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Costa Concordia; inchiesta e processo

Su questo non sono convinto, il passaggio credo gli sia stato richiesto da Costa, non era una sua iniziativa, o ricordo male?


Manlio

Non mi sembra proprio glielo avesse chiesto Costa. Era una promessa fatta al Primo Maitre Tievoli, nativo dell'Isola, presente sul ponte al momento del passaggio. Passaggio che avrebbe dovuto fare già la settimana precedente, poi rinviato per condizioni meteo sfavorevoli. Ma anche se lo avesse chiesto Costa o Costa avesse autorizzato la richiesta, doveva farlo in quel modo?
 
Su questo non sono convinto, il passaggio credo gli sia stato richiesto da Costa, non era una sua iniziativa, o ricordo male?


Manlio

Non mi sembra proprio glielo avesse chiesto Costa. Era una promessa fatta al Primo Maitre Tievoli, nativo dell'Isola, presente sul ponte al momento del passaggio. Passaggio che avrebbe dovuto fare già la settimana precedente, poi rinviato per condizioni meteo sfavorevoli. Ma anche se lo avesse chiesto Costa o Costa avesse autorizzato la richiesta, doveva farlo in quel modo?
 
Io rifletto sui post esplicativi di Rodolfo74, molto interessanti, e spero di averli capiti nella maniera più corretta possibile. Ci rifletto anche nell'ottica del processo d'appello.
Faccio una sintesi di quello che mi è parso di capire, ogni correzione è ben accetta:

1) Naufragio: la pena massima prevista è di 10 anni. Il Pm ne ha chiesti 9, di cui 1 per l'aggravante della colpa cosciente. Il giudice ha ritenuto di darne 5 (-4 anni quindi), perché pur riconoscendo la colpa cosciente (non si arriva quindi ad ipotizzare il dolo neanche da parte del Pm), il concorso di colpa con Ambrosio e la Coronica allevia la posizione di schettino.
2) Pluriomicidio e lesioni: credo sia il reato più grave contestato. Il Pm ha richiesto 14 anni, compreso 1 di colpa cosciente. Il giudice ha dato 10 anni (-4 anni).
Qui siamo in una situazione ancora più distante dal dolo, visto che il giudice non ha riconosciuto nemmeno la colpa cosciente (il Pm l’aveva richiesta).
Mi colpisce e trovo interessante la motivazione che ci riporta in maniera molto chiara Rodolfo74: “è stata esclusa la colpa cosciente perché dalle frasi di schettino si evincerebbe che SOLO dopo i comportamenti omissivi relativi all'abbandono nave si è prefigurato la possibilità che qualcuno potesse perdere la vita.” In ogni caso, e se ho capito bene, il riconoscimento della colpa cosciente avrebbe comportato “solo” un anno aggiuntivo.
3) Abbandono d’incapaci e nave in pericolo: chiesti 3 anni. Dati 1.8 (-1.2) con l’attenuante della paura di morire


Faccio qualche considerazione di carattere personale ed in ordine sparso. Se si ragiona di “pancia” e si affronta il tutto nella sua completezza (cosa umanissima e comprensibile intendiamoci), si tende a fare l’equazione Naufragio=32 vittime=16 anni=troppo poco.

In realtà le sentenze nascono da contesti ben più articolati, e sviscerarli aiuta a comprendere meglio la sentenza.
Mi spiego meglio. Ad esempio, nel reato di naufragio la pena massima è 10 anni. Il Pm ne ha chiesti 9. Il giudice, a seguito del concorso di colpa, ne ha dati 5. Ora, la questione diventa: il concorso di colpa c’è o non c’è? Se si, ha ragione il giudice. E sono 4 anni in meno “solo” per questo motivo.

