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Attentati a Bruxelles

Stato
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Hornet, come ricorderai anche io la penso "alla Rodolfo" :): nessun posto è sicuro al cento per cento, ma alcuni li vedo più a rischio di altri. A essere sinceri, senza essere una menagramo e senza avere nessun indizio (chiaramente), il Belgio era proprio uno dei posti in cui temevo maggiormente un attacco a breve. Infatti, prima dello scorso novembre, stavo guardando con interesse una partenza MSC che tocca Amburgo, Amsterdam, Bruges, Le Havre e Southampton: dopo Parigi, onestamente ho lasciato perdere.
Se mi chiedi "allora quali scali ti infondono tranquillità?" posso risponderti "purtroppo, nessuno".
Ma alcuni, nella mia personale percezione, sono diventati a rischio e "da evitare nell'immediato"solo negli ultimissimi mesi, altri invece li giudico più pericolosi e comunque meno sicuri già da tempo, e nella situazione attuale ancora di più.
Ovviamente l'alternativa non può essere chiudersi dentro casa, ma in linea generale e posto che nessuno di noi ha la sfera cristallo, io certi accostamenti del tipo "Palma di Maiorca è a rischio quanto Istanbul" o "Santorini come Tunisi" non riesco ancora a farli.
 
Ma non direi...notizia di oggi che almeno uno degli attentatori di Bruxelles e' cittadino belga (come eran francesi quelli di Parigi).
Non so se li avete visti tra l'altro...ragazzi normalissimi (almeno di aspetto), ben vestiti, arrivati in taxi all'aeroporto....(non proprio l'immagine del profugo).

Ah quindi i terroristi non si nascondono fra i rifugiati? Enrico ovviamente sono ironico e non mi riferisco certo a te. ;)
 
La questione palestinese ha sempre un peso nello scacchiere internazionale quando si parla di medio - oriente Enrico ...sempre.
 
Ultima modifica:
Enrico e Hornet, il fatto della cittadinanza, se anche vogliamo evitare l'equazione Isis = immigrazione clandestina, che sicuramente è semplicistica e non proprio corretta, scatena un altro tipo di interrogativo, quello sulla "integrazione".
Visto che appunto si tratta di cittadini belgi, come erano francesi quelli di Parigi, e non sono appena scappati dalla Siria e dal fronte di guerra, come ce la spieghiamo questa cosa? Tra l'altro non si tratta di microcriminalità, ma di attacchi terroristici che fanno centinaia di vittime, sconvolgono paesi interi, richiedono un'organizzazione di un certo tipo...
 
hermione78 non li faccio nemmeno io ma prova a metterci a posto di Palma e Santorini chessò............Roma, Barcellona, Atene.

Hai ragione. Roma, Barcellona, Atene sono sicuramente città che per dimensioni e importanza potrebbero essere nel mirino.
Io a Roma vado spesso, la mia famiglia è originaria di lì, e anche se per me è una città dove mi sento a casa, negli ultimi tempi la metropolitana la prendo con minore spensieratezza, vedere i militari col mitra alla stazione mi fa impressione; anche a Barcellona qualche mese fa tendevo a evitare certe situazioni, tipo i mega assembramenti.
Non siamo al sicuro in Italia, in Spagna, in Germania....ma io nei paesi nord africani e islamici mi ci sento ancora meno. E mi ci sentivo pure prima. Sarà un mio limite.
 
Enrico e Hornet, il fatto della cittadinanza, se anche vogliamo evitare l'equazione Isis = immigrazione clandestina, che sicuramente è semplicistica e non proprio corretta, scatena un altro tipo di interrogativo, quello sulla "integrazione".
Visto che appunto si tratta di cittadini belgi, come erano francesi quelli di Parigi, e non sono appena scappati dalla Siria e dal fronte di guerra, come ce la spieghiamo questa cosa? Tra l'altro non si tratta di microcriminalità, ma di attacchi terroristici che fanno centinaia di vittime, sconvolgono paesi interi, richiedono un'organizzazione di un certo tipo...

Hermione purtroppo entriamo allora nelle "motivazioni" di questi psicopatici, e' davvero un mondo che noi non potremo mai capire. E' una follia, una dottrina, una fede portata all'estremo, che non fa parte (oggi) della nostra cultura.
E' vero esistono quartieri interi abitati unicamente da mussulmani, specie nei paesi francofoni, ma non so nemmeno se il problema sia questo....secondo me il loro (parlo dei terroristi) odio lo avrebbero coltivato anche tra migliaia di europei, e' qualcosa di davvero profondo e radicato, purtroppo.
 
