La76
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Ripeto: non va bene; vi perdono solo perche' le ho apprezzate, e tanto...![]()
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Grazie Bruno!
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Ripeto: non va bene; vi perdono solo perche' le ho apprezzate, e tanto...![]()
Un'ultima considerazione sperando di non essere frainteso su una parola imbarazzante: razza; ebbene mi piacerebbe che si riscoprisse questa parola con un significato nuovo nel senso di rispettare le esigenze, la cultura, le peculiarità delle razze intese come popoli senza violentare l'essenza di ciascuno per una pretesa, pretenziosa ed artificiosa omologazione tesa a soffocare ogni caratterizzazione.
Belle le parole di Manlio che inquadrano perfettamente la questione, è difficile sempre capire chi sono i cattivi... io x mia natura parteggio sempre x i deboli e gli oppressi, cioè per i perdenti (forse perchè sarò un perdente anch'io?). In una società dove si celebra solo la vittoria io tifo per gli sconfitti. Quindi io sto con le popolazioni slave che venivano discriminate durente il Ventennio nella mia Venezia Giulia (che se ci vedete siamo tutti fratelli) e con gli Italiani della Dalmazia anche loro stranieri in casa propia... stessa cosa per chi invece ha dovuto lasciare le proprie case dopo il 1947 in Istria, Fiume e Dalmazia. Onore agli sconfitti! ...che hanno perso tutto per colpe altrui. E stesso discorso potrebbe andar fatto per gli italiano della Contea di Nizza francesizzati a forza dopo il 1860. ...ma di esemi così c'è ne sono tanti nella storia, i greci dell'Asia Minore, i tedeschi della Prussia Orientale, ecc...
Emilio Lussu, Un anno sull'Altopiano, è forse una delle migliori opere che descrive esattamente quello che dici tu Manlio, la cosidetta guerra dei "fanti".
Non so se lo hai letto.
Concordo Sergio, più che di "razza", parlerei di popoli, ma non come segno distintivo di "prevaricazione" verso altri, ma come identità propria da preservare.
Attenti ragazzi, la storia è utile ed affascinante ma nel contempo è collosa e viscosa; historia magistra vitae ma non sempre la usiamo per imparare a non ricadere negli stessi errori, anzi! Talvolta invece rimaniamo invischiati in una storia fatta di rancorose rivendicazioni ed antiche ruggini.
Belle le parole di Manlio che inquadrano perfettamente la questione, è difficile sempre capire chi sono i cattivi... io x mia natura parteggio sempre x i deboli e gli oppressi, cioè per i perdenti (forse perchè sarò un perdente anch'io?). In una società dove si celebra solo la vittoria io tifo per gli sconfitti. Quindi io sto con le popolazioni slave che venivano discriminate durente il Ventennio nella mia Venezia Giulia (che se ci vedete siamo tutti fratelli) e con gli Italiani della Dalmazia anche loro stranieri in casa propia... stessa cosa per chi invece ha dovuto lasciare le proprie case dopo il 1947 in Istria, Fiume e Dalmazia. Onore agli sconfitti! ...che hanno perso tutto per colpe altrui. E stesso discorso potrebbe andar fatto per gli italiano della Contea di Nizza francesizzati a forza dopo il 1860. ...ma di esempi così c'è ne sono tanti nella storia, i greci dell'Asia Minore, i tedeschi della Prussia Orientale, ecc...
Belle parole, concetti che fanno riflettere molto, e che mi trovano concorde.
Ma come, seguo giornalmente ed il diario avanza a poco a poco; poi mi assento per pochi giorni, e trovo OTTO pagine, splendide per le foto, ma soprattutto per i temi trattati ed ai quali non ho potuto partecipare?
Ho letto tutto con attenzione e interesse.
Emh...allora...vediamo...il primo oggetto è un lampadario riflesso nel vetro della teca...ho indovinato??![]()
Artistiche bottiglie per messaggi dei marinai. Toh!!
Oggetti misteriosi: mi sembra di capire che se c'è di mezzo l'amore allora c'è certamente mistero, comunque mi arrendo sia all'amore che alla domanda.
C' è poco da fare il Doge è il Doge..
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un salutone!!
Manlio
A parte che c'erano poche alternative, ma soprattutto se c'è scritto sotto in bacheca!!!![]()
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A parte che c'erano poche alternative, ma soprattutto se c'è scritto sotto in bacheca!!!![]()
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L’ occupazione delle isole Ioniche fu molto pacifica: fino al settembre 1943 non si verificarono episodi di violenza armata, vi furono solo episodi tesi al controllo della resistenza greca che culminarono con l’ arresto e la carcerazione di alcuni ribelli che facevano parte del movimento partigiano delle isole.
La popolazione civile, pur considerandoli nemici, cominciò presto a convivere in modo amichevole con i soldati italiani, i quali, visto la fame e la miseria che regnavano in quel periodo, divisero spesso quel po’ che avevano da mangiare soprattutto con i bambini delle famiglie greche.
A conferma di questo tipo di convivenza si verificarono, durante l’ occupazione, più di duecento matrimoni fra i nostri soldati e le donne isolane.
Noi vi seguiamo sempre, ma in silenzio, ci fa veramente piacere acculturarci con esperti di storia come voi, siamo un pò indietro nella lettura, ma presto vi raggiungeremo![]()
Complimenti pmanlio i tuoi racconti mi incantano e quando li vedo me li leggo subito. grazie.