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Attentati a Bruxelles

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
"Non facciamo più entrare i profughi".
"Chiudiamo le frontiere".
"Li dobbiamo rispedire da dove sono venuti".

Forse non è chiaro che finora gli attentatori suicidi sono ragazzi nati qui. Magari con un padre che ha lavorato duro una vita per dare una possibilità ai figli in Europa.

Forse non è chiaro che donne, uomini, bambini e anziani che fuggono dalla Siria, fuggono da un Paese dove non è più possibile vivere.

Sicuramente assieme a loro arriveranno in Europa personaggi non graditi. Ma questi non li fermiamo nemmeno chiudendo le frontiere.

La guerra che dobbiamo combattere è una guerra di intelligence. Ma di questo ha disquisito già Manlio molto meglio di me.
 
Daje con sti profughi e centri di accoglienza!
Ma lo volete capire o no che sta gente non ha mai visto un centro di prima accoglienza, non ha mai visto un barcone e ha dei validissimi documenti di identita'??!
Ma finiamola con l'additare sti poveri disperati che nulla c'entrano con i terroristi.

Ne sei certo?
 
ancora !
...i kamikaze vengono tutti da lì, tranquillo.

Ma che razza di discorsi fai?
Allora visto che la mafia e' nata in Sicilia la bombardiamo e tiriamo su un muro in mezzo al mare???

Parole e frasi come queste rappresentano da sempre un nefasto pericolo per qualsiasi societa' civile.
 
Mi spiace dirlo, ma pur condividendo alcuni passaggi del link postato (non credo anche io che la chiusura ermetica delle frontiere sia la cura del male, tanto più a scapito della solidarietà), il parallelismo tra il terrorismo brigatista degli anni di piombo con la strategia jihaidista "non ci azzecca" proprio, e non mi trova affatto concorde. Affatto.

Anzi, lo vedo come un tentativo, e come tanti se ne sono visti nel recente passato, di "sradicare" un fenomeno ben definito dalle sue chiare origini storico-religiose-culturali (non se ne fa nemmeno cenno nell'articolo) per ricondurlo a fatti del passato che poco c'entrano. Un altro modo per dire che comunque sia, la colpa è sempre nostra .
Non vedo assolutamente punti in comune, a partire dalla "scala" del fenomeno che in questo caso è planetaria e non di certo nazionale. Dai campi di addestramento che vanno dall'Africa al medio oriente (che garantiranno sempre un ricambio a chi dovesse finire nelle "strettissime" maglie dei servizi segreti nazionali), al potenziale bellico che, sopratutto in futuro e purtroppo potrà essere messo in campo, fino ai finanziamenti occulti e non che viaggiano anch'essi su scala planetaria. E gli obbiettivi da colpire, dall'America all'Europa, passando per i fratelli islamici infedeli.
L'Is, Al Qaida, e chi più ne ha più ne metta, sono network mondiali. Quello che dice l'articolo, non può che essere solo una minima parte di una strategia molto più complessa ed articolata ma giocoforza unitaria e transnazionale, e non LA strategia stessa.

Ho la forse errata sensazione che tutto ciò serva piuttosto a non porsi altri interrogativi più scomodi. Come è stato possibile che l'Europa "tollerante" (e tollerante lo uso non a caso nel suo significato CIVILE più alto, quello che a me più piace) possa aver allevato al suo interno questi nemici cresciuti con valori diametralmente opposti rispetto a quelli condivisi dalla società in cui sono cresciuti? O ....forse no? E che peso ha quell'area "grigia" che certamente non è jihaidista ma piuttosto fondamentalista tradizionalista, non composta da kamikaze, ma fatta di "moschee - garage", di omertà e protezione, e che di certo non ha nessuna voglia di discutere d'integrazione?

Certo Manlio, hai ragione, l'integrazione la fai di generazione in generazione. Concordo in pieno. Ma proprio per questo è preoccupante, per me, che le minacce siano arrivate da figli di questa Europa in cui la convivenza esiste proprio da generazioni.

Sulle soluzioni, sinceramente, e molto tristemente, non ho minimamente idea di quale possa essere la migliore. Ho solo la sinistra sensazione che tutto questo possa rappresentare più un inizio che non una fine.
 
Ultima modifica:
Attentati a Bruxelles

Ne sei certo?

