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No, ma rimango dell'idea che prima della collisione fosse quanto mai difficile esautorare schettino dal Comando, mentre, forse, sarebbe stato più "semplice" nella seconda fase.
No, ma rimango dell'idea che prima della collisione fosse quanto mai difficile esautorare schettino dal Comando, mentre, forse, sarebbe stato più "semplice" nella seconda fase.
Invece una domanda relativa alle carte nautiche se avete la voglia e la pazienza di rispondermi.
Per quanto mi risulta, la responsabilità di avere a bordo carte nautiche adeguate alla navigazione che si sta pianificando, è del Comandante (posso sbagliarmi).
Averne utilizzate di non adeguate, può costituire una aggravante nella sua condotta (intesa come superficialità, negligenza)?
Di questa cosa rimango ancora abbastanza incredulo, a pensare che su di una rotta settimanale la Concordia pare (sembra) non avesse a bordo carte (elettroniche o di carta) sufficientemente dettagliate.
Concordo con questa tua osservazione fino a quando, se esistono, saltino fuori sti benedetti protocolli marittimi.
Ricordiamoci comunque, che per ora sono frasi che abbiamo letto su giornali, preferisco aspettare di vedere le carte originali, fosse mai che una volta di più il giornalista abbia riportato con non estrema esattezza.
Invece una domanda relativa alle carte nautiche se avete la voglia e la pazienza di rispondermi.
Per quanto mi risulta, la responsabilità di avere a bordo carte nautiche adeguate alla navigazione che si sta pianificando, è del Comandante (posso sbagliarmi).
Averne utilizzate di non adeguate, può costituire una aggravante nella sua condotta (intesa come superficialità, negligenza)?
Di questa cosa rimango ancora abbastanza incredulo, a pensare che su di una rotta settimanale la Concordia pare (sembra) non avesse a bordo carte (elettroniche o di carta) sufficientemente dettagliate.
... se la situazione fosse precipitata, avrebbe potuto ordinare un manovra diversa al timoniere; e il comandante avrebbe lasciato fare o avrebbe dato un contro ordine immediato? Immaginiamo cosa sarebbe successo sul ponte e a che ordine avrebbe potuto rispondere il timoniere, in un momento di massima tensione; avrebbe eseguito l'ordine del W.O. o del K1? Situazione tragica che non si dovrebbe mai manifestare.
Esatto! quanto è complicata la procedura penale spero che tra il tuo e il mio intervento il concetto possa essere un pò più chiaro. Ciao
....la famosa "giornalista" aveva conosciuto anche la bimba morta e il suo papà......sempre nel frattempo che scappava...notava che le scialuppe le guidavano i cuochi.....che si preoccupava dei vestiti perduti.....praticamente wonderwoman......
Però...
Art. 293 del Codice della Navigazione
In caso di morte, assenza o impedimento del comandante, il comando spetta agli ufficiali di coperta, nell’ordine gerarchico, e successivamente al nostromo, fino al momento in cui giungano disposizioni dell’armatore o, in mancanza di queste, fino al porto di primo approdo, ove l’autorità preposta alla navigazione marittima o interna ovvero l’autorità consolare nomina il comandante per il tempo necessario.
No, ma rimango dell'idea che prima della collisione fosse quanto mai difficile esautorare schettino dal Comando, mentre, forse, sarebbe stato più "semplice" nella seconda fase.
Infatti, lo credo anch'io. Sempre considerando però che i sottoposti hanno di solito una sorta di sacra soggezione nei confronti del comandante.
Secondo me i giuristi dovrebbero andarci cauti, minare in tale maniera l'autorità del comandante potrebbe essere un problema in futuro, non credi?
Grazie è molto interessante e credevo che molte di queste regole fossero retaggio del passato o solo della Marina Militare, molto istruttivo.
Domani appena mi libero dico anche due parole sulle carte nautiche( sulle navi il c.te delega l'ufficiale addetto alla cartografia il controllo delle carte e pubblicazioni nautiche necessarie al viaggio da intraprendere)
Domani appena mi libero dico anche due parole sulle carte nautiche( sulle navi il c.te delega l'ufficiale addetto alla cartografia il controllo delle carte e pubblicazioni nautiche necessarie al viaggio da intraprendere) e sui documenti che il c.te deve presentare per avere le spedizioni da parte dell' autorita' marittima. Non e' che una nave da un qualsiasi porto puo' partire quando e come vuole. E ricordo che la capitaneria e' anche un organo di controllo. Per un anno la nave ha fatto lo stesso itinerario, strano che le capitanerie non si siano mai accorte della mancanza di carte nautiche. Con questo non voglio discolpare chi era a bordo il quale se E' VERO non ha fatto bene il proprio mestiere, ma anche chi doveva controllare (capitanerie di porto) non ha fatto il proprio dovere.
Sempre dal codice della navigazione
Articolo 180 - Verifiche ed ispezioni.
Il comandante del porto o l'autorità consolare può ad ogni tempo verificare il contenuto della comunicazione presentata o fatta pervenire per via radio dal comandante della nave e chiedere di prendere visione delle carte, dei libri e degli altri documenti di bordo.
Le predette autorità possono inoltre disporre ispezioni alla nave; i relativi risultati dovranno essere annotati sui libri di bordo unitamente alle eventuali prescrizioni impartite.
Credo che il coinvolgimento di Roberto Bosio, che secondo l’accusa «tollera ordini, comportamenti e omissioni incongrui e manifestamente pericolosi» ed «omette di intervenire direttamente e tempestivamente onde superare l’inerzia di Schettino per la salvaguardia delle persone a bordo, pur sapendo, come gli altri presenti, che la nave non poteva più galleggiare, possa trovare fondamento nell’art. 303 del codice della navigazione.: «Il comandante non può ordinare l’abbandono della nave in pericolo se non dopo esperimento senza risultato dei mezzi suggeriti dall’arte nautica per salvarla, sentito il parere degli ufficiali di coperta. Il codice considera quindi questa decisione molto impegnativa per le conseguenze che ne possono derivare e prevede che il comandante si consulti con i suoi ufficiali di coperta, ossia richiede che questa decisione sia il risultato del lavoro di più persone e che ci sia un minimo di collaborazione tra due o tre soggetti. Da ciò ne deriva che se un ufficiale viene individuato tra quei soggetti che non potevano non sapere e omette di segnalare viene riconosciuto a sua volta responsabile. Quindi non c’è alcuna necessità di contravvenire agli ordini del comandante o addirittura di un ammutinamento, dato che è la stessa legge che dispone il dovere di intervenire. CiaoRitengo anche che un eventuale protocollo (ammesso che esista) non possa riuscire a prevedere tutte le variabili e le relative responsabilità... e dunque potrebbe non essere attinente alle circostanze.
Tralasciando anche gli aspetti di natura psicologica e tornando al caso del Concordia, l'ipotesi di un coatto avvicendamento al Comando della nave chissà quali conseguenze avrebbe potuto avere a carico del "nuovo" Comandante in ordine alle scelte dallo stesso formulate. Conseguentemente, pur volendo considerare possibile l'"atto di forza" (di cui peraltro abbiamo già parlato considerandone, se non tutte, parecchie implicazioni) mi chiedo anche CHI avrebbe la serenità mentale e la lucidità, in ordine alle conseguenze anche penali a se ascrivibili per l'operato, per addivenire alla decisione di esautorare il Comandante, non certamente escludendola aprioristicamente.
Temo, ed è un parere estremamente personale, che sia sin troppo facile teorizzare sulla questione che praticarla...