Appunto. Per questo riesco a capire, almeno in parte, la posizione di chi è contrario all'immigrazione incontrollata.
Non perchè "immigrato = terrorista", ci mancherebbe, ma perchè se già il fenomeno si è sviluppato in maniera così spaventosa all'interno di comunità islamiche che vivono in Europa già da generazioni, e questi terroristi hanno appunto cittadinanza belga e francese, viene spontaneo pensare che non sia difficile reclutare adepti anche tra le migliaia di immigrati che possono riversarsi nei vari paesi europei in questi ultimi tempi. E' brutto da dire, è brutto il populismo, è brutta la demagogia, è esecrabile il razzismo come le generalizzazioni a priori, però purtroppo ci sono tanti elementi che difficilmente possono farci pensare a "gruppi di pochi esaltati che agiscono per fatti loro" in base unicamente alla loro follia. C'è un problema di integrazione che temo non si possa risolvere facilmente, perchè non nasce unicamente dalla povertà o da disperazione personale, ma si nutre anche di una cultura estremista - mi viene difficile anche chiamarla cultura- davvero difficile da debellare.
E' un discorso complesso e facilmente fraintendibile, io poi non ho nemmeno gli strumenti adatti per farlo, ma ecco....limitandoci a semplici spunti di riflessioni e senza sputare sentenze, penso sia innegabile che la situazione si mostra sempre più complicata man mano che il tempo passa.
 
hermione, lo sai vero che la popolazione musulmana in Francia a stragrande maggioranza sunnita è stimata al 7/8%? la Francia fa 66 milioni di abitanti, calcola tu quanti musulmani.
 
Quello che più mi da fastidio in queste vicende è che mai, dico mai, dopo atti del genere vedi per le varie città europee manifestazioni di musulmani che si ribellano a tutto ciò dichiarando pubblicamente il loro sdegno per questi atti barbari e prendendone le distanze.....
 
Mah, io di qualche manifestazione ho pure avuto notizia...il problema è che sono tanti, troppi, quelli che in qualche modo "giustificano". Lo facciamo noi occidentali, figurati chi è imbevuto di una ideologia estremista: anche se poi non si fa esplodere in metropolitana, sicuramente non favorisce la scomparsa di questo tipo di "cultura".
 
Infatti. Non parliamo certo di piccoli numeri.

Ecco perchè il pericolo non viene dall'immigrazione che si basa su numeri nettamente inferiori e comunque nell'immediato non penso che il primo pensiero di un siriano scampato al pericolo che ha perso alcuni familiari letteralmente decapitati dai jihadisti dell'isis sia quello di perseguire gli ideali del califfato. Detto questo l'immigrazione incontrollata non piace a nessuno ma non perchè porti con se minacce terroristiche ma semplicemente perchè non possiamo accoglierli. Abbiamo i nostri gravi problemi e non siamo in grado di risolvere quello di altre nazioni. Il problema grosso è che questa ondata migratoria è indotta ma si fa finta di niente.
 
Devono però essere i politici, gli organismi internazionali a risolverlo...il singolo cittadino che può fare?
I cittadini sono sempre più indifesi, a tutti i livelli, e non solo in relazione al terrorismo.
E comunque: ovvio che l'Isis non nasce in virtù dell'immigrazione clandestina, ma trova terreno fertile, in Europa, anche e soprattutto nelle comunità islamiche che hanno cittadinanza europea....io lo ritengo preoccupante. Sicuramente il siriano appena scappato avrà altro per la testa, sicuramente non va "ad arruolarsi" tra i vari Salah, Abdoul e compagni appena sbarcato, ma il problema integrazione presenta anche questo aspetto: com'è che che tanti musulmani figli di immigrati si stanno rendendo protagonisti di queste atrocità? Non parliamo "solo" di furti, spaccio di droga...da quel tipo di delinquenza non è immune nessun paese della Terra, qua parliamo di terrorismo internazionale e secondo me vanno considerati tutti gli elementi. Non si può dire "l'immigrazione porterà il terrorismo", ma neanche il contrario, ossia "l'una non ha assolutamente niente a che vedere con l'altro". Parere personale.
 
