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Un giretto per un "insolita" Roma...

La76

New member
Grazie Manlio...ci volevi tu!;)

P.s. per gli strumenti musicali prenditela con la guida...cartacea!:p
 

pmanlio

Active member
P.s. per gli strumenti musicali prenditela con la guida...cartacea!:p

La guida cartacea ha ragione, ma gli strumenti sono rappresentati all'esterno del locale, la tua foto era riferita all'interno..

(tra parentesi alcune persone prendono la cipolla rappresentata all'interno per una specie di liuto..)

Ora facciamo un salto indietro, piazzale delle corporazioni: vogliamo 'sentire' anche solo una parte della grandezza dell'Impero di Roma? Guardiamo questo schema:

corpstat.gif


Questo piazzale non rappresenta tutto l'impero, è solo la sede di edicole (probabilmente sacre) di alcune corporazioni che operavano ad Ostia e con Ostia, e mencano anche molti dei mosaici, ma anche così troviamo città del Nord Africa, della Sardegna, dell'Egitto..

Qui le parole 'Egitto granaio di Roma', 'Alessandria', 'Sabratha', 'Cartagine' diventano altro, diventano una realtà che ci parla di un mediterraneo ricco, bello, pieno di cultura..

Ci parlano di un mondo vivo, pieno di commerci, straordinariamente moderno..

Questa è Cartagine:

corp18-1.jpg


ma quale Cartagine? Cartagine di Annibale? Cartagine distrutta dai Romani tra lo strano e leggendario pianto di Scipione ('Perchè piangi?' , 'Perchè vedo il futuro di Roma') e la vergogna delle generazioni future, o un'altra Cartagine?

Si tratta della città Romana, nata sulle spoglie della precedente, fatta ricostruire dagli Imperatori e divenuta ricchissima, una città da ricchi definita 'La più bella dell'Impero', un vero luogo di pace, che ha resistito per molto tempo alla decadenza del resto dell'Impero.

Questa compagnia invece:

corp12-1.jpg


veniva da Ippona, città di sant' Agostino..

Sabratha, in Libia:

corp14-1.jpg


Porto Torres, Sardegna:

corp19.jpg


Cagliari:

corp21.jpg


Narbonensi (Gallia)

corp32.gif


Tunisia:

corp34-3.jpg


Una piccola traccia per la patria della cultura Ellenistica, per la città del Faro e della biblioteca:

corp40.jpg


Alessandria..

L'Africa, la Mauretania:

corp48-1.jpg


A volte, con la fantasia, ci si può fermare un attimo nella pineta di Ostia Antica, nel piazzale delle corporazioni: si può respirare a fondo, sentire il lontano odore della salsedine e trattenere il fiato..

Forse con esso l'immensità di un impero fatto di tante cose, ma anche di bellezza, di umanità, di vitalità, entra in noi..

Poi ci si sveglia, si prosegue, ma con uno spirito che ha incamerato qualche cosa..

se volete il nostro giro nel piazzale non è ancora finito, manca qualcosa da imparare, vi va?

Un salutone!
Manlio
 

La76

New member
A volte, con la fantasia, ci si può fermare un attimo nella pineta di Ostia Antica, nel piazzale delle corporazioni: si può respirare a fondo, sentire il lontano odore della salsedine e trattenere il fiato..

Forse con esso l'immensità di un impero fatto di tante cose, ma anche di bellezza, di umanità, di vitalità, entra in noi..

Poi ci si sveglia, si prosegue, ma con uno spirito che ha incamerato qualche cosa..

se volete il nostro giro nel piazzale non è ancora finito, manca qualcosa da imparare, vi va?

Un salutone!
Manlio

Che bella considerazione Manlio...grazie!

Io aspetto il seguito...
 
I

Italian Cruiser

Guest
Foto molto belle... complimenti... esprimono la grandezza e l'estensione del cosmopolita Impero Romano.

