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Costa Concordia; inchiesta e processo

No, un momento, non mi fa assolutamente stizzire, ma tu fai delle domande ed io do delle risposte secondo le mie conoscenze ed interpretazioni.

Non ci capiamo; se non era vietato, cosa dovevano controllare e contestare? Come facevano da terra capire, anche con la più sofisticata strumentazione, cosa stesse facendo la nave? E le tempistiche di "reazione"e dialogo? Non c'era alcun divieto per cui cosa contestavano alla nave? Sei troppo vicino alla costa, se non c'era un limite, e magari in quel momento la nave accostava in sicurezza? Che capacità valutative da parte del personale incaricato alla sorveglianza?

E come conseguenza dei gravi incidenti anche il provvedimento delle due miglia è stato partorito dalla tragedia. Ora un limite esiste, temporalmente anche adatto a richiami e solleciti a rispettarlo.

Poi con il discorso dei "ronconi" mettiamo in discussione la cartografia di qualsiasi zona dei mari. Una unità della US Navy, la USS Guardian, è finita arenata in mare aperto su di un banco non "segnalato" ed è stato necessario "tagliarla" per rimuoverla. La nostra San Giorgio al largo delle coste albanesi ha rischiato di affondare.

Cerca su "Ship aground" e vedi che nonostante tutto le navi "tutti i giorni" urtano il fondale.
 
Scusa, ma quando ho detto che metto in discussione la cartografia?
Dico solo che navigando nel rispetto di norme di sicurezza (già esistenti il 13/1/2012) probabilmente si può navigare anche a meno di 2 miglia. Viceversa, navigando in modo imprudente, si possono fare danni anche oltre le 2 miglia. E visto che questo ragionamento mi rendo conto essere ovvio, il divieto riduce il rischio ma non interviene alla fonte del problema (il fregarsene delle misure di sicurezza). Parere mio, per carità ...

Sulla rotta, il compito di controllo costante delle rotte delle navi ce lo hanno già. Quindi cosa dovevano controllare? Visto che han dichiarato che sarebbero passati a 5 miglia... (e 5 > 2, quindi le "tempistiche di reazione" ce le avevano, no?), qualcosa da controllare non ce l'avevano?
Poi ho anche già detto che non ho trovato fonti che spieghino in cosa consista il "controllo" né le azioni successive in caso di anomalia. Probabilmente non c'è divieto di dichiarare una cosa e farne un'altra (forse, perché come ripeto non ho fonti), e quindi il "controllo" si limita a "prendere atto". Che per me quindi non serve a niente. Anche qui parere mio, per carità ...
 
Ultima modifica:
Forse ho capito male io, ma quando hai parlato di "ronconi" a 2,1 miglia cosa intendevi? Un ostacolo, un basso fondale? Io l'ho interpretato come tale.

Sulla rotta, il compito di controllo costante delle rotte delle navi ce lo hanno già., non è vero.

Le navi devono fornire alla partenza il proprio piano di navigazione, a intervalli stabiliti la posizione, e a destinazione l'arrivo in porto. Tale procedura è atta a rispondere al sistema di monitoraggio delle navi denominato ARES (Automazione-Ricerca e Soccorso). Il sistema ARES è stato concepito per fornire informazioni aggiornate sui movimenti delle unità navali, affinchè in caso di pericolo si possa:

A) Ridurre i tempi morti tra il momento della perdita di contatto e l'inizio dell'operazione di ricerca
B) Individuare rapidamente le navi chiamate a fornire assistenza
C) Delimitare un'area di ricerca di dimensioni ridotte nel caso che la posizione della nave in pericolo non sia certa
D) Di fornire assistenza medica

Tali informazioni vengono gestite dalla centrale operativa del Comando Generale Capitanerie di Porto tramite il sistema NISAT (Navigation Information System In Advanced Technology) al solo scopo di ricerca ed assistenza in mare. Di conseguenza tale comunicazione non prevede un controllo della pianificazione viaggio. (fonte manuale ARES edizione 2002)

Non esiste nelle Direzioni Marittime una sezione preposta alla verifica dei piani viaggio delle navi, ma solo ai fini della loro "archiviazione" (i dati non vengono analizzati, ma archiviati e ripresi in caso di richiesta di soccorso). Per assurdo, se un Ufficiale "giocherellone" che nella pianificazione del viaggio indicasse come waypoint il transito nel GRA di Roma, probabilmente nessuno se ne accorgerebbe.