Mi verrebbero in mente altre considerazioni, ad esempio sulla catena di comando all’interno del bridge. Io al posto di Ambrosio avrei contraddetto il mio comandante? E se poi non succedeva niente? L’avrei fatto? Sono sincero…Non lo so…Credo che bisognerebbe trovarcisi in certe situazioni…
E poi, ma solo per ragionarci su: il concorso in naufragio, è sufficiente per interdire dal lavoro sulle navi in posizioni di responsabilità chi è stato coinvolto? Allargo solo la prospettiva, ponendomi delle domande.

Sul punto 2, che credo sia il reato più grave contestato, altri 4 anni di sconto. Di cui però “solo” 1 per il mancato riconoscimento della colpa cosciente. Anche questo mi sembra un aspetto che, anche nelle sue motivazioni contenute nella sentenza, meriterebbe un approfondimento, e lo trovo interessante.

E siamo in tutto a circa 8 anni di sconto di pena, su un totale di dieci.

Scendendo più nel dettaglio, e nella mia totale ignoranza in materia, credo che la richiesta del Pm fosse un po’ forzata forse nel punto 1, ma non totalmente immotivata, ma ho anche la sensazione che il corpo giudicante non si sia totalmente bevuto il cervello mentre emetteva la sentenza….

E di queste cose non ti accorgi se ragioni di “pancia”…o di “cuore”…
 
A prescindere comunque dalle responsabilita' del singolo, in questo caso il comandante, a me preoccupano ed interessano molto di piu', eventuali responsabilita' che verranno imputate all'armatore. E chiedo quindi anche il vostro parere!
La lista delle possibili responsabilita' potrebbe essere molto lunga...
Sinceramente alla luce di quanto accaduto, non nascondo che ai miei occhi l'immagine della Compagnia si sia praticamente disintegrata, ma badate bene, non perche' qualcuno abbia sbagliato manovra, ma perche' se cio' e' successo e' in qualche modo frutto di un "peccato originario".
Possiamo dubitare sull'opportunita' di porre un tale soggetto al comando? Possiamo dubitare sulle capacita' di alcuni dipendenti a non saper parlare e comprendere un perfetto inglese, oltre che un sufficiente italiano? (Tizio che non comprende l'ordine di Caio e finisce sugli scogli e' degno di un film comico piu' che drammatico).
Possiamo essere perplessi del fatto che una nave di ultima generazione segua una rotta "pericolosa" senza che nessuno se ne accorga se non quando si tocca il fondale? Ecc ecc
Piu' in generale, ha la compagnia posto in essere ex ante ogni comportamento necessario ad evitare un simile tragico evento?
Ai posteri...l'ardua sentenza



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Scusa, ma la Compagnia è sotto processo?

Dipende che intendi per "sotto processo".
Se consideri che ha gia' patteggiato un risarcimento milionario (una sorta di ammissione di colpa), se consideri che e' responsabile civile nel processo di appello, e se consideri che e' stata citata da alcuni studi legali (sono processi che ovviamente non hanno la stessa rilevanza mediatica del processo penale principale) che rappresentano alcuni passeggeri, be' si.
 
A Max vorrei rispondere in seguito (sono su un telefono) ma su Costa raccolgo la domanda..

Se si analizza un incidente questo non esce mai per caso, ma è sempre figlio di una catena di scelte e di situazioni che si sono generate in precedenza..

Vale per il Titanic, per lo Shuttle, per Cernobyl e per tanti altri casi..

Io pensavo da tempo che qualcosa nel mondo delle navi da Crociera doveva succedere, certo non mi aspettavo questo disastro, che si è puro risolto bene se ci andiamo a pensare..

I motivi per cui lo pensavo sono legati al fatto che, secondo me, si era perso il senso della realtà..

Ed il fatto che un comandante che viene da tutti descritto come un personaggio borioso e che non ascolta nessuno, pur bravissimo sia chiaro, continui a fare il comandante è un segno di qualcosa che non va..

Quel qualcosa si chiama sottovalutazione dei rischi, un fatto comunque naturale per chi una nave non la porta in giro, ma si occupa più di guadagni e di strategie a corto o lungo termine..