La Nuova Cartagine è una creazione di Cesare e di Augusto... la rifondazione della città fu infatti ostacolata dal Senato per decenni. Alla Cartagine Romana... segue quella cristiana... e la bizantina... ma nel 692, con gli Arabi, era già irrimediabilmente decaduta... al punto da divenire una cava di materiali per la vicina Tunisi. Cartagine è stata scavata solo dal 1857... e le tracce archeologiche della sua passata grandezza sono alquanto sfocate... non è Dougga per intenderci.
 

Concordia

Staff Member
Ragazzi, ve lo dico....mi fate girare la testa con queste bellezze!!!!!
Mamma mia, che bello quell'elefantino!!!
Manlio, devi ricordarti per forza il nome di quella porta. ha una particolarità, che però mi sfugge insieme al nome!!

Paolo, mi piacciono molto le tue dissertazioni artistiche!
 

pmanlio

Active member
Rientro dopo un po' di tempo, nei prossimi giorni se non stasera cerco di riprendere il filo del discorso ok? Spero che il seguito sia interessante.. ;)

La Nuova Cartagine è una creazione di Cesare e di Augusto... la rifondazione della città fu infatti ostacolata dal Senato per decenni. Alla Cartagine Romana... segue quella cristiana... e la bizantina... ma nel 692, con gli Arabi, era già irrimediabilmente decaduta... al punto da divenire una cava di materiali per la vicina Tunisi. Cartagine è stata scavata solo dal 1857... e le tracce archeologiche della sua passata grandezza sono alquanto sfocate... non è Dougga per intenderci.

Esatto, già che siamo fisserei l'attenzione per un attimo su altre città Romane o romanizzate in Nord Africa, parlo di Leptis Magna (Libia), Jerash (Gerasa, Giordania), Palmira (Siria)..

Lepitis Magna per una fortunata coincidenza non ha subito la spogliazione dei marmi, è stata insabbiata dal deserto è se ne è quasi persa la memoria, Jerash è un sito immenso, Palmira è bellissima..

Ho avuto la fortuna di visitare Leptis Magna (Costa Europa, 2005) ed è una cosa che non dimenticherò mai per tutta la vita..

Se volete si può pensare ad un post, purtroppo non credo che oggi molta gente voglia/possa visitare la Libia, che di gioielli Romani ne contiene molti..

Anche la Siria ha i suoi problemi, ma la Giordania è sempre lì.. ;)

Oltre a queste città ci sono ovviamente, tra Romane, Greche ed Ellenistiche quelle più note (Efeso ad es.), tra di esse ci metto anche Pergamo..

Manlio, devi ricordarti per forza il nome di quella porta. ha una particolarità, che però mi sfugge insieme al nome!!

Ops, mi sono perso, a quale porta ti riferisci?

Paolo, mi piacciono molto le tue dissertazioni artistiche!

In più sono perfettamente inserite nel discorso.. ;)

Salutoni!
Manlio
 
F

Felix73

Guest
Vi leggo sempre con estremo interesse.
Avete una capacità di andare oltre gli aspetti puramente "visivi" delle foto, creando anche un'atmosfera intorno alle immagini.
Bravissimi.

Ciao
 

La76

New member
Vi leggo sempre con estremo interesse.
Avete una capacità di andare oltre gli aspetti puramente "visivi" delle foto, creando anche un'atmosfera intorno alle immagini.
Bravissimi.

Ciao

...in questo tutti i meriti sono di Manlio e di Paolo!;)

Ma d'altronde io ero l'addetta alle foto...:p
 

pmanlio

Active member
Allora, torniamo sul piazzale delle corporazioni? Ce ne sarebbero di cose da vedere e da dire, ma fissiamo l'attenzione su di una in particolare:

index3.jpg


Quello al centro dell'immagine è un faro, un grande faro, le due navi che vediamo sono navi da carico, siamo ad Alessandria? Quello è il faro di Alessandria? La struttura è quella..

No, non siamo ad Alessandria, siamo in un altro posto, siamo a Fiumicino, proprio nell'attuale Aeroporto!!

Se si parla di Ostia occorre anche parlare, giocoforza, del sistema dei porti di Roma..

E si, perchè la capitale dell'Impero, la città più cosmopolita e popolata del mondo antico, doveva per forza dipendere da un grande porto che la rifornisse..

