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Costa Concordia; inchiesta e processo

Rodolfo

Super Moderatore
Intanto nel titolo non andava lettore tra virgolette, ma il "molto competente", anche se qualche affermazione la condivido. Può essere chiunque l'autore di quello scritto, compreso qualche "diretto interessato".
 
T

tano

Guest
Le ultime....Rodolfo. Ma é sempre stato cosí.
Calamai andava troppo veloce. E Smith ?
E quanti Comandanti di tutto il mondo devono accetare quello che gli armatori dicono o senó ti sbarcano ?
E prendere delle rotte che sanno il rischio che c´é che poi vengono i disastri ambientali.
Ma chi ha la colpa?
In Spagolo si dice...." El chancho o quien le da de comer "
Cioé secondo me si parte dai Governi alle capitanerie all´ultimo imbarcato di una nave, perche accetta.
Secondo me sui Mari regna la legge della selva.

Un saluto.
 
F

Felix73

Guest
Intanto nel titolo non andava lettore tra virgolette, ma il "molto competente", anche se qualche affermazione la condivido. Può essere chiunque l'autore di quello scritto, compreso qualche "diretto interessato".

In merito alla capitaneria, posso condividere anche io.
Su chi ha condotto la nave a schiantarsi contro lo scoglio, no. Li la "partigianeria" è evidente ed oserei dire dichiarata.
Sul resto, aspetti prettamente tecnici e non, responsabilità di Costa o no, aspetto i giudici.

Ciao Rodolfo!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Però su de falco non ha tutti i torti

Infatti.

Tano il discorso dei comandanti credo sarebbe lungo da fare e le posizioni sono controverse. Dopo l'incidente, il mondo del mare si è interrogato sulla sua figura e sul potere quasi assoluto che ha esercitato a bordo praticamente da sempre; "Il Comandante è secondo solo a Dio", recitava un vecchio ritornello. Forse qualcosa, quasi in sordina, sta cambiando dopo Concordia, senza tuttavia siano stati in alcun modo modificati i confini del suo mandato, disciplinati dalle leggi in vigore.
 
T

tano

Guest
A me dispiace anche se molti di voi potete essere contari io se fossi stato Di Falco a pedate l´avrei rimandato a bordo, ancora mi farebbe male il piede !!!!
Si é fatto troppo eco su sta vicenda, bisogna starci in quel momento lí, un Comandante non puó abbandonare la sua nave, non esiste !!!
Questo concetto nella mia testa gira da quando ero un bambino, come anche in un salvataggio, prima le donne ed i bambini.
Secondo me, lasciamo stare Di Falco, avrá sbagliato o no, ma lui é la milliminesima parte di quello che si parla sulla Costa Concordia.

Rodolfo ti quoto che anche a me sembra che qualcosa sta cambiando, e penso che le compagnie valuteranno certi comportamenti assolutistici che possono esserci in una persona che sta per diventare Comandante.
Parlando con questo amico Comandante Tedesco mi dice dalle statistiche sbaglia di piú il Comandante che ordina autorevolmente e che mai ascolta la sua equipe.

Un saluto.
 
F

Felix73

Guest
Più che sulla telefonata a Schettino in se, frutto del momento, contesto la divulgazione delle telefonate ai giornali quasi in tempo reale (forse con lo scopo di voler sollevare la capitaneria dalle proprie responsabilità).
Al di là di controlli o meno della stessa su "consuetudini" (che io personalmente non contesto, e mi riferisco alla navigazione turistica) del passato.

Un saluto
 

Rodolfo

Super Moderatore
Tano, io invece il comportamento di De Falco non l'ho mai apprezzato, se non in un primissimo momento; tanto era la mancanza dell'innominabile tanta era la "dovuta" reazione dell'Ufficiale. Ma davanti alla pochezza, in quel momento, del comandante, non doveva "infierire" nei toni e nel linguaggio; non aveva davanti un uomo in quel momento, ma una persona in preda ad uno stato confusionale o che comunque aveva effettuato le sue scelte.
 
M

MarinaeAngelo

Guest
se ricordo bene però De Falco durante quella famosa telefonata aveva già notizie dei primi morti recuperati in acqua e quindi comprendo perfettamente i toni e i modi che ha utilizzato verso chi sosteneva che era buio ed era scivolato nella scialuppa
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Proprio per questo doveva lasciarlo perdere e rivolgersi a qualcun altro della catena di comando che non aveva del tutto perso la testa e conservava un po' di lucidità. Prova ne sta che anche "strapazzandolo" non ha ottenuto nulla.
 
F

Felix73

Guest
Rodolfo, però, come non è stato facile per gli ufficiali dopo la collisione "rompere" la catena di comando nella fase dell'emergenza...anche per DeFalco, non lo sarà stato trovare un nuovo referente...stava pur sempre parlando con il Comandante....il suo referente per legge...
E non lo aveva di fronte... lo aveva al telefono...e con la concitazione del momento capire la "poca lucidità" ( e su questo ho i miei dubbi, io parlerei d'inettitudine congenita, con il senno di poi)...trovare un nuovo referente, affidargli un ruolo riconosciuto anche dagli altri in merito al coordinamento dei soccorsi sul posto...etc. etc. etc. io non la vedo cosa semplicissima..
Detto dal di fuori ovviamente, non ho vissuto quella situazione..
Di certo De Falco non lo vedo come eroe, se non nella misura in cui, come già dissi allora, ha detto a schettino esattamente quello che tutti noi avremmo voluto dirgli in quel momento...ma questa è una magra, magrissima consolazione.

