No, no la tua è un'idea corretta non sbagli. E' tramontata la famosa convinzione "Dopo Dio solo io" che accompagnava l'operato di ogni Comandante. Una volta era comprensibile, perché il Comandante aveva e doveva risolvere qualsiasi questione di bordo, lontano da terra per mesi e con contatti con il "mondo" assai limitati.
Ora, specialmente dopo il famoso incidente, il Comandante ha perso queste caratteristiche e chi non si è adeguato e non ha accettato questa realtà, ha pure "perso" il comando. Il Comandante attuale può essere considerato come un Direttore d'Orchestra che dirige i propri musicisti, che nel momento opportuno si consulta con loro e che tiene conto dei pareri dei propri Ufficiali, anche se, alla fine è lui a decidere, come giusto che sia.
Da qui la nuova "collegialità" che governa la nave; il BTM "Bridge Team Management", il Team, la Squadra. E' comunque evidente che il Comandante può lasciar "traccia" sull'andamento della nave, come in qualsiasi altro posto di lavoro.
E' comunque il K2, il Vice Comandante o Staff Captain che materialmente agisce sullo stato della nave ed è lui, più che il Comandante, a lasciar "traccia" della sua presenza a bordo.
A lui, infatti, è affidata la supervisione di Safety, Security, guardia sul Ponte di Comando, la manutenzione dello scafo e della struttura nave di competenza del dipartimento Deck, crescita professionale degli Ufficiali, addestramento, applicazioni delle norme di sicurezza, prevenzioni antifortunistiche, stabilità, movimenti acque di tutti i tipi, da quelle di zavorra a quelle potabili. Quindi è quest'ultima figura che può incidere maggiormente sull'aspetto tecnico della nave.