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Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

pmanlio ha detto:
questo è il famoso 'mettere ai ferri a pane ed acqua': se un marinaio andava punito era immobilizzato li. in mezzo ai cannoni e con la possibilità di pioggia, e tenuto appunto a pane ed acqua..

Anche il sole allora doveva essere difficilissimo a sopportare no?!
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Magellano ha detto:
Anche il sole allora doveva essere difficilissimo a sopportare no?!

Certo che una passeggiata non doveva essere.. stare lì fermo per molto tempo doveva essere difficile..

Prima di rifare Alberto Angela, nella speranza di trovare delle belle foto del quadrato ufficiali (sul ponte che stiamo visitando) ho fatto un giretto su Flicker. La cosa è andata male (oddio, avrei circa settemila foto da guardare!!), però ho deciso di postare delle foto di zone che abbiamo già visitato, viste in modo diverso e senza la guida (io) che rompe..
Magari piace..

Iniziamo dagli esterni..

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Qualche dettaglio degli interni..

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I ponti interni per i cannoni..

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Spesso si sente dire che le navi del 1200/1500 avevano i ponti bassissimi, alti circa un metro e mezzo, è anche vero che le persone erano meno alte di oggi, la Victory, più recente, è già diversa..

Sembra strano, per ora abbiamo visitato la parte più spartana della nave (parlo degli interni), ora saliremo all'aria aperta e, anche per motivi di rappresentanza, la nave era necessariamente più rifinita..

Posto in altro spazio, così questo riquadro rimane a tema.. :wink:

Salutoni!
Manlio
 

Gabriele C.

Well-known member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

...Sto leggendo con grande interesse queste pagine, belle perchè si intrecciano la geografia (mia grande passione...) e la storia.
Una domanda, che non riguarda storia o geografia, sorge spontanea. Mi sembra che l'elemento più prezioso, indispensabile agli imbarcati per una decente e vivibile navigazione, non abbia gli spazi e l'importanza che merita: ma le riserve d'acqua dolce dove si trovavano? E soprattutto in che quantità?
...Anche perchè non avevano ancora inventato i dissalatori...
 
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Finalmente sono riuscita a leggere tutto ciò che fino ad oggi è stato postato... complimenti Manlio !! scontato dirti che è veramente bello ed interessante come me lo aspettavo...Interessanti anche i vostri scambi di opinioni, rendono la lettura veramente piacevole. Continuerò senz'altro a seguirvi.
Ciao!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Non so nel caso del Victory, e ce lo dirà Manlio, ma i dissalatori sono molto più vecchi di quello che sia dato a pensare. Già prima dell'avvento del vapore si usavano delle stufe dette "fogone", dalle quali era possibile, oltre che cucinare le vivande, ricavare una certa quantità di acqua dolce. Una delle più famose fabbriche di dissalatori per navi è stata, ed è tuttora, la ditta francese Rocher di Nantes.
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Allora.. intanto che voi ponevate la domanda io ho scritto il post sul ponte di coperta..
Vi leggo ora, quindi prima di pubblicarlo vi rispondo per il poco che ne so.. che è però veramente poco..

Vi ricordo che nelle case della Roma Antica si prelevava acqua dolce dalla pioggia, metodo semplice che di sicuro sarà stato usato nelle navi (vedi ad es. le navi di Nemi, dove quasi sicuramente si faceva così, nonostante non ci fosse un problema di acqua)..
Ma per stare mesi in mare questa non è ovviamente la soluzione migliore, in questo link:

http://www.fondazionemicheletti.it/nebbia/dettagli.aspx?id_articolo=252

si capisce come ai tempi della Victory erano note delle tecniche per dissalare l'acqua a bordo delle navi, ma si vede anche che il settore era in piena espansione..
Per dirvi di più dovrei andare sui sacri testi, ma per questo dovreste darmi del tempo, perchè confesso che mi avete bucato alla grande.. :wink: :p :p :p

Questo era il post in preparazione..


Eccoci all'aria aperta..

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Uno sguardo intorno..

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ed uno, ma scusate, almeno questo in formato cresciuto.. in alto!!

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un bozzellone :)

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in tutto questo avrete intravisto dei boccaporti, che non credo proprio ci siano stati a Trafalgar.. :wink:

Alcuni dettagli..

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(GR=George Regent, Re Giorgio terzo ndr)

da sempre in marina l'ordine è sovrano, se non lo fosse succederebbe un casino.. ecco perchè..

