i seguenti motivi:
- posso privatamente sentire Foschi anche dieci volte al giorno, e concordare qualsiasi mossa con lui, manifestargli stima e motivarlo, dargli appoggio. Lo posso fare anche se non vengo in Italia o non vado in televisione.
- Siamo sicuri che Arison stesso non abbia qualche dubbio su eventuali responsabilità del management Costa e stia prendendo tempo?
- Attualmente Costa è un marchio "infetto": troppa condivisione d'immagine contagia. Avere nella stessa frase "Costa" e "Carnival" in questo momento è controproducente. Questo per il mercato americano.
- Al target di clientela medio Costa, che Arison intervenga, non cambia la vita. Costa è Costa, ed è Italia. Quindi è inutile.
- Carnival ha impostato la sua politica comunicativa con un basso profilo, ed indipendente da Costa. Le due parole chiave utilizzate sono state: maggiore sicurezza sulle navi, preoccupazione nel breve per l'impatto emotivo e calo del mercato, ma non nel lungo. Azionisti, state tranquilli. I dividendi continueremo a darveli.
- Supponiamo che Arison convochi una conferenza stampa congiunta con Foschi e dica: piena solidarietà, abbiamo la certezza che la compagnia e il suo management non ha responsabilità. Siamo con loro. In quel momento lui ci mette la faccia, è un uomo estremamente conosciuto negli USA, e se la giustizia Italiana (e quella Americana, ricordati le richieste di risarcimento milionarie partite dagli States) dovessero contraddirlo, per gli Americani sarebbe un bugiardo. E gli americani non perdonano su queste cose.

Rodolfo, Arison è il numero uno della compagnia. E' come se rappresentasse, per fare una metafora, il Re in una partita a Scacchi. Far muovere il Re a scacchi è una mossa estrema, devi sapere cosa stai facendo, devi avere un disegno preciso, e farlo quando non è adeguatamente protetto, rischi di farlo mettere sotto scacco. E quando lo scacco diventa "matto", la partita è persa. Ed è persa per tutti, dal pedone, all'alfiere, fino alla Regina.
Spero di aver spiegato chiaramente la mia posizione, che poi è solo mia personalissima opinione.
Ed in quanto tale, estremamente fallace. :)

Un saluto
 
Ultima modifica:

masmaxi

Active member
Rodolfo, capisco benissimo quello che intendi. Emotivamente condivido.
E la mia è una personalissima opinione, ed in quanto tale, lungi dall'avere un riscontro oggettivo. Però, magari un pò cinicamente (e quando in ballo c'è una fetta importante del futuro economico del gruppo che hai fondato, può essere comprensibile) è quello che avrei fatto anche io.
Perchè? Per i seguenti motivi:
- posso privatamente sentire Foschi anche dieci volte al giorno, e concordare qualsiasi mossa con lui, manifestargli stima e motivarlo, dargli appoggio. Lo posso fare anche se non vengo in Italia o non vado in televisione.
- Siamo sicuri che Arison stesso non abbia qualche dubbio su eventuali responsabilità del management Costa e stia prendendo tempo?
- Attualmente Costa è un marchio "infetto": troppa condivisione d'immagine contagia. Avere nella stessa frase "Costa" e "Carnival" in questo momento è controproducente. Questo per il mercato americano.
- Al target di clientela medio Costa, che Arison intervenga, non cambia la vita. Costa è Costa, ed è Italia. Quindi è inutile.
- Carnival ha impostato la sua politica comunicativa con un basso profilo, ed indipendente da Costa. Le due parole chiave utilizzate sono state: maggiore sicurezza sulle navi, preoccupazione nel breve per l'impatto emotivo e calo del mercato, ma non nel lungo. Azionisti, state tranquilli. I dividendi continueremo a darveli.
- Supponiamo che Arison convochi una conferenza stampa congiunta con Foschi e dica: piena solidarietà, abbiamo la certezza che la compagnia e il suo management non ha responsabilità. Siamo con loro. In quel momento lui ci mette la faccia, è un uomo estremamente conosciuto negli USA, e se la giustizia Italiana (e quella Americana, ricordati le richieste di risarcimento milionarie partite dagli States) dovessero contraddirlo, per gli Americani sarebbe un bugiardo. E gli americani non perdonano su queste cose.