Quella notte un eventuale operatore non avrebbe avuto alcun termine di paragone per comprendere una variazione della rotta da quella prestabilita.
Inoltre non dimentichiamo che il Comandante gode di tutte le prerogative per poter variare la rotta in qualsiasi momento senza darne giustificazione ad alcuno, ma solo provvedendo alla trasmissione di una nuova pianificazione viaggio.

In sintesi anche se quella tragica notte il sistema VTS fosse stato attivo, nulla si sarebbe potuto fare in mancanza di alcuna restrizione circa la distanza dalla costa.
 
Forse ho capito male io, ma quando hai parlato di "ronconi" a 2,1 miglia cosa intendevi? Un ostacolo, un basso fondale? Io l'ho interpretato come tale.

Quello che non hai capito è che era un esempio, che ho precisato "forse inverosimile", per spiegare il senso di quanto detto nel mio post precedente cioè che il divieto delle 2 miglia riduce il rischio ma non fa leva sulla prudenza.

Sulla rotta, il compito di controllo costante delle rotte delle navi ce lo hanno già., non è vero.

Le navi devono fornire alla partenza il proprio piano di navigazione, a intervalli stabiliti la posizione, e a destinazione l'arrivo in porto. Tale procedura è atta a rispondere al sistema di monitoraggio delle navi denominato ARES (Automazione-Ricerca e Soccorso). Il sistema ARES è stato concepito per fornire informazioni aggiornate sui movimenti delle unità navali, affinchè in caso di pericolo si possa:

A) Ridurre i tempi morti tra il momento della perdita di contatto e l'inizio dell'operazione di ricerca
B) Individuare rapidamente le navi chiamate a fornire assistenza
C) Delimitare un'area di ricerca di dimensioni ridotte nel caso che la posizione della nave in pericolo non sia certa
D) Di fornire assistenza medica

Tali informazioni vengono gestite dalla centrale operativa del Comando Generale Capitanerie di Porto tramite il sistema NISAT (Navigation Information System In Advanced Technology) al solo scopo di ricerca ed assistenza in mare. Di conseguenza tale comunicazione non prevede un controllo della pianificazione viaggio. (fonte manuale ARES edizione 2002)

Non esiste nelle Direzioni Marittime una sezione preposta alla verifica dei piani viaggio delle navi, ma solo ai fini della loro "archiviazione" (i dati non vengono analizzati, ma archiviati e ripresi in caso di richiesta di soccorso). Per assurdo, se un Ufficiale "giocherellone" che nella pianificazione del viaggio indicasse come waypoint il transito nel GRA di Roma, probabilmente nessuno se ne accorgerebbe.

Quella notte un eventuale operatore non avrebbe avuto alcun termine di paragone per comprendere una variazione della rotta da quella prestabilita.
Inoltre non dimentichiamo che il Comandante gode di tutte le prerogative per poter variare la rotta in qualsiasi momento senza darne giustificazione ad alcuno, ma solo provvedendo alla trasmissione di una nuova pianificazione viaggio.

In sintesi anche se quella tragica notte il sistema VTS fosse stato attivo, nulla si sarebbe potuto fare in mancanza di alcuna restrizione circa la distanza dalla costa.

Ho infatti precisato che non avevo fonti per sapere in cosa consistesse il controllo (mica per niente mi rivolgo a questo forum; se sapessi tutto non starei a chiedere o a postare rflessioni). Grazie per avermele fornite...
Dalle tue spiegazioni ho cercato alcune indicazioni sul NISAT; il sistema il controllo costante delle rotte dei maggiori mercantili italiani lo fa ("segue" le rotte, per la precisione). Ma evidentemente il punto, credo che adesso mi sia chiaro, è che non ha nulla a che fare con la vigilanza sui piani di viaggio. Le segue per altri fini (soccorso per esempio).

