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Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Manlio: "...si sale sulla nave vera", ma fortunatamente lo facciamo solo da visitatori ! La vita a bordo di queste navi specialmente per la ciurma era durissima :shock: !
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

fandelmare ha detto:
Manlio: "...si sale sulla nave vera", ma fortunatamente lo facciamo solo da visitatori ! La vita a bordo di queste navi specialmente per la ciurma era durissima :shock: !

Questo mi ricorda che prima di salire è il caso di dare alcune note storiche, e prima ancora di inquadrare la nave..
Diamo un po' di numeri..(dritti dritti da wikipedia)

****************************************************************
Dislocamento: 3.556 t
(il dislocamento è il peso della nave, o se preferite il peso dell'acqua spostata: delle navi militari non si fornisce la stazza ovvero il volume)
Lunghezza : ponte cannoni 56.7 m, complessiva: 69.3 m
Larghezza: 15.8 m
Altezza: 62,5 m (dal pelo d'acqua alla cima dell'albero maestro) + 8.8 m di pescaggio
Propulsione: Vela
Velocità 8-9 nodi (15-17 km/h)
Equipaggio: circa 850 uomini

Armamento a Trafalgar:

• Castello di prua: 2 cannoni da 12 libbre, 2 carronate da 68 libbre
• Cassero: 12 cannoni da 12 libbre
• Ponte cannoni superiore: 30 cannoni da 12 libbre
• Ponte cannoni mediano: 28 cannoni da 24 libbre
• Ponte cannoni inferiore: 30 cannoni da 32 libbre
• Marine imbarcati armati con moschetti

(tot. 104 cannoni)

****************************************************************

La frase di Sergio mi ricorda che dobbiamo parlare dell'equipaggio, ed è giusto farlo partendo dal numero, 850 uomini circa..
Per portare la nave in caso di estrema necessità ne bastavano trenta/cinquanta, e gli latri 800 che facevano? Chi erano?
Per capire la vita dell'equipaggio occorre anche partire da qui..
In quanti film dei pirati abbiamo visto gli uomini lucidare gli ottoni, al passaggio di qualcuno (nostromo) che urlava che quella doveva essere la nave più bella e pulita della flotta?

E lava il ponte, e pulisci gli ottoni, ed esercitati per la battaglia e qui, e lì.. e là..

E perchè?

Perchè 850 imbarcate su una nave che può essere con tranquillità condotta da 50 uomini o fanno qualcosa o finisce che si scannano fra di loro..
Se poi la nave è lenta (7-8 nodi max) il tempo di imbarco è maggiore e le cose sono ancora più delicate..
Gli 850 imbarcati sono gli addetti ai cannoni ed i fanti di marina: solo pochi sono l'equipaggio vero, e come sempre accade le tre categorie (soprattutto marinai e fanti) si guardavano anche di storto, uno storto tra il serio ed il faceto, ma c'era..
Quindi era meglio occuparli, tanto in lavori utili quanto in lavori inutili..

Detto questo, chi erano questi marinai? Spesso non erano eroi volontari per la patria (anche se c'erano, naturalmente pagati) ma gente che la sera si trovava ubriaca in una taverna e la mattina si risvegliava sul mare.. cosa che ovviamente non faceva loro tanto piacere..

Per passare da un costretto marinaio ad un soldato motivato e orgoglioso del suo ruolo l'addestramento era durissimo, le regole ferree, le punizioni dure, ma certo non era questa la base di tutto..

Nelson come tanti altri comandanti, rischiava la vita quotidianamente con i suoi uomini, anzi magari mettevano in pericolo una nave solo per salvarne uno..

La Marina era un ruolo dove chi apparteneva all'elitè era a livello altissimo rispetto ad un subordinato, ma mai distante del tutto, perchè rischiava la vita in prima persona, perchè si era imbarcato addirittura a dieci anni (!) perchè era severo, severissimo, ma giusto, perchè difendeva sempre l'equipaggio rispetto a terzi..

Tutto questo faceva gruppo, orgoglio, voglia di primeggiare.. ed era il vero motore delle flotte antiche..

A Salamina (guerre persiane) i comandanti Greci e Persiani facevano a gara per avere la posizione più pericolosa, a Trafalgar, millenni dopo, era ancora così..

Non erano geni che giocavano una partita a scacchi, ma geni che facevano la parte degli attaccanti, come Pelè o Maradona, e ci lasciavano anche le penne..