Ma stranamente fino all'epoca dell'imperatore Claudio questo porto era quello di Ostia, un porto inadeguato per la capitale..

Ed allora Claudio, proseguendo poi un lavoro iniziato dallo stesso Caligola che ben conosciamo per le sue fisse navali, decide di costruire un porto immenso alla foce del Tevere..

Caligola aveva fatto realizzare una nave lunga ben cento metri (cento) per portare A Roma gli obelischi Egiziani: la nave viene affondata e diventa la base su cui costruire un'isola artificiale, su quella isola sorgerà il secondo faro del Mediterraneo, quello di Ostia..

Ma gli ingegneri Romani avvertono l'imperatore: lì il Tevere riversa una marea di terreno (il 'Biondo Tevere' per chi ancora ricorda questo nome, perchè era biondo? Perchè carico di argilla) e quella zona alla fine diventerà terraferma..

Non solo, il porto è troppo grande, non può dare un vero riparo alle navi..

Ma tanto è, Claudio fa il suo porto con tanto di faro ed isola artificiale..

Il Tevere riversa i suoi terreni, il porto è fortemente instabile, ed in una tempesta affondano ben duecento navi..

A questo punto entra in gioco un grandissimo personaggio, forse il più grande Imperatore di Roma, Traiano..

Traiano da ascolto ai suoi Ingegneri e crea un qualcosa di eccezionale, un qualcosa che vive ancor oggi, come suo uso non ci va per il sottile..

Un lago esagonale, con i lati di duecento metri, assicura un riparo alle navi che non ha eguali, e che corrisponde ad una esperienza che i Romani non hanno utilizzato solo qui (Leptis Magna, anche se in via minore..)

Questo è il porto di Traiano..

portus-m.jpg


all'interno del porto di Claudio:

plan1.gif


Tra Ostia Antica ed il mare oggi ci sono chilometri, buona parte del porto di Claudio è oggi un Aeroporto ed i suoi dintorni sono un prato (ed è curioso come muovendosi nella zona si possono trovare delle banchine in tutto simili a quelle moderne, con le basi delle bitte e le scale che scendono.. nel prato!!) , il faro e l'isola non ci sono più, ma esiste tranquillamente il Porto di Traiano, utilizzato fino a tempi recentissimi per trasportare le merci a Roma, nella Roma dei papi.. perchè?

La risposta è nella pianta vista sopra ed in questa immagine..

portus20.gif


tutta la costruzione del porto è fatta in modo da impedire al Tevere di portarci dentro i suoi sedimenti..

Se passate con un aereo sopra Fiumicino cercate con gli occhi il grande lago esagonale: ha rifornito Roma di merci per millenni.. ed ora è lì, trasformato in un giardino personale di una grande famiglia dal pesantissimo blasone.. una 'umile dimora' dei tempi nostrani..

Noi torniamo al piazzale delle corporazioni, c'è un piccolo dettaglio che ci manca..

corp25-1.jpg


Qualcuno sta scaricando una nave, quella a destra del mosaico e porta la merce nella nave alla sinistra, guardiamola bene..

corp25-2.jpg


l'albero è reclinabile e pieno di spuntoni, a cosa servono? Servono a far passare delle corde per il traino: quella nave può venir trainata (anche da buoi) all'interno del Tevere..

Dove arrivavano queste navi? I Romani dovrebbero saperlo: a Testaccio..

mncocci01a.jpg


Testaccio è il monte dei cocci, i cocci delle Anfore che si rompevano nel porto Romano del Tevere.. e che da sole hanno fatto una montagna.. che è ancora lì.. ;)


Il piazzale ci potrebbe dire anche altre cose, ma il tempo stringe, è tempo di andare a teatro..

