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Attentati a Bruxelles

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Però io a differenza tua non credo che siamo causa del nostro male, o per meglio dire, non totalmente.
In tutta questa sete di vendetta e di sangue, non dimentichiamoci che un aspetto fondamentale è l'antica frattura tutta interna all'Islam tra sciiti e sunniti. Noi siamo infedeli tanto quanto una parte dei fratelli musulmani che come noi ed in misura ben maggiore viene decapitata tutti i giorni nelle piazze.
La primavera araba ad esempio, è stato un movimento autodeterminato, cavalcato in maniera impropria questo si, ma non creato, dalla disennata politica europea in terra libica. Iraq? Concordo assolutamente con te. Però la storica considerazione che a questo punto bisogna fare è la seguente : a tutti ha fatto comodo la pressione autoritaria esercitata dai capetti circensi in stile Gheddafi. Pressione che in Egitto, in Libia, in Marocco ancora oggi e perfino nella più evoluta Tunisia ha fatto si che gli integralismi islamici non venissero risolti, ma piuttosto coperti e sedati. Questi integralismi pero' sono sempre esistiti, ben prima degli interventi americani, ben prima dei caccia francesi su Tripoli. Nella Turchia laicista degli anni venti, non è un caso che i califfati furono aboliti, che le funzioni religiose non si celebrassero più in arabo, che le donne si togliessero il velo ed andassero alle urne per votare (20 anni prima rispetto all'Italia...)....
Ed allora parliamo di un fenomeno sociale, culturale, religioso che ha nelle sue manifestazioni estreme radici profonde e storiche. ..che ha implicazioni democratiche, di diritti civili soppressi o mai riconosciuti, di libertà degli individui negata... di stili di vita imposti...e non basta semplificare e ricondurre il tutto alle sole politiche occidentali. ...
 
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Ho dei grossi dubbi sul fatto che le primavere arabe si siano autodeterminate. Quello che non mi convince nel tuo discorso e che in tutti questi anni l'occidente abbia tentato di "esportare la democrazia" nei paesi più laici dell'universo islamico incluso l'Iraq di Saddam e invece non abbia nulla da eccepire su un regime oppressivo, arcaico e incivile come l'Arabia Saudita che anzi sono fra i migliori alleati. Leggevo qualche giorno fa che una donna siriana sotto il violento regime dell'isis rischiava la vita e usciva di casa una volta. al mese per andare a ritirare in banca il suo stipendio da insegnante pur essendogli vietato di fare il suo lavoro dai jihadisti. Ciò nonostante il governo siriano continuava a pagargli lo stipendio. In siria il 10% dei candidati alle elezioni politiche sono donne in Arabia Saudita alle donne non è permesso nemmeno avere la patente di guida. Quale dei due secondo te è il regime più oppressivo. Perche in arabia saudita non è esplosa nessuna primavera araba?
 
Dalle ultime notizie date in rai sembra, ripeto sembra, che ci sia anche una vittima italiana tra quelli ancora da identificare.... :(
 
Dalle ultime notizie date in rai sembra, ripeto sembra, che ci sia anche una vittima italiana tra quelli ancora da identificare.... :(

Purtroppo così parrebbe Gianni.... anche i giornali riportano questa notizia....anche se non totalmente confermata.

Perche in arabia saudita non è esplosa nessuna primavera araba?

Ho dei grossi dubbi sul fatto che le primavere arabe si siano autodeterminate.

Hornet, per lo stesso motivo per cui sono stati solo sfiorati altri paesi quali il Marocco, l'Oman, il Sudan ed altri.
L'autodeterminazione è insita nell'origine spontanea dei moti a partire dalla Tunisia, per poi propagarsi in Algeria, fino allo Yemen, Giordania etc., talmente diffuso da non poter essere totalmente ricondotto ad una regia occulta occidentale. Una sorta di "risorgimento arabo", sorto sull'onda della povertà e della richiesta di un maggior riconoscimento di diritti umani e libertà. Il cui vero limite è stato quello di far emergere divisioni tribali e religiose con derive estremiste, sempre esistite, ma tenute a bada dall'autoritarismo. Vedi Hornet, a prescindere dal nostro interventismo in tale contesto (principalmente in territorio libico, ma ci sono state pressioni anche in Egitto seppur solo a livello politico), trovo un pò egoista da parte nostra criticare la primavera araba come causa principale della nostra attuale "insicurezza", perchè in questa affermazione è insita la conseguente considerazione che per il nostro bene sarebbe stato meglio far prevalere le dittature rispetto all'emancipazione dei popoli. E la gravità di questo non sta nell'affermazione stessa, ma nella complessità della situazione che ci porta a farla. Me compreso.


Quello che non mi convince nel tuo discorso e che in tutti questi anni l'occidente abbia tentato di "esportare la democrazia" nei paesi più laici dell'universo islamico incluso l'Iraq di Saddam e invece non abbia nulla da eccepire su un regime oppressivo, arcaico e incivile come l'Arabia Saudita che anzi sono fra i migliori alleati.

