Laura ha ragione; un individuo si deve comportare, si dovrebbe comportare, nel rispetto delle regole, a prescindere dai controlli; dovunque. Il rapporto fiduciario, specialmente a livello di un Comandante nel caso specifico, dovrebbe prescindere da qualsiasi comportamento estraneo alle mansioni affidate. I sistemi di controllo dovrebbero servire ad evitare errori, non "colpi di testa".
Nel Nord Europa questi sistemi applicati alla navigazione, funzionano più che bene e i controlli, i richiami, gli "warning" e le contestazioni sono normali, ma ciò non toglie che incidenti succedano ugualmente, tanto più se uno commette delle gravi mancanze.
Mah ...
Che i sistemi di controllo dovrebbero servire ad evitare errori e non "colpi di testa" è verissimo.
Io credo anche che la consapevolezza della necessità di un certo rigore possa passare da più canali; sapere che ci sono controlli perché determinate condotte richiedono forte rispetto per le regole è uno di questi.
Poi se vogliamo parlare di come ci piacerebbe che fosse il mondo, allora è un'altra cosa. Il nord Europa che hai citato (e che, guarda caso, i controlli ce li ha che funzionano) è anche quello delle persone che sono consapevoli che pagare le tasse è un dovere da rispettare, non un vincolo da eludere, perché porta benefici a tutti. Non vi è certezza, ma sono portato a credere che gravi mancanze come quella dell'innominabile siano meno probabili "lassù più a nord".
Un esempio forse stupido ma che forse calza: ero su Diadema una settimana fa; la sera al ponte 5 (quello dei ristoranti e localini) le porte automatiche verso l'esterno venivano interdette dalla "transenna" fatta da due supporti e la corda in mezzo. Ma il sensore di apertura funzionava. Io e mia moglie per uscire ci siamo girati la nave fino al ponte 10 (se non facevano uscire, avranno pur avuto un motivo, no?), ma abbiamo visto i ns fenomeni (tutti connazionali, purtroppo) che piuttosto spostavano l'ostacolo e se ne uscivano allegramente, al punto che nel bar di poppa pure il cantante di turno se ne è uscito con un "per favore, se c'è una transenna, ci sarà un motivo, no?" (che poi era probabilmente l'aria piuttosto fredda).
Questa estate, sui fiordi, non so se per lo stesso motivo, comunque su altra nave ricordo che alcune porte esterne a volte venivano interdette con lo stesso metodo; e c'era un signore della security che girava nei paraggi. Vedetela come volete, ma da quelle porte anche gli "italioti" non ci sono mai usciti.
Allora, va bene il senso di responsabilità, ma all'atto pratico se lo "legittimiamo" con qualche disposizione un po' più ferrea, proprio non guasta.
Altrimenti finiamo per starci a dire come sarebbe bello il mondo se tutti fossimo più buoni, e non ci fossero le malattie, e non ci fossero le guerre, e così via ...
Non so se sono più "pessimista" o semplicemente più "realista"...
Ripeto che questo non solleva di un minimo le responsabilità del comandante!
Un saluto