Hola!! Mi sa proprio che stasera niente Abruzzo..
Colpa mia, piccoli problemi di stanchezza/salute..
Allora approfitto per fare una osservazione, riprendiamo la foto (migliorabile sia chiaro) di Giove:
Come saprete nel terzo secolo avanti Cristo i Greci hanno misurato il raggio della Terra (Eratostene), addirittura in periodo Romano Strabone ha dichiarato esplicitamente che la Terra non è una sfera perfetta, ma è paragonabile ad una arancia, ovvero è schiacciata ai poli..
Come facevano queste persone a raggiungere risultati così spettacolari? Non so se è verità o leggenda, ma sembra che arrivarono a misurare anche le grandezze relative dei pianeti e un concetto di distanza..
Gli strumenti di cui disponevano erano corde, legni, modelli di Cerchi ed Ellissi e.. cultura!! Tanta cultura!!
Dopo la 'notte' (che per alcuni non è tale sia chiaro) del Medioevo, si riparte, ed ad. es. arriva Galileo con il suo telescopio, Galileo osserva Giove e vede i quattro satelliti, non ho una foto di Giove osservato con una replica del suo telescopio, ma questo è Saturno:
addirittura sdoppiato, ma perfettamente riconoscibile..
Tempo dopo arriva Keplero, che formula per primo le leggi che regolano il moto dei pianeti intorno al Sole.. Keplero è un grande matematico, ma non un grande sperimentatore (Galileo era entrambe le cose ndr), ma utilizza le osservazioni del suo datore di lavoro, a cui è succeduto, l'astronomo Tito Brahe..
Ora ritorniamo al punto: come facevano queste persone a capire certe cose? Ovviamente 'interpretando' quello che vedevano, mettendolo poi in matematica, ma a volte anche con modi più semplici..
Prendiamo per es. la foto di Giove:
se osserviamo i satelliti possiamo vedere che le loro orbite sono tutte parallele, ovvero che girano tutti sullo stesso piano..
Non è nulla di strano, per motivi legati alla fisica quel piano, ovvero il piano Equatoriale, è una posizione ben più stabile delle altre..
Quindi spesso e volentieri i satelliti orbitano sul piano equatoriale, e se non lo fanno lo faranno in futuro (questo vale anche per quelli artificiali, sono immessi in orbite equatoriali ndr).
Dato che il piano equatoriale è perpendicolare (a novanta gradi) all'asse di rotazione del pianeta, ecco che potremmo trovare un modo per identificare l'asse del pianeta, anzi per trovare la differenza degli angoli di rotazione tra quello ed il nostro, come?
Io ho scattato la foto a Roma, quindi conosco la latitudine e la longitudine del luogo in cui ho scattato, ovvero conosco l'angolo tra la mia posizione ed il polo Nord..
Se vedo l'angolo tra la parte verticale della mia foto e quello di rotazione di Giove ecco che posso pian piano risalire all'angolo tra Giove e la Terra..
E' una cosa che Galileo poteva fare?
Non era una cosa facilissima per lui, ma neanche impossibile, sicuramente non impossibile per Tito Brahe e Keplero.. ovviamente accettando un errore di misura, tra corde, cordoncini e riflessi, maggiore del nostro, dato che noi abbiamo una foto e possiamo lavorare con Fotoshop..
Una volta che hai trovato le inclinazioni dei pianeti con i satelliti puoi ragionarci sopra: sono correlate? Si? Perchè? No? Allora non ci sono legami da cercare o no?
Questo è un piccolo esempio, ma può essere utile per capire che in passato si ragionava in modo 'diverso' dal nostro, ma altrettanto efficace, e che la forza di uno scienziato o di un ricercatore non è tanto nell'abbondanza dei mezzi quanto nella facoltà di maneggiarli, di avere sempre in mente il senso di cosa di fa, e di avere sempre una cultura generale tecnico/fisica vasta, che va messa insieme alla fantasia..
Oggi per assurdo certe sfide sono più complesse, perchè il quadro è sempre più vasto, la cultura base che servirebbe sempre più ampia ed i mezzi, per quanto straordinari, con la loro complessità possono nascondere delle beghe che non riesci a vedere se non con grandissimo sforzo..
C'è invece la tendenza ad affidarsi totalmente ai mezzi, confidando in loro, ma questo è un errore, è come andare a cavallo senza averlo mai fatto, quello potrebbe disarcionarti e buttarti a terra e neanche te ne accorgi..
Un esempio, capitato a gente che questi errori peraltro non li fa, è quello dei Neutrini: ci sono voluti mesi e mesi per individuare una possibile causa di errore nelle misure.. ed ancora non sappiamo se questi neutrini vanno o non vanno più veloci della luce..
Chissà cosa ne avrebbero pensato Eratostene, Galileo, Keplero..
Tanto per chiudere l'argomento, questo meccanismo è del 100 avanti Cristo..
E' una bella storia..
http://it.wikipedia.org/wiki/Macchina_di_Anticitera
Un salutone!!
Manlio