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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Io ero convinto che su navi del genere cerano dei computer che sorvegliavano e controllavano rotta e situazioni pericolosi e forse anche li evitavano,corregevano e segnalavano alla compania. Qualcuno ne sa qualcosa?

Questa è proprio una convinzione da sfatare. Che la navigazione, le manovre, la gestione di queste grandissime navi sia stata facilitata dalla nuova tecnologia è un dato di fatto, ma per ora non può sostituire l'uomo. Il sistema gestisce un sacco di informazioni, più di quante ne possa gestire una mente umana, ma non è in grado, per ora, di prendere alcuna iniziativa.

Insomma non è come il vecchio detto veneziano, portato alla ribalta da Mara Venier "Struca el boton e salta el macaco" (premi il pulsante e il pupazzo salta).
 
complimenti anche a Studio Aperto, in collegamento da una parte dall'isola del Giglio e in contemporanea a Civitavecchia per la partenza della Serena che fa anche lei un giro nel Mediterraneo. Domanda di rito: ma parte lo stesso??? Paura??? Cosa pensa di quello che è successo a Concordia??? posso dire ma vaff.........!!!!!! Quando la smetteranno?
 
Mi ricordo a un "Capitan day" sulla Fortuna con il super comandante "Paolo Benini" alla domanda se un Comandante militare aveva lo stesso valore di quello della Marina mercantile, rispose molto stizzito dicendo che un Comandante della Marina Mercantile è Comandante e anche Capitano , un militare potrebbe essere si comandante ma anche un Capo ( Maresciallo...) prendendo le distanze. Vidi uno sguardo orgoglioso mentre spiegava la differenza.:)
nn mi far parlare...sono di parte...
ma la differenza si è vista no?
 
Vero e chiarisce un punto fondamentale e scagiona l'equipaggio accusato di non essersi fatto vedere e aver abbandonato i passeggeri DOPO l' urto.
Qui FINALMENTE i 7 fischi brevi ed uno lungo vengono chiamati "segnale di emergenza" e si legge che vengono dati 30 - 40 minuti dopo l'impatto. Ora dato che i passeggeri hanno dichiarato che sono andati alle lance dopo aver sentito l'urto spiega benissimo perche' non hanno trovato membri dell'equipaggio ad assisterli. I membri dell'equipaggio addetti all'evacuazione passeggeri sono stati informati solo dopo 40 minuti di assistere i passeggeri da questo segnale, quindi non si puo' incolparli se non erano in posizione a dare indicazioni dopo l'urto. [...]
E continuando a leggere alle 22.58 lo ordinava lui schettino ( e non i 7 fischi berevi ed 1 lungo) l' abbandono nave come da procedura.[...]
P.S
leggo pari pari a quello scritto sul documento " E' TUTTAVIA ACCERTATO CHE ALTRI UFFICIALI ANCORA A BORDO NAVE COORDINARONO E DIRESSERO LE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO"

Verissimo ed è una delle poche cose che emerge chiaramente anche dalle trasmissioni pseudoinformative di questi giorni. Peccato che nessun giornalista lo abbia notato!!
La cosa sconcertante è proprio la gestione dei passeggeri in quei momenti pre "segnale di emergenza". E in questo caso si potrebbe parlare di non gestione.
Di tutte le chiacchere sentite in tv non ho mai sentito parlare di tentativi di reindirizzare i passeggeri che si accalcavano sul ponte lance ai punti di ritrovo.
Attenzione! La mia non vuole essere una critica all'equipaggio.
Non ho l'esperienza ne le competenze per stabilire il chi, il cosa e soprattutto se questa operazione fosse "umanamente" fattibile, ma credo che l'analisi di questo punto e delle dinamiche di gruppo legate ad esso possano diventare l'eredità del Concordia.
 
Ma sti soccorsi quando tempo perdono a parlare con i giornalisti ? non potrebbero usare quel tempo in modo molto più proficuo ?