Due Shuttle hanno fatto il botto per questo, anche il Titanic come tutti sanno..

Schettino, con quel carattere, al comando, è un indice, non l'unico, di un distacco dalla realtà.. non penso solo per Costa ndr..

Un saluto
Manlio
 
Dipende che intendi per "sotto processo".
Se consideri che ha gia' patteggiato un risarcimento milionario (una sorta di ammissione di colpa), se consideri che e' responsabile civile nel processo di appello, e se consideri che e' stata citata da alcuni studi legali (sono processi che ovviamente non hanno la stessa rilevanza mediatica del processo penale principale) che rappresentano alcuni passeggeri, be' si.

Ma non è già stata condannata per le sue parti di responsabilità? Cosa altro ci si deve aspettare. Probabilmente sfugge qualcosa a me.
 
Ho letto con molto interesse tutti i vostri contributi che definirei illuminanti sotto molti aspetti del quale ero ignaro!
Vorrei dire la mia in merito a tale punto!
Che Schettino sia colpevole non ci piove e mi sembra che su questo ci troviamo tutti d’accordo, i punti dolenti sono 1) la pena e 2) prima e dopo l’impatto.
Sulla pena è assai difficile dire qualcosa, quasi come indovinare un sei al superenalotto poiché potenzialmente infiniti sono gli elementi che ci entrano dentro!
Sulla responsabilità invece mi trovo in parte concorde con tutti ma con dei distinguo.
Anche io come Rodolfo e Pmanlio credo che il reato principale sia stato l’aver portato la nave sugli scogli, (se corro a 120 nel centro storico e mi schianto il reato principale è l’andare a 120 nella stradina del centro abitato lo schianto è l’incidente, conseguenza del mio atto sconsiderato che poteva verificarsi e che si è verificato!).
Alla riflessione in merito alla compagnia ritengo che anche qui vadano fatti dei distinguo, la richiesta può pure essere partita dalla compagnia, oppure semplicemente ne era a conoscenza, ma anche se fosse non certo la richiesta prevedeva il rischio simile e le modalità con le quali è stata svolta (se io dico a Caio vai al supermercato a comprarmi il latte passando dal centro storico non gli ho certo detto di lanciarsi a 120km).
Interessante è invece analizzare il dopo impatto, qui mi dissocio un pochino da Pmanlio.
Ora alla domanda sul che cosa frullasse in testa a Schettino negli attimi dopo l’impatto io vedo una risposta chiara che non è necessariamente il “non essere più in grado d’intendere” ma che è “il salvare il salvabile”!
Io non credo che Schettino fosse pienamente consapevole del fatto che la nave sarebbe colata a picco…forse dopo 5 minuti si era reso conto del fatto che non sarebbe stata più manovrabile e governabile, ma non che sarebbe andata giù ed in quel modo! Ora che fare? Tamponi un eventuale danno d’immagine e pensi alle mille possibilità (che non comprendono in prima istanza l’abbandono nave)….fai trainare la nave…. Fai sbarcare…. E poi t’inventi una balla per giustificare il tutto, guasto tecnico, incendio in sala macchine, nella peggiore delle ipotesi falla con un basso fondale e tante altre alle quali nel bene o nel male siamo abituati!
Se il danno non fosse stato molto grave probabilmente ci sarebbe pure riuscito e nessuno avrebbe mai saputo nulla se non 3000 crocieristi scontenti per la vacanza interrotta e la compagnia che si sarebbe dovuta accollare le spese di riparazione e delle crociere successive saltate!
In fin dei conti chissà quanti incidenti (ovviamente meno gravi e che non compromettono la sicurezza) succedono in una crociera e del quale come passeggeri non siamo minimamente a conoscenza?!?!
Quindi su questo credo che Schettino fosse pienamente cosciente di ciò che stava facendo e cosa volesse…solo che le condizioni non glielo hanno permesso! (Vogliamo considerarlo un sottovalutare la situazione?!? Si si potrebbe pure)
Però purtroppo il danno non ha permesso questo e quando se ne è accorto ha dichiarato l’abbandono nave in estrema ratio…. Reso tutto più complicato dalla modalità con la quale la nave è affondata!
Qui è diventato tutto più complicato e sorgono altre domande! Quasi come se si aprisse un nuovo caso a parte!
Su 4000 passeggeri 32 sono morti! Perché?!?! E di chi è la responsabilità?!?!
Ovvio la responsabilità prima è di Schettino che ha portato la nave sugli scogli… se non l’avesse fatto il problema non si poteva, ma e solo sua? Perché la medesima causa sussiste per altre 3968 persone che non sono morte! Come mai? Ora qui c’è da capire…se con abbandono nave “tizio” è corso in cabina per prendere soldi ed effetti personali la responsabilità in parte è pure sua! Se nel caos d’informazioni è stato detto “andate li” o “andate là” la responsabilità è di chi ha veicolato l’informazione. Se in preda al panico qualcuno è morto di collasso e non è mai arrivato alle scialuppe a chi dai la responsabilità? E così via per altre mille “ipotetiche” alternative! Che non sapremo mai!
Ciò rende il tutto per me assai complicato da giudicare quasi impossibile e definire una pena è veramente una gatta da pelare!
Mi scuso per la lunghezza!
 