Un saluto
 
Ultima modifica:

La76

New member
Felix...mi hai rubato le parole dalla tastiera :)

Se come è stato detto mille volte che, per le leggi del mare, il comandante non poteva essere scavalcato, De Falco ha fatto quello che doveva fare...lui non poteva sapere che schettino era andato fuori di testa (ammesso poi che sia vero)
 
Ultima modifica:
U

unochenavigaverament

Guest
se ricordo bene però De Falco durante quella famosa telefonata aveva già notizie dei primi morti recuperati in acqua e quindi comprendo perfettamente i toni e i modi che ha utilizzato verso chi sosteneva che era buio ed era scivolato nella scialuppa

Sottile differenza tra un professionista in grado di ottimizzare le risorse disponibili in una emergenza e uno messo la che inveisce e minaccia.
 
T

tano

Guest
Tano, io invece il comportamento di De Falco non l'ho mai apprezzato, se non in un primissimo momento; tanto era la mancanza dell'innominabile tanta era la "dovuta" reazione dell'Ufficiale. Ma davanti alla pochezza, in quel momento, del comandante, non doveva "infierire" nei toni e nel linguaggio; non aveva davanti un uomo in quel momento, ma una persona in preda ad uno stato confusionale o che comunque aveva effettuato le sue scelte.

Rodolfo avrai tutta la ragione sicuramente, sei una delle persone piú coerenti che conosca, peró la reazione di Schettino come persona si possono capire, ma no come Comanante, che é una persona preparata a quell´incarico.
"Il Comandante é secondo solo a Dio" qui stiamo parlando di una scala di mandi tipo militare e perció Schettino e Di Falco stanno parlando la stessa lingua.
Non solo quella frase racchiude tutto, se sei secondo a Dio, comportati da secondo soloa Dio.
Schettino sicuramente é sconvolto e confuso perche sa che si trovano in quella condizione per colpa sua, assolutamente sua, lui stesso dice qui é finita la mia carriera di Comandante.
Quando si trova in mare con la scialuppa e parla con Di Falco, in quel momento Di Falco non sa che la Concordia sta affondando per un errore di Schettino, la prima cosa che gli viene in mente anche come uomo seduto davanti ad una scrivania, come fa un Comandante ad abbandonare la sua nave, cioé la reazione de Di Falco é la stessa che avrei avuto io o qualsiasi persona che va in mare.
Poi se questa telefonata é portata da Di Falco ai giornalisti, allora sono d´accordo con quello che dice Felix.
Se invece é stata rubata dai giornalisti e sicuramente diversificata come loro fanno, allora no, non condaniamo una persona che ha fatto il suo dovere.

Un saluto.

La ti leggo adesso.
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Max mi aspettavo che qualcuno mi facesse questa osservazione; ovvero come faceva trovare un altro referente. Giusto, non era facile, ma come ha trovato lui, poteva cercare e trovare un altro Ufficiale.

Io, con il senno del poi, ma conoscendomi, son quasi sicuro non avrei reagito così, fossi stato l'Ufficiale della CP e accorgendomi per un motivo o per l'altro (perdita delle capacità cognitive, stato confusionale, volontaria non collaborazione) dell'impossibilità di un "dialogo", non avrei insistito e soprattutto non avrei utilizzato certi termini che non portavano a nulla.

So che successivamente all'intervento, molti colleghi e Superiori dell'Ufficiali hanno censurato e si son dissociati dalle modalità del suo intervento.

Ho cercato, con un po' di fatica, un giudizio, molto pesante di un Contrammiraglio che ricordavo aver letto; ve lo allego pur riconoscendo che si tratta pur sempre di considerazioni personali, anche pesanti, che sicuramente non coincideranno con quelle di altri, ma che si avvicinano abbastanza al mio modo di pensare.

http://www.tgprocida.it/wordpress/?p=4161
 
U

unochenavigaverament

Guest
Il lavoro di Schettino era gestire l emergenza tanto quanto quello di De Falco. Nessuno dei due ha ottimizzato le risorse ed entrambi hanno fallito il loro compito. C e poco da filosofeggiare sono dati di fatto. L unica differenza e' che De Falco era al caldo in poltrona. I compiti e le azioni che avrebbe dovuto effettuare De Falco erano altri e ben diversi dalla minaccia e il turpiloquio.
 

La76

New member
Un attimo però...per conto mio adesso stiamo completamente decontestualizzando la telefonata di De Falco.

In quel momento schettino era quello che avrebbe dovuto gestire l'emergenza, coordinare da bordo i soccorsi...il famoso "vada a bordo c...." è riferito, per me, al fatto che De Falco chiedeva informazioni per gestire l'emergenza e dall'altra parte aveva una persona che, essendo su uno scoglio, non era in grado di dargli...mi sembra abbastanza naturale che lui gli urlasse quello!
 
M

MarinaeAngelo

Guest
Costa Concordia; inchiesta e processo

Sono d'accordo con Laura . Ho letto articolo allegato da Rodolfo e francamente mi pare esagerato dire che si VERGOGNA di appartenere alla capitaneria x la telefonata di De Falco. Ma per favore.......
Quella telefonata il giorno seguente il naufragio e' stata tradotta in tutte le lingue del mondo e trasmessa in tutto il mondo . De Falco ha ricevuto la gratitudine e le attenzioni di tutto il mondo. Il suo intervento e' stato molto apprezzato .
Mi concedete di pensare che forse c'e' un po' di invidia nel protagonista dell'intervista ?
E comunque ribadisco che De Falco aveva appena ricevuto notizia delle prime vittime raccolte in mare e proviamo a metterci nel suo stato d'animo.
 
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