Quello che più mi da fastidio in queste vicende è che mai, dico mai, dopo atti del genere vedi per le varie città europee manifestazioni di musulmani che si ribellano a tutto ciò dichiarando pubblicamente il loro sdegno per questi atti barbari e prendendone le distanze.....

http://www.umbria24.it/attentati-br...acchi-i-terroristi-non-vinceranno/393608.html

http://www.trentotoday.it/cronaca/a...azione-islamica-poteri-locali-strasburgo.html

La condanna del Gran Mufti e del Grande Imam Al-Azhar d'Egitto - Sheik Shawki Allem, in un discorso al Parlamento europeo ha condannato gli attentati di Bruxelles e ha ricordato che il terrorismo e' una minaccia per tutti. L'Egitto aveva messo in guardia da questo pericolo più di una volta, ha ricordato inoltre l'autorità religiosa nominata dal governo del Cairo. Il "Grande Imam" di al-Azhar, Ahmed El-Tayyeb, l'istituzione islamica considerata la suprema espressione del pensiero teologico e giuridico sunnita, ha affermato in una nota che gli attentati di Bruxelles "sono crimini odiosi" che vanno "contro i precetti tolleranti dell'Islam, di tutte le religioni monoteiste e dei diritti umani".

La Moschea di Roma: "Unirsi contro la barbarie" - Il segretario generale del Centro islamico romano, Abdellah Redouane, afferma in una nota che "gli attentati alla vita umana non sono accettabili dall'Islam e dai musulmani" e per questo invita tutti "a pregare per loro e invocare Allah Altissimo e Onnipotente affinché infonda su tutta l'umanità la Sua grazia e la Sua pace". Per la grande moschea di Roma "e' necessario condannare in ogni sede il terrorismo, che va contro ogni religione. Oltre al cordoglio e alla condanna bisogna pero' trovare la forza per unirsi contro la barbarie e la violenza".

La Lega araba: "Attacco contro la pace" - La Lega Araba ha condannato con forza gli attentati di Parigi affermando che "questi vili attacchi terroristici puntano a destabilizzare la sicurezza e la pace del mondo intero". Lo ha dichiarato il segretario generale uscente dell'organizzazione dei 22 Paesi arabi, Nabil Elaraby. In una dichiarazione resa nella sede della Lega degli Stati arabi, al Cairo, il segretario generale ha aggiunto che ora "spetta alla comunita' internazionale di unire gli sforzi per sradicare il terrorismo, prosciugare le sue risorse ed impedire ai terroristi di dotarsi di tecnologia moderna per commettere i loro crimini".
 
Devono però essere i politici, gli organismi internazionali a risolverlo...il singolo cittadino che può fare?

Hermione quando dico che l'immigrazione di massa è indotta pensi che mi riferisca al singolo cittadino? Sono le azioni politiche a livello internazionale che provocano il fenomeno e non come azione riflessa ma proprio come azione mirata.
 
La cosa molto curiosa e che gli attentati vengono sempre eseguiti da fratelli:

- a Boston 15 aprile 2013, Maratona, i fratelli Tsarnaev
- a Parigi 7 gennaio 2015, Charlie Hebdo, i fratelli Kouachi;
- a Parigi 13 novembre 2015, Bataclan, i fratelli Abd*****;
- a Bruxelles ieri, i fratelli El Bakraoui.
 
Ah stavolta nessuna carta d'identità, aveva un pochino stancato, stavolta hanno trovato direttamente un PC nel cestino della spazzatura guarda caso, che culo, proprio di uno dei due fratelli dell'attentato con il suo testamento da martire di Allah....................................



........................in un cestino per le immondizie? [smilie=pensieroso[:
 
Hornet, concordo in tanti passaggi dei tuoi ragionamenti, ed anzi ti ringrazio per il costruttivo confronto. Ma permettimi, leggo anche tanti cliché visti e rivisti negli anni che non spiegano però la vera complessità di questi fenomeni. Ed anzi, sanno molto di slogan. Neanche tanto originali. Dire che è tutto un grande complotto occidentale (o americano se preferisci ;) ) non aiuta a capire, è un falso storico, e fa scadere il livello del dibattito. Mia opinione personale.
 
Stato
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