(Prossima puntata.. ;) )

Un salutone!!
Manlio
 

La76

New member
Il discorso del porto me lo ricordo...ma viste anche le immagini è ancora più spettacolare!;)

Grazie di tutte queste informazioni...
 

pmanlio

Active member
Grazie mille. Se ho una foto aerea del lago di Traiano (del quale non sapevo la storia fino ad ora) ve la posto volentieri

Magari, sarebbe graditissimo!! Per inciso il lago è visitabile a pagamento, ma senza grandi spiegazioni da parte della guida (ti portano in un calesse e fine dei giochi) mentre le rovine di parte dei magazzini e del porto sono visitabili solo su un giorno al mese, o su appuntamento, con visita svolta dal personale del museo delle navi romane (navi rintracciate nella zona del porto di Claudio), il bellissimo cimitero (sembra strano, un cimitero bellissimo, ma così è) di Isola Sacra è visitabile per appuntamento..

Su tutto, al solito, una bella trascuratezza da parte dello stato, che invece di sostituire il personale che va in pensione chiude i luoghi e basta..

E' coerente con il fatto che non li conosce nessuno, non è coerente con quello che molti posti sono conservati benissimo (compresi quelli che ho nominato) e che se li facesse conoscere diverrebbero, collegandoli con gli scavi di Ostia, sicuramente un polo di attrazione turistica, magari anche locale visto che, come dice Italian, ovviamente il Colosseo e San Pietro sono attrazioni internazionali, ma certo associando l'idea di Ostia a quella di Pompei (anche se l'associazione non è così diretta) pubblico ne troveresti..

Va bhè.. fine del discorso.. a breve vi porto a teatro vai!!

Un saluto!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Ops, il sistema ha duplicato un messaggio, lo trovate subito dopo questo.. ;)
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
Riprendiamo una parte della descrizione di Laura:

E siamo al teatro che è stato il primo edificio ad essere scavato sul finire dell'800. Il suo aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione terminata nel 1940, l'anello esterno in mattoni è completamente "nuovo"

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La cavea si presenta oggi "integra" con gradini in tufo, si tratta però ancora una volta di una ricostruzione

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Il proscenio presenta nicchie altrernate semicircolari e rettangolari alternati...chiedete a Manlio di spiegarvi a cosa servivano ;)

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Nella parete esterna a destra della Cavea è posta una grande lastra marmorea che ricorda l'intervento degli imperato Commodo, Settimio Severo e Caracalla.

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Qui alcune maschere teatrali

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Dietro la scena del teatro si trova il Foro delle Corporazioni, [..]

Al centro del Foro delle Corporazione sorge un Tempio dedicato a Cerere, se ne intravede il basamento rialzato.

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...e per stasera finiamo qui, spero che la prima parte della visita vi sia piaciuta ;)

Intanto questo è lo schema di un teatro Greco:

600px-Teatro_Greco_Schema.png


Il teatro Romano è differente da quello Greco per un fatto fondamentale: i Greci costruivano i teatri utilizzando come base dei pendii naturali:

Epidaurus_Theater.jpg


(Epidauro, da Wikipedia)

I romani invece li costruivano in un terreno piano edificando tutto l'edificio..

I Romani inoltre avevano codificato le modalità di costruzione del teatro, con le regole di Vitruvio, che garantivano una acustica di livello (anche se la soluzione Greca ha portato, ad Epidauro ad es., ad avere forse la migliore acustica del mondo, per mondo intendo anche oggi..), le regole di Vitruvio sono state analizzate oggi con programmi che studiano la diffusione di onde sonore e si sono rivelate attualissime..

Questa è la scena del teatro Romano di Merida:

800px-Merida_Roman_Theatre1.jpg


Ora pensate mentalmente di trasportare questa scena ad Ostia, di coprire il teatro con un bel Velarium (la tenda mobile che lo copriva da sopra in caso di pioggia o troppo sole) e siete all'antico teatro di Ostia..

La scena è decorata, cosa vedreste ed udireste?

Che ci crediate o no potreste vedere una marea di effetti speciali: città in fiamme, navi in mezzo alla tempesta, Dei che scendono dal cielo ('Deus EX Machina') o anime che scendono nel limbo..

Il tutto ben corredato dai giusti effetti sonori..

Le macchine da teatro Greche e Romane sono una puntata a parte: non si può dire tutto qui, ma almeno volevo accennarlo..