Forse non si può più capire, ma le colorazioni delle navi Inglesi, con il ponte spazzato di una specie di rosso misto sabbia:

leg_irons_trimmed.jpg


Servivano per nascondere la vista del sangue.. perchè lì purtroppo ne scorreva.. ed il sangue serviva ad unire gli spiriti, non a dividerli..

Va bhè.. poi torneremo un attimo sulle note storiche (più veloci ok?), visita solo rinviata..

HMS_VICTORY%20_SCROLLWORK.jpg



Salutoni!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Ops!! A casa!!

Senza commenti (ma con tante visite ndr) continuo a non sapere come comportarmi..
Allora proseguo con qualche nota tecnica interessante: la mia idea è che chi è interessato alle note le legge, mentre se non interessano c'è sempre la parte della 'visita' che basta ed avanza. Ma perchè negare due note ad eventuali interessati?
Da uno dei miei sacri testi prendo la descrizione di alcune delle caratteristiche dello scafo:

"Travi di olmo con una sezione di mezzo metro per lato vennero impiegate per la chiglia, mentre l'ossatura era di quercia inglese. Lo scafo era formato da un fasciame interno ed uno esterno, formanti un solido insieme a tre strati: ogni strato, in quercia del baltico fino alla linea di galleggiamento, aveva uno spessore di 12 centimetri"

In un momento successivo alla costruzione la nave venne foderata con 3923 fogli di rame, per un peso di 17 tonnellate.

questo è il fondo della nave visto dall'interno:

hold.jpg


Penso si intuisca la robustezza della struttura, totalmente diversa come concezione dalle costruzioni elastiche che vedemmo per le navi di Nemi o quelle Egizie: tutta una murata era spessa 60 cm, e le palle di cannone neanche le sentiva..

La Victory era un Vascello, una evoluzione di un Galeone, ma tra i Vascelli era anche uno dei più evoluti, cosa vuol dire?

Invece di fare tanti discorsi riccorro a dei profili, che faranno tanto felice Sergio (Fandelmare) perchè mostrano come l'evoluzione navale abbia portato ad abbassare le sovrastrutture rispetto alla lunghezza dello scafo..

Galeone (lunghi sui quaranta metri, bompresso compreso, stazza massima 500 ton):

golden-hind.jpg


galeone.jpg


n_galeone.jpg


Vascello, con una velatura più complessa ed efficiente, lunghi sui sessanta/settanta metri, anche 5000 ton di stazza..

n_vascello.jpg


questi erano i primi Vascelli..

40639093_1.jpg


(La Couronne)

L'evoluzione della Victory è evidente nella pulizia delle linee..

Victory_lrg.jpg


ovviamente tutta la nave, alberatura, stabilità, ogni cosa è evoluta dal 1600 al 1750, ed è nata quindi la Victory come passo finale, evoluzione definitiva di una tipologia di nave..
Pur essendo stupendamente decorata la Victory non era Farcussiana, come invece molte sue colleghe allora esistenti ma pensate decenni prima:

view.112191.pres.0.medium.jpg


(Prince)

3gvngrzt45aqmn552tflri4521062006092229.jpg


(Royal George)

N_sovereign_of_the_seas_787.jpg


(Sovergein of the seas)

Come spesso accade nella storia della marina si era scatenata la 'guerra' tra il barocchismo più esagerato e la versione più leggera, oggi diremmo tra Farcus e De Jorio, una volta tra i Coppedè e Pulitzer, ma la storia è ben più antica..
Alla fine trasportare delle navi da guerra con tutta quella roba addosso finì per essere perdente, e vinsero i Pulitzer di allora, creando capolavori come la Victory (per me la più bella nave di sempre).

La prossima puntata la dedichiamo (sempre velocemente, normalmente i libri trattano quello che ho scritto in centinaia di pagine) a Trafalgar..

