La76
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Domanda, ne vogliamo parlare, facendo storia e non politica, o no?
Per me...neanche da chiedere!



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Domanda, ne vogliamo parlare, facendo storia e non politica, o no?
Max, la penso come te: una città retta sui valori con cui era retta Venezia, in quel periodo, è qualcosa di ''avanti'' in tutti i sensi..
Non conosco bene tutta la storia del Rinascimento, credo che ci siano state città rette in modo non dissimile, ma Venezia è andata comunque molto oltre..
Le parole del Petrarca, del 1321, e quelle del conte Giuseppe Viscovich, ovvero del Giuramento di Perastro, del 1797, mostrano che la particolarità di Venezia è andata ben oltre il periodo iniziale..
Credo che non sia un caso che Roma, una volta abbattuta Cartagine, abbia iniziato a perdere i suoi valori con le prime guerre civili, e che Atene, divenuta potenza militare dopo la vittoria sui Persiani, abbia iniziato una aggressiva campagna di espansione ed una gestione molto prepotente degli 'alleati', tradendo all'esterno quello che voleva per se stessa all'interno.. (in qualche modo, anche se di sfuggita, l'ho detto nel diario dell'anno scorso..).
Venezia, per il poco che ne so, non ha mai tradito veramente la sua visione del mondo, anche avendo, ovviamente, tutti gli intrighi o le gelosie che si possono scatenare in una potentissima città..
Ma il Doge è una cosa, un Imperatore o un Re sono un'altra..
E credo che questo sia stato un merito grandissimo, non il solo, ma uno dei più importanti che la città ha avuto..
Un saluto
Manlio
Per me...neanche da chiedere!
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Manlio, nessun problema a parlare di "storia recente". Argomento rischioso, argomento che ancora divide, argomento che presuppone però una "maturità" diffusa che questo forum comunque ha.
Caro Manlio, io con tutta la più sana e positiva curiosità, posso solo dirti che sono ben contenta di parlarne ma soprattutto di leggere le tue impressioni con ogni sfaccettatura... Non vedo l'ora!! E grazie per questi bellissimi e rari approfondimenti.
Allora si parte il 1 aprile perche il 30 febbraio é tutto sold out.
La storia da quello che ho capito meglio non parlarci perche quello che vedo oggi maledettamente sui telegiornali é il frutto di quello che succedeva nel ´800, ´700, ´600, ´500, ´400 , ´300 e cosi via fino i Romani e prima dei Romani.
L´estremitá della qualitá alla negativitá, da corrotti, accomodanti, fuggitivi, alla grandezza delle persone colte come nessuno al mondo, creatori, grandi amanti contrasti che fanno del nostro paese uno dei piú belli in assoluto.
Con l'unica avvertenza, doverosa, che o si parla di come l'Italia si è ritrovata in Montenegro ed in Grecia, e quindi anche della divisione Acqui, o non si parla di nulla, perché il solo racconto della parte 'bella' della storia è comunque un racconto parziale, ed inaccettabile per chi vuole essere il più oggettivo possibile..
Domanda, ne vogliamo parlare, facendo storia e non politica, o no?
Manlio
Daccordissimo! Vai avanti, hai scritto sempre molto bene, con rigore e pacatezza. Ti seguo con grande piacere.
Giusto parlare di tutti i punti di vista! Io provo anche vergogna x quello che a fatto il generale Graziani i miie amici sloveni e croati... pensa che mia nonna credo avesse paura a parlare sloveno, quindi non è una bella cosa sentirsi stranieri in casa propria!
Coniugare storia e verità? Impresa ardua, non pretendiamo troppo ma intanto quel mare Adriatico io lo chiamerei mar di Venezia, fatto sta però che se si può dire senza imbarazzo mar di Sardegna, quel nome Adriatico sa di diplomazia e mette insieme in pace le due sponde.