Io non credo che Schettino fosse pienamente consapevole del fatto che la nave sarebbe colata a picco…forse dopo 5 minuti si era reso conto del fatto che non sarebbe stata più manovrabile e governabile, ma non che sarebbe andata giù ed in quel modo!

Salvo, quello che descrivi è quello che è probabilmente (penso sicuramente) successo nella mente di Schettino, ma è una mente che ha rifiutato la verità..
Una nave di quel tipo è progettata per restare a galla con due compartimenti stagni allagati, non con tre, e quindi a pochi minuti dall'impatto Schettino sapeva benissimo che la nave era perduta..

Probabilmente la sua mente ha rifiutato questa possibilità, ma tutti gli strumenti di controllo di cui disponeva e le parole dei suoi sottoposti sono state unanimi, la nave era perduta..

Se hai avuto o se mai avrai la possibilità (te lo auguro) di vedere i sinottici a bordo delle navi, ovvero quegli schemi dove è indicato lo stato di ogni sensore a bordo della nave, la posizione delle porte tagliafuoco ecc. capirai che Schettino non poteva alcun dubbio sull'entità del danno..

Io credo che a quel punto lui abbia rifiutato l'idea, e si sia bloccato nella ricerca di una soluzione come quella che descrivi (è capitato che navi anche mal messe, siano entrate regolarmente in porto il giorno dopo senza che gli ospiti si siano accorti di nulla), per cui ha mentito ecc. ecc.

In realtà io non ho alcuna volontà giustizialista contro Schettino, perchè sono convinto che il 'dopo' incidente sia stato influenzato dal fatto che lui ha totalmente perso la testa.. quindi il famoso ergastolo, a livello umano, non glielo darei neanche se avessi il potere di farlo..

Dico però che se accettassi l'idea che il nostro eroe sia stato totalmente in se allora l'ergastolo lo merita tutto..

Non si può parlare di incompetenza (parliamo di un comandante ritenuto di altissimo livello, anche se con un carattere per il quale gli avrei evitato il comando), per passare sullo scoglio lui ha tolto tutte le sicurezze della nave, già ti dice che sapeva cosa stesse facendo..

E dopo l'incidente, se accetti l'idea che fosse lucido, con il suo comportamento ha creato le condizioni per la perdita di vite umane, se non la accetti allora il discorso si allarga ad altro..

Possiamo fare mille discorsi, ma dopo il naufragio i morti ci sono stati perchè Schettino non ha fatto nulla per due ore e mezza..