Per dovere di cronaca non prendiamo l'attentato odierno ma quello di Parigi, di cui siamo in possesso di dati ufficiali ed incontrovertibili.
Erano cittadini francesi, non arrivati col barcone.
Vedremo le autorita' cosa ci diranno di questi nuovi folli.
Ed anche se fossero persone venute da lontano....Secondo te....un apparato come l'Isis, il cui "patrimonio" e' calcolato in diversi miliardi di dollari....ha bisogno di usare un barcone...per arrivare qui...e compiere degli attentati?
Forse non avete capito bene...con chi abbiamo a che fare.
 
Forse mi sbaglio ma questo post non è nato per esprimere cordoglio per le vittime?
.....per il resto ribadisco la mia tristezza nel leggere alcune prese di posizione.....
 
Mi spiace dirlo, ma pur condividendo alcuni passaggi del link postato (non credo anche io che la chiusura ermetica delle frontiere sia la cura del male, tanto più a scapito della solidarietà), il parallelismo tra il terrorismo brigatista degli anni di piombo con la strategia jihaidista "non ci azzecca" proprio, e non mi trova affatto concorde. Affatto.

Anzi, lo vedo come un tentativo, e come tanti se ne sono visti nel recente passato, di "sradicare" un fenomeno ben definito dalle sue chiare origini storico-religiose-culturali (non se ne fa nemmeno cenno nell'articolo) per ricondurlo a fatti del passato che poco c'entrano. Un altro modo per dire che comunque sia, la colpa è sempre nostra .
Non vedo assolutamente punti in comune, a partire dalla "scala" del fenomeno che in questo caso è planetaria e non di certo nazionale. Dai campi di addestramento che vanno dall'Africa al medio oriente (che garantiranno sempre un ricambio a chi dovesse finire nelle "strettissime" maglie dei servizi segreti nazionali), al potenziale bellico che, sopratutto in futuro e purtroppo potrà essere messo in campo, fino ai finanziamenti occulti e non che viaggiano anch'essi su scala planetaria. E gli obbiettivi da colpire, dall'America all'Europa, passando per i fratelli islamici infedeli.
L'Is, Al Qaida, e chi più ne ha più ne metta, sono network mondiali. Quello che dice l'articolo, non può che essere solo una minima parte di una strategia molto più complessa ed articolata ma giocoforza unitaria e transnazionale, e non LA strategia stessa.

Ho la forse errata sensazione che tutto ciò serva piuttosto a non porsi altri interrogativi più scomodi. Come è stato possibile che l'Europa "tollerante" (e tollerante lo uso non a caso nel suo significato CIVILE più alto, quello che a me più piace) possa aver allevato al suo interno questi nemici cresciuti con valori diametralmente opposti rispetto a quelli condivisi dalla società in cui sono cresciuti? O ....forse no? E che peso ha quell'area "grigia" che certamente non è jihaidista ma piuttosto fondamentalista tradizionalista, non composta da kamikaze, ma fatta di "moschee - garage", di omertà e protezione, e che di certo non ha nessuna voglia di discutere d'integrazione?

Certo Manlio, hai ragione, l'integrazione la fai di generazione in generazione. Concordo in pieno. Ma proprio per questo è preoccupante, per me, che le minacce siano arrivate dai figli di questa Europa in cui la convivenza esiste proprio da generazioni.

Sulle soluzioni, sinceramente, e molto tristemente, non ho minimamente idea di quale possa essere la migliore. Ho solo la sinistra sensazione che tutto questo possa rappresentare più un inizio che non una fine.

L'Europa ha tanti figli (per usare una tua espressione) non tutti son cosi, anzi il 99,999% non sono cosi. Altrimenti avremmo un attentato al giorno in diverse parti di Europa....
Generalizzare e' un errore da non compiere, specie quando, come oggi, si e' presi da una cieca e violenta rabbia.
 
Ma io non sto generalizzando.... E non sono nemmeno arrabbiato nè tantomeno violento...ti assicuro....
Le cose sono due Enrico: se porsi domande vuol dire generalizzare, allora non generalizziamo e quello che è successo oggi, ieri, o domani...non ha o non avrà semplicemente valore se non di pura cronaca, senza nessuna spiegazione...e soluzione....
 
vi leggo con attenzione ma non riesco ad elaborare soluzioni come alcuni di voi fanno con tanta sicurezza.
Dico solo che se avessi una bacchetta magica ora la utilizzerei per ripristinare un pò di pace e amore in tutto il mondo .