Manlio, la prossima volta come ti ho già detto ti seguo ovunque tu vada, sei capace di scoprire ogni angolo suggestivo nel raggio di Km!!Daniele sarà in età da miniclub, quindi preparati a portare la zavorra!! Laura che dici lo tormentiamo anche nei suoi momenti più poetici??![]()
Sono bellissime le foto del museo navale e del mio piccolo Luca, ti ringrazio per averlo accompagnato in questa bellissima avventura.
Come sarebbe bello essere più vicini per poter rivivere insieme quei bellissimi momenti di amicizia.......
Chi mi conosce avrà notato che i miei commenti a questo che voi chiamate "diario" si sono fatti un po' rari e sento di dover dare una spiegazione
« Il volo avrà carattere strettamente politico e dimostrativo; è quindi vietato di recare qualsiasi offesa alla città ... Con questo raid l'ala d'Italia affermerà la sua potenza incontrastata sul cielo della capitale nemica.
Sarà vostro Duce il Poeta, animatore di tutte le fortune della Patria, simbolo della potenza eternamente rinnovatrice della nostra razza.
Questo annunzio sarà il fausto presagio della Vittoria[senza fonte] »
VIENNESI!
Imparate a conoscere gli italiani.
Noi voliamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della libertà.
Noi italiani non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi, alle donne.
Noi facciamo la guerra al vostro governo nemico delle libertà nazionali, al vostro cieco testardo crudele governo che non sa darvi né pace né pane, e vi nutre d'odio e d'illusioni.
« In questo mattino d'agosto, mentre si compie il quarto anno della vostra convulsione disperata e luminosamente incomincia l'anno della nostra piena potenza, l'ala tricolore vi apparisce all'improvviso come indizio del destino che si volge.
Il destino si volge. Si volge verso di noi con una certezza di ferro. È passata per sempre l'ora di quella Germania che vi trascina, vi umilia e vi infetta.
La vostra ora è passata. Come la nostra fede fu la più forte, ecco che la nostra volontà predomina e predominerà sino alla fine. I combattenti vittoriosi del Piave, i combattenti vittoriosi della Marna lo sentono, lo sanno, con una ebbrezza che moltiplica l'impeto. Ma, se l'impeto non bastasse, basterebbe il numero; e questo è detto per coloro che usano combattere dieci contro uno. L'Atlantico è una via che già si chiude; ed è una via eroica, come dimostrano i nuovissimi inseguitori che hanno colorato l'Ourcq di sangue tedesco.
Sul vento di vittoria che si leva dai fiumi della libertà, non siamo venuti se non per la gioia dell'arditezza, non siamo venuti se non per la prova di quel che potremo osare e fare quando vorremo, nell'ora che sceglieremo.
Il rombo della giovane ala italiana non somiglia a quello del bronzo funebre, nel cielo mattutino.
Tuttavia la lieta audacia sospende fra Santo Stefano e il Graben una sentenza non revocabile, o Viennesi.
Viva l'Italia! »
Sarà vostro Duce il Poeta, animatore di tutte le fortune della Patria, simbolo della potenza eternamente rinnovatrice della nostra razza.
Ma non riteniate, onorevole Sforza, che la questione del Montenegro sia stata
liquidata! Prima di tutto perché il popolo del Montenegro è ancora in armi contro
la Serbia, e voi lo sapete; ed in secondo luogo perché il popolo italiano, per una
volta tanto, è unanime in tale questione! Persino i socialisti, e lo dico a loro
onore, parecchie volte nel loro giornale hanno dichiarato che la causa della
indipendenza del Montenegro è sacrosanta. Le università, da quelle di Bologna e
di Padova, si sono pronunziate per la indipendenza del Montenegro.
Giusto parlare di tutti i punti di vista! Io provo anche vergogna x quello che a fatto il generale Graziani i miei amici sloveni e croati... pensa che mia nonna credo avesse paura a parlare sloveno, quindi non è una bella cosa sentirsi stranieri in casa propria!
Grazie Manlio...ma anche grazie a Felix (poi se lo dice lui che hai scritto bene, per me, è una garanzia)
Ah.. così la mettiamo!!!
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