Ora riprendo per un attimo il post di Felix:

1) Naufragio: la pena massima prevista è di 10 anni. Il Pm ne ha chiesti 9, di cui 1 per l'aggravante della colpa cosciente. Il giudice ha ritenuto di darne 5 (-4 anni quindi), perché pur riconoscendo la colpa cosciente (non si arriva quindi ad ipotizzare il dolo neanche da parte del Pm), il concorso di colpa con Ambrosio e la Coronica allevia la posizione di schettino.

2) Pluriomicidio e lesioni: credo sia il reato più grave contestato. Il Pm ha richiesto 14 anni, compreso 1 di colpa cosciente. Il giudice ha dato 10 anni (-4 anni).
Qui siamo in una situazione ancora più distante dal dolo, visto che il giudice non ha riconosciuto nemmeno la colpa cosciente (il Pm l’aveva richiesta).
Mi colpisce e trovo interessante la motivazione che ci riporta in maniera molto chiara Rodolfo74: “è stata esclusa la colpa cosciente perché dalle frasi di schettino si evincerebbe che SOLO dopo i comportamenti omissivi relativi all'abbandono nave si è prefigurato la possibilità che qualcuno potesse perdere la vita.” In ogni caso, e se ho capito bene, il riconoscimento della colpa cosciente avrebbe comportato “solo” un anno aggiuntivo.

3) Abbandono d’incapaci e nave in pericolo: chiesti 3 anni. Dati 1.8 (-1.2) con l’attenuante della paura di morire

Intanto credo che chi ha pensato ad una pena massima di 10 anni per il naufragio non avesse presente un comportamento alla Schettino, ma credo che comunque 10 anni sia una pena non da poco.

Il punto 3) ha portato il PM a chiedere in fondo 'pochi' anni (tre)

Il punto 2) è il nodo della questione:

Pluriomicidio e lesioni

Se Schettino avesse dato l'abbandono nave probabilmente ora non parleremmo di perdita di vite umane..

Se Schettino, coscientemente, ha preso a mentire a tutti, a fare le cose che ho già detto in precedenza, con lo scopo di portare la nave sullo scoglio, bhè credo che 14 anni siano pochi, seriamente, sapendo di dover evacuare la nave ha invece creato le condizioni per farla ribaltare, ha creato un problema ai soccorritori (perchè poi?) il tutto per portarla su uno scoglio dove forse si sarebbe adagiata..

E 14 anni sarebbe una richiesta corretta?

Se invece viene riconosciuto che Schettino ha perso completamente la testa allora tutto diviene diverso, e forse i 10 anni sono anche troppi

La posizione del resto degli ufficiali è più difficile da discutere, non dimentichiamo che un ufficiale che disobbedisce al comandante, seppure siamo nella marineria civile, si pone in una situazione bruttissima..

Ed il comandante in questione è comunque un tipo che non ascoltava nessuno, che si fa, gli togli il comando?

Un saluto
Manlio
 
Salvo, quello che descrivi è quello che è probabilmente (penso sicuramente) successo nella mente di Schettino, ma è una mente che ha rifiutato la verità..
Una nave di quel tipo è progettata per restare a galla con due compartimenti stagni allagati, non con tre, e quindi a pochi minuti dall'impatto Schettino sapeva benissimo che la nave era perduta..

Probabilmente la sua mente ha rifiutato questa possibilità, ma tutti gli strumenti di controllo di cui disponeva e le parole dei suoi sottoposti sono state unanimi, la nave era perduta..

Se hai avuto o se mai avrai la possibilità (te lo auguro) di vedere i sinottici a bordo delle navi, ovvero quegli schemi dove è indicato lo stato di ogni sensore a bordo della nave, la posizione delle porte tagliafuoco ecc. capirai che Schettino non poteva alcun dubbio sull'entità del danno..

Io credo che a quel punto lui abbia rifiutato l'idea, e si sia bloccato nella ricerca di una soluzione come quella che descrivi (è capitato che navi anche mal messe, siano entrate regolarmente in porto il giorno dopo senza che gli ospiti si siano accorti di nulla), per cui ha mentito ecc. ecc.