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Le Carronate, i cannoni che furono un vantaggio decisivo per la flotta Inglese..

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L'ancora..

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campana e barche..

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un piccolo dettaglio della ruota del timone..

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davanti al timone una lucerna e degli strumenti di navigazione..

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e va bene.. entriamo a casa di chi decide tutto.. lo facciamo con discrezione..

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E ci guardiamo intorno.. tra la parte ufficiale..

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E la parte privata..

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Per capirci la cabina è divisa in due zone principali (poi sottodivise), una è quella per il giorno, dove il comandante lavorava con gli ufficiali..

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ed una quella per la notte che abbiamo intravisto..
Però qualcosa ci ricorda che il pur privilegiato ammiraglio era sempre su una nave e doveva adeguare i suoi spazi alle esigenze di bordo..

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Da qualche parte c'è, ma al momento non la trovo, anche una foto del bagno, che era uno dei pochi bagni privati a bordo..
Va bhè.. salutiamo la stanza con una immagine della divisa più alta che c'era a bordo..

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c'è ancora da vedere.. :wink:

Salutoni!
Manlio
 

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Aspettiamo il seguito di quello che ormai sta diventando un "Trattato". Foto bellissime ed interessanti. Grazie a te. Si direbbe poi: "Ieri vento in poppa... oggi poppe al vento :roll: :wink: :lol: :lol: :lol: " Manlio, a proposito di vita di bordo all'epoca, non è difficile comprendere quei marinai che barattavano chiodi e bulloni per un po' di "consolazione" anche se è pur vero che si cercava di tenere i marinai sempre occupati o talvolta magari li si sfiniva per incanalare energie e smorzare potenziali liti :wink: .
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

E' già.. poppe al vento!!
Come non capire quei marinai?

La vera causa della rivolta del Bounty pare sia proprio da ricercarsi nel lungo soggiorno da quelle parti.. :wink:

Salutoni!!
Manlio
 

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Manlio, peccato che nè parole nè foto possano rendere quel tipico scricchiolio che fanno i natanti di legno cullati dalle onde. Mi è capitato talvolta di dormire ospite a bordo d'imbarcazioni di legno e quel rumore leggero è molto particolare e mi piace; sa di mare e di antico :wink: .
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

fandelmare ha detto:
Manlio, peccato che nè parole nè foto possano rendere quel tipico scricchiolio che fanno i natanti di legno cullati dalle onde. Mi è capitato talvolta di dormire ospite a bordo d'imbarcazioni di legno e quel rumore leggero è molto particolare e mi piace; sa di mare e di antico :wink: .

A volte c'è anche l'odore del legno.. bellissimo!!

Pensa, magari quando la nave era in trasferimento (è capitato nella sua lunga carriera) affacciarsi sullo specchio di poppa di questo gioiello, con la luna dietro e la scia del mare, mossi solo dal vento..
E' stata un inferno per molti ed una terribile arma da guerra, ma in qualche piccola occasione, soprattutto a fine carriera, deve anche essere stata un piccolo paradiso..

Salutoni!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Dai, si riparte con la visita.. :wink:

Camminiamo per un attimo sul cassero a poppa..

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La lucerna è proprio sopra la stanza di Nelson, Intravediamo anche le luci di navigazione notturna..

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viste da fuori..

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Purtroppo non trovo altre foto di questa zona, allora scendiamo ancora in coperta, guardiamoci ancora piccoli dettagli..

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ed in un tripudio di cordame avanziamo verso il cassero di prua..

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Anche questa foto, mi scuso, ma la posto in risoluzione più grande..

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cosa ci sia dentro il castello di prua sembra proprio un mistero non riesco a trovarlo (a meno di impazzirmi a cercare..) però è pensabile che ci fossero degli alloggi..
In ogni caso tutti fanno invece vedere cosa c'è appena varcata la porta del cassero di prua, verso l'albero di bompresso..

Questa è la porta..

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Ecco qua, la serpe..

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che non ho mai capito se è dentro o fuori la porta.. la 'serpe' è il bagno..

Ora apriamo velocemente un tema interessante: questa immagine ritrae due navi affiancate, sullo sfondo a destra, coperta, la Victory..

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La velatura delle due navi è ormai estremanente perfezionata, la forma delle vele, la disposizione del sartiame, ormai, dopo millenni di sviluppo, è tutto estremamente evoluto e funzionale..

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dietro una complicazione apparente..

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c'è tanta bellezza e funzionalità..