Sinceramente sono preoccupata e ancora una volta mi ritrovo a riflettere ........ma quando finirà ? Cosa altro deve succedere prima che finisca ?

viva la libertà
continuerò a viaggiare e condurre la mia vita normalmente nonostante tutto

una preghiera per chi non c'è più
 
Come in altre, simili occasioni, l'argomento lo avevo aperto solo per una questione di informazione dei fatti che stavano accadendo. Credo siano inutili le contrapposizioni, tanto ognuno rimane nelle sue convinzioni.

Riportiamo la discussione e soprattutto i toni a "Defcon 5".
 
Rodolfo ed ElenaMaria avete perfettamente ragione..
Max, l'articolo che parla dei metodi di allora va visto in una ottica moderna..
L'articolo segue ad altre considerazioni più generali che avevo già fatto..
Non mi va di ripeterle o riportarle a suon di quote, come ho scritto prima, e come dicono Rodolfo e Luciana ho anche sbagliato ad affrontare questo argomento nel forum..

Un pensiero alle vittime è doveroso, il resto mi scuso di averlo affrontato..

Un saluto
Manlio
 
Altro che doveroso Manlio; siamo tutti coinvolti e siam tutti nella stessa barca. Colpiti dalle esplosioni e colpiti negli affetti più cari.
 
Manlio, mi riferivo specificatamente all'articolo. L'insieme delle tue considerazioni in questo TD hanno più ampia portata a mio avviso rispetto all'articolo stesso. Ho solo aggiunto un mio personale parere sul link, e delle riflessioni che sono più domande che non risposte. Anche e sopratutto in ottica futura. Tu stesso hai proposto seriamente dei temi che vanno ben oltre, in termini di spessore, il limitato e sterile dibattito quotidiano tra "buonisti" e "cattivisti" che personalmente mi ha decisamente stancato. Come la portata storica di questi eventi che hanno caratterizzato i tristi albori di questo nuovo millennio meriterebbe.
Mi unisco anche io al vostro pensiero per le vittime.
 
Ultima modifica:
Il mio pensiero è un altro. Osama ha impiegato anni a studiare l'11 settembre, questi quanto a studiare 22 Marzo?
Bruxelles sono 4 mesi che ha piu militari di impiegati europei. L' intera intelligence e non do quanti satelliti controllano il califfato eppure cntinuano ad uscire barili e barili di petrolio, ad entrare armi ed uscire terroristi!
 
Che tristezza, ancor più triste è il fatto che Si dicono sempre le solite cose dopo ogni attentato, non noi, ma gli addetti ai lavori senza cavare un ragno dal buco. Le strategie dei paesi occidentali non hanno sortito nessun effetto ne repressivo ne difensivo.
 
dopo una giornata a sentire sempre e solo le solite cose mi chiedo: ma hanno veramente intenzione di fare qualcosa oppure.............?
e domani ci saranno le marce dei politici, i discorsi di circostanza, le bandiere a mezz'asta e.................l'immutato dolore delle famiglie, che resterà per sempre
per loro e solo per loro tutta la mia solidarietà e il mio cordoglio
 
Ultima modifica:
dopo una giornata a sentire sempre e solo le solite cose mi chiedo: ma hanno veramente intenzione di fare qualcosa oppure.............?

maria direi oppure.....e sai perchè? Ti faccio un esempio:

22 febbraio 2015: ufficiali francesi catturati dall’armata di Assad. L’ammiraglio l Édouard Guillaud, capo di stato maggiore, ammette che si tratta di « ex » legionari. Il ministro francese della Difesa, Jean-Yves Le Drian, conferma a Radio France che “ex” militari francesi combattono a fianco dei jihadisti in Siria. Il governo Assad restituisce gli ex alla Francia. Gli ex vengono accolti dai generali con tutti gli onori.

Altro esempio:

18 marzo 2016: Per 6 miliardi di euro la Turchia si è impegnata con l'Ue a riprendersi tutti gli immigranti 'irregolari' in viaggio verso le isole greche. Per ogni rifugiato ripreso dalla Turchia, Ankara manderà in Europa un profugo siriano 'regolare', secondo il criterio 'uno a uno'. Da parte sua l'Europa si impegna a procedere ai ricollocamenti dei rifugiati che si trovano già nei campi d'accoglienza in Grecia e ad accelerare la discussione per l'adesione della Turchia all'Unione Europea. E' questo in sintesi l'accordo raggiunto a Bruxelles tra i 28 capi di stato e di governo dell'Unione e il primo ministro turco Ahmet Davutoglu.