Rienzi poi fa sempre pubblicità al suo codacons ... e poi fa di quelle insinuazioni, ha detto che la compagnia guadagna e spende nello spettacolo ma non nella sicurezza, ma questo può dire quello che vuole senza alcuna base...
L'avv. Rienzi se ha certezze al riguardo deve parlare e fare un esposto denuncia è molto grave ciò
afferma.... . Getta discredito su tutto il comparto crocieristico.
 
Ciao Rodolfo, vedo con piacere che mi hai letto, tuttavia non trovo più il mio post, non ho capito bene se è stato pubblicato (scusate la nota).

Comunque, per quanto riguarda la tua osservazione, sono perfettamente d'accordo: poteva comunque risalire sulla nave, o almeno riavvicinarsi ai soccorsi. Volevo solo evidenziare che tra scendere dalla nave per paura ed essere costretto a farlo c'è una bella differenza, e che comunque su questo non ci sono ancora certezze ma forti apparenze.
E questo fa la differenza, secondo me, tra l'essere civili e l'essere belve: garantire il giusto processo e l'equità del giudizio anche quando una persona appare o è indifendibile. E l'ordinamento giuridico italiano dice che lui ancora non è stato condannato.
Invece, mettere subito alla gogna uno e uno solo, concentrare con lui l'odio di milioni di persone mi sembra una cosa troppo semplice e credo che potrebbe far sfuggire la complessità della vicenda.
Perchè poi l'utilità degli eventi tragici sta nel comprenderli, fare STORIA, ed imparare, ad esempio raffinando i sistemi di sicurezza, le procedure di controllo da parte degli enti e dalle autorità; ho il timore che qui, dando la colpa ad uno solo, con la compagnia che lo scarica, la capitaneria che si agita e il procuratore che lo vuole sbattere in carcere si rischi di non imparare nulla per quanto riguarda lo sviluppo "globale".

La mia osservazione è motivata in parte dall'episodio di Chernobyl.
Non so se molti sanno la storia giuridica, comunque una prima commissione individuò in alcune persone della sala controllo del reattore gli unici e i soli responsabili dell'incidente. Prima causa dell'incidente: errore umano.
Anni dopo, emersero alcune lacune nel sistema che provvedeva alla loro formazione (non conoscevano tutti i dettagli di un reattore adatto anche a produrre plutonio per uso militare), nella natura fisica del sistema, nella sua progettazione, nei sistemi di controllo automatici (che erano escludibili)..insomma, la prima causa dell'incidente fu poi inviduata nella progettazione del reattore (non era, come si dice a Firenze, "a prova di bischero", o almeno non tanto quanto altri reattori...).
Gli uomini avevano sbagliato, si, ma nel contesto di una cultura della sicurezza che a livello globale non era adeguata alla delicatezza dell'oggetto.

Scusate il paragone azzardato, ma spero che si sia capito il senso ultimo dell'intervento:
1) evitare processi sommari
2) cercare di far emergere la complessità della cosa in modo da far progredire sul lungo periodo l'intera cultura della sicurezza..
L'arte di navigare è vecchia di millenni, ma le situazioni possono cambiare (qualcuno ha parlato del fatto che navi da 4000 passeggeri sono nate negli ultimi decenni) e tutto il sistema può ancora evolversi, (forse!).

Ho pensato che questo forum, animato da persone anche molto competenti, fosse il contesto più adatto a questo tipo di conversazione. Grazie
 
Ragazzi mah oggi a porta a porta ci saranno anche i sondaggi di Renato Manahimer???
si è la domanda clou sarà
ma chi stava salutando il Com schettino?
a)nessuno, voleva vedere che ora era sl campanile
b)non capiva se quella chiazza scura sottobordo fosse un isola

(non offendetevi, è per sdrammatizzare un po'...)
 
Una foto interessante, la Seven Seas Voyager, sono tutte le compagnie che si avvicinano e se mi permettete, pericolosamente.
Per questo non voglio scagionare la Costa Concordia, tutto é bello finche capita.

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intanto un noto sito americano che abitualmente mi manda le offerte per le crociere, per la prima volta non inserisce alcuna crociera costa e msc ( almeno una partenza c'è sempre stata)
 
Ciao Rodolfo, vedo con piacere che mi hai letto, tuttavia non trovo più il mio post, non ho capito bene se è stato pubblicato (scusate la nota).