Salutoni!
Manlio
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Pur essendo un'appassionato mi risulta difficile intromettermi in questa carrellata di storia, tecnologia e arte; ma ti prego continua, impariamo molte cose :mrgreen:
Ogni tanto cerchiamo di ricordare da dove veniamo :wink: :wink:
 

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Manlio sei un divulgatore eccezionale ! Continua ! E' tutto interessantissimo ed a parer mio impreziosisce questo sito. Però, quanto al rispetto delle ciurme, ho una visione un po' meno romantica ed edificante, più che manovalanza a basso costo, talvolta era proprio "carne da macello". Si imbarcavano moltissimi uomini anche perchè si davano per scontate certe perdite in itinere. "Vivete ! Vivete per servire la nave! " Questa affermazione nel film Ben Hur si ascolta su una nave da guerra romana; certo nel 600 o 700 non c'erano rematori incatenati alle panche, ma concettualmente il marinaio che non fosse un ufficiale era poco più che uno strumento che serviva a navigare. Manlio caro, ti invito a riconoscere che non erano certo i comandanti o gli ammiragli a cadere dai pennoni o a morire di scorbuto :roll: ! Spagnoli, Portoghesi, Olandesi, Inglesi sono stati grandi navigatori nel 500, 600, 700, 800 ma insieme a coraggio, eroismo, perizia marinaresca ecc. ecc., su quelle navi viaggiavano speso cinismo, avidità, crudeltà ed anche queste grandi nazioni peccavano spesso di spirito piratesco e predatorio se pure ammantato da gloriose bandiere. Proprio la gloriosa Inghilterra è poi certamente quella che più a lungo ha beneficiato di questi aspetti diciamo "discutibili" i cui effetti si sono protratti fin quasi ai giorni nostri. Questa è storia di popoli e non solo di navi e naviganti. Grazie anche per avermi offerto questo spunto sperando di non essere troppo fuori tema :roll: . Ciao :)
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Non sei fuori tema, ma la situazione è molto differente ad come la raccontano nei film o nei libri di un certo tipo..

Nelle navi dell'antichità classica (fino a Roma per intenderci) non sono mai saliti schiavi, per motivi anche relativi alla efficienza e capacità dell'equipaggio (i combattimenti di allora erano una difficilissima e bellissima danza, purtroppo mortale, e richiedevano veri atleti a bordo), che era tale solo fortemente motivato..
Gli schiavi salirono per la prima volta nelle galee Veneziane, e da lì la cosa si sparse per tutte le flotte, ma va detto che la situzione era ben diversa, ed anche il modo di concepire le battaglie..
Dal quel periodo fino a circa il 1600 le cose sono andate più o meno come dici tu..
Sono poi cambiate verso il 1600, da allora in poi la vita di mare era durissima, con punizioni corporali pesanti, ma era anche quello che ho scritto qui..
I capitani Francesi ed Inglesi che si sono combattutti per 114 anni di seguito (? Incredibile vero?) erano i primi a lasciarci le penne, e tra questi il più famoso è proprio Nelson..

Per quanto riguarda la pirateria, era un uso comune di quelle nazioni, la guerra di corsa era pirateria autorizzata da una nazione contro l'altra, per cui su questo hai pienamente ragione..

Comunque su quello che era il periodo di Nelson, e su questa storia, ci torno appena si parla di Trafalgar (a breve.. ed in breve!!)

Salutoni!
Manlio
 

Gabriele C.

Well-known member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Leggo molto volentieri queste pagine di storia, essendo un appassionato ma non competente non mi azzardo in commenti ma in apprezzamenti e domande sì!
Anch'io concordo con Sergio che la ciurma era spesso composta da galeotti, persone che dovevano sfuggire alla giustizia, gente che non aveva potuto (o voluto...) trovare una collocazione di lavoro più dignitosa. Ecco perchè, come giustamente ci racconta Manlio, le risse a bordo erano frequenti, considerato anche il "gap" con gli ufficiali dell'epoca, molto motivati e incaricati con lauti introiti da parte dei regnanti europei di individuare luoghi da colonizzare e ricchezze da ....conquistare.
Anche se con questi "chiaroscuri" la storia della navigazione comprende a pieno titolo queste fasi, con tutto il patrimonio geografico e tecnico che la gente di mare dell'epoca ha trasmesso fino ai giorni nostri.
Una domanda: mi sembra che il pescaggio di quelle imbarcazioni (l'opera viva) sia quasi sproporzionato rispetto alle dimensioni della parte emersa: è quasi la metà di tutta la nave! Che differenza con quelle contemporanee! Come mai necessitavano di tutto quel pescaggio, che andava anche a discapito della velocità?
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Gabriele C. ha detto:
Anch'io concordo con Sergio che la ciurma era spesso composta da galeotti, persone che dovevano sfuggire alla giustizia, gente che non aveva potuto (o voluto...) trovare una collocazione di lavoro più dignitosa.

