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Costa Concordia; inchiesta e processo

Bella questa!!!!!!! "Sono finito in un tritacarne mediatico": lui? E tutta la Marineria Italiana? E Costa? E tutti i colleghi?
 
Mah, avrebbe tempo per eventualmente scappare; fino al terzo grado di giudizio non correrebbe, se non decidono il contrario, per l'ipotesi formulata, pericolo di carcerazione.
 
A me fa sorridere che ci mettano quasi due mesi per deliberare sulla sussistenza o meno del pericolo di fuga...e quindi se mandarlo subito in carcere...
Se questi sono normalmente i tempi per prendere tali decisioni...hai voglia di scappare....(a prescindere dalla vicenda di schettino intendo...)
 
Hai ragione Max; non son passati due mesi perché la richiesta alla Procura è partita dopo il servizio delle Iene, ma lo stesso, uno fa in tempo di scappare 10 volte. Mi chiedevo infatti che fine avesse fatto la richiesta ricercando qualche notizia in Internet.
 
In effetti se questi sono i tempi per decidere sulla carcerazione, non è che poi ci dobbiamo stupire per la durata degli interi processi ... :(
 
Chissà quanti cretini compreranno il libro che sta scrivendo in cui racconta la sua verità sulla tragedia................
 
Pubblicate le motivazioni della sentenza.
Riporto un passaggio che mi sembra incontrovertibile, e deve esserlo anche da parte di chi guarda ahimè (francamente non ne capisco le motivazioni) con indulgenza l'operato di schettino.
Il passaggio che riporto dal sito di Repubblica), non può essere di certo cancellato dal pseudo libro-verità pubblicato da chi ha colposamente causato questa tragedia.

"La scelta criminale, si passi il termine, è stata quella a monte di portare una nave, con quelle caratteristiche e a quella velocità, così in prossimità dell'isola". Lo scrivono i giudici parlando dell'inchino nella sentenza con cui è stato condannato Francesco Schettino. "La responsabilità del naufragio è pertanto di Schettino". "E' stato Schettino - continuano i giudici - che ha volontariamente portato la nave, di notte e a elevata velocità, così vicino alla costa, senza programmare adeguatamente la manovra ma improvvisando e navigando praticamente a vista. La situazione di pericolo è stata, infatti, creata dall'imputato". Il comandante, viene spiegato nella sentenza, "sapeva benissimo della presenza incombente degli scogli" ma era "sicuro di poter condurre l'azzardata manovra con tranquillità", sopravvalutando le "sue abilità marinaresche".
 
in un paese civile, quindi in Italia esclusa, gli avvocati difensori non inoltrerebbero il ricorso, perché con le motivazioni lette...... l'innominabile rischierebbe un'aumento della pena .....
 
la seconda scelta criminale è stata quella di abbandonare la nave e lasciare morire le persone
anche questo aspetto è scritto nelle motivazioni della Sentenza . Addirittura si scrive che se lui fosse rimasto a borde a gestire l'emergenza si sarebbero potute salvare .

ieri avevo appunto messo un link ma i messaggi di ieri sono spariti


Giuseppe gli avvocati fanno il proprio lavoro in tutto il mondo .
La legge consente ricorsi , appelli e vari gradi di giudizio e loro giustamente se ne avvalgono .
Questo fa parte di una civiltà civile e garantista . Sta poi ai giudici inquandrare correttamente la fattispecie di reato e applicare la pena
 
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