Entrare in questa tematica vuol dire andare troppo oltre gli scopi di questo topic, ed a parte, forse (se trovo le informazioni che cerco) qualche breve nota la visita alla Victory finisce qui..
Dopo faremo una piccola panoramica su delle navi di questo tipo ancora esistenti (velocissima) e poi saliremo sul Cutty Sark, altro gioiello della marina a vela, che prima del suo incendio fu fotografato per me da un mio amico..

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Spero che la Victory (come mi sembra visto i commenti.. SERGIO A PARTE!! :lol: :lol: :lol: ) sia piaciuta, era la nave che potevo mostrare meglio, per le altre non ho tutti queste informazioni. E' anche quella che considero, e certo non solo io, la più bella nave del mondo..

Salutoni!
Manlio
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Manlio ti consegnerei un'onoreficenza se potessi! Ho seguito con attenzione, salvo ancora il tuo ultimo intervento, la visita alla Victory. Sinceramente non conosco molte altre navi del genere e non saprei esprimere se sia veramente la nave più bella. Senz'altro è fra le più belle che abbia visto ed il tuo parere, date le competenze, mi fa propendere per conferirle anch'io il primato. Penso che nonostante i pochi interventi attivi, l'argomento che hai aperto sia di estremo interesse e se ti fai carico di portarlo avanti, senza impegni e con tempi anche più rilassanti per te, sarebbe molto bello proseguire. :wink:
 

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

pmanlio ha detto:
spero che la Victory (come mi sembra visto i commenti.. SERGIO A PARTE!! :lol: :lol: :lol: ) sia piaciuta, era la nave che potevo mostrare meglio, per le altre non ho tutti queste informazioni. E' anche quella che considero, e certo non solo io, la più bella nave del mondo..
Salutoni!
Manlio

Manlio ti sbagli, la Victory è meravigliosa e la visita guidata mi è piaciuta moltissimo e poi... mica me la prendo con la nave, tutt'al più me la prendo con chi ci stava sopra :wink: :lol: :lol: :lol: o ancor di più con il "mittente". Per quanto riguarda poi la valutazione circa la bellezza della nave dobbiamo però tener conto che non abbiamo molti termini di paragone, sappiamo poco o nulla di tante altre navi del tipo che hanno solcato i mari e questo è proprio un gran peccato :(
Comunque, caro Manlio, se ti va, continua ed allarga il discorso il mondo della vela e dei velieri è interessantissimo ed arrivando dai millenni raggiunge anche i nostri giorni intersecandosi anche con quello delle crociere più particolari, esclusive ed appassionanti, quelle appunto sui velieri. Ieri l'altro alla BTM borsa turismo mediterraneo ho preso un depliant della STAR CLIPPERS: crociere da sogno :p ! Ciao :)
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Sergio, dei velieri del settecento sappiamo moltissimo, anche se nessuno al mondo può conoscere tutte le navi e quindi pretendere di sapere quale sia la più bella..
Il discorso della 'più bella', a parere di tante persone, è che sia la più bella di oggi non del passato, anche comprendendo nel giudizio la Costa Victoria.. :wink:

Salutoni!!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Hola, riprendo velocemente il tema 'navi museo esistenti', con riferimento alle navi a vela..

Una credo sia famosissima, con la sua storia veramente singolare, il Vasa..
Incastrato come è nel suo museo nessuno ci concede mai di vederlo per intero, come in questo modello..

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Il Vasa era in un certo senso il papà della Victory, in quanto esso rappresenta una parte iniziale dell'evoluzione da Galeone a Vascello, mentre la Victory è la forma più evoluta di Vascello..

Il Vasa appartiene anche all'inizio del periodo di massima decorazione navale..

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Vasa.quarterdeck.jpg


vasa2.jpg


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Per il Vasa e per il perchè dell'affondamento vi invito a visitare Wikipedia e questa pagina..

http://hem.bredband.net/johava/WASA2t.htm

Senza allontanarci dalla Victory, nello stesso porto/museo abbiamo la Warrior, di un secolo più giovincella..

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la povera Warrior è una bella nave, ma con il fatto che è posta vicino alla Victory viene sempre considerata di serie b.. :(

Facciamo invece un salto in USA, primo la Constellation.. (1854)

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secondo, il vero gioiello, la Constitution.. (1797)

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la Constitution è una leggenda americana, e come si vede se la cava ancora bene sul mare (mentre la Victory ormai da tempo non vede più le onde), per la Constitution avrei voluto impostare un giro stile Victory, ma ci dovrei lavorare assai..