Ripeto che è un discorso complesso (vedi sopra): me se prendiamo l'Inghilterra e la Francia del periodo Napoleonico e di poco antecedente non è così..
Nel senso che se è vero che ti ritrovavi in nave magari solo perchè ti avevano rapito dopo una sbornia (così era.. attenti a bere ai porti!! :wink: ) è anche vero che i marinai per queste due marine erano veramente motivati da spirito di patria..

Nessuno nega la frusta, che c'era sia chiaro: ma la molla dei Francesi era quella dello spirito della Rivoluzione, per gli Inglesi quella della patria, unita ad un addestramento di primo ordine e, lo ripeto, alla consapevolezza che il primo a rischiare era il loro comandante..
Che poi non salisse sull'albero maestro cambia poco: camminava nelle zone più a rischio, tirava fuori la spada, incitava gli uomini ai cannoni.. non era solo un tizio con l'autorità della frusta, e gli equipaggi non erano solo carne da cannone..
Questo è Nelson rappresentato prima di Trafalgar..

457px-Lord_Nelson_before_Trafalgar.jpg


Il braccio in meno, i problemi ad un occhio, anche la gamba a suo tempo fu ferita..
Tutte ferite evitabilissime, bastava stare all'interno della nave..
Ma le ha prese per essere sul ponte accanto ai cannoni, e per aver impostato azioni pazze, anche per salvare dei commilitoni, non graduati, ma soldati semplici..

E quello che vale per Nelson vale per molti comandanti dell'epoca..
Non riconoscerlo vuol dire non capire una parte importante della storia della Marina, nel 1700 gli Inglesi, i Francesi, gli Spagnoli, non erano quelli che prendevano un Colombo, gli davano un equipaggio alla meglio peggio, e mandavano tutti a morire..

Era ben diverso..

Gabriele C. ha detto:
Una domanda: mi sembra che il pescaggio di quelle imbarcazioni (l'opera viva) sia quasi sproporzionato rispetto alle dimensioni della parte emersa: è quasi la metà di tutta la nave! Che differenza con quelle contemporanee! Come mai necessitavano di tutto quel pescaggio, che andava anche a discapito della velocità?

Allora, per i galeoni il pescaggio era circa un terzo, anche un quarto, dell'altezza massima dello scafo, ma per un Vascello questo non era proponibile, ci sono vari motivi..
Ad es. le sovrastrutture alte dei galeoni

galeone.jpg


erano anche un freno al vento, la grande vela di Civada (quella davanti):

MAYFLOWER%20II.jpg


era tale anche per bilanciare il 'freno' verso il vento creato dal castello di poppa..

In più molti galeoni ballavano in un modo che viverci sopra, ai 'piani alti' era tosto!!
Anche la stabilità con alti alberi e venti fortissimi, e con quelle strutture a fare effetto vela lasciava a desiderare..

Essendo i vascelli molto più grandi e pesanti, ed avendo alberi alti anche sessanta metri, era meglio lasciare poco spazio al vento laterale e sfruttare al massimo la forza propulsiva di quello a poppa..
Non ricordo un episodio (ce ne saranno stati sia chiaro, ma io non li conosco) di Vascello in buone condizioni affondato per una tempesta, mentre di Galeoni, lo sappiamo tutti, ce ne sono.. erano navi stabilissime, e parte della stabilità era anche nella bassezza dello scafo (per la gioia di Sergio!! :lol: )

Salutoni!
Manlio
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Ho perso qualche lezione e vedo che abbiamo fatto già molti progressi in termini cronologici...circa 4000 anni!! Queste epoche della navigazione mi piacciono ancora di più e ti ringrazio Manlio.
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

A proposito, dopo aver sentito Gabriele C. al telefono volevo aggiungere una piccola nota..

Questa è una fregata:

n_fregata.jpg


E' più piccola di un vascello, lo scafo è più filante, le vele sono tantissime..
La nave è più veloce dei vascelli, meno armata ma più veloce..

E' una differenza importante, i Vascelli erano i cannoni da mettere in campo, le fregate le navi portaordini, le navi spia ecc.

Salutoni!
Manlio
 

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

pmanlio ha detto:
Gabriele C. ha detto:
Anch'io concordo con Sergio che la ciurma era spesso composta da galeotti, persone che dovevano sfuggire alla giustizia, gente che non aveva potuto (o voluto...) trovare una collocazione di lavoro più dignitosa.
Questo è Nelson rappresentato prima di Trafalgar..