L'occidente ha ritenuto di esportare democrazia dove c'era la convenienza per poterlo fare. Economica e strategica e quindi non solo "democratica", in questo enorme risiko globale.
Ed infatti l'incongruenza è che uno degli alleati più considerati sia uno dei regimi dinastici più forti, biechi e medioevali del pianeta.
Ma le incongruenze sono tante altre, e non solo in merito ai sauditi.
La vera e per me più preoccupante questione è che qualunque mossa si faccia, aggiusti qualcosa ma ne disfi altre cento.
Se appoggi i curdi contro l'Isis saltano gli equilibri con la Turchia, sopratutto in ottica futura quando questi ultimi giustamente chiederanno delle contropartite territoriali, visto che sono la più grande etnia al mondo senza uno stato definito. Ed è terra di confine con l'Isis e sostanzialmente prima frontiera europea.
Abbiamo aperto le porte per lo stesso motivo al nuovo amico iraniano, fino a ieri visto come il mostro nuclearizzato capace di farci saltare tutti, facendo una scommessa con enormi rischi per il futuro.
Facendo così abbiamo però scontentato Israele...e chissà cosa faremo in cambio....procrastinare all'infinito il riconoscimento di uno stato palestinese? Altro fronte di guerra....all'infinito...
Fai una strategia comune e decisa con Putin? Perfetto...ma dai voce ad altri autoritarismi questa volta nel cuore dell'Europa con una questione Ucraina e delle sanzioni internazionali ben lungi dall'essere prossime ad una conclusione....
Insomma...comunque la guardo Hornet, mi tremano i polsi.....:(
 
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Intanto P&O Cruises ha deciso di annullare lo scalo del Britannia a Zeebrugge il prossimo sabato come conseguenza degli attacchi terroristici di ieri a Bruxelles. Come ho sempre sostenuto nessun posto è ormai sicuro e il settore delle crociere e del turismo in generale dovrà affrontare i contraccolpi.
 
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credo sia un pensiero di tutti.

Non proprio Rodolfo, nell'ultimo anno e mezzo tristemente caratterizzato da molteplici fatti di sangue di matrice terroristica ho letto spesso invocare la soppressione di alcuni scali delle compagnie crocieristiche nostrane ritenute a rischio a favore di altre ritenute, a torto, più sicure soprattutto europee perchè erroneamente si tende a pensare che il "nemico" venga da la e che se noi rimaniamo di qua, protetti dal nostro efficiente servizio di sicurezza siamo più tranquilli. Ma il nemico non sta di la, il nemico è ovunque e il fenomeno dei foreign fighters è li a dimostrarlo. Hanno colpito il posto più controllato d'europa, sono arrivati a 300 metri dalle grandi istituzioni europee ma già prima erano arrivati molto vicini al presidente Holland. Per cui no, per alcuni ci sono posti meno pericolosi di altri ma purtroppo non è così.
 
Beh, io sono uno di quelli che l'ha invocato da qualche anno, ma non ho mai escluso possano avvenire dovunque. Ho sempre sostenuto questa teoria, che d'altronde è stata tradotta in pratica da quasi tutte le Compagnie a seguito dei vari episodi avvenuti. Ci son posti più "pericolosi" per il ripetersi degli avvenimenti, altri meno, per i quali non si può comunque escludere un tragico evento.

Ho sempre detto che possono colpire dove, come e quando vogliono e anche qui i fatti sono alla portata di tutti. Io sono uno di quelli che ritengono alcuni posti più pericolosi degli altri.
 
Appunto Hornet. .... ed accadeva più di un anno fa....e non è cambiato niente nel frattempo....
 
Appunto Hornet. .... ed accadeva più di un anno fa....e non è cambiato niente nel frattempo....

Ma il problema è che qualcosa provano a fare ma poi succede qualcos'altro..............Martedì 22 marzo 2016, il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Malki doveva comparire dinanzi alla commissione affari esteri di Bruxelles per discutere come riavviare il processo di pace in Medio Oriente.

http://www.europarl.europa.eu/news/...l-PE-banche-Euronest-immigrazione-e-Palestina
 
Attentati a Bruxelles

Condivido il pensiero di Rodolfo, che poi non e' un pensiero ma la realta' palese dei fatti.
Considerare ogni posto della Terra ad eguale rischio attentati e' utopico...ma soprattutto irreale.
Benevento non ha certo il grado di rischio di Londra ad esempio (ammesso che qualche terrorista sappia dove sia Benevento).
Lisbona o Reykjavik non hanno certo lo stesso grado di rischio di Beirut o Istanbul.
Il fatto che un potenziale rischio sia presente ovunque, non vuol dire che qualsiasi posto abbia lo stesso (massimo) rischio.
Per fare un parallelo...non esistono investimenti a rischio zero...ma cio' non vuol dire che tutti gli investimenti abbiano un rischio massimo o tutti lo stesso rischio.
 
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Si parla di "riavviare".... con una presenza egiziana quasi non pertinente... e nessun membro di Israele. ...
Onestamente, vedi un'accellerata in merito? Vedi una posizione risolutiva in merito? Vedi un tavolo di confronto serio?
Io sinceramente niente di tutto questo....e gli anni passano...
 
Si parla di "riavviare".... con una presenza egiziana quasi non pertinente... e nessun membro di Israele. ...
Onestamente, vedi un'accellerata in merito? Vedi una posizione risolutiva in merito? Vedi un tavolo di confronto serio?
Io sinceramente niente di tutto questo....e gli anni passano...

Ragazzi tutto giusto ma....per dirla alla Di Pietro che c'azzecca con Bruxelles e l'Isis?
 
In effetti nei dibattiti, nei giornali e telegiornali si tende ad associare sempre Isis e immigrazione clandestina.

Ma non direi...notizia di oggi che almeno uno degli attentatori di Bruxelles e' cittadino belga (come eran francesi quelli di Parigi).
Non so se li avete visti tra l'altro...ragazzi normalissimi (almeno di aspetto), ben vestiti, arrivati in taxi all'aeroporto....(non proprio l'immagine del profugo).
 
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