Questi sono accordi diplomatici che l'UE sta facendo con Erdogan cioè l'uomo che sogna di ricreare il grande "impero ottomano" l'uomo che fa entrare quelli dell'Isis in Siria attraverso il confine turco per eliminare il governo di Assad e in cambio riceve, anzi riceveva, camionate di petrolio che i satelliti spia americani non riuscivano mai ad individuare, gli stessi che leggono la targa della tua auto non si accorgevano delle colonne di camion che dalla Siria contrabbandavano il petrolio con Erdogan. I russi, gli unici che hanno bombardato veramente l'ISIS in Siria, hanno distrutto queste colonne e rotto il "giocattolo" a Erdogan il quale per ripicca abbatte un caccia russo con regole d'ingaggio tutte sue.

Ora riflettendo, l'Unione Europea sta dando soldi (tanti soldi) all'uomo che fa affari con l'ISIS, per tenersi i rifugiati "irregolari" e far passare gli altri, con quale criterio, non si sa.

Secondo te vogliono fare qualcosa?

Però il problema sono gli immigrati e non chi gestisce questo traffico di vite umane e se osi dirlo passi pure per buonista.
 
Ultima modifica:
Bè Hornet. ... devi però raccontare tutta la storia. .. E cioè che in questo caos si è dato sostegno militare e finanziario ai Curdi, esercito di terra "sostanziale", a sua volta anti Erdogan ed anti Isis. E prima o poi vorranno un loro stato ... politicamente ed universalmente riconosciuto. ... nonostante l'opposizione turca.
E questo ridimensiona un pò la tua teoria.... che ha comunque degli elementi di verità. .. intendiamoci.
E se ci aggiungiamo i recenti accordi con l'Iran... che da brutti e cattivi in poche ore sono diventati martiri e santi... bè. .. direi che la situazione da quelle parti è veramente tanto... tanto ingarbugliata....troppo ingarbugliata....
 
Anche io dai vari "chi di dovere" sento ripetere le stesse cose che ormai suonano come prese in giro: "Europa colpita al cuore", "Siamo in guerra", tutti in marcia domani coi colori del Paese di turno e poi...tutto uguale, fino alla prossima volta. Da nausea, davvero.
 
Bè Hornet. ... devi però raccontare tutta la storia. .. E cioè che in questo caos si è dato sostegno militare e finanziario ai Curdi, esercito di terra "sostanziale", a sua volta anti Erdogan ed anti Isis. E prima o poi vorranno un loro stato ... politicamente ed universalmente riconosciuto. ... nonostante l'opposizione turca.
E questo ridimensiona un pò la tua teoria.... che ha comunque degli elementi di verità. .. intendiamoci.
E se ci aggiungiamo i recenti accordi con l'Iran... che da brutti e cattivi in poche ore sono diventati martiri e santi... bè. .. direi che la situazione da quelle parti è veramente tanto... tanto ingarbugliata....troppo ingarbugliata....


Non voglio nascondere nulla, e non voglio far passare qualcuno per più buono di altri, dico solo che il tutto viene deciso a livelli molto alti e sulla base di interessi geopolitici che portano alle conseguenze che vediamo oggi. E il primo obiettivo dell'occidente, neanche tanto nascosto, è far fuori Assad.

Inutile girarci intorno, siamo causa del nostro male e te lo dimostra il fatto che alla chetichella, uno alla volta importanti autorità politiche (ad esempio Tony Blair) confessano che fu un errore l'invasione dell'Iraq nel 2003 e che furono un errore le primavere arabe che tolsero di mezzo in pochi mesi Ben Alì, Gheddafi e Mubarack. Obama ha dichiarato non più di qualche giorno fa che è stato un grave errore quello di andare a bombardare la Libia da parte di Francia, Inghilterra e Stati Uniti nel 2011.

Quanto ai Curdi hai perfettamente ragione, sono finanziati dagli Stati Uniti tanto da procurare il risentimento turco che ce l'ha a morte con i Curdi, ma da bravo "cagnolino" Nato Erdogan si morde la lingua. L'auspicata divisione della Siria in tre stati è ormai apertamente dichiarata dall'occidente così come il desiderio di spartirsi la Libia in tre aree di influenza: Tripolitania, Cirenaica e Fezzan.
 
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