457px-Lord_Nelson_before_Trafalgar.jpg


Il braccio in meno, i problemi ad un occhio, anche la gamba a suo tempo fu ferita..
Tutte ferite evitabilissime, bastava stare all'interno della nave..
Ma le ha prese per essere sul ponte accanto ai cannoni, e per aver impostato azioni pazze, anche per salvare dei commilitoni, non graduati, ma soldati semplici..
Salutoni!
Manlio
Caro Manlio, dopo aver celebrato Nelson, magari se non ti dispiace :wink: , dicci anche qualcosa sull'ammiraglio Francesco Caracciolo che da Nelson fu vigliaccamente giustiziato disattendendo i patti ed in deroga ad ogni regola di correttezza per non dire di onore militare :evil: . E' documentato che l'astio di Nelson verso l'ammiraglio napoletano stimatissimo da tutta la marineria civile e militare dell'epoca ed amatissimo a Napoli era motivato non tanto dal fatto che non aveva potuto vincerlo in battaglia ma soprattutto dalla circostanza che durante una tempesta nei pressi del golfo di Napoli il grande Nelson che aveva vinto tante battaglie fu sconfitto dal mare, mentre Caracciolo ne uscì indenne giungendo alla meta. Caracciolo fu ignominiosamente impiccato al pennone della nave di Nelson (giustiziarlo in città, a Napoli, avrebbe suscitato la collera della città :roll: ) malgrado avesse chiesto di essere fucilato, ma il cadavere dell'ammiraglio Caracciolo, gettato in mare si presento poi, dopo qualche tempo, proprio sotto la nave di Nelson quasi a rinfacciare all'ammiraglio inglese l'empietà commessa. Inoltre Nelson era così amato :mrgreen: ai Caraibi che, pur disponendo di diverse dimore da quelle parti, pensava bene di dormire sempre a bordo della nave, l'unico luogo dove si sentiva al sicuro; così pure era amatissimo nelle coste che poi sarebbero diventate quelle del Canada e degli Stati Uniti, lì però nella campagna contro le colonie americane Orazio Nelson rimase sconfitto, mentre a Tenerife, se non ricordo male, c'è uno spiazzo panoramico in cui si commemora il punto da cui partì la cannonata che lo mutilò. Il colpo fatale gli fu infine inflitto da un qualunque soldato francese; povero Orazio Nelson dopo aver fatto tanto per la gloria e l'opulenza dell'Inglilterra non potè godere di tutti i privilegi e gli agi che una volta in pensione gli sarebbero stati riservati; insomma come si dice dalle mie parti: "io fatico e tu magni! :wink: ": Nelson crepava ma di lì a poco la regina Vittoria avrebbe a lungo regnato su un'Inghilterra che doveva la propria opulenza anche alla vittoria di Trafalgar. P.s. Manlio, visto che a pronunciare il nome Vittoria vai in sollucchero, dai uno sguardo al ritratto di quella regina, magari ti piace anche quella :wink: :lol: :lol: :lol:
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Fan, sei un Furbetto!! :evil: :evil:

:p :p :p

Io ho parlato di Nelson rispetto ai suoi uomini, ed anche del fatto che non solo Nelson, ma quasi tutti i comandanti di allora agirono in questo modo, vale a dire con coraggio, morendo insieme ai loro equipaggi..

Ma sul compoprtamento che tenevano fuori dalla loro nave il discorso è ben diverso..
Già il fatto che le marine autorizzassero ed anzi, caldeggiavano, la guerra di corsa, la dice lunga..

La flotta che Nelson portò a Napoli non era certo una flotta di corsari, ma la vera e propria grande flotta Inglese, con la I maiuscola.. che accadde a Napoli? Intanto l'episodio è riportato qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_Napoletana_(1799)

La vergogna dell'episodio fu che i repubblicani si arresero dietro precise garanzie da parte del governo Napoletano, ma Nelson non accettò questi accordi ed attuò una repressione durissima..

Lo fece perchè Caracciolo lo aveva battuto?
Mi permetto la cattiveria, lo fece imbeccato dal re di Napoli? Che poteva uscirne con la coscienza pulita verso il popolo, ma con un utile terrore sparso al vento?
Lo fece solo per odio verso i Napoleonici?

Nessuno l'ha mai capito, sta di fatto che quella è la pagina più brutta della vita di Nelson, che in altre occasioni si mostrò invece estremamente magnanimo..
Una cattiveria che mi permetto è che i suoi discendenti hanno avuto sempre belle terre in Italia (famoso l'episodio di garibaldi che invia Bixio a proteggere le terre dei Nelson): e' forse questo è il 'pagamento' di una utile figura da assassino spietato? Bhò?

