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Cosa si faceva in crociera negli anni '60 e '70?

mal di mare

New member
ciao.....a bordo della Enrico C,nella mia prima crociera,anche un buon numero delle cabine ospiti paganti
avevano i bagni in comune.............aspetto il seguito.............
 

nostromo

New member
ciao.....a bordo della Enrico C,nella mia prima crociera,anche un buon numero delle cabine ospiti paganti
avevano i bagni in comune.............aspetto il seguito.............

Era il problema delle navi di linea usate per le crociere. Probabilmente erano cabine della terza classe, ma la Franca era stata rifatta completamente e tutte le cabine passeggeri avevano i servizi, anche se in alcune cabine erano stremenziti.
 

nostromo

New member
Sulla Mediterranea ho visto. Sala per fitness, saletta ritrovo con bar. piscina e ponte sole per equipaggio, sala da pranzo per equipaggio, Ufficio commissario per equipaggio.Ufficio del cappellano. Zona all'aperto a poppa per l'equipaggio. E tutto questo sul Franca o sull' Andrea NON C'ERA. Come salette per mangiare ve ne erano quattro. Una per gli Ufficiali. una per i marinai, una per i macchinisti ed una per il personale di camera. I cuochi mangiavano in cucina. i camerieri in sala prima dei servizi. Vi era un cuoco equipaggio, ed il mozzo per i marinai, il giovanotto di macchina, ed un piccolo di camera, andavano in cucina e portavano i pentoloni nelle salette. Terminato di mangiare le salette erano anche usate come punto di ritrovo. All'aperto vi era solo il ponte di manovra di poppa. dove alle sera si riunivano per chiaccherare le persone libere dal servizio. Divieto assoluto di andare nei saloni, sul ponte sole, o nelle passeggiate. Una concessione era poter vedere i film proiettati suk ponte sole. pero' sedendosi a poppa, dietro lo schermo.....vedendo il film a rovescio. Pero' . detto tra noi... che Costa non lo sappia. i camerieri di cabina sapevano arrangiarsi per il mangiare. Vi era sempre qualche passeggero che non stavabene........e che voleva un servizio in camera,,,,,e magari proprio quando in cucina vi era una specialita'..... pero' bisognava essere furbi... se no il maestro di casa ti beccava... con una sirloin steck nella riposteria.
 

mal di mare

New member
ciao.....quando scendevate a terra lo facevate in abiti "borghesi" o eravate in qualche modo,
riconoscibili come equipaggio?
 
T

tano

Guest
Ma.......quell´Italian Style firmato Nino Zoncada se la insogna la Costa Mediterranea !!!!!!!!!!!!!!

Un saluto.
 

nostromo

New member
ciao.....quando scendevate a terra lo facevate in abiti "borghesi" o eravate in qualche modo,
riconoscibili come equipaggio?

Si scendeva a terra sempre in borghese. In divisa solo nell'ambito portuale o per servizio. Sapevate che allora ( non so oggi) era obbligatorio recarsi a far vistare i libri di bordo nel consolato italiano in ogni porto dove ve ne fosse uno. Anche se era solo un console onorario. In alcuni porti dei Caraibi il console veniva lui a bordo per farsi una mangiatina italiana. Il piu' assiduo era l'Ambasciatore italiano ad Haiti, e penso ne avesse buone ragioni....
 

paolocecchi

Well-known member
Carissimo nostromo sei sbarcato? Scherzi a parte tutti i giorni provo a vedere se ci racconti ancora qualche avventura e non penso di essere il solo.Se puoi, se ti va ,se non sei in vacanza scrivi.Un abbraccio
 

nostromo

New member
Grazie. miei passeggeri..... . Ho avuto qualche piccolo problema alla macchina ed ho fatto un poco di bacino e manutenzione. Ora, a parte l'eta' dello scafo, tutto funziona. Ma devo anche dirvi che ho raccontato tanti aneddoti, avvenimenti, ricordi che potevano piacere e divertirvi, ed anche incuriosire. Ma la mia vita sulle navi di allora e' durata tre anni ( quelli di effettiva navigazione) e poi, sono diventato un.... terrestre...anche se nel mio cuore.........
Vorra' dire che i prossimi giorni vi raccontero' come e perché ho lasciato le navi. Sempre che interessi.
 

mal di mare

New member
Grazie. miei passeggeri..... . Ho avuto qualche piccolo problema alla macchina ed ho fatto un poco di bacino e manutenzione. Ora, a parte l'eta' dello scafo, tutto funziona. Ma devo anche dirvi che ho raccontato tanti aneddoti, avvenimenti, ricordi che potevano piacere e divertirvi, ed anche incuriosire. Ma la mia vita sulle navi di allora e' durata tre anni ( quelli di effettiva navigazione) e poi, sono diventato un.... terrestre...anche se nel mio cuore.........
Vorra' dire che i prossimi giorni vi raccontero' come e perché ho lasciato le navi. Sempre che interessi.

