Il discorso sui gioielli della nostra penisola è interessante, e merita di essere sviluppato..
Però è tanto che il post è rimasto fermo, e la colpa è tutta mia..
Quindi inizio a riprendere il discorso su Ostia Antica, poi lo si può approfondire..
Riprendo le domande lasciate in sospeso da Laura..
E qui, come anticipato, comincio un po' a 'perdermi'...direi che stiamo girando in un quartiere di abitazioni (a guardare la pianta potrebbe essere il caseggiato dei Doli, ma non ne sono sicura)
Esatto, è il caseggiato dei Doli, conservavano l'olio a bassa temperatura e lo smerciavano alle locande (come quella che ha mostrato Laura).
Piccola correzione: nella locanda che mostrata da Laura non appaiono strumenti musicali.. (nulla di grave!!
)
ed incontriamo un'altra curiosità...i bagni pubblici...la privacy evidentemente non era ancora stata inventata!
La gente si incontrava nei bagni, il funzionamento era semplice: sotto il gabinetto scorreva acqua corrente, il gestore ti dava una spugna per pulirti, alla fine gettavi la spugna..
Laura non lo ha mostrato, ma nelle case dei ricchi si potevano trovare bagni privati in tutto simili ai nostri (Domus della Fortuna Annonaria)
questo è sicuramente 'qualcosa' ma non ricordo cosa...
L'area all'aperto delle terme di Antonino Pio (che ha passato la vita a costruire terme in tutto l'impero ndr), qui potevi correre, avevi la palestra, c'era una biblioteca..
...un altro bellissimo 'qualche cosa'
Altre terme: qui notiamo una bellissima abitudine degli Ostiensi (dei Romani in tutto l'impero?), vale a dire che i caseggiati mettevano in comune le loro risorse e si costruivano delle terme comuni.. una cosa dal profondo senso sociale..
Questo apre un argomento interessante: i Romani erano pulitissimi o no?
...per arrivare all' Horrea Epagathiana, che altro non erano che erano magazzini, da notare lo splendido portale perfettamente conservato
Questi sono magazzini del grano: anche qui si possono aprire interessantissime riflessioni, almeno tre
- Horrea Epagathiana, dal nome dei proprietari, liberti, ovvero ex schiavi divenuti ricchissimi
- La conservazione del grano e dei cibi, le norme igieniche nell'antica Roma
- L'importanza del grano nell'Impero Romano
Proseguiamo verso un'altro qualcosa che non ricordo...
e qui incontriamo un particolare costruttivo molto interessante
Queste sono le condutture in terracotta che correvano lungo le pareti, inserite tra le mura e il rivestimento marmoreo, che servivano a riscaldare la stanza con aria proveniente dai locali sotterranei dove si trovavano le caldaie.
Infatti quelle che non ricordi sono delle piccole terme, magari dello stesso proprietario della casa di amore e Psiche (sono confinanti) che ne sai? D'altra parte dopo il romanticismo un buon bagno ci deve stare..
...e arriviamo alle Terme dei Sette Sapienti
Come nelle terme dei Cisari, le terme dei sette sapienti, altre terme realizzate mettendo in comune lo spazio di tre Insule, posseggono dei mosaici che ironizzano sui protagonisti, ci sono delle battute che ci riportano in vita lo spirito fresco di un popolo pronto a ridere piuttosto che ad essere sempre serioso..
in un altro degli ambienti è possibile ammirare una pittura parietale che raffigura Venere che esce dall'acqua
il particolare...
ve la propongo in formato grande da una mia foto di un giro precedente:
Non la trovate molto moderna? Sicuramente interessante..
Qui la Schola di Traiano, probabile sede della corporazione dei fabbri navali
I Fabbri Navali erano una corporazione potentissima (per ovvi motivi) e la loro sede era veramente bella e si vede perchè è ben conservata, purtroppo è chiusa da qualche anno..
Non ho finito qui, ma in realtà gli spunti sarebbero tantissimi, per es. tra le corporazioni abbiamo quella dei sommozzatori, che probabilmente utilizzavano delle maschere, ed operavano il recupero delle merci cadute in mare..
A parte le riflessioni, che se interessano approfondisco con piacere, la visita non è ancora finita..
Un salutone!
Manlio