In giro vi sono molte altre navi del periodo fine settecento, fine ottocento, ma io stesso non le conosco tutte e non sono in grado di mostrarle..
Una cosa che segnalo è che a Milano, al museo della scienza e tecnica, è conservata la nave scuola Ebe (1891), piccolo veliero in legno della marina Italiana, purtroppo non si può salire a bordo, ma girargli intorno si..

Invece un'altra cosa da vedere sono le ricostruzioni, a volte fedelissime, a volte inventate..
Ad es. il Mayflower 2..

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E' costruito abbastanza bene sulle linee di un galeone Inglese del 1620, ma in realtà non del vero Mayflower, visto che nessuno sa come fosse fatto..
Idem per il Golden Hind, di cui esistono varie versioni naviganti..

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ma vai a vedere quale fosse la vera (non certo queste.. :p )

Una nave ben replicata è invece una piccola nave che tutti conoscono.. :wink:

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Di repliche in giro ce ne sono molte, ma come nel caso precedente non le posso elencare tutte..

Salutoni!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Hola!! Ci prepariamo all'ultima visita? Almeno di quelle che ho programmato?

Prima di salire a bordo del Cutty Sark

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occorre come al solito inquadrarlo nel suo contesto, chi è il Cutty Sark e da dove viene?
Si tratta di una nave del 1870, nata quindi in piena epoca di espansione del vapore, ed è un Clipper..
Un Clipper è la forma di veliero più evoluta, dal punto di vista della velocità, che sia mai esistita, è la vera formula uno dei mari..
E' stata inventato dagli Americani, costruttori meno tradizionalisti degli Europei, come evoluzione delle navi che trasportavano schiavi: queste infatti dovevano correre e di brutto, dato che da un certo momento in poi la tratta degli schiavi era stata vietata da determinate nazioni, e soprattutto gli Inglesi se ti beccavano te le davano di brutto (da notare che però si guardavano bene dal distruggere le zone di concentrazione delle persone poste in Africa, lo fecero solo alla fine del periodo più florido di questa pratica inumana).
Dalle navi veloci nate per tipo discutibile di affare si evolsero i tre alberi americani destinati a trasportare velocemente i tanti cercatori d'oro che andavano verso le terre dove Zio Paperone cercava la sua fortuna..
Queste navi non erano fatte tanto per durare una vita quanto per correre: erano veloci, leggere, manovrabili..
Un bel giorno una di queste varcò l'Oceano e giunse in Inghilterra, e li stupì i costruttori Inglesi, che mai avevano visto una cosa così..
Gli Inglesi ci si misero di buzzo buono ed iniziarono a produrre, migliorare, produrre e così via..
Mentre lo facevano apparve sul mondo della marineria una nuova protagonista, la nave a vapore, ed iniziò tra le due soluzioni (vela e vapore) una gara senza esclusione di colpi..
All'inizio non c'era paragone, poi il vantaggio di scappare ai capricci del 'motore' vento ma di avere poco carbone a bordo fece decollare le prime navi miste, poi con gli scafi in Acciaio entrambe le soluzioni guadagnarono in velocità, infine il vapore finì per avere il sopravvento..
In questa fase, quando la vela mostrava i primi affanni, la sfida si spostò su campi differenti..

1) La velocità pura
2) Il costo del trasporto

Il Cutty Sark appartiene alla fase uno: correva felice in mezzo alle onde quando le navi a vapore andavano pian pianino..
E questo era importantissimo soprattutto in un particolare commercio, il Thè..
Il Thè era l'affare del secolo: gli Inglesi ne andavano matti, ma dovevano portarlo in patria dalla Cina, inoltre la conservazione del Thè richiedeva, almeno secondo la credenza dell'epoca, l'uso di scafi in legno, niente ferro..
Quindi gli Inglesi sviluppano navi in legno, velocissime, dotate di poco equipaggio, destinate a farsi una concorrenza caratterizzata da epiche battaglie di velocità sul mare..
I bookmakers di Londra si godevano un giro di scommesse altissimo che girava tutto intorno alla domanda: chi arriverà prima a Londra dalla Cina?
In un caso due Clipper arrivarono affiancati a Londra dopo circa novanta/cento giorni di traversata, entrarono sul Tamigi a tutta birra mentre le barche e le navi si aprivano per farli passare, e chiusero con un distacco di minuti!!