Il proscenio presenta nicchie alterrnate semicircolari e rettangolari alternati...chiedete a Manlio di spiegarvi a cosa servivano

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Durante la rappresentazione avreste visto gli attori avvicinarsi a quelle nicchie, se l'attore doveva parlare con voce acuta andava in una determinata nicchia, se con voce grave in un'altra ecc.

Ogni nicchia conteneva un'orcio (un'anfora) ed ogni orcio risuonava ad una determinata frequenza, era l'impianto di amplificazione!!!

Per ora lasciamo il teatro, ci torniamo a breve, prima di finire la visita e lasciare la città..

Un salutone!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Abbiamo visitato Ostia così come è oggi, e con la mente ognuno di noi avrà provato a ricostruire la città, i porticati, le vie, le terme, il teatro..

Ovviamente girando su internet si ritrova una ricostruzione virtuale, è semplificata (mancano ad es. le statue che sicuramente decoravano la porta di ingresso, ed altre statue che sappiamo esistere, le vie sono presentate non levigatissime come invece erano, ci sono insomma alcune approssimazioni) e non rende bene, ma può comunque completare la nostra idea..
Parte dall'esterno della città, passa per il cimitero, segue il decumano ed arriva al teatro, fa una piccola panoramica sul foro e dopo ci mostra altro..


Sicuramente la città era più bella di come la vedete lì, ma chissà, forse oggi ha un fascino diverso e non ha nulla da invidiare ad allora.. ;)

Torniamo a teatro, teatro che è in funzione anche oggi ed offre a volte uno spettacolo veramente suggestivo, ma ora lasciamo il nostro tempo e facciamo un salto al periodo di Antonino Pio: vi ripropongo una parte di un testo che ho scritto per altre persone..

[..]

Seguiamo due ragazzi immaginari di venti anni che erano lì, in una notte di stelle,
Per fare questo dovete necessariamente ricostruire nella vostra mente il luogo della scena, il teatro appunto:

Dovete mentalmente ‘chiudere’ il teatro con i muti esterni completi (ben visibili del resto), ampliarlo (era più grande), mettere la scena davanti a voi che siete seduti sugli spalti: si tratta di una parete alta come il teatro che vi impedisce di vedere il piazzale delle corporazioni.

La scena è una vera e propria scena in senso moderno, con vari macchinari cambiano i fondali, fanno volare gli attori che impersonano, ad esempio, Mercurio (da qui il detto ‘Deus ex macchina), davanti a voi c’è l’arena come la vedete oggi: la parte finale ospita degli spazi per degli orci, grandi anfore che risuonano su vari timbri di voce, l’attore si avvicina di volta in volta a quella giusta per amplificare una voce greve, stridula, profonda ecc.

Per inciso dietro gli attori, a voi nascosti, ci sono macchinari e persone in grado di creare effetti speciali, come il suono di un fulminare, il passaggio di un carretto ecc.

Il piazzale delle corporazioni è formato da una serie di locali al cui ingresso è posto un mosaico, probabilmente dentro il locale è costituito semplicemente da un tempietto con una statua dedicata dalla corporazione alla città ed al Dio dei commerci e delle arti, all’ingresso il mosaico rappresenta l’emblema della corporazione, il tutto è sotto un porticato. Al centro del piazzale è presente un piccolo tempio in stile Greco (di Apollo?) con la stanza interna dedicata al Dio ed un colonnato di ingresso.

Ora pensate di essere uno dei due ragazzi, io mi metto nella parte del maschio, le donne ovviamente in quella della ragazza, in ogni caso gioco sul testo, così a parte qualche passaggio ognuno può pensare a modo suo.. ;)

E’ estate, avete venti anni, età in cui a Roma si è ben più maturi di oggi, siete sposati, avete una piccola e redditizia attività commerciale, siete al Teatro: dopo ore di sole è stato tolto il velario, ora è scesa la sera, siete un po’ stanchi, sono ore che siete lì, approfittate di un intervallo ed uscite a far due passi sul piazzale delle corporazioni.