Rodolfo, Arison è il numero uno della compagnia. E' come se rappresentasse, per fare una metafora, il Re in una partita a Scacchi. Far muovere il Re a scacchi è una mossa estrema, devi sapere cosa stai facendo, devi avere un disegno preciso, e farlo quando non è adeguatamente protetto, rischi di farlo mettere sotto scacco. E quando lo scacco diventa "matto", la partita è persa. Ed è persa per tutti, dal pedone, all'alfiere, fino alla Regina.
Spero di aver spiegato chiaramente la mia posizione, che poi è solo mia personalissima opinione.
Ed in quanto tale, estremamente fallace. :)

Un saluto

Condivido pienamente secondo me qualcuno qui la sta facendo veramente troppo grossa, volete che il gesto scellerato di uno metta al tappeto una grande compagnia con migliaia di professionisti che fanno ogni santo giorno il loro dovere, e chi ci è stato lo sa e lo sa anche bene, non si è neanche accorto di stare per mare....
Smuovere il boss sarebbe stato un gesto come per dire: "siamo alla fine" e saluti a tutti.
Vorrebbe sire dare ancora più importanza all'evento e questo non farebbe che alimentare la gravità della risonanza sui media.
Ho visto con piacere che ci sono ottimisti oltre me in questo forum.
 

vittogc

New member
Condivido pienamente quello che dicono Felix e masmaxi, aggiungo che secondo me Arison vuole attendere e avere maggiori certezze prima di esporsi e soprattutto esporre pubblicamente Carnival. In seguito con cognizione di causa superiore tirerà le somme e deciderà il da farsi, senza dimenticare che in Italia via Costa c'è sempre Msc, per il turista affezionato italiano e Royal e Celebrity sia in Italia che in Spagna che potenzialmente potrebbero portare via clienti Costa.
 
T

tano

Guest
Anche io quoto Felix, Masmaxi e Vittogc.
Guardate Aponte, lo vedete di rado, assieme ad Arison regnano come due Re Nettuno, li vedi solo nei battesimi del loro prodotto.
La faccia di Costa é Foschi e l´arrivo del secondo di Arison é il segno che a Carnival é molto presente.
Io non credo che vedremo piú Arison dalle nostre parti, darebbe troppa importanza alla cosa, qui bisogna buttar acqua al fuoco, e purtroppo la voce del cambio marchio gira e se il mercato non risponde, il cambio é fatto.
Ripeto per me é uno sbaglio, i nostri vecchi Italiani tradizionalisti con, alla vecchia maniera, l´idea del risparmio, i soldini gli hanno, sono Costisti, infatti riempire la Costa Deliziosa per un giro del mondo a tempo record bisogna avere le spalle grandi. E cosi Francesi e Tedeschi, hanno una concezione diferente della morte.
Bisogna giocarsela sulla tradizione ed una ripresa sulle novitá, ordinando nuove navi.
Costa attualmente é zero negli Stati Uniti, che mandino l´Atlantica nel Mar Rosso l´anno prossimo e vedrete che piena che viaggia, il Brasile é giallo come la Costa, la perla dei Caraibi ha forte potenziale per noi Europei.
Bisogna....accettare gli avoltoi che stanno speculando nel prezzo.
L´importante é riempire le navi, mostrare che tutto va bene con politiche piú simpatiche ( colazione o il Costa Club ) e piú concorde al gruppo Carnival , e poi pensare di nuovo nei profitti.

Un saluto.
 