In questo clima alla fine un vincitore si imponeva spesso, il Thermopylae, splendido ed invincibile Clipper assicurava al suo armatore guadagni altissimi..
Ma un certo Jhon Willis non si era arreso a questo dominio e mise in mare il Cutty Sark, nave che fu jellatissima nello scontro con il Thermophylae, ma che di sicuro non aveva nulla da invidiargli, nave che divenne una specie di leggenda, pur non avendo poi vinto moltissimo..
Il Cutty sark era la perfezione della marineria velica, una nave che a diciotto nodi di velocità non lasciava quasi scia nell'acqua, la sua storia, al solito, su Wikipedia..

http://it.wikipedia.org/wiki/Cutty_Sark


A noi ora interessano dei numeri, giusto per capire come il passaggio di un secolo dalla Victory e la destinazione d'uso abbiano cambiato le carte in tavola tra le due navi..

Caratteristiche generali

Stazza lorda 963 t
Lunghezza 64,6 m
Larghezza 10,94 m
Altezza 47 m
Pescaggio 6,38 m
Propulsione 34 vele
Equipaggio 28 uomini

Ventotto uomini facevano volare la nave sulle onde, contro gli 850 imbarcati dalla Victory, la complessa velatura era ormai gestibile con pochi uomini grazie ad una serie di sofistachi meccanismi di bordo..

Ultima nota sulla storia dei Clipper, a parte il Cutty Sark (ora in ricostruzione dopo che un incendio nel 2007 lo ha distrutto) nessun Clipper è giunto a noi: i motivi sono diversi ma su uno occorrerebbe ragionare..
Queste navi venivano date spesso in mano a capitani giovanissimi (poco più che ventenni) i quali, pur di correre, calcavano un po' la mano nel compromesso velocità/sicurezza, inoltre nella loro perfezione queste navi erano meno stabili della lentissima Victory..

Nella storia della Tecnologia il compromesso prestazioni/sicurezza oscilla spesso, e non per motivi tecnologici, ma umani..

Salutoni!
Manlio
 

fandelmare

New member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Manlio, che bella carrellata ! A ruoli cambiati ancora oggi solcano il mare vela e motore. Soprattutto d'estate mi capita di vedere qualche yacht fantastico, vedo però che quando compare quello a vela tutti gli sguardi sono puntati lì. La vela resta l'eco di una storia millenaria, la poesia e l'aristocrazia del mare ed aggiungerei l'ecologia :roll:
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

fandelmare ha detto:
Manlio, che bella carrellata ! A ruoli cambiati ancora oggi solcano il mare vela e motore. Soprattutto d'estate mi capita di vedere qualche yacht fantastico, vedo però che quando compare quello a vela tutti gli sguardi sono puntati lì. La vela resta l'eco di una storia millenaria, la poesia e l'aristocrazia del mare ed aggiungerei l'ecologia :roll:

La vela ha un suo fascino millenario, a Genova, in occasione della Tall Ship 2007, vale a dire di un incontro 'rituale' di navi scuola a vela delle marinerie di tutto il mondo, la città si è riempita di gente di tutta Europa, e non riuscivi a distinguere gli adulti dai bambini.. tutti a giocare ai pirati!!
Gli equipaggi si sono riversati in città seguiti dalla simpatia generale, l'atmosfera aveva un chè di magico..
Insomma, l'arrivo di queste signore dei mari, messe tutte insieme nel porto storico, ha portato una gioia spontanea in tutti..

Qualcosa vorrà dire.. :wink:

Salutoni!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Tra tecnica ed arte, le meraviglie del passato..

Tra un secondo avrò 'cancellato' tutto il fascino della vela!! :p :p :p

Ho trovato un video sul Cutty Sark impegnato in mare, sinceramente non ho idea di come sia stato girato, ma me lo passano per reale..
Come vi ho detto spesso i Clipper venivano spinti 'oltre', inoltre nessuno si preoccupava troppo del ballare a quei tempi..
Lì contava solo correre, e spesso correre in mezzo ad un mare mosso dai 'quaranta ruggenti'.. quelle erano rotte difficili e chi le affrontava a tutta birra era un misto tra un eroe ed uno scriteriato..

Ma sul Cutty Sark spesso quello che oggi sembra pericoloso era in realtà routine tranquilla..

Tutti a bordo!! Facciamo un salto di 150 anni!!

http://www.youtube.com/watch?v=uzLksyGLenQ

Poi vi mostrerò (ma a fine della trattazione del Cutty Sark) come in realtà il Clipper potesse essere molto più confortevole di quello che abbiamo visto..

Salutoni!!
Manlio
 
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