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Costa Concordia: Ipotesi di recupero

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Seafoam

New member
10 mesi circa per portarla via...e benomale che siamo nel 2000 e i mezzi tecnoclogici non mancano...devono fare una gara d'appalto per spendere il meno possibile?!...robe da pazzi...!qui si rischia il disastro ecologico e loro aspettano...sono sempre più convinto che come tutti i disastri italiani anche questo sia gestito male!

La tempistica pare sia frutto di deduzioni, comunque considera che la nave non è fatta con i Lego.
 

RIC

Well-known member
concordo che non è fatta di lego...il tempo mi sembra comunque assurdo, volendo esagerare calcoliamo un mese per svuotare il serbatoio, poi quanto ci vorrà per chiudere la falla, tirarla su e rimorchiarla? Rodolfo se ci sei batti un colpo! riesci a calcolarci i tempi delle varie fasi? secondo te volendo si potrebbe impiegare minor tempo?
 

Rodolfo

Super Moderatore
concordo che non è fatta di lego...il tempo mi sembra comunque assurdo, volendo esagerare calcoliamo un mese per svuotare il serbatoio, poi quanto ci vorrà per chiudere la falla, tirarla su e rimorchiarla? Rodolfo se ci sei batti un colpo! riesci a calcolarci i tempi delle varie fasi? secondo te volendo si potrebbe impiegare minor tempo?

Ric non sono assolutamente in grado di fare previsioni del genere. Che ci voglia un sacco di tempo, questo è fuori discussione.

Ricordate che la nave è poggiata sul fondo in posizione precaria, su di una struttura non specificamente costruita per sostenere la sua massa e probabilmente su di un fondo accidentato; pensate con quanta cura la nave viene ricoverata in dry dock e come le sia predisposto un "letto" per sostenerla in una maniera equilibrata. Le taccate non sono predisposte a caso, ma seguendo la struttura della nave e collocate in punti ben precisi.

Oltre al discorso detto in TV circa la sua precaria posizione, prospicente un "abisso", con la possibilità che un suo movimento non programmato e/o controllato la possa far scivolare, in chissà quale posizione, aumentando i danni strutturali e rendendone ancora più difficili le operazioni di recupero.

Quindi rimetterla in assetto è una operazione difficilissima nelle condizioni in cui si trova; se fosse stata adagiata su di un fondale sabbioso, leggermente declinante sarebbe stato tutto più semplice (al limite l'incidente non sarebbe mai avvenuto, o si sarebbe risolto con la nave "semplicemente" arenata).

E i movimenti per rimetterla in assetto, una volta tappate le falle, deve avvenire con la massima cautela, pena urti, strisciamenti, pressioni esercitate su piccole superfici da parte di spuntoni di roccia, che possono provocare ulteriori lacerazioni nel suo "ruotare".
 

capitanmonviso

Active member
Foschi ha detto al Senato che tra pochi giorni la nave per l'assicurazione verrà considerata persa.
Per la Costa, comunque, la nave non potrà più essere rimessa in servizio
 
I

Italian Cruiser

Guest
Trattandosi di Assicurazioni... Concordia, se recuperabile, verrà considerata una "total constructive loss" (è un termine assicurativo)... così da avviare le pratiche di rimborso... una volta recuperata, verrebbe ceduta a terzi, che provvederanno a renderla di nuovo operativa. Successe lo stesso con la Danae... quando si incendiò in Cantiere a Genova... ed all'Ocean Princess (l'odierna Sapphire) quando affondò nel Rio delle Amazzoni... furono cedute a terzi e tornarono operative.

Vedremo che ne sarà di Concordia.
 

aleshow

Member
Per RIC, non sò se stanno gestendo bene o male l'operazione ma di sicuro, credo che la compagnia abbia tutto l'interesse a rimuovere prima possibile il relitto dal Giglio. Anche a me sembrano esagerati i tempi di cui si parla ma l'operazione, per quello che ha spiegato Rodolfo è estremamente complicata.
 

Mate

Active member
Anche se con i colori di una nuova compagnia mi farebbe tanto piacere vederla di nuovo navigare... anche se la vedo dura!
 

Seafoam

New member
Per RIC, non sò se stanno gestendo bene o male l'operazione ma di sicuro, credo che la compagnia abbia tutto l'interesse a rimuovere prima possibile il relitto dal Giglio. Anche a me sembrano esagerati i tempi di cui si parla ma l'operazione, per quello che ha spiegato Rodolfo è estremamente complicata.

Foschi lo ha detto in conferenza... "il nostro limite sono le conoscenze che ci sono attualmente al mondo"... per quanto riguarda il recupero dei relitti.
 

seawolf

Member
ho appena letto questo
http://www.corriere.it/notizie-ulti...e-risarcimenti/31-01-2012/1-A_001204762.shtml
in poche parole si legge una dichiarazione di Foschi nella quale si dice che la Concordia non tornerà più a navigare.
Tutte la volta che la vedo lì adagiata mi si stringe il cuore, ripenso alla mattina del 15 marzo 2011 quando sbarcai e mentre la ammiravo dalla strada che costeggia il porto per andare a prendere l'austostrada ad Albisola, mi dicevo che avrei volentieri cambiato nave visto che le ultime 2 crociere l'avevo fatte proprio con Concordia.
Cara Concordia,
non mi immaginavo lontamente ciò che sarebbe successo e forse non ti rincrocierò più neanche sotto altri colori, anche se nel mio cuore spero di sì.
 

masmaxi

Active member
ho appena letto questo
http://www.corriere.it/notizie-ulti...e-risarcimenti/31-01-2012/1-A_001204762.shtml
in poche parole si legge una dichiarazione di Foschi nella quale si dice che la Concordia non tornerà più a navigare.
Tutte la volta che la vedo lì adagiata mi si stringe il cuore, ripenso alla mattina del 15 marzo 2011 quando sbarcai e mentre la ammiravo dalla strada che costeggia il porto per andare a prendere l'austostrada ad Albisola, mi dicevo che avrei volentieri cambiato nave visto che le ultime 2 crociere l'avevo fatte proprio con Concordia.
Cara Concordia,
non mi immaginavo lontamente ciò che sarebbe successo e forse non ti rincrocierò più neanche sotto altri colori, anche se nel mio cuore spero di sì.