In realtà io non ho alcuna volontà giustizialista contro Schettino, perchè sono convinto che il 'dopo' incidente sia stato influenzato dal fatto che lui ha totalmente perso la testa.. quindi il famoso ergastolo, a livello umano, non glielo darei neanche se avessi il potere di farlo..

Dico però che se accettassi l'idea che il nostro eroe sia stato totalmente in se allora l'ergastolo lo merita tutto..

Non si può parlare di incompetenza (parliamo di un comandante ritenuto di altissimo livello, anche se con un carattere per il quale gli avrei evitato il comando), per passare sullo scoglio lui ha tolto tutte le sicurezze della nave, già ti dice che sapeva cosa stesse facendo..

E dopo l'incidente, se accetti l'idea che fosse lucido, con il suo comportamento ha creato le condizioni per la perdita di vite umane, se non la accetti allora il discorso si allarga ad altro..

Possiamo fare mille discorsi, ma dopo il naufragio i morti ci sono stati perchè Schettino non ha fatto nulla per due ore e mezza..

Ora riprendo per un attimo il post di Felix:



Intanto credo che chi ha pensato ad una pena massima di 10 anni per il naufragio non avesse presente un comportamento alla Schettino, ma credo che comunque 10 anni sia una pena non da poco.

Il punto 3) ha portato il PM a chiedere in fondo 'pochi' anni (tre)

Il punto 2) è il nodo della questione:

Pluriomicidio e lesioni

Se Schettino avesse dato l'abbandono nave probabilmente ora non parleremmo di perdita di vite umane..

Se Schettino, coscientemente, ha preso a mentire a tutti, a fare le cose che ho già detto in precedenza, con lo scopo di portare la nave sullo scoglio, bhè credo che 14 anni siano pochi, seriamente, sapendo di dover evacuare la nave ha invece creato le condizioni per farla ribaltare, ha creato un problema ai soccorritori (perchè poi?) il tutto per portarla su uno scoglio dove forse si sarebbe adagiata..

E 14 anni sarebbe una richiesta corretta?

Se invece viene riconosciuto che Schettino ha perso completamente la testa allora tutto diviene diverso, e forse i 10 anni sono anche troppi

La posizione del resto degli ufficiali è più difficile da discutere, non dimentichiamo che un ufficiale che disobbedisce al comandante, seppure siamo nella marineria civile, si pone in una situazione bruttissima..

Ed il comandante in questione è comunque un tipo che non ascoltava nessuno, che si fa, gli togli il comando?

Un saluto
Manlio

Se il comandante sta portando la nave ad affondarsi io penso che tu sia autorizzato a un certo punto a disobbedirgli, ricordi il film l'ammutinamento del Caine" o "Allarme rosso"? Io non so se si riferiscano a casi realmente accaduti, però quei due film raccontano situazioni in cui il comandante messo di fronte all'evidenza dei fatti non ascoltava nessuno. In quel caso i protagonisti del film mettono il comandante agli arresti prima che possano commettere errori che mettano in pericolo la vita dell'equipaggio o peggio ancora scatenino un conflitto nucleare.
Anche Adolf Hitler nel bunker nonostante i sovietici fossero alle porte di Berlino non ascoltava più nessuno e non ci fu neanche un ufficiale con gli attributi che andasse li e ne ordinasse l'arresto e il risultato poi è stato che Berlino venne ridotta ad un ammasso di macerie. Alle volte è necessario agire violando le regole per salvare delle vite umane.
 
Ma chi doveva intervenire, come poteva avere la certezza che la nave si sarebbe schiantata? Esiste il reato di ammutinamento. Se fosse successo nulla? Esautorare dal comando il Comandante è un reato gravissimo.