Inoltre Nelson era così amato ai Caraibi che, pur disponendo di diverse dimore da quelle parti, pensava bene di dormire sempre a bordo della nave, l'unico luogo dove si sentiva al sicuro; così pure era amatissimo nelle coste che poi sarebbero diventate quelle del Canada e degli Stati Uniti, lì però nella campagna contro le colonie americane Orazio Nelson rimase sconfitto, mentre a Tenerife, se non ricordo male, c'è uno spiazzo panoramico in cui si commemora il punto da cui partì la cannonata che lo mutilò. Il colpo fatale gli fu infine inflitto da un qualunque soldato francese;

Del secondo episodio ho in parte parlato, ma è bene tornarci per capire con chi abbiamo a che fare; l'allora giovane Nelson insieme ad un altro gruppo di giovani spregiudicati si inventa di attaccare Tenerife senza avere mezzi sufficienti..
La marina è contraria, ma pressione su pressione finisce per cedere..
L'attacco si rivela un disastro, e come dicevo il nostro, visti dei compagni in pericolo, rinuncia a salvarsi per soccorrerli, lì c'è l'episodio della cannonata (fucilata?) che lo mutilò..
Questo però conferma lo spirito di corpo di cui parlavo..
Ma delinea anche chi era Nelson, che maturando fece le stesse pazzie, ma con più raziocinio, un po' alla Maradona.. di conseguenza vinse battaglie che erano incredibili scommesse, ed in ognuna perdeva qualche parte del corpo.. :wink:

Invece per la nave in Canada o America: non era solo per Nelson questo destino, gli Inglesi non erano adoratissimi da quelle parti.. anche se per lui c'era una storia particolare (non ricordo quale sinceramente)..


Salutoni!!
Manlio
 
T

tano

Guest
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Pmanlio, di nascosto ti seguo, vorrei dedicarmi piú a questo tuo post che é un opera d´arte.
Ti faccio i miei complimenti.
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

tano ha detto:
Pmanlio, di nascosto ti seguo, vorrei dedicarmi piú a questo tuo post che é un opera d´arte.
Ti faccio i miei complimenti.

Grazie!! Ammetto che mi stavo chiedendo se lo seguissi!!
So che è difficile seguire questo post, ma già le sole 'visite' virtuali alle navi penso che valgano la pena..
Per quelle alla fin fine basta 'salire' a bordo, senza tante spiegazioni.. :wink:

Salutoni!!
Manlio
 
T

tano

Guest
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Dove appare il tuo nome, caro Pmanlio, vado subito a vedere.
Solo che molte volte non si riesce a stare dietro a tutto, specialmente in questo periodo.

Un salutone.
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Caro Manlio, la domenica è propizia per mettermi in pari... :wink:
La vicenda di Nelson mi appassiona particolarmente, ci si avvicina ai tempi di mia maggiore competenza! Sull'Egitto cadevo dalle nuvole!
 

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

pmanlio ha detto:
Fan, sei un Furbetto!! :evil: :evil:

:p :p :p

La vergogna dell'episodio fu che i repubblicani si arresero dietro precise garanzie da parte del governo Napoletano, ma Nelson non accettò questi accordi ed attuò una repressione durissima..

... sta di fatto che quella è la pagina più brutta della vita di Nelson, che in altre occasioni si mostrò invece estremamente magnanimo..
... una utile figura da assassino spietato? Bhò?
invece per la nave in Canada o America: non era solo per Nelson questo destino, gli Inglesi non erano adoratissimi da quelle parti.. anche se per lui c'era una storia particolare (non ricordo quale sinceramente)..
Salutoni!!
Manlio

"...gli inglesi non erano adoratissimi da quelle parti" ed io aggiungerei e non solo da quelle parti :roll: vedi Scozia, Irlanda, India, Grecia, Argentina, tanto per fare qualche esempio; ogni tanto mi chiedo cosa sarebbe anche oggi il Regno Unito senza i "proventi" giunti "spontaneamente" nell'isola britannica da mezzo mondo e forse, allora, mi viene da pensare all'immagine di un'ape regina senza alveare ed api operaie :wink: Sorry :oops: ! Questa volta si che sul serio sono fuori tema :wink: ma devi capire che, da Napoletano d.o.c qual sono, non posso che gridare: " ISPANICO ! ISPANICO ! ISPANICO :lol: ! Come quelli che erano sugli spalti del film "Il gladiatore" :lol: :lol: :lol: Con questo "fuori pista", caro Manlio, mi sono proprio divertito :p e spero anche tu e forse qualcun altro. Ciao :)
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Magellano, ti leggo ora!!
E ti metto un po' di carne al fuoco!! (Appena scritta!! :p :p )

Salutoni!! (segue il testo con i salutoni che già c'erano..)

tano ha detto:
Dove appare il tuo nome, caro Pmanlio, vado subito a vedere.
Solo che molte volte non si riesce a stare dietro a tutto, specialmente in questo periodo.