ciao...a me interessa...aspetto il racconto;)
 

nostromo

New member
Sciu , ho bisogno di parlarle. Eravamo arrivati a Genova, a meta' settembre concludendo l'ultima crociera aziendale. Iniziavano i lavori per la partenza verso i Caraibi. Ed il Sig Costa Giovanni venne a bordo e cosi' mi disse. Sciu ho bisogno di parlarle. Tali parole mettono sempre un poco di tensione, magari una B..... fatta senza accorgesene, . Ed invece il buon sciu Giovanni inzio' a dirmi che la linea rendeva sempre meno, che le crociere erano il futuro ( gia' allora 1961 lo aveva intuito) e che avrebbero potenziato lentamente la stagione invernale nei Caraibi. Da quell'anno una seconda nave avrebbe fatto una stagione di tre mesi affiancando la Franca.
Novembre Dicembre Gennaio. Quindi mandando una seconda nave avrebbero avuto bisogno di dividere il personale esperto di Caraibi tra le due navi. E che io, pertanto sarei stato trasferito sulla Bianca C. Avrei avuto qualche settimana di riposo e poi avrei collaborato a Genova nell'ufficio marittimo, per selezionare il personale di Camera. piu' adatto alle crociere americane. Logicamente, in termini vaghi ( tipo: poi se vedemmu, ne parliemo ecc ventilo', ma con un venticello leggero leggero , la possibilita' di promozione....). Comunque, avrei finito il lavoro amministrativo sulla FRanca e sarei sbarcato il giorno della sua partenza.
Mi dispiaceva, non mi dispiaceva, non mi ricordo bene, ma credo che la nostalgia della nave sulla quale avevo trascorso due anni della mia vita, si sarebbe fatta sentire.
La Bianca era una Bella nave, grande nei confronti della Franca, una volta ci siamo incontrati in mare, vicino a La Guaira, abbiamo fatto un incontro ravvicinato, noi andavamo loro rientravano e mi ricordo che gli altoparlanti hanno suonato al massimo volume. Noi una classica.... o figgi de Bag------ e loro a noi.... O baccicin vattene a ca...... Pero' gli incontri in mare sono una bella emozione.
Va bene, ora sono, pro tempore, un impiegato a Genova, e nell'ufficio faro' una curiosa scoperta.
 

giant77

New member
Nostromo, arrivo un pochino "tardi" in questa discussione che ho scoperto con piacere. In parte nei tuoi racconti mi ricordi mio suocero che ha navigato a lungo anche sulle navi di linea ha passato solo pochi anni (da allievo credo) per poi finire la sua carriera come comandante di macchina su petroliere e portacontainer con bandiera estera.
Essendo di Bergamo, sono quasi caduto dalla sedia dal ridere per il tuo racconto sui viaggi aziendali con i nostri cari valligiani :)
La traduzione dall'italiano al dialetto... conoscendoli so che il tuo racconto risponde esattamente al vero!
Grazie, è un piacere leggerti.
 
T

tano

Guest
Nostromo che bello quel´incontro tra Bianca C e Franca C.
Ma come é andata a finire ? sei andato sulla Bianca ? Quell´anno naufragó.

Un saluto.
 

nostromo

New member
E fu cosi' che a fine Settembre passai le consegne al mio amico Giorgio, chiavarese pure lui, che mi lascio' in uso la sua " piccola tigre " una vecchia seicento. ( io allora non avevo la macchina). Salutai con un po' di malinconia la mia Franca che partiva dalla : Ciapella e non dai Mille. E mi presi due settimane di vacanza. ( a ottobre non e' il massimo) ndai all'universita' per aggiornarmi, ed il Lunedi ( a meta' Ottobre) mi presentai al " Marittimo " a Genova. Il Capo Armamento mi diede la lista equipaggio del Bianca con il compito di esaminare la caratteristiche dei vari camerieri per vedere chi era idoneo e chi no alla crociere usa. Teorica conoscenza dell'Inglese, non aver lavorato solo in terza classe con emigranti ecc. Intanto Il Bianca era partito pe
r il suo viaggio di Linea verso la Guaira. Al ritorno, dopo pochi giorni di lavori sarebbe partita per Port Everglades. Bene, avevo anche i dossier di altre navi per valutare eventuali sostituti, e fu aprendoli che feci una scoperta "" I COSTA AVEVANO LE SPIE A BORDO ". Si, era cosi',alcuni dell'equipaggio mandavano ai sig Costa, delle relazioni segrete su cio' che avveniva a bordo con l'equipaggio. Sul Franca era il Capo Lavandaio, sul Federico un secomdo cuoco, sul Bianca un Magazziniere. Le relazioni erano tipo Il Medico se la intende con l'infermiera. Alcuni camerieri dormono nella cabine passeggeri quando sono vuote. e il capo alloggi non dice niente, Si fanno buoni per cene in cabine pero' sono i cabinisti che mangiano. Lite tra maestro di casa e chef per acquisti scadenti di viveri nei porti, Pettegolezzi di tale tipo. Anche se oggi posso forse capire che avere navi e persone alle proprie dipendenze lontane per mesi senza un controllo diretto possa aver spinto a creare questo ::: servizio spie..... comunque rimasi..... basito. e presi nota dei nomi degli....agenti segreti,,, in modo da sapere come comportarmi per avere relazioni....grandiose.
E poi, il Lunedi successivo, inizio della mia seconda settimana a Genova, alla stazione comperai il Secolo xix prima di prendere il treno e lessi in prima pagina una notizia che mi tolse il fiato