Sono sincero mi dispiace molto apprendere le parole del presidente Foschi, ma alla fine preferisco ricordarmela in navigazione e per la compagnia potrà essere soltanto un vantaggio, pensate cosa vorrebbe dire emotivamente rimbarcarsi su questa nave con lo stemma Costa......magari navigherà con qualche altra bandiera ma viste le condizioni e considerando quanto ancora dovrà rimanere li spiaggiata, la vedo dura.
 
I

Italian Cruiser

Guest
Le parole di Foschi non precludono che Concordia possa tornare a navigare per un'altra compagnia... perdita totale da parte delle assicurazioni potrebbe infatti equivalere a "total constructive loss"... con la conseguenza che l'odierno armatore (Costa) non si assumerà l'onere finanziario della rimessa in servizio dell'unità, in quanto ritenuto troppo elevato. E' la stessa procedure seguita per la Danae, incendiatasi in cantiere a Genova, ceduta da Costa e rilevata da terzi per essere rimessa in attività.

Diverso il caso in cui Concordia dovesse essere considerata del tutto irrecuperabile... in questo caso verrebbe demolita.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sempre tenendo presente che tecnicamente si può fare qualsiasi cosa, ma se passerà una decina di mesi in quella situazione, quanti altri "oltraggi" subirà tra mareggiate, aggressione dell'acqua, danni più o meno voluti dall'opera di recupero, chissà, alla fine,come potrà essere ridotta.
 

francogalans

New member
Direi che è quasi impossibile rivedere la nave operativa ancora con Costa Crociere. In 10 mesi effettivamente sarà ancora più soggetta agli agenti atmosferici, recuperarla per la navigazione avrebbe un costo enorme presumo, quale compagnia se ne farebbe carico?

Comunque sentendo certe interviste in tv (persino di abitanti del Giglio) sembra che la Concordia costituisca ormai un'attrazione turistica per l'eco mondiale che ha avuto la vicenda. Non mi meraviglierei affatto se molta gente pensasse ad una vacanza al Giglio per andare a vedere il relitto. Il cd. "turismo del macabro" (o se vogliamo "turismo da evento mediatico") non va forte solo in Italia.
 

Seafoam

New member
[...] Gabrielli ha riferito che la «la società Costa, che ancora una volta si è dimostrata molto seria, e rispettando le tempistiche che aveva dichiarato ha già interessato 10 società mondiali per rimuovere lo scafo nella maniera intera» e ha garantito «soprattutto che questa operazione avverrà nel rispetto della tempistica e si concilierà con il rispetto del territorio e con la salvaguardia dell’ambiente». «Io credo - ha aggiunto - che questi fossero i tre obiettivi che cercavamo e credo che Costa sia stata molto attenta e rispettosa degli obiettivi che ci aveva fornito nel tempo». Entro l’inizio di marzo, ha poi fatto sapere la Costa, i piani predisposti dovranno pervenire a Costa Crociere, che li valuterà insieme al Comitato Scientifico della Protezione Civile per arrivare a scegliere il progetto migliore entro la fine di marzo. «Ho semplicemente detto le cose che andavano dette. Non sono un venditore di tappeti». Così il commissario delegato per l’emergenza della Nave Concordia, Franco Gabrielli, ha riferito dell’incontro con i cittadini del Giglio. Gabrielli ha spiegato che è stato un incontro molto franco e aperto al dialogo, dialogo che proseguirà in tutta la fase delle operazioni. I cittadini avevano espresso preoccupazione per i tempi indicati da Gabrielli per rimuovere il relitto stimati tra i sette e i 12 mesi. «Le operazioni di pompaggio - ha spiegato poi Gabrielli - hanno una tempistica certa nel senso che la società Smit ha detto che ha bisogno di 24 ore di tempo per terminare la flangiatura e da quel momento inizieranno le attività di pompaggio». «Fino a quando non ci saranno le condizioni meteo-marine - ha concluso Gabrielli - non saremo in grado di iniziare il pompaggio che per noi è una delle cose prioritarie da fare».
Il Tirreno
 
Ultima modifica:

viluna

New member
Direi che è quasi impossibile rivedere la nave operativa ancora con Costa Crociere. In 10 mesi effettivamente sarà ancora più soggetta agli agenti atmosferici, recuperarla per la navigazione avrebbe un costo enorme presumo, quale compagnia se ne farebbe carico?

Comunque sentendo certe interviste in tv (persino di abitanti del Giglio) sembra che la Concordia costituisca ormai un'attrazione turistica per l'eco mondiale che ha avuto la vicenda. Non mi meraviglierei affatto se molta gente pensasse ad una vacanza al Giglio per andare a vedere il relitto. Il cd. "turismo del macabro" (o se vogliamo "turismo da evento mediatico") non va forte solo in Italia.

Anch'io la penso così
 
Stato
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