Mi è anche chiaro che ne consegue che qualsiasi discorso sui controlli della guardia costiera cessa di esistere: non avevano compiti di vigilanza. Indipendentemente dal fatto di disporre o meno degli strumenti per farla.
Sul divieto delle 2 miglia nell'arcipelago toscano, il compito di vigilare starà a qualcuna delle istituzioni che hanno stipulato l'accordo legato a questa norma (regione, comuni, capitaneria, guardia costiera e altri). In ogni caso su questo quanto meno c'è una legge esplicita.
 
Quello che non hai capito è che era un esempio, che ho precisato "forse inverosimile", per spiegare il senso di quanto detto nel mio post precedente cioè che il divieto delle 2 miglia riduce il rischio ma non fa leva sulla prudenza.

Ho capito fosse un esempio ma proprio non ho capito il "roncone" a 2,1 miglia. Non conosco il termine e non l'ho trovato nemmeno in internet, se non inteso come un'arma.
 
Ho capito fosse un esempio ma proprio non ho capito il "roncone" a 2,1 miglia. Non conosco il termine e non l'ho trovato nemmeno in internet, se non inteso come un'arma.

Ah... temo allora che sia un termine (forse dialettale?) con cui intendevo "sperone di roccia"...

Sorry, io ne davo il significato per scontato ... :p !!!
 
tornando agli ascensori ho trovato questi due articolo dove si parla dell udienze di Giugno.
Mi sembra di capire che i malfunzionamenti del DGE (generatore d'emergenza) abbiano causato il posizionamento casuale degli ascensori.
In uno di questi sono stati trovati 5 o 9 cadaveri.
Riporto i link e alcuni passi
http://www.gonews.it/2014/06/30/pro...ore-di-emergenza-ando-ko-per-il-sovraccarico/
(...)Sui motivi del sovraccarico i periti del tribunale ritengono che le “cause più probabili possono essere individuate nell’ alimentazione contemporanea di un numero di utenze non previsto in fase di progetto e un uso improprio della modalità di contro-alimentazione del Qep (quadro elettrico principale, ndr) in presenza di locali completamente allagati”
(...)
Riguardo agli ascensori l’entrata in funzione, contemporaneamente, di 15 ascensori ostacolò la corretta procedura di emergenza di riporto al piano di evacuazione, dove ogni ascensore si sarebbe dovuto posizionare in un tempo di 6 minuti mentre invece ci fu un andamento casuale dei movimenti delle cabine, fermandosi casualmente come l’ascensore D, nel cui vano furono ritrovate cinque vittime del naufragio trascinate dalle correnti d’acqua formatesi dentro la nave nel naufragio.
(...)
Il capo dei periti, se generatore ok meno morti? Non so “Onestamente non so dire cosa sarebbe successo se il generatore diesel d’emergenza della Costa Concordia avesse funzionato. Non so dare risposte su che impatto avrebbe dato in termine di vite umane perse. E’ un’ipotesi soggetta a tantissime variabili(...)


http://iltirreno.gelocal.it/grosset...ratore-di-emergenza-in-sovraccarico-1.9404196
(....)Dunque il Dge ha avuto un ruolo nella perdita di vite umane. Codacons torna sul capitolo ascensori: «E’ accertato che la manovra di emergenza degli ascensori, che avrebbe dovuto essere comandata dal Dge, non è stata portata a termine correttamente. Come si evince dall’allegato I alla perizia, la maggior parte delle cabine non sono pervenute al ponte 4, come previsto dalla procedura di emergenza e alcune delle porte risultano aperte in assenza di cabina. Particolarmente inquietante risulta questa osservazione nel caso dell’ascensore D che risulta bloccato tra i ponti 6 e 7 e le cui porte ai piani risultano in qualche caso aperte: secondo il rapporto dei carabinieri e dei vigili del fuoco, nella tromba di questo ascensore sono stati rinvenuti ben 9 cadaveri».(...)

Mi sembra che la perizia non stabilisca se il DGE fosse effettivamente sottodimensionato o se sia stato anche lui una vittima di un disastro di portata imprevedibile.
 
Grazie per le info.
In effetti si evince che ipotizzano alcune ragioni, ma non ne vedo la conferma.
Credo l'unica certezza sia che il generatore di emergenza non abbia funzionato come da aspettative. Se possibile, forse potrà servire a capire come progettare in modo più "robusto" nuove realizzazioni. Ma se la causa del malfunzionamento rimane confinata alle ipotesi, non è al momento possibile a mio avviso affermare che ci siano difetti di progettazione che accomunano unità attualmente operative. Al massimo può essercene il dubbio, nulla di più
 
...fermandosi casualmente come l’ascensore D, nel cui vano furono ritrovate cinque vittime del naufragio trascinate dalle correnti d’acqua formatesi dentro la nave nel naufragio.

...nel caso dell’ascensore D che risulta bloccato tra i ponti 6 e 7 e le cui porte ai piani risultano in qualche caso aperte: secondo il rapporto dei carabinieri e dei vigili del fuoco, nella tromba di questo ascensore sono stati rinvenuti ben 9 cadaveri»

Leggendo non è neanche chiaro se si parla di vano ascensore o di tromba ascensore...e neanche si capisce se i cadaveri che sono stati ritrovati sono morti lì o in altri punti della nave...
 
Per questo il capo dei periti non si sente di dire nulla circa una ipotetica diversa sorte delle vittime in caso di ascensori funzionanti
 
Mamma mia... Peggio che arrampicarsi sugli specchi!!! D'altro canto devono fare il loro mestiere e cercano di farlo... Del resto io proprio non saprei cosa dire a difesa di quell'uomo...

Ma poi sta cosa che se li faceva scendere prima ne ammazzava di più: qualcuno di voi sa dirmi se è verosimile? Quale sarebbe stato il problema? Il fatto che la nave non era ferma? Mi pare strano... Boh?
 
Il "bello" è quando dice che non aveva neanche 1 comandante in seconda...ne aveva due!!!(uno in sbarco)
Bosio e Christidis...

...roba da matti...
 
Ha giocato anche la carta delle lacrime...si è commosso dicendo che la sua, negli ultimi 3 anni non è stata vita...evidentemente le gite in motoscafo, le partecipazioni alle feste con tanto di foto sorridenti, ecc ecc le ha fatte una controfigura...
 
Ma va!!!!! Sono gli avvocati penosi.

schettino si è messo a piangere durante le ultime battute del processo, mentre pronunciava il suo discorso di autodifesa. Ha detto di essere morto anche lui quella sera: più che normale e comprensibile per chiunque. Una vita rovinata per sè e per quelli che la vita l'han persa veramente e che erano affidati alla sua "cura"; un macigno da portarsi appresso per sempre.

Ma perché in questi tre anni non lo ha mai dimostrato? Anzi, ha continuato nei suoi atteggiamenti scostanti? Raramente, di striscio, qualche parola di conforto nei confronti di coloro che son morti? Una lacrima per quella povera bimba annegata tra le braccia del papà?

Troppo facile adesso che sta per arrivar la pena. Alla fine mi dispiace come uomo, ma non per come si è comportato
 
Io, davvero, non riesco a provare alcun dispiacere. Hai ben detto tu: fa lacrime e commozione solo in certe circostanze. Personalmente non riesco a provare altro sentimento che non sia disprezzo. È la personificazione dell'arroganza, della presunzione, della codardìa. Non do praticamente mai giudizi sulle persone. In questo caso mi sento solo di dire che una persona così, per essere venuta al mondo, aver coperto il ruolo che ha avuto e aver fatto quel che ha fatto (in quel modo), poteva anche non nascere. Scusate lo sfogo
 
Dici bene...schettino in questi 3 anni quel poco di credibilità che poteva avere dopo il naufragio se l'è giocata tutta...

Quello che ha detto la "difesa" è davvero inaccettabile...un Uomo dovrebbe rifiutarsi di farsi difendere in quel modo...perchè è vero che gli avvocati se le inventano tutte...ma il cliente ha sempre la possibilità di dire la sua in merito alla linea difensiva.
 
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