Piuttosto, dopo l'urto, qualcuno avrebbe dovuto prendere in mano la situazione "un po' prima"; avrebbe dovuto aver gli "attributi" per sostituire schettino nella sua "impasse". Ma non sarebbe stato ugualmente facile, sollevarlo dal comando.
 
Intanto credo che chi ha pensato ad una pena massima di 10 anni per il naufragio non avesse presente un comportamento alla Schettino, ma credo che comunque 10 anni sia una pena non da poco.

Il punto 3) ha portato il PM a chiedere in fondo 'pochi' anni (tre)

Il punto 2) è il nodo della questione:

Pluriomicidio e lesioni

Se Schettino avesse dato l'abbandono nave probabilmente ora non parleremmo di perdita di vite umane..

Se Schettino, coscientemente, ha preso a mentire a tutti, a fare le cose che ho già detto in precedenza, con lo scopo di portare la nave sullo scoglio, bhè credo che 14 anni siano pochi, seriamente, sapendo di dover evacuare la nave ha invece creato le condizioni per farla ribaltare, ha creato un problema ai soccorritori (perchè poi?) il tutto per portarla su uno scoglio dove forse si sarebbe adagiata..

E 14 anni sarebbe una richiesta corretta?

Se invece viene riconosciuto che Schettino ha perso completamente la testa allora tutto diviene diverso, e forse i 10 anni sono anche troppi

La posizione del resto degli ufficiali è più difficile da discutere, non dimentichiamo che un ufficiale che disobbedisce al comandante, seppure siamo nella marineria civile, si pone in una situazione bruttissima..

Ed il comandante in questione è comunque un tipo che non ascoltava nessuno, che si fa, gli togli il comando?

Un saluto
Manlio

Capisco le tue riflessioni Manlio, e non è che io pensi che non siano sensate, ma credo partano da presupposti differenti dai miei. Da principi differenti. Non da ciò che servirebbe per poter giudicare o discutere una sentenza.

Primo aspetto: salvo casi eccezionali (vedi mafia), le leggi penali non si fanno ad hoc per disciplinare singole casistiche. Le leggi si fanno ex-ante per disciplinare reati che si manifesteranno in tre milioni di fattispecie differenti.

Secondo aspetto, pluriomicidio colposo e lesioni: 14 anni sono tanti, sono pochi, si, ok, ma rispetto a cosa? Dici che sono pochi, ma rispetto a quello che ti aspettavi tu? Rispetto a quello che da dietro una scrivania mi sarei aspettato io? Rispetto a quello che si sarebbe aspettato uno dei parenti delle vittime? Sarebbe sbagliatissimo. Direi piuttosto da quello che prevede il nostro ordinamento giuridico una volta accertato il reato, fatta salva quell'area di discrezionalità che fà capo al giudice, e che per legge va ben ben motivata.

Nei momenti successivi alla tragedia, tanti di noi e me e te compresi si sono scandalizzati, nauseati, ribellati al tipo di informazione che si faceva nei telegiornali e nei rotocalchi. E quando qualcuno ha denunciato con enfasi che i cuochi guidavano le lance e sputava sentenze su Costa, qualcun'altro nel forum ha giustamente sottolineato che esiste il ruolo d'appello, e che ciò è previsto dalle normative internazionali. E così su tanti altri aspetti.

Bene, ma non è che tiriamo fuori il ruolo d'appello per dire che il cuoco può guidare una lancia e perchè ci piace, ma poi c'è ne freghiamo del codice penale che fa una netta distinzione tra dolo e colpa e che non potrà mai, e ripeto MAI, prevedere l'ergastolo per un omicidio colposo. Nel momento in cui schettino non prendeva decisioni, o raccontava tragicamente balle alla capitaneria ed a se stesso (perchè è anche così, non dimentichiamolo, basta risentire le registrazioni), lui NON aveva nessuna volontà di uccidere nè i passeggeri nè se stesso (ed infatti poco dopo è salito su una lancia perchè aveva paura di morire). Lo ha fatto in concreto in una relazione causa-effetto, questo certamente e non è in discussione, ma questo prefigura il reato come colposo e non doloso. Fine. Mi sembra oggettivo e lampante. Il resto è solo una conseguenza che può piacere o non piacere...
Meno oggettiva la colpa cosciente, che non è stata infatti riconosciuta....ma se dici ergastolo, per tutto ciò che sto cercando di spiegarti, allora ti rispondo che è un approccio giustizialista, come lo erano quelli che condannavano i cuochi e Costa. Perchè il principio, e l'errore, è il medesimo.