LA BIANCA C BRUCIA IN RADA A GRENADA.
 

nostromo

New member
Uno chock, un pugno nello stomaco, le navi , per noi veri marittimi, non sono un insieme di metallo, un oggetto, ma sono perone, amiche, sono cose vive. Uno vuole bene alla nave come ad una persona cara. Io non ero ancora stato sulla Bianca, l'avevo visitata una volta a La Guaira, non era nel mio cuore come l'Andrea e >la Franca, ma era sempre una sorella delle mie grandi amiche. Era una persona di famiglia, la grande famiglia dei marinai Costa di allora. Arrivai a Genova sconvolto, corsi al marittimo... dove trovai il caos. I mezzi di comunicazione allora non erano certo quelli di oggi, e poi Grenada era un isola. so che l'unica comunicazione avveniva via telefono con il nostro Agente. Certo che al 20 piano, sapevano piu' cose di noi, e le notizie che pero' circolavano neglim ufici erano molto scarne. Incendio ed esplosione in macchina, Passeggeri tutti salvi, alcuni feriti tra l'equipaggio, ustionati che erano in fase di ricovero a Caracas, l'ospedale piu'efficente vicino.
Il telefono nell'ufficio marittimo suonava continuamente, perché i familiari degli imbarcati cercavano notizie e moi ne avevamo veramente poche da dare, L'unica che potevamo dare, in base a quanti ci era stato detto era che non vi erano morti. I fu cosi' che avvenne una delle cose piu' tristi della mia vita, che ricordo ancora oggi con molto dispiacere ed e' viva in me come se fosse accaduta oggi. Io, in pratica non avevo piu' nulla da fare, niente piu' nave ninte piu' crociere, niente piu' euipaggio da formare. Ma ritenevo utile e giusto rimanere in ufficio per aiutare il personale presente. E fu cosi' che risposi ad una telefonata. Era la moglie di un Ufficiale di macchina, ufficial che conoscevo bene e con cui era stato imbarcato una stagione intera nei caraibi. Lo dissi alla moglie, e le dissi anche di stare tranquilla perché si erano salvati tutti. E lei mi ringrazio' disse di essere piu' serena, e di attendere notizie in merito al rimpatrio dell'equipaggio. Ma purtroppo non era cosi'. Nell'incidente vi erano stati due morti, piu' uno che mori' dopo alcuni giorni in ospedale. Ed uno dei due era proprio l'ufficiale di macchina la cui moglie aveva parlato con me. Quando nel pomeriggio lo seppi mi sentii mancare, mi dispiaceva immensamente anche se non ne avevo colpa. Chiesi di chiamare io la signora ma, credo giustamente, uno dei Sig Costa disse che toccava a loro chiamare. Beh, quell'avvenimento, quel aver dato sicurezza ad una signora che invece aveva perso il marito mi rattristo' molto e non l'ho mai dimenticato. Il mio lavoro era comunque finito e rinetrai a casa dove attesi una convocazione dall'ufficio. Convocazione che correttamentemi giunse una quindicina di giorni dopo.
 
T

tano

Guest
Stavolta mi hai lasciato shockato con il tuo racconto della chiamata per telefono.
Diamo i nomi ed un pensiero agli ufficiali di macchina Natale Rodrizza, Antonio Belcasto ed il fuochista Umberto Ferrari.
Le tue parole sulla perdita di una nave considerata come una buona amica che se ne va, l´ho sentita nell´affondamento dell´Andrea Doria.

Un saluto.
 

mal di mare

New member
Seguo il racconto....ricordo il monumento a Grenada eretto dalla Costa,
per ringraziare gli isolani che aiutarono equipaggio e passeggeri della nave...............
 
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