Scendete dal vostro posto (una fila in alto) e nel farlo vi avvicinate alla zona riservata ai cavalieri e dei personaggi nobili: alcuni di questi sono vestiti di bianco, avranno cinquanta anni, portano un abito tradizionale. Si tratta di personaggi che si rifanno alla visione degli Stoici e parlano tra di loro, notate che vi guardano strano: il vostro bellissimo abito color porpora, con una cintura a fibbia d’oro evidentemente non gli piace.. sentite mormorare ‘Le tradizioni! Aveva ragione Augusto.. dove andremo a finire? Morigeratezza.. guardate quella donna..’, anche voi la guardate, è bellissima, è vostra moglie, ha occhi neri che illuminano la notte.. poi guardate loro..

Sotto le palandrane c’è dell’oro, sotto l’oro una bella pancia.. morigeratezza? Fuori, appena usciti vedete dei servitori con delle portantine.. sorridete.. ‘Poveracci! Almeno stessero zitti!!’..

Entrate nel piazzale, lei è con voi.. c’è un cielo stellato, la via Lattea sembra quasi cadervi addosso.. una piccola stella cadente fila lì in alto.. camminate nel porticato.. osservate i mosaici illuminati dalle torcie..

Guarda lì.. Cagliari!! E lì? Una nave, una grande nave.. il mare..

Continuiamo.. la Sicilia.. Cartagine, e gli elefanti? E la statua di Ercole? La Grecia..

Si sente nell’aria il respiro del mare, è abbastanza lontano da non ferire con il sale, da non portare il fragore delle onde.. ma l’aria è piena del suo respiro..

Davanti a voi passa una coppia, sono di provenienza Egiziana, ormai romani, lui è figlio di un Egizio che venne a fare il militare nella flotta, mentre di là ci sono dei Greci: hanno cambiato il loro nome, ma hanno fatto male, il loro padre commerciava con l’India, perché vergognarsene? Anni di sacrifici, di viaggi per mare sotto le insegne di Roma.. cambiare il cognome?

‘No, i miei figli non si vergogneranno di me’, pensate, e non si vergogneranno della madre, non solo perché siamo romani puri, ma perché saranno orgogliosi, perché domani il nostro commercio si allargherà, e se non lo farà come vogliamo sapranno che ci abbiamo provato..

I figli, in questa notte sotto le stelle, lei vi guarda, sorride, ci sta pensando? Lasciate il piazzale, vi avvicinate al tempietto, le torce rendono il tutto bellissimo, dall’altra parte, al buio, personaggi si muovono per cambiare la scena… si ricomincia.. vedete degli attori indossare le maschere..

Guardate vostra moglie, lei vi guarda..

Lasciate il teatro..

Vi assicuro che è una storia verosimile ;)

Un saluto!
Manlio
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
...ed è una bellissima storia Manlio!;)

Avevo in testa un modo diverso di continuare la visita e concluderla, ma ho preferito questo..

Sono rimaste in sospeso molte cose (peraltro ho appena recuperato l'HD che contiene le foto delle mie visite al sito) ma non è che in questo contesto si possa scrivere un libro su Ostia, ovviamente a qualsiasi curiosità rispondo volentieri e se ci sono aggiunte o precisazioni da fare sono le benvenute..

Se siete curiosi si può andare a questo sito:

http://www.ostia-antica.org

che è fatto molto bene (in Inglese)..

Dopo Ostia, dove abbiamo avuto modo di 'incontrare' le ombre di Imperatori famosi, di cui alcuni dannati (Nerone, Commodo, Caligola) ed altri invece eletti agli altari della storia (Augusto, Traiano, Adriano, Antonino Pio) ed abbiamo visto che non tutto quello che si dice dei primi è forse vero, ora andremo in un luogo suggestivo, che è anche (ma non solo) una dimora dove si è consumato un delitto il cui eco risuona anche oggi..

Nella prossima tappa incontreremo una persona particolare, dannata dalla storia e dai ricordi di tutti, chi sa chi era veramente? Lo incontreremo dove ha perso la vita per mano di un Gladiatore..


Commodo..

Salutoni!
Manlio
 
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