Questo è il livello della discussione che mi piacerebbe tenere. Come feci insieme a te e a tantissimi altri 4 anni or sono. Avendo pieno rispetto del ruolo d'appello, del codice della navigazione, del codice penale e, dimenticando rancore ed altro che mi faceva propendere verso la richiesta del Pm, per questa sentenza, che rimane secondo me tutto sommato equilibrata. Ed una delle più severe mai emesse in ambito "colposo". Il piace o non piace o l’ergastolo, è solo uno “status” soggettivo che non ha la minima importanza, perché non ha fondamenti tecnici e giuridici oggettivi. Come non ne avevano le condanne ai cuochi ed a Costa per le lance.

Detto questo, ricordo le dichiarazioni dell'avvocato di Costa, che si espresse in maniera lodevole verso il giudice, e non ne aveva di certo l'interesse. Ed anche i parenti delle vittime, tranne mi pare in un caso, nonostante il coinvolgimento emotivo più che comprensibile, si espressero in maniera moderata, con grande dignità, e non di certo parlando di "giustizia rubata".

E se non lo hanno fatto loro, ma dobbiamo farlo proprio noi sul forum, inneggiare all'ergastolo nei confronti di quel misero (umanamente, moralmente, professionalmente) individuo, proprio noi che abbiamo dato uno dei pochi esempi di equilibrio, informazione, obiettività nella caccia alle streghe che si è scatenata nelle settimane successive alla tragedia?

In conclusione, mi spiace, ma non concordo….. ;)



Ma chi doveva intervenire, come poteva avere la certezza che la nave si sarebbe schiantata? Esiste il reato di ammutinamento. Se fosse successo nulla? Esautorare dal comando il Comandante è un reato gravissimo.

Piuttosto, dopo l'urto, qualcuno avrebbe dovuto prendere in mano la situazione "un po' prima"; avrebbe dovuto aver gli "attributi" per sostituire schettino nella sua "impasse". Ma non sarebbe stato ugualmente facile, sollevarlo dal comando.

Ho scritto qualche post fa che prima dell'urto, da ufficiale, io stesso non so se sarei intervenuto verso il comandante per impedirlo.....
Ricordo poi che si parlava di minuti....non di una condotta disdicevole da parte di schettino durata giorni....

Rodolfo, ti straquoto in toto....è anche il mio pensiero.
Nel dopo, onestamente, però si poteva e si doveva fare di più...
 
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Condanne non dovrebbe averne ricevute, ha patteggiato un risarcimento.

Mi sembra che a carico di Costa siano state emesse delle condanne di risarcimento, se ricordo bene, a più di un Ministero. Ma a parte eventuali richieste di risarcimento, oltre quelli che ha già erogato, ha in piedi capi d'accusa per il naufragio? La mia è una domanda.
 
Mi sembra che a carico di Costa siano state emesse delle condanne di risarcimento, se ricordo bene, a più di un Ministero. Ma a parte eventuali richieste di risarcimento, oltre quelli che ha già erogato, ha in piedi capi d'accusa per il naufragio? La mia è una domanda.

I capi d'accusa di natura penale non possono fare riferimento a persone giuridiche, ma solo a persone fisiche (AD, CFO etc.in quanto aventi un ruolo e relative procure e deleghe all'interno della società).
E non ci sono ad oggi altri imputati oltre schettino.
 
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