Un salutone.

Grazie!!

Che si fa? Si inquadra finalmente sta battaglia? Dopo, liberi dal 'dovere' si sale a bordo.. :wink:

Per inquadrare Trafalgar nel suo contesto storico occorre appunto fissare questo contesto..
Trafalgar chiude 114 anni di guerre sul mare tra Francesi ed Inglesi, e contemporaneamente apre 100 anni circa di dominio inglese sui mari, è quindi una chiave di volta di un processo molto lungo..

La guerra tra Francia ed Inghilterra è quasi un 'must' tra le due nazioni, e la paura di vedersi invasi dai Francesi fa si che l'Inghilterra abbia sempre cercato di mantenere una flotta di altissimo livello, superiore ad ogni altra..

I Francesi hanno oscillato tra la trascuratezza totale della Flotta e la costruzione di una forza equivalente a quella Inglese, pareggiando in certi momenti i conti con l'odiato nemico..

Alla vigilia della Rivoluzione Francese la flotta è in auge, navi bellissime, uomini addestrati, comandanti capaci.. ed infatti qualche vittoria, anche sistematica, contro l'Inghilterra comincia ad ottenerla..
I piani vanno oltre la vittoria immediata: si vuole passare al pareggio totale delle forze in campo e competere sempre con gli Inglesi..
Ma i comandanti erano per lo più nobili, e tutta l'elitè era legata alla corona, ne consegue che con la Rivoluzione, anche solo per principio, molti vanno alla Ghigliottina..
Chi non ci va scappa (e fa bene) ed alla Francia cosa rimane? Rimangono navi bellissime, ma poca, pochissima, capacità di gestirle..

Napoleone poi di mare non ne capisce nulla, e fa l'errore tragico di trascurare questo ben di Dio, lo affida a chi ha a disposizione, tale Villenevue, malvisto dagli equipaggi (nobile) malvisto da Napoleone, malvisto pure da sè stesso..

Intanto l'Inghilterra, spaventata dal potentissimo nemico Francese, che minaccia di invaderla ad ogni occasione, migliora le armi, producendo cannoni superiori a quelli degli altri, e raffina ancor di più la preparazione degli uomini..
In più, bontà sua, grazie alle sue capacità formative, fa imbarcare ragazzi di dieci/dodici anni, e ne tira fuori comandanti di grandissima esperienza, tutti dediti al coraggio..

Uno di questi è Nelson, il più geniale e matto di tutti..

Ad Abukir (Egitto) la differenza tra le due flotte è evidente, la potentissima flotta raccolta da Napoleone sta all'ancora, abbastanza lontano dalla riva: Nelson divide la sua in due parti e la attacca sia dal mare aperto che dal lato terra, è una disfatta..

Nelson rischia sempre un po' troppo, ma spesso gli va bene, a volte rischierebbe la disfatta non solo per sè, ma anche per mezza marina, non tanto contro i Francesi, quanto ad es. una volta contro gli spagnoli (dove gli va male) ed un altra contro gli Olandesi (dove gli va bene, ma per miracolo..).
Crescendo però diviene matto/saggio ed alla fine è al comando degli Inglesi, assolutamente indiscusso..
Nelson è famoso per rischiare sempre la vita insieme ai suoi equipaggi: cammina sui ponti, si prende le cannonate, si espone, quasi a provocazione, al fuoco avversario..

A Trafalgar si scontrano gli Inglesi contro i Francesi e gli Spagnoli, come sono gli Spagnoli?
Gli Spagnoli hanno costruito le navi più grandi del mondo, lente ma armatissime, anche se le loro armi rimangono, purtroppo per loro, inferiori a quelle Inglesi, inoltre la flotta è grande, ma non immensa..
I comandanti Spagnoli sono preparati, ma la organizzazione della flotta, l'addestramento degli uomini, quello manca, nonostante i solleciti che la marina rivolgeva alla corona..