masmaxi

Active member
Anche io quoto Felix, Masmaxi e Vittogc.
Guardate Aponte, lo vedete di rado, assieme ad Arison regnano come due Re Nettuno, li vedi solo nei battesimi del loro prodotto.
La faccia di Costa é Foschi e l´arrivo del secondo di Arison é il segno che a Carnival é molto presente.
Io non credo che vedremo piú Arison dalle nostre parti, darebbe troppa importanza alla cosa, qui bisogna buttar acqua al fuoco, e purtroppo la voce del cambio marchio gira e se il mercato non risponde, il cambio é fatto.
Ripeto per me é uno sbaglio, i nostri vecchi Italiani tradizionalisti con, alla vecchia maniera, l´idea del risparmio, i soldini gli hanno, sono Costisti, infatti riempire la Costa Deliziosa per un giro del mondo a tempo record bisogna avere le spalle grandi. E cosi Francesi e Tedeschi, hanno una concezione diferente della morte.
Bisogna giocarsela sulla tradizione ed una ripresa sulle novitá, ordinando nuove navi.
Costa attualmente é zero negli Stati Uniti, che mandino l´Atlantica nel Mar Rosso l´anno prossimo e vedrete che piena che viaggia, il Brasile é giallo come la Costa, la perla dei Caraibi ha forte potenziale per noi Europei.
Bisogna....accettare gli avoltoi che stanno speculando nel prezzo.
L´importante é riempire le navi, mostrare che tutto va bene con politiche piú simpatiche ( colazione o il Costa Club ) e piú concorde al gruppo Carnival , e poi pensare di nuovo nei profitti.

Un saluto.

Spero che il ritardo nel catalogo 2013 sia proprio dovuto a trovare formule nuove e aggressive sul mercato per accaparrarsi anche i dubbiosi.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Tano, Aponte non ha avuto questo genere di disastro. Credo che nella normalità nessuno avrebbe detto che Arison non si fa mai vedere.

In ogni caso Felix, ho letto e riletto il tuo pensiero e da questo punto di vista, conoscendo la mentalità americana, che io non conosco sotto questo aspetto, forse può essere una scelta azzeccata.

Io sono stato il primo a paventare il cambio "Logo" di Costa; in una discussione avevo provocatoriamente risposto a Cokj, che basta aggiungere due pinne di balena ai fumaioli e poco dopo è apparsa la notizia di Foschi sul marchio a rischio.

Certamente son d'accordo anche io che non si tratta di un'operazione dall'oggi per il domani; ci sono troppo variabili in gioco e una decisione affrettata potrebbe portare ad ulteriori danni piuttosto che benefici.

Qui qualcuno non ha capito che io non sono per la cancellazione del marchio, ho più di un motivo per auspicarmi di vederlo ancora troneggiare sulle ciminiere delle navi della Compagnia, preferibilmente con il tricolore che sventola a poppa.

Però cercando di ragionare in modo distaccato, cerco di immaginare quale possa essere il futuro della Compagnia, così come cerco di interpretare quale sarà il futuro "fisico" di Concordia. Non si tratta di ottimismo e nemmeno di pessimismo, ma solo cercar di valutare i fatti. E un fatto, Felix, è quello che hai esposto tu, che io non avevo valutato, e che ora per me è un elemento in più per poter fare qualche tipo di considerazione.

Tano investire in nuove navi, di nuova concezione credo sia più facile a dirsi che a farsi in questo momento, in un momento in cui il piano finanziario ed economico è molto nebuloso ed incerto e questo direi che non è pessimismo.
 
Ultima modifica:

Cokj72

New member
Alcune considerazioni strettamente personali (tranne la prima, che è oggettiva):

- La Moby Lines a capitale Americano?? E da quando? La Moby è di Onorato (quello di Mascalzone Latino per intenderci) che si è appena messo in affari con Aponte (MSC) e Grimaldi per comprare la Tirrenia (salvo pronunciamento dell'antitrust europeo). Dopo la tragedia del Moby Prince, la compagnia ha cambiato il marchio (si chiamava Navarma), era già in un momento difficile, le prenotazioni sono crollate in poco tempo dopo il disastro, ma ha saputo riprendersi, ed oggi ha acquistato l'ex monopolista del trasporto passeggeri marittimo nel Tirreno. Come cambia il Mondo eh? :)

guarda che la mia era una domanda, e nella tua risposta che non è di capitali Americani ti sei capito perchè non ha cambiato marchio.
 
F

Felix73

Guest
guarda che la mia era una domanda, e nella tua risposta che non è di capitali Americani ti sei capito perchè non ha cambiato marchio.

Ciao Cokj, avevo capito che la tua era una domanda, ed infatti io mi riferivo a qualcuno che ti aveva risposto di si in un post successivo, non a te. Ma magari ho interpretato male io chi ti ha risposto.
Non ho capito però la tua successiva precisazione, quella dove dici che non ha cambiato marchio.
Cosa intendi?

Un saluto
 
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