pmanlio
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E’ esattamente quello che ho scritto alle ore 9.01. Giusto per portarci avanti Manlio, non è che se salta fuori che gli Indiani accusano i Marò di atti terroristici (vado a memoria, e sicuramente mi sbaglierò, ma mi sembra che sia una delle cause valide per non riconoscere l’immunità funzionale..e comunque rappresenta un esempio..), pur di perorare la causa Indiana tu dai ragione a loro dicendo che è un motivo “giuridicamente valido”?
Togliamoci questo dubbio…non si sa mai…perché è questo il rischio…..così salta ogni ragionamento o confronto....si arriva al tutto o contrario di tutto..
Max, qui stiamo sempre parlando e non capendoci, forse dall'inizio di questa vicenda..
Io dico solamente, e lo ripeto spero in modo comprensibile, che non può essere tutto così semplice..
Non è possibile che si metta in discussione nel modo scemo in cui ce lo presentano un ordine Internazionale, perché questo è un episodio che mette in discussione non l'Italia e l'India, ma accordi di ordine mondiale, che regolano le missioni all'estero, di pace o di guerra, o come ci piace chiamarle, di tutto il mondo..
Dei Francesi in Mali, di tutti quelli che sono in Afghanistan o nella ex Jugoslavia, o in Libano o dove vuoi..
Insomma, l'India si sveglia la mattina, calpesta in ogni modo il diritto Internazionale, tira fuori una sentenza senza precedenti, tale da mettere in crisi tutto l'Ambaradam delle missioni all'estero, e lo fa con mezzetti da quattro soldi? Senza un minimo di base giuridica, di cavilli credibili?
E possibile che paesi ben più importanti di noi, che all'estero sparano un giorno si e l'altro pure, a parte qualche apprezzamento di generica solidarietà accettino che passi una linea simile, che li delegittima in toto senza metterci in qualche modo voce?
Che l'India si è comportata in modo scorretto con l'Italia ed abbia operato un totale sorpruso verso i Marò io non lo discuto, anche se in onestà sono altrettanto convinto che se la Lexie se ne andava via nessun Italiano avrebbe mai ascoltato gli Indiani, ma il sorpruso lo hanno fatto eccome..
Che però da un punto di vista giuridico l'India possa essere in torto marcio io posso pensarlo, ma non penso che siano scemi e non si siano creati uno spazio di manovra, se lo spazio è che i nostri sono terroristi o pirati che senso ha? Prima di tutto vediamo se è questo il loro spazio, ma ricordiamoci che qui parliamo di un processo..
La prima lezione che diedero ad una mia amica nella sua prima ora a Giurisprudenza fu questa: "Ragazzi, ricordatevi che in un processo vince il più bravo, non la verità e la giustizia..''
Chi l'avrà detto sarà un cinico, avrà torto marcio, sarà fuori dal mondo, ma vi faccio notare che un attentatore di 22 anni di una metrpolitana di Londra diventa ''Un povero ragazzo vittima della polizia Inglese'' (avvocato Italiano ovviamente) e per tale motivo viene chiesto di non estradarlo in Inghilterra..
E' ridicolo o no? Ma Giulia Bongiorno, che non è una cretina, lo ha fatto.. e quindi anche se sembra ridicolo evidentemente non lo è..
Con l'esempio di Pietro Maso quello che voglio dire che nella sua astrazione giuridica la legge può nascondere dei buchi incredibili, ed un caso lampante di un tipo che uccide i genitori per avere la loro eredità si trasforma nel caso di uno che va in carcere per avere ucciso i genitori, ma ne prende comunque l'eredità..
Il caso in sè è una cosa, ma la sua trasposizione in un tribunale di cui non dubito della buona fede, lo trasforma in una ingiustizia assurda..
Adesso mi chiedo: chi è che conosce la legge internazionale? Noi? Il sole ventiquattro ore? Libero? La Repubblica? Queste sono le nostre fonti e riferimenti..
Sappiamo come spesso siano limitate queste fonti, ed alcuni di noi (tra cui Felix) hanno approfondito del loro, ma e non è che leggendo la legislazione, e capendola nella sua impostazione generale ci si trasformi in avvocati, siamo persone che si sono informate ed hanno fatto bene, ma che non hanno la cultura per capire profondamente tutto quello che può girare intorno a questa vicenda..
E secondo me, profondamente, non lo abbiamo capito.. per profondamente intendo fino ad arrivare al cavillo estremo..
Oggi, detto senza mezzi termini, la cronista ha parlato di 'buchi' di questo accordo Internazionale e di interesse verso la posizione dell'India, e non di interesse verso una ingiustizia, ma evidentemente verso i 'buchi'..
Non so se un minuto dopo hanno licenziato la cronista, ma non è una frase da poco..
Con questo, lo ripeto, non sto facendo l'avvocato dell'India.. rifiuto l'idea che l'India sia un paese di scemi, tutto lì..
Dal mio punto di vista, forse è giusto riepilogarlo, penso che una situazione simile vada giudicata da un tribunale Internazionale, sono convinto che sia in Italia che in India ci sarebbe stato (in Italia) e ci sarà (in India) un processo ingiusto, e ritengo francamente che chi mi racconta di un processo giusto in Italia sia un minimo offuscato da una visione di cuore..
Ma ripeto ancora che l'India si è comportata male, anzi malissimo.. la cosa non è così incredibile come la raccontiamo, perchè lo fanno tutti, ma si è comunque comportata malissimo..
Piuttosto che vedere come si è comportata l'India ho preferito vedere cosa non ha fatto l'Italia, ma questo non vuol dire che io sia 'Pro' India, non giustifica l'India..
Però, lo ribadisco, tutto quello che ci viene raccontato su perizie falsate in modo dilettantesco, su barche colpite da tiri orizzontali, su calibri quasi da cannone che casualmente fanno un buco delle dimensioni di proiettili del calibro Nato (utilizzati anche dagli altri ndr) ed hanno una inclinazione che viene da circa 20/30 gradi in alto, sul fatto che quelli forse non sono pescatori ma pirati, sul fatto che gli Indiani vogliono i nostri soldi, per me è mondezza pura..
Non è solo mondezza pura, è supporre che gli altri siano limitati di mente..
Io non accetto questa banalizzazione, non la accetto e vorrei vedere oltre..
Questo non giustifica gli Indiani, non vuol dire che io sia 'Pro' India, ma vuol dire solo che non voglio considerare scemi gli altri e non voglio attaccarmi alle informazioni di parte senza criticarle, non in senso di polemica, ma di critica, ovvero capire chi mi parla e con quale scopo..
Lo abbiamo fatto con il Concordia inveendo contro i giornali ed ora ci dobbiamo bere tutto? E' tutto così semplice come ce lo raccontano?
tutto lì..
un salutone!!
Manlio