Se gli Spagnoli avessero comandato la flotta combinata forse le cose andavano meglio (di sicuro non avrebbero permesso di combattere a Trafalgar) ma non solo il comando era Francese, ma tra i due alleati non c'era una grande fiducia..


Ultima notizia, poi passo a Wikipedia, le battaglie di solito si combattevano con la linea di fila, cosa era? Tutte le navi amiche si mettevano in fila, affiancavano le navi avversarie (anche esse in fila) e vai a cannonate..
Nelson, con una scusa o l’altra, stravolgeva questa tattica, e lasciava i Francesi a bocca aperta di fronte ad una formazione imprevista..

A Trafalgar inventa un attacco separato alla linea di fila nemica, composto da due linee Inglesi che rompono la linea francese:

The_Nelson_Touch.jpg


(Wikipedia)

così la nave che passa per prima si espone ai cannoni avversari, come un agnello sacrificale, ma se passa rompe la linea avversaria ed inizia a sparare dappertutto..

A comandare le due navi più esposte sono i due comandanti (primo e secondo) della flotta Inglese, quindi Nelson porta la Victory nella situazione di combattimento peggiore che si potesse immaginare..
Data la lentezza delle navi sulla Victory in quel passaggio succede di tutto, la nave è colpita da tutto e tutti, ma passa, e con lei il Royal Sovergein, a quel punto la situazione si ribalta: gli inglesi manovrano a piacimento, gli alleati si trovano ammassati fra di loro, ed hanno anche difficoltà ad usare i cannoni per non colpirsi a vicenda..

Una descrizione, sia pur sintetica, della battaglia la trovate qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Trafalgar

Noi la chiudiamo con acune note di 'colore'..
Prima della battaglia Nelson trasmette agli equipaggi..

"L'Inghilterra si aspetta che ognuno faccia il proprio dovere", messaggio che passò alla storia..

Nelson si raccomandò di avere, in caso di vittoria, rispetto per i prigionieri (e qui ci torniamo un secondo).

Durante la battaglia venne colpito a morte, si fece portare di nascosto sotto il ponte per non far sapere la cosa, in modo da non disturbare il morale dei combattenti..
Sicuro della vittoria ordinò ancora il rispetto per Francesi e gli Spagnoli, ma diede anche altri ordini, capì che era in arrivo una tempesta e preparò gli ordini per affrontarla, poi salutò i suoi quando ormai la battaglia era praticamente vinta..

Sul rispetto per i prigionieri si ritorna all'episodio di Napoli, citato da Fandelmare, cosa successe a Napoli?

Non si è mai capito, ma il Nelson di prima e dopo Napoli non ha nulla a che vedere con quello partenopeo..
A Napoli ha macchiato se stesso e l'Inghilterra non solo con l'impiccagione di cui parla Sergio, ma con una repressione durissima contro i Napoleonici, e con il tradimento di accordi presi in precedenza, perchè?
Forse per far capire ai Borboni chi comandava? O per permettere ai Borboni di reprimere la rivolta ma non uscirne macchiati verso la popolazione?

Sta di fatto che questa è un'ombra che lo ha macchiato per sempre..

Ora (a parte i vostri commenti naturalmente), è finita, al prox giro si sale sul serio!!

Salutoni
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

fandelmare ha detto:
Questa volta si che sul serio sono fuori tema :wink: ma devi capire che, da Napoletano d.o.c qual sono, non posso che gridare: " ISPANICO ! ISPANICO ! ISPANICO :lol: ! Come quelli che erano sugli spalti del film "Il gladiatore" :lol: :lol: :lol: Con questo "fuori pista", caro Manlio, mi sono proprio divertito :p e spero anche tu e forse qualcun altro. Ciao :)

Sergio, ti leggo anche a te ora!!
Gli Inglesi, qualunqua cosa dicano, si sono comportati da pirati ad ogni livello (regnanti compresi) per tutto il periodo di Drake e per quello delle guerre Napoleoniche.. e questo giusto per 'sorvolare' altri periodi..
Le guerre dei trenta anni, gli attacchi non dichiarati agli spagnoli, le operazioni contro basi nemiche composte da soli civili..

L'Inghilterra era una grande nazione, ma nel senso che aveva la miglior marina, la miglior organizzazione, la miglior capacità di quello che ti pare..

Ma usava tutto per farsi i casi suoi, fregandosene del diritto internazionale e degli altri..

Salutoni!
Manlio
 
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