pmanlio
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Perchè poi l'utilità degli eventi tragici sta nel comprenderli, fare STORIA, ed imparare, ad esempio raffinando i sistemi di sicurezza, le procedure di controllo da parte degli enti e dalle autorità; ho il timore che qui, dando la colpa ad uno solo, con la compagnia che lo scarica, la capitaneria che si agita e il procuratore che lo vuole sbattere in carcere si rischi di non imparare nulla per quanto riguarda lo sviluppo "globale".
Purtroppo a volte si imparano cose che un minuto prima neanche ti aspettavi, e da questo incidente credo che usciranno cose nuove, in particolare sulla psicologia della gestione di massa degli eventi..
Anche la 'fuga' di Schettino e del secondo ufficiale credo che insegnerà qualcosa, ed anche il fatto che su un ponte di comando si sia fatta una azione senza senso e magari i livelli di autorità a bordo non hanno permesso di evitarle..
La mia osservazione è motivata in parte dall'episodio di Chernobyl.
Non so se molti sanno la storia giuridica, comunque una prima commissione individuò in alcune persone della sala controllo del reattore gli unici e i soli responsabili dell'incidente. Prima causa dell'incidente: errore umano.
Anni dopo, emersero alcune lacune nel sistema che provvedeva alla loro formazione (non conoscevano tutti i dettagli di un reattore adatto anche a produrre plutonio per uso militare), nella natura fisica del sistema, nella sua progettazione, nei sistemi di controllo automatici (che erano escludibili)..insomma, la prima causa dell'incidente fu poi inviduata nella progettazione del reattore (non era, come si dice a Firenze, "a prova di bischero", o almeno non tanto quanto altri reattori...).
Gli uomini avevano sbagliato, si, ma nel contesto di una cultura della sicurezza che a livello globale non era adeguata alla delicatezza dell'oggetto.
Scusate il paragone azzardato, ma spero che si sia capito il senso ultimo dell'intervento:
1) evitare processi sommari
2) cercare di far emergere la complessità della cosa in modo da far progredire sul lungo periodo l'intera cultura della sicurezza..
hyoga ci sono diverse affinità tra questo episodio e Cernobyl, ma credo ci siano anche grosse differenze..
A Cernobyl fu fatto un 'esperimento' che consisteva nel vedere se il reattore portato in certe condizioni potesse rischiare di esplodere, poi ci fu tutto quello che racconti, compreso il fatto, importantissimo, che chi eseguiva, ma materialmente era al comando, non aveva tutte le informazioni e non era ben formato..
Quindi queste persone, in modo incosapevole, hanno combinato un guaio che altri forse avrebbero potuto evitare, c'erano errori nello scambio di informazioni, uno non sapeva cosa aveva fatto l'altro, c'erano errori nei manuali ecc.
Qui no, qui la nave è stata portata a tutta velocità verso uno scoglio, e se lo scoglio non ci fosse stato forse era anche peggio, perchè non credo che fermi una nave così che va a 15 nodi nei 150 metri che la dividevano da terra..
L'arte di navigare è vecchia di millenni, ma le situazioni possono cambiare (qualcuno ha parlato del fatto che navi da 4000 passeggeri sono nate negli ultimi decenni) e tutto il sistema può ancora evolversi, (forse!).
E' vero, ed è vero che nel contempo si è sviluppata anche la psicologia delle masse: trenta anni fa avresti avuto quelli che presi dalla paura stavano fermi, quelli che invece scappavano dappertutto, quelli che tranquillamente ti seguivano, quelli che facevano danni per aiutare e quelli che aiutavano in modo proficuo..
Oggi hai quelli con il cellulare che spostano l'infermiera per riprendere il Tizio che ha un infarto, quelli che ti fermano mentre cali le scialuppe per fare polemica, quelli che fomentano le folle ecc. tutte cose da aggiungere alle persone di cui sopra..
E purtroppo hai anche una catena di comando che salta perchè più di un ufficiale non te lo ritrovi sul ponte quando pensavi che fosse proprio lì..
Ai tempi del Titanic fu il secondo e non il comandante a gestire davvero l'evacuazione della nave, ma non saltarono le catene di comando, questa volta si, è stata una cosa tipo otto settembre, una cosa che forse in una nave non si era mai pensata..
Parlo a spanne, magari invece lo avevano considerato ed io non lo so, personalmente l'ho imparato ieri..

Un saluto
Manlio