Comunque, per quanto riguarda la tua osservazione, sono perfettamente d'accordo: poteva comunque risalire sulla nave, o almeno riavvicinarsi ai soccorsi. Volevo solo evidenziare che tra scendere dalla nave per paura ed essere costretto a farlo c'è una bella differenza, e che comunque su questo non ci sono ancora certezze ma forti apparenze.
E questo fa la differenza, secondo me, tra l'essere civili e l'essere belve: garantire il giusto processo e l'equità del giudizio anche quando una persona appare o è indifendibile. E l'ordinamento giuridico italiano dice che lui ancora non è stato condannato.
Invece, mettere subito alla gogna uno e uno solo, concentrare con lui l'odio di milioni di persone mi sembra una cosa troppo semplice e credo che potrebbe far sfuggire la complessità della vicenda.
Perchè poi l'utilità degli eventi tragici sta nel comprenderli, fare STORIA, ed imparare, ad esempio raffinando i sistemi di sicurezza, le procedure di controllo da parte degli enti e dalle autorità; ho il timore che qui, dando la colpa ad uno solo, con la compagnia che lo scarica, la capitaneria che si agita e il procuratore che lo vuole sbattere in carcere si rischi di non imparare nulla per quanto riguarda lo sviluppo "globale".

La mia osservazione è motivata in parte dall'episodio di Chernobyl.
Non so se molti sanno la storia giuridica, comunque una prima commissione individuò in alcune persone della sala controllo del reattore gli unici e i soli responsabili dell'incidente. Prima causa dell'incidente: errore umano.
Anni dopo, emersero alcune lacune nel sistema che provvedeva alla loro formazione (non conoscevano tutti i dettagli di un reattore adatto anche a produrre plutonio per uso militare), nella natura fisica del sistema, nella sua progettazione, nei sistemi di controllo automatici (che erano escludibili)..insomma, la prima causa dell'incidente fu poi inviduata nella progettazione del reattore (non era, come si dice a Firenze, "a prova di bischero", o almeno non tanto quanto altri reattori...).
Gli uomini avevano sbagliato, si, ma nel contesto di una cultura della sicurezza che a livello globale non era adeguata alla delicatezza dell'oggetto.

Scusate il paragone azzardato, ma spero che si sia capito il senso ultimo dell'intervento:
1) evitare processi sommari
2) cercare di far emergere la complessità della cosa in modo da far progredire sul lungo periodo l'intera cultura della sicurezza..
L'arte di navigare è vecchia di millenni, ma le situazioni possono cambiare (qualcuno ha parlato del fatto che navi da 4000 passeggeri sono nate negli ultimi decenni) e tutto il sistema può ancora evolversi, (forse!).

Ho pensato che questo forum, animato da persone anche molto competenti, fosse il contesto più adatto a questo tipo di conversazione. Grazie

Ciao, il tuo messaggio c'è ma non riesci vederlo in quanto hai inserito l'indirizzo di un link, e il filtro anti spam l'ha giudicato come tale. Ora vedo se mi ricordo come te lo posso rendere come un messaggio normale.

Sì certo è vero, lasciare sempre a chi di competenza il giudizio e l'eventuale condanna. Qui, forse siamo stati condizionati dai media, ma la sequela dei suoi comportamenti è sotto gli occhi di tutti, fin troppo ( la conversazione telefonica oramai la so a memoria). Guarda, non che conti, ma anche io che sono per l'ultimo grado di giudizio, questa volta non mi son sentito di comprendere e condividere tutte le sue azioni. Ci son troppi punti che hanno giocato a sfavore della perdita di numerose vite umane e della nave stessa. Non lo condanno, ma non mi sento nemmeno di giustificare i suoi comportamenti.
 
Individuata la giovane donna bionda in plancia con Schettino al momento della tragedia. Servizio al TG 5 alle 20'00.
 
Questi pseudo conduttori stanno facendo passare il dubbio se sia veramente sicuro viaggiare su navi da crociera. Legittimo per carita' ma si vede dal loro modo di porle queste domande che la risposta che vogliono a quelli che la domandano e' una, vogliono far passare e diffondere il messaggio che poi cosi sicuro non sia , visti gli ultimi avvenimenti.Specialmente quello pseudo conduttore della vita in diretta su Rai Uno. Cosi facendo si criminalizza tutto un settore e si diffonde il "panico" tra chi vorrebbe decidere se fare o no una crociera.
Ora vorrei ricordare che ci sono centinaia di navi da crociera, migliaia di itinerari fatti ogni anno e che questo incidente e' dovuto solo e solamente alla presunzione di un uomo e che la sicurezza nel navigare su queste navi e altissima.
Nelle crociere lavorano migliaia di persone, questo settore da lavoro a migliaia di persone nell' indotto, nella cantieristica etc... siamo in un momento di crisi economica dove trovare un lavoro e' come fare 13 al totocalcio e voi vi permettete di di fare delle insinuazioni e dire delle cose che potrebbero avere delle ripercussioni su questo tipo di industria e lo fate soprattutto senza conoscere questo mondo.
Bisogna punire i colpevoli senza ombra di dubbio e pesantemente ma lasciate perdere il settore nel suo insieme che non ne siete degni.
 
Ultima modifica:
Tutti quali?
E' una domanda che ho già fatto... e NON hai risposto.
Tutti gli ufficiali di coperta? O tutti gli ufficiali che erano sul ponte di comando?... Sai ci sono dei turni a bordo.
Che io sappia normalmente sul ponte ci sono due ufficiali più il timoniere (se sbaglio correggetemi). Le indagini hanno evidenziato che Schettino al momento dell'impatto era sul ponte ed aveva preso il comando della manovra.
Quindi domando ancora "puoi affermare al di là di ogni ragionevole dubbio" che quel tutti si riferisce a tutti gli ufficiali di coperta imbarcati sul Concordia? (ricordate quanti sono?)

Premesso che non ti ho risposto immediatamente perchè io non vivo sul computer, se leggi i miei precedenti messaggi, il quesito che pongo relativamente al subentro degli altri è a seguito dell'ascolto della telefonata e all'insistenza di De Falco. Nulla di più.
Non potrei mai fare nomi e cognomi, non li conosco come non li conosce la maggior parte di noi. Penso ad un lavoro di squadra, a sinergia, penso ad un gruppo affiatato, penso a collaborazione, e a condivisione delle problematiche.
Non mi sono mai posta con il dito puntato, assolutamente, ti prego di non farlo nemmeno tu nei miei confronti.
Tante grazie.
Alessandra
 
Ultima modifica:
Questi pseudo conduttori stanno facendo passare il dubbio se sia veramente sicuro viaggiare su navi da crociera. Legittimo per carita' ma si vede dal loro modo di porle queste domande che la risposta che vogliono a quelli che la domandano e' una, vogliono far passare e diffondere il messaggio che poi cosi sicuro non sia , visti gli ultimi avvenimenti.Specialmente quello pseudo conduttore della vita in diretta su Rai Uno. Cosi facendo si criminalizza tutto un settore e si diffonde il "panico" tra chi vorrebbe decidere se fare o no una crociera.
Ora vorrei ricordare che ci sono centinaia di navi da crociera, migliaia di itinerari fatti ogni anno e che questo incidente e' dovuto solo e solamente alla presunzione di un uomo e che la sicurezza nel navigare su queste navi e altissima.
Nelle crociere lavorano migliaia di persone, questo settore da lavoro a migliaia di persone nell' indotto, nella cantieristica etc... siamo in un momento di crisi economica dove trovare un lavoro e' come fare 13 al totocalcio e voi vi permettete di di fare delle insinuazioni e dire delle cose che potrebbero avere delle ripercussioni su questo tipo di industria e lo fate soprattutto senza conoscere questo mondo.
Bisogna punire i colpevoli senza ombra di dubbio e pesantemente ma lasciate perdere il settore nel suo insieme che non ne siete degni.